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Vecchio 04-08-2023, 14:25   #4
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Iska
Gattone
 
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Predefinito Re: Iska, la rossa dagli occhi di luna

L'INIZIO DI UNA NUOVA VITA

Arrivano gli ultimi giorni di giugno e Iska è sempre qui in giardino, a volte davanti a casa, a volte sul lato opposto, a volte semplicemente oltre la nostra recinzione, nel giardino della casa a fianco, disabitata da sempre.
Al mattino presto mi aspetta alla base delle scale, dove si tiene al riparo sotto le grandi foglie delle bergenie che ho piantato in un grosso crogiolo.
Come mi vede, esce da sotto le foglie, drizza la coda e comincia a miagolare a più non posso, dirigendosi verso il garage per infilarsi rapida dietro il telone da camion che fa da tenda.

Questo è il solo luogo dove la distanza fra di noi si davvero minima, ci separano non più di 30 centimetri.
Sempre miagolando si mette di poco sotto la macchina, ben attenta a non lasciar sporgere nemmeno un baffo.
Nel frattempo mentre le parlo anch'io, poso il piatto con la carne cruda sopra un ampio gradino che corre lungo la parete destra, arretro di un paio di metri e Iska si affretta a saltare su.
Me ne sto lì, accovacciata fra la macchina e il muro, osservandola mentre mangia.
A volte smette e mi guarda, io le parlo e lei ricomincia a mangiare.
Come ha finito, scende e si infila nuovamente sotto l'auto, avvicinandosi a dove sono io.
Mi osserva per un pochino, poi si mette a riordinarsi il mantello.
Mi allontano e vado a sedermi sui gradini di casa e lei si sdraia ad alcuni metri di distanza, quella che ritiene di sicurezza all'aperto, che è decisamente maggiore di quella che tiene quando siamo in garage.
A volte si mette a giocare con la tenda, strapazzandola e cercando di morderla, poi va nell'orto, per espletare i suoi bisogni in un punto ben preciso che ha scelto come toilette e infine si sdraia a riposare sotto un cespuglio o sull'erba all'ombra dei carpini o sotto i rami del corniolo che pendono fino a terra.
Questo rituale si ripete inesorabilmente al momento della cena.
Iska mangia solo due volte al giorno, in altri momenti non chiede niente e se anche le porto qualcosa, non lo mangia.

Ho notato che quando la macchina non è in garage, Iska mi aspetta al riparo di un rasaerba che sta sul lato opposto.
Per salire sul gradino dove metto la pappa non attraversa direttamente il garage, ma si avvicina rasentando le pareti.
Questo penso dipenda dal fatto che le dà sicurezza, non ha da guardarsi le spalle, mentre attraversandolo il suo istinto felino le dice che sarebbe vulnerabile a eventuali predatori, che qui ovviamente non ci sono, ma che io potrei sempre rappresentare, non si sa mai...
Lei è ancora timorosa, anche se nel contempo ha tanta voglia di interagire con me.

Quando Iska è stata portata al rifugio, la mia vicina di casa, che li aveva chiamati per la cattura, li aveva informati di quanto fosse spaventata, diffidente, sevatica e invece mi dissero che non era per niente vero e infatti fu adottata da quella coppia, che però dopo un mese la ritornò al mittente.
Io non riesco a concepire come sia possibile che persone che da una decina di anni si occupano di gatti randagi e adozioni non riescano a capire comportamenti che anche un cretino riuscirebbe a comprendere nel loro significato.
Una gatta, per quanto selvatica, impaurita, diffidente, traumatizzata fin nel profondo dell'anima, reclusa in un gabbione insieme ai suoi 3 figli ancora bisognosi della sua protezione, avvolta in odori e rumori del tutto estranei, minacciosi, puzza d'uomo, mani che si protendono, pissi-pissi e quanto-sei-caruccia, cosa volete che faccia?
Sa di essere prigioniera, ma ha i suoi piccoli e li deve proteggere, ed ecco che tutto il resto passa in secondo piano, lascia fare, lascia che quegli umani la tocchino, la accarezzino.
E fa le fusa ogni volta, tante fusa forti, che non sono di contentezza per quelle mani addosso, ma esprimono dolore, non quello fisico, ma quello immenso della sua povera anima.
Ma loro, gli umani, non lo capiscono.
Quando infine dopo essere stata separata dai figliolini e adottata, non ha più avuto la prole da proteggere, si è ritrovata sola con quegli sconosciuti che non aveva scelto, ed ecco che ha iniziato a comportarsi come avrebbe fatto fin dal giorno della cattura, se non avesse avuto i figli da proteggere.
E così, e direi tutto sommato per sua fortuna, è stata rispedita al mittente perché ingestibile e assolutamente refrattaria a interagire con gli adottanti.

E intanto per quasi due mesi i giorni scorrono tutti uguali, in una situazione di stallo, con la solita routine, finché a fine luglio comincia a muoversi qualcosa.


Iska la rossa dagli occhi di luna
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