Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
Buongiorno a tutti,
dalle ultime discussioni in materia mi sembra che sia emersa una gran confusione da parte di molte persone sull'acquisto e la gestione dei gatti di razza. E' vero che tutti i siti di allevamenti seri pullulano di messe in guardia contro scucciolatori, vendite nei negozi di animali o su internet, di spiegazioni anche molto circostanziate, ecc..., ma volevo mettere insieme una guida molto semplice fatta a domande e risposte (magari sarebbe meglio se rispondesse un allevatore che ha senz'altro maggiore competenza) su vari aspetti dell'acquisto di un gatto di razza, in modo da fornire un vademecum al neofita inesperto. Sono domande a cui in questo forum è già stata data una risposta molte volte, ma mi sembrava giusto radunarle in un unico topic. P.s.: ho mantenuto volutamente le domande ad un livello ingenuo (pure un po' ******, volendo) 1) Voglio un gatto di razza. Come mi devo muovere? Come faccio a scegliere la razza più adatta a me? 2) Cos'è uno scucciolatore? E un back yard breeder? Come faccio a riconoscerli da un allevatore serio? Quali domande gli devo porre? 3) Voglio un cucciolo da compagnia. Devo richiedere il pedigree? 4) Quanto incide il pedigree sul costo finale del gatto? Dopo quanto mi arriva a casa? 5) Perché devo spendere così tanto per un cucciolo? Lo sapete che quella cifra certe persone la guadagnano in un mese?! :p:kisses: 6) Cosa vuol dire la clausola "not for breeding"? Che senso ha? 7) Vorrei far riprodurre la mia gatta/gatto? Come faccio? C'è bisogno del pedigree? E se non ce l'ho, che faccio? 8) Voglio diventare allevatore: come faccio? 9) voglio un gatto di razza, ma lo voglio adulto. Ho sentito parlare di hosting e rehoming. Cosa sono? Come posso fare per ottenere l'affidamento di un gatto adulto? Vi faccio anche due domande un po' più tecniche, che interessavano a me, ma che possono venir utili per illuminare altri aspetti del mondo dell'allevamento: a) l'affisso: vedo che alcuni allevamenti hanno affisso ANFI, altri affisso FIFE, altri ancora AFEF e certuni pure più di uno. La differenza nell'affiliazione ha conseguenze sulla serietà dell'allevamento, nel senso che magari l'ANFI ha dei requisiti più stringenti e severi rispetto alla FIFE, oppure alla fine la differenza la fanno i singoli allevatori? Insomma perché un allevatore sceglie di affiliarsi FIFE anziché Anfi? Perché magari il suo amico che l'ha introdotto nel mondo dell'allevamento è pure lui federato Fife, oppure ci sono altre ragioni? b) I gatti riproduttori sono testati per una serie di patologie virali e ereditarie; l'altro giorno guardavo un allevamento di Maine Coon (ma va? Che strano...) e mi sono accorta che il test HMC di alcuni riproduttori aveva esito n/p (che vuol dire? Che quel gatto non è affetto da cardiomiopatia ipertrofica, ma è portatore del gene "difettoso"?), anziché n/n. Questo particolare può avere esiti sulla salute della prole, nel senso che magari bisogna evitare di incrociare due individui con esito n/p? E più in generale, se un allevatore è così serio da mostrarmi il pedigree dei genitori del mio cucciolo o i loro esami, c'è qualcosa a cui devo prestare particolare attenzione? Non voglio diventare un'esperta di pedigree, ma nemmeno stare a fissarli come fossero una stele in aramaico antico, con un sorriso vagamente ebete in faccia. Grazie a tutti/e per la pazienza anche solo di aver letto! :) Serena |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
Volevo dire che mi piacciono i thread come questo che vogliono raccogliere informazioni per essere utili "ai posteri" :p :)
Per quanto riguarda la domanda sul test HCM, credo sia una nomenclatura: N=normal allele e P= pathological allele; quindi in sostanza sì: coloro che risultano n/n sarebbero omozigoti "sani" e i n/p sono eterozigoti, quindi sono portatori dell'allele identificato come patologico. Immagino, quindi, che i geni identificati come responsabili dell'HCM felina in tal caso siano recessivi (quindi non causano l'HCM se non sono mutati entrambi gli alleli), altrimenti non avrebbe senso distinguere gli n/n dai n/p. Gli n/p non dovrebbero essere assolutamente fatti incrociare con altri n/p (o con i p/p manco a dirlo); in teoria possono essere fatti incrociare con i n/n, però, perché al massimo possono nascere altri n/p (anche se il buonsenso direbbe di evitare proprio di farli accoppiare per impedire che in qualche modo l'allele mutato continui a essere trascinato durante le generazioni). Ovviamente i test genetici sono utili, ma non garantiscono che il micio sia effettivamente "al riparo" dall'HCM o da altre patologie, perché funzionano limitatamente ai geni che sono stati identificati come responsabili di quella patologia; quindi se ad esempio la razza è tipicamente una razza affetta da HCM è meglio affidarsi anche ad altri screening non genetici, come ad es. l'ecocardio |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
interessante!
Purtroppo non riesco a dedicare il tempo necessario, ma volevo fare una precisazione importante sull'HCM anche se probabilmente Morghi potrà essere molto più precisa ed esplicativa di me La cardio miopatia ipertrofica è una patologia dominante a penetranza variabile. Un gatto N/P (ma anche un N/N) deve essere strettamente monitorato con ecocardio. Potrebbe infatti ammalarsi di HCM magari ad un età più avanzata, come potrebbe avere dei fattori di protezione (come alcuni gatti P/P) che gli impediscono di ammalarsi. Il test genetico è importante solo se letto in un contesto che consideri sia i test genetici che gli ecocardio che la conoscenza degli ascendenti e dei discendenti correlati. Insomma .... L'HCM è bastarda, occorre fiducia nell'allevatore e un dose di fortuna. |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
Bene, grazie ragazze, quindi- scusate l'ignoranza-, ma se dai test emerge che uno dei genitori è portatore dell'allele patologico, sarebbe meglio in linea di massima non acquistare quel cucciolo?
E quindi le persone che acquistano un Maine Coon, anche solo per compagnia (senza velleità di fargli farlo riprodurre) devono poi effettuare controlli ecocardio ogni anno? Un'altra domanda che volevo già fare tempo addietro: cos'è un gene a penetranza completa/incompleta/variabile? |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
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La penetranza provo a spiegartela a parole mie :p è una caratteristica che di solito si può presentare in alcune malattie dominanti (cioè in cui basta che sia mutato uno dei due alleli perché si manifesti quel dato fenotipo), anche se non è detto. Diciamo che è la probabilità che, avendo un determinato genotipo, tu manifesti il fenotipo corrispondente. Quindi, ad esempio, se tu hai un allele p - patologico dominante (e l'altro normale) è la probabilità che tu manifesti la patologia. Quando la penetranza è completa la probabilità è 1 (o 100%) ovvero se hai l'allele p manifesti la malattia; se la penetranza è incompleta invece hai una probabilità più bassa di manifestare la malattia, pur avendo sempre un allele p. Il fatto che quel gene a penetranza incompleta si manifesti o meno dipende dalle interazioni con gli altri geni del tuo genoma e dall'ambiente. Poi ci sarebbe l'espressività variabile, che è un altro discorso ancora (e che non ricordo neanche bene :p ), ma in teoria indica il grado con cui, dato un certo genotipo, si manifesta il relativo fenotipo |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
Scusate anche la mia di ignoranza...allora il mio Damon, Scottish Fold con Pedigree, di cui ho visto i certificati di salute dei genitori, tra cui il test per l'HCM, che in realtà è affetto da HCM (ok forma lieve, ok con le cure il cuore si è ridimensionato, ok io sono ottimista...ma così è:cry:)...è solo sfortuna o comunque in quell'allevamento (ora sparito...) in passato c'è stato qualche soggetto portatore o addirittura malato di questa cardiopatia????
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Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
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Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
Franziska hai scritto giusto!
Ci vorrebbe un genetista per spiegare tutto con precisione. Faccio un esempio banale con il colore Silver. Il silver è dominante quindi il fenotipo silver si manifesta anche con un solo allele "I" ma capita non proprio di rado che il gene silver non si manifesti del tutto o raramente proprio per nulla e la scoperta che quel gatto è silver si ha solo in presenza di cuccioli palesemente silver che non dovrebbero nascere da due gatti che manifestano altri colori @Damon: il test genetico non è validato sui british e sui fold. E' assolutamente inutile e fuorviante farlo. Ti dirò di più: L'ecocardio eseguito su genitori giovani non ha tanto valore quanto l'ecoardio eseguito su gatti più adulti. In presenza di genitori giovani (uno o due anni) occorre sempre verificare anche l'eco dei 4 nonni sperando che abbiano un età superiore ai 3 anni |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
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Purtroppo ero neofita in questo campo e pensavo che bastasse il pedigree a garantire che avessero fatto tutti gli accertamenti perché il micio fosse in buona salute...oltre alla accertata buona salute dei genitori ovviamente |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
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Però devo dire che dall'inizio della cura col betabloccante lo spessore della parete del cuore è tornata normale e lui sta benissimo Certo, va curato tutta la vita...e speriamo che la medicina alla lunga non affatichi altri organi..il suo cardiologo è ottimista...speriamo |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
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@Damon, mi dispiace per il tuo Damon :( In teoria l'HCM è comunque una malattia ereditaria (se mi sbaglio smentitemi), quindi con buone probabilità c'era qualche esemplare portatore, che la manifestasse o meno (poi tecnicamente non è neanche impossibile che sia insorta una mutazione spontanea proprio su Damon, ma diciamo che la probabilità è veramente molto bassa); però non è detto che fosse "colpa" dell'imperizia dell'allevamento, può darsi che la mutazione sia rimasta mascherata fino a Damon e quindi effettivamente gli "antenati" di Damon fossero fenotipicamente oggettivamente sani... Il fatto che non esistano test validati sullo Scottish Fold rende tutto più complicato, sebbene i test genetici non permettano in ogni caso di dormire fra due guanciali, almeno finché non c'è una certa sicurezza di aver individuato tutte le eventuali mutazioni potenzialmente responsabili dell'HCM. Se poi, nella pratica, un allevatore con tanta esperienza abbia modo o no di capire se quei riproduttori sono davvero esenti da HCM o meno, e con quale sicurezza, dovrebbero dirlo Flor o Morghi |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
Provo a rispondere alle domande di SerenaF
1) La razza che è più adatta è quella che ti prende il cuore, che ti fa emozionare e che ti incuriosisce talmente tanto da volerla vedere a tutti i costi. Una volta vista questa sensazione potrebbe decadere oppure potrebbe fortificarsi. Se si fortifica allora occorre trovare un allevatore disposto a parlare con te per capire se l'indole del gatto è compatibile con il tuo stile di vita 2) Uno scucciolatore è colui che in buona o cattiva fede fa riprodurre due soggetti al solo fine della vendita. Uno scucciolatore è spesso meno informato dell'acquirente. Per questo un acquirente informato potrebbe stanarlo con semplici domande: che tipo di pedigree hanno i gatti? quali garanzie offre? è registrato ad un'associazione felina? E' possibile mettersi in contatto con le persone che hanno già preso un gatto in quell'allevamento? 3) Il pedigree non andrebbe neanche chiesto. Deve esserci. E' il documento del gatto 4) Il pedigree ha un costo che varia dai 20 ai 40 euro, se non è ancora arrivato l'allevatore deve dichiarare nel contratto di vendita il numero di pratica relativa e l'aquirente può verificare che quel numero corrisponde al vero contattando la segreteria dell'associazione che rilascia i pedigree 5) Il costo di un gatto di razza è spesso l'equivalente della spesa annua per il mantenimento di un gatto che non abbia problemi di salute. Quindi se la possibilità di acquistarlo manca è sufficiente attendere l'anno successivo mettendo da parte periodicamente ciò che servirebbe al micio che non c'è ancora. Se non si riesce neanche così probabilmente è preferibile rinunciare all'acquisto, ma anche all'adozione 6) Il Not For Breeding è una dicitura che nella attuali regole di allevamento indica che quel gatto non può essere riprodotto. Per ottenere il pedigree NFB l'allevatore deve dichiarare con le certificazioni interenti che quel gatto ha difetti fisici o estetici che non ne consentono la riproduzione 7) In assenza di pedigree non è possibile conoscere la genealogia della gatta, farla accoppiare potrebbe essere un rischio per la gatta e per i cuccioli. L'unica persona in grado di seguire la gatta è l'allevatore che l'ha ceduta. 8) Prima di buttarsi alla ricerca dei gatti possibili riproduttori è bene prendersi un po' di tempo. Ci sono corsi on line anche in lingua italiana (ad esempio paw peds academy) per principianti. In Italia esistono norme tecniche di allevamento che è opportuno imparare. Iscrizione ad associazioni feline, partecipazione ad expo e supporto di altri allevatori fanno il resto 9) I gatti possono creare piccoli gruppi affiatati. L'affiatamento si perde spesso quando un maschio o una femmina che sono stati riproduttori vengono sterilizzati. Ricreare la sintonia è spesso molto difficile. Per questo motivo e per evitare il sovraffollamento ai gatti che escono dal programma di selezione viene offerta la possibilità di una vita serena e gratificante in una casa idonea. Ci sono gruppi FB che aiutano a ricollocare i gatti di razza adulti oppure è sufficiente contattare gli allevatori rendensodi disponibili alla possibilità di accogliere un adulto e aspettare il momento giusto a) Le organizzazioni feline internazionali più conosciute sono: FIFe, WCF, CFA, TICA CFA e TICA sono organizzazioni con sede negli Stati Uniti ed hanno una gestione accentrata. FIFe e WCF sono prevalentemente europee e sono organizzate tramite membri nazionali (FIFe) e associazioni affiliate (WCF) in Italia il membro FIFe è ANFI AFeF, Serenissima Cat Club, AGI, AFI e non so chi altre sono affiliate WCF Le associazioni feline italiane autorizzate all'emissione di certificati genealogici sono ANFI (membro FIFe) AFeF (affiliata WCF) e ENFI (ente indipendente) Tutte queste organizzazioni entrano a far parte del World Cat Congress che è l'organismo di dialogo e scambio delle varie idee che circolano in ambiente felino La serietà non è garantita dal tipo di iscrizione che ha l'allevatore, ma è certo un requisito fondamentale. |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
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L'HCM è una malattia dei gatti in generale, quindi a mio avviso anche se non obbligatorio l'ecoardio dovrebbe essere eseguito su tutti |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
Metto il link ad una vecchia discussione iniziata da Morghi e avente per oggetto proprio l'HCM e l'attendibilità dei test genetici; riporto in particolare un estratto dall'intervento di Cybergatta:
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Amilcare: test genetico per HCM n/n (ulteriori alleli coinvolti: p/p, p/p, p/p, p/p) Bertoldo: test genetico per HCM n/p (ulteriori alleli coinvolti: n/n, n/n, n/n, n/n) sarebbe più "sicuro" far riprodurre Bertoldo, anche se l'indicazione del test genetico suggerisce diversamente; o sbaglio perché la cosa non è così semplice come l'ho descritta io? Quote:
@ Flor: il Regolamento di cui hai postato il link vale sia per Anfi che per Fife? |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
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Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
E' più sicuro far riprodurre Bertoldo se hai più di tre anni, se i suoi ecocardiogrammi sono nella norma, se non ci sono incrementi dello spessore fra la prima e la terza eco eseguite possibilmente con il medesimo apparecchio con il medesimo specialista. Se nella sua storia non si ha conoscenza di gatti affetti da HCM
I testi delle norme tecniche calcano i regolamenti FIFE, ma valgono per tutti gli allevatori di gatti di razza in Italia. I testi di AFEF e ENFI non possono essere in contrasto con le prime norme emesse che sono quelle di ANFI anche se possono contenere delle differenze (che non conosco) |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
Allarmarsi per patologie che non ci sono è folle :D
Per chi ha meticcetti che sono notoriamente forti basta che all'annuale visita veterinaria il medico faccia un'auscultazione attenta del cuore, se è tutto ok è inutile andare a cercare altro L'ecocardio si può fare anche con il gatto sedato, occorre che il veterinario faccia un bilancio di rischi/benefici e decida per la cosa migliore per il gatto |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
Ciao a tutte/i,
non volevo aprire un altro post, ma ieri leggevo i file per principianti su Pawpeds nell'intento di espandere la mia cultura sulle varie tare/malattie genetiche, ma anche su come scegliere un buon allevatore (anche se quei file sono soprattutto pensati per il neofita che abbia intenzione di allevare, cosa che io non mi sogno neppure, perché già sono follemente ansiosa nei confronti di malattie ipotetiche ancora da diagnosticare che i miei gatti NON hanno, almeno per ora, figuriamoci se dovessi affrontare la gravidanza di una micia: partirei in quarta ad immaginare gli scenari più agghiaccianti). E comunque mentre leggevo, mi sono imbattuta nella tesi secondo cui il gene point nel Maine Coon sarebbe all'origine di gravi difetti genetici. E' vero o ho capito male? Quindi, le colorazioni non ammesse per le varie razze avrebbero anche la funzione di tutelare la salute di quella razza oppure rispondono meramente a criteri estetici? Per esempio nell'Angora Turco, io continuo, da profana, a ritenere sbagliato il privilegiamento del mantello bianco, sia perché mi sembra che così vada perduta la varietà della razza (insomma, se in origine l'Angora Turco era anche rosso, brown tabby oppure silver, mi sembra giusto che continui ad esserlo) e sia perché un gatto bianco è in linea di massima molto più delicato (non solo in alcuni casi la combinazione mantello bianco/occhi azzurri è associata alla sordità, ma è anche un gatto che non può essere lasciato al sole, che probabilmente si scotta con molta facilità, che può avere problemi dermatologici e oftalmici, ecc...). |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
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Ora secondo me, questi colori non sono ammessi perché, per ottenerli, i Maine dovrebbero per forza essere incrociati con un'altra razza, e questo farebbe "diluire" le caratteristiche Maine. Per ottenre un Maine coon point dovrei scegliere una razza point (Birmano? ragdoll?) e poi fare tanti e tanti accoppiamenti fino ad ottenere un Maine coon che abbia la morfologia tipica della razza ma il colore point (tipico di altre razze). In tutte le razze (mi pare) c'è sempre una certa resistenza ad ammettere nuovi colori.. perché significa bene o male ammettere ibridazioni con altre razze. Ad esempio all'inizio il siamese red point non era ammesso, perché si diceva che fosse stato ottenuto da incroci con gatti "comuni" rossi.. oppure ad es l'orientale pezzato non era riconosciuto, poi è stato riconosciuto come sotto-razza seychellois.. l'abissino a pelo lungo prima non era ammesso, i cuccioli erano considerati fuori standard, poi si è deciso di ammetterlo ma creando una nuova razza (il somalo).. guardando i siti degli allevatori, se ne trovano molti che allevano entrambe le razze, e praticamente tutti li descrivono come una sola razza per quanto riguarda indole, aspetto ecc, con la sola differenza della lunghezza e tessitura del pelo. Però hanno comunque dovuto creare una nuova razza, perché l'abissino a pelo lungo era un'eresia (?!). Per quanto riguarda gli angora, secondo me semplicemente (soprattutto per alcune razze, ma credo sia una tendenza generale) i gatti chiari piacciono di più di quelli scuri. Poi non parliamo del bianco associato ad occhi azzurro o impari.. ma in generale i gatti chiari sono più ricercati, (in expo mi pare di notare che ci sono molti più chiari che scuri), è una questione di gusti, ma anche ad es di fotogenicità. Il gatto chiaro rende meglio in foto di quello tutto nero (io ne ho due, uno cream silver e l'altra tortie chocolate smoke.. secondo voi, chi riscuote più successo? ad uno vengono foto spettacolari, l'altra spesso in foto riesce male, non risaltano i lineamenti, ecc). Però non credo che il gatto bianco in sé debba necessariamente essere di salute più delicata. Certo, ha predisposizione al cancro della pelle per la questione delle scottature, ma dipende (secondo me) anche molto dal tipo di gatto.. un Maine coon bianco ha comunque un pelo lungo che ricopre le orecchie e il muso (forse fatto salvo il naso), non è che si scotta subito, a meno che sì, passi ore e ore su un terrazzo con il sole a 38°.. (ma forse andrebbe all'ombra, no?).. invece per razze a pelo raso o semiglabro quali il devon, il cornish, l'orientale, (per non parlare dello sphynx), il problema c'è ed è abbastanza serio. Mi viene comunque in mente una cosa: sarà un caso che i gatti point sono stati creati da madre natura con le orecchie, il muso, la coda/zona anale e le zampette colorate? secondo me è anche per proteggere queste zone dal rischio-scottatura.. Per la sordità e le patologie legate agli occhi (mi pare si chiami PRA), ci sono test che si possono fare sui genitori dei gatti e richiedere all'allevatore (come per le altre malattie genetiche). |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
Penso anch'io che le colorazioni seguano in gran parte criteri estetici, però ieri leggendo del "proibitissimo gene point nei MC" mi è venuta l'idea che magari potessero esserci altre ragioni (e lo troverei anche logico: se si vede che una certa caratteristica- un tipo di mantello, una certa forma del naso o delle orecchie- presenta statisticamente maggiori probabilità di avere una determinata patologia mi sembra giusto scoraggiarne l'allevamento o invitare alla cautela).
Riguardo alla maggiore attrattiva dei colori scuri su quelli chiari, penso che molto dipenda dal gusto delle persone e anche dalla razza: una delle prime foto di Maine Coon in cui mi sono imbattuta su internet era quella di un maschio blu e di un altro smoke che definire meravigliosi è poco: http://static.boredpanda.com/blog/wp...b__700-png.jpg Forse il mantello scuro esalta di più l'aspetto selvaggio di questi gattoni rispetto al bianco/crema (http://mondo.felis.free.fr/galeries%...ale%20deux.jpg) |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
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Le foto dei Maine Coon che hai inserito sono spettacolari, sembrano quasi dei leoni con la criniera tanto è voluminosa la gorgiera.....mi piace soprattutto il black smoke, secondo me, è di una bellezza indescrivibile! :micimiao18: :micimiao12: |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
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Credo anch'io che ad esempio per i Maine Coon la colorazione point non sia ammessa per preservare la purezza della razza. Io nelle expo ho notato che i colori che vanno per la maggiore, soprattutto per i Maine Coon ma anche per altre razze, sono il rosso, il rosso con bianco, il rosso silver e crema, il brown tabby, il black tabby....ho visto pochi neri solidi, 2 o 3 black smoke, e nemmeno in tutte le expo, e solo una volta una femmina blu...Maine Coon tutti bianchi non ricordo di averne visti. Da quanto ricordo non ho mai visto ad esempio Norvegesi delle foreste black solid, black smoke o blu. Ps. ho visto le foto dei tuoi mici, hanno un musetto buffo e molto simpatico! Tra i due colori preferisco il tortie chocolate smoke, colore particolare e che non avevo mai sentito (dalla foto mi sembrava una black smoke...Non avevo mai visto Devo Rex di questo colore!) |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
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http://www.catbreedselector.com/somali-cat.asp ecco, questo è un esempio di colorazioni tipiche di una razza (non vorrei dire cavolate, ma credo che siano proprio uniche del somalo-abissino).. allora capisco che se un allevatore di un'altra razza che non centra niente morfologicamente (es il persiano) volesse ottenere questa colorazione nei suoi gatti, io come allevatore di somali/abissini lo riterrei un po' "un furto".. credo che servano a questo le limitazioni dei colori in standard, per mantenere la tipicità e differenziazione fra razze.. andando un po' OT (ma forse non più di tanto) una cosa che mi ha sempre affascinato è il fatto che cani e gatti abbiano colorazioni diverse ed "esclusive".. cioè ad es non esistono cani di colore tortie (che io sappia), e non esistono gatti nero/focati o blue merle.. probabilmente perché nei gatti e nei cani i colori hanno funzioni diverse? (es i gatti per mimetizzarsi, i cani no?) |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
