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Originariamente inviato da babaferu
Perdonare l'ot ma mi avete fatto venire in mente i discorsi di mio figlio in questi giorni, (relativi all'invecchiamento e alla morte). O meglio, sono discorsi serali, sulla soglia dell'addormentamento.
"Mamma ma io non voglio che invecchiate.... "
"Stai tranquillo non è una cosa che succede da un giorno all'altro, succede piano piano, mentre tu cresci noi invecchiamo e non te ne accorgerai quasi. Adesso chiudi gli occhi e dormi"....
"Mamma ma ma quando si invecchia?"
"Si invecchia anno dopo anno".
"Ma quanto dura un anno?"
"Un anno sono 365 giorni".
E lui finalmente, sospira sollevato: "ah vabbè, ma è tantissimo!!!"
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Se posso proseguire con l'OT
I nostri figli temono e rifiutano il nostro invecchiamento e ci chiedono di fare cose che non ce la facciamo più a fare con la stessa disinvoltura di una volta. Se glielo fai presente rispondono* e vabbè mai dai sei giovane!
C'è un rifiuto del tempo che passa più visibilmente nella nostra percezione che nella loro: c'è mio padre, c'è mia madre...senza voler considerare che quel padre e quella madre non sono gli stessi di dieci anni fa. Avranno bisogno di noi finché non si renderanno conto che non siamo più in grado di essere madre o padre. A quel punto ci sarà l'inversione dei ruoli.
*rispondono così sia mia figlia che i figli dei miei amici. Questo è molto tenero e significativo della necessità della nostra presenza costante
Altro OT: noi siamo la specie le cui cure parentali in assoluto sono le più protratte nel tempo