Questo non lo so. La prima cosa che mi viene in mente è: perché molte donne si fanno maltrattare dai propri compagni? E neppure a questo so dare una risposta.
Quello che so è che il cane non pensa “io” ma “noi”. In questo è diametralmente opposto al gatto.
Chi maltratta i cani, o gli altri animali in generale, compreso l’essere umano ed i bambini, è psicologicamente compromesso.
Se poi prendiamo in considerazione le rappresentazioni primarie e secondarie, le cose si complicano. E se proprio volessi inquadrarle le metterei, appunto, tra le primarie o educative (vita fetale e primo anno di vita) includendo la rappresentazione dell’eterospecifico che diventa la base del sistema cognitivo e dello stile relazionale. Tutte cose ad altissima resistenza al cambiamento. Da qui in poi si apre un a pappardella lunghissima.
Il gatto, non necessitando di alcun appoggio sociale, se vive chiuso in casa e maltrattato nel senso classico del termine, non ha via di scampo. Non può neppure può appellarsi all’inclusione dell’essere umano come base del suo sistema cognitivo e relazionale.
Cit. Iska:
“-E chi ci dice che a modo loro non possano amarsi anche gatti, cani e via dicendo? Io penso di sì.
-E che non possano, come noi, desiderare oppure no di mettere al mondo dei figli?
-Mentre il cane non concepisce di vivere al di fuori di una comunità, fosse pure solo quella piccolissima formata da lui e dal suo umano, perché è un animale sociale?”
-Alla prima domanda risponderei sì
-Alla seconda risponderei non so
Molte coppie di uccelli, per es, lo sono a vita e si reincontrano cercandosi dopo le migrazioni per nidificare. Se uno dei due nel frattempo è morto, per l’altro è un grosso problema
-Alla terza direi che l’umano con cui vive, se per lui è inadeguato come scrivevo ieri, non è per forza il suo umano di riferimento. Può anche essere quello che incontra abitualmente al parco o al bar. Anche se poi torna a casa con l‘inadeguato.
Questo è molto importante perché implica un giudizio al quale il pet mate non può sfuggire.
Musichetta a parte, guarda questo link, è un reel (quindi brevissimo) sui cani liberi ma socializzati con l’uomo. Pubblicato da Stray dogs international project, loro sono bravissimi.
https://www.facebook.com/watch/?v=31...icit&ref=notif
C’è poi un’altra interazione interessantissima: quella tra cani liberi e cani di casa ma abituati a vedere e frequentare quelli liberi. Questo si vede in molti video sempre di Stray dogs international