I gatti somali sono bellissimi, non so, forse alimiao potresti aver visto dal vivo quelli che provengono dall'allevamento di Volland
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Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
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Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
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belli sono belli, ma ho anche letto che hanno indole di cacciatori/esploratori/arrampicatori, vivaci e molto attivi.. basta, io coi gatti attivi ho già dato, il prossimo lo voglio super-pantofolaio.. sogno di un birmano o ragdoll del peso di 10 chili, languido e riflessivo, che dorme 22 ore al giorno e si trascina pigramente per casa (altro che fare free-climbing sulla rete di protezione del balcone).. ma forse non va bene, i devon lo mobbizzerebbero dalla mattina alla sera, facendogli gli agguati mentre dorme e saltandogli sopra per usarlo come tappeto elastico, poretto ;) |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
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Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
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I somali hanno la stessa indole degli abissini, il papà di Volland è somalo sorrel e la mamma è abissina lepre, la differenza tra i due credo sia dovuta al gene L ed al suo allele recessivo I. Ma credo sia una mutazione spontanea. Non lo so. :confused: |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
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Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
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Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
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Sapevo che sono molto curiosi, che sono molto atletici, e che per loro è essenziale un ambiente stimolante (ma per chi non lo è?), poi ho sempre avuto ampi terrazzi. Quando mi decisi scartabellai un po' il web ed ecco Volland :micimiao14: Non sono scalmanati, certo si arrampica sull'ulivo, ma lo fanno anche i mici liberi del condominio. Si arrampica dove vuole, come gli altri ;) |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
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Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
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Da quella cucciolata nacquero due abissini e due somali. Ora lei tende ad avere solo somali Gli allevamenti che "conosco" sono quattro, escluso quello di Volland gli altri tre allevano solo abissini ed uno di essi è di un giudice di gara. Poi ce n'è uno in veneto di cui però so poco e nulla. C'è da dire che noto una forte differenza tra il modo di comunicare di Volland e quello di tutti i gatti che ho avuto e che ho adesso. Non saprei spiegare, ma lui è più diretto. Lei mi disse a suo tempo una frase tipo: oso quasi pensare che abissini e somali abbiano una capacità particolare di comunicazione con l'uomo, ma io credetti che fosse un modo di esaltare le loro qualità e dimenticai. Col tempo, ora sono quattro anni che lui è con me, mi sono resa conto di questo ed ho ricordato quella frase. Mai dubitare di una persona che ha studiato e collaborato alla SIUA, ma all'epoca non lo sapevo Per il resto pelo lungo o corto per me è uguale. Se salvo un miciotto il suo pelo è come è :) |
Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
Io conosco la proprietaria dell'allevamento in Veneto. Vorrei un suo gatto come prossimo gatto, è una bravissima persona. Alleva sia somali che abissini. Sono andata molto vicina a prendere una dei suoi gatti prima di innamorarmi di Amilcare.
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Re: Mini-guida per l'acquisto consapevole di un gatto di razza
Abissino mon amour, amo specialmente il colore blu, che col crema da delle sfumature spettacolari, ma non ci sono adulti che cercano casa?
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