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Vecchio 15-03-2017, 20:08   #147
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SerenaF
Supergatto
 
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Predefinito Re: alcune riflessioni sparse sui gatti di razza

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Originariamente inviato da alimiao Visualizza Messaggio
(Serena sei avvertita.. se vai all'expo capace che poi allarghi la famiglia )
Ma siccome ho una mezza idea di venire a quella di Milano a fine ottobre con te e Damoncat (sempre che per te vada bene, ovviamente), voi me lo impedirete, ricordandomi 1) che sono povera in canna e 800-1000 Euro da scucire così in una botta sola non li ho, anche perché spendo già vagonate di soldi su Zooplus che a momenti mi riducono sul lastrico 2) che le befane sono vecchierelle e possessive e un nuovo cucciolino potrebbe turbare il delicato equilibrio di quelle due bestiacce bisbetiche.

In quanto al mio vicino, sì, era senz'altro un personaggio; aveva un modo di amare i gatti a mio avviso totalmente perverso e orientato più alla sua gratificazione (il mio gatto ha vinto il Cacib; e sai che gliene frega a lui?!) che non al benessere dell'animale, anche se a suo modo gli era profondamente affezionato. Giusto per dirvi ancora qualcosa sul suo Siamese pluripremiato, questo gatto era molto schivo; quando andavo a trovarli, lui e l'altra gatta (simil siamese), scappavano a gambe levate nascondendosi sotto a qualche mobile, quindi immagino- non so con certezza perché l'ho conosciuto che aveva finito la carriera espositiva e si godeva la pensione- che per lui le expo siano state un inferno, anche se non lo dava a vedere e sul palco si lasciava portare (forse perché era troppo impaurito per azzardare qualunque mossa). Comunque alla fine 'sto povero gatto ha sviluppato una gravissima insufficienza renale verso gli 11 anni che ha portato il padrone alla decisione dolorosissima di farlo addormentare dopo circa un anno e mezzo/due anni e dopo che il gatto era totalmente inappetente e apatico da mesi; mi chiedo se la sua esistenza così breve (di solito i Siamesi sono rinomati per la loro longevità) sia stata determinata da incroci scellerati (magari aveva un coefficiente di inbreeding molto alto), da qualche tara genetica che, quando è nato lui (all'inizio degli anni '90), era difficilmente diagnosticabile/prevenibile tramite test appositi, da semplice sfiga o dallo stress accumulato durante tutte le expo.

Mi ricordo anche un altro episodio che mi aveva lasciato inorridita: quando Sophie iniziò a star male, la portai dal mio vet di allora e, mentre la stava visitando, squillò il telefono. La telefonata lo tenne impegnato piuttosto a lungo, mentre io gli lanciavo occhiate di fuoco perché volevo che tornasse ad occuparsi di Sophie e perché avevo intuito che l'argomento della conversazione era piuttosto frivolo. Terminata la chiamata, lui si scusò e mi disse che a trattenerlo era stata una padrona logorroica di gatti di razza (non so quale, ma di sicuro era una qualche razza a pelo lungo) a cui dei compagni di expo avevano consigliato di lavare il gatto prima della mostra (e fin qui nulla di male, anche se le befane mi scorticherebbero se solo ci provassi) e di farlo asciugare su una piastra gelata o in piena corrente, di modo che il pelo si infoltisse. Lei, un po' perplessa (ma tutto sommato stuzzicata dall'idea) aveva chiamato il veterinario per sapere se facesse bene.
Questo per dirvi che, tra costei che asciugava il gatto in mezzo alle correnti gelide, e il mio vicino che stipava il gatto in un trasportino lillipuziano per portarlo fino a Napoli, per me per molto tempo "expo" è stato sinonimo di "raduno di mentecatti con poveri gatti maltrattati al seguito". Fortuna che Alimiao, ma soprattutto Morghi e Flor mi hanno mostrato che esiste anche un lato non così patologico dell'allevamento e di tutto ciò che gli gravita attorno.

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Originariamente inviato da Franziska
Piuttosto mi chiedo, invece, se non sarebbe una buona idea e se sarebbe possibile mettere dei paletti a quello che si può fare nell'ambito dell'allevamento: non si potrebbe vietare la selezione dei persiani ipertipici, per esempio? O l'esasperazione di tutte quelle caratteristiche che si pensa possano ragionevolmente causare un danno o un maggior rischio per la salute dell'animale?
Eh, questo sarebbe doveroso; già comunque una limitazione dell'inbreeding taglierebbe molto le gambe ai creatori di "fenomeni".

Ultima Modifica di SerenaF; 15-03-2017 at 20:11.
SerenaF non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima