ROMA - Una tassa comunale su cani e gatti. La prevede una proposta di legge all'esame della commissione Affari Sociali della Camera. Il sottosegretario all'economia, Polillo, si dice d'accordo. Ma la notizia fa esplodere polemiche e proteste 1, soprattutto nel mondo animalista. Fino al dietrofront dello stesso relatore. La proposta - nata da un'iniziativa di Jole Santelli e Fiorella Rubino Ceccacci, del Pdl - prevede che i Comuni possano istituire una tariffa per i proprietari di cani e gatti e finanziare così iniziative contro il randagismo. La commissione ha completato l'esame del provvedimento e ora il testo è alle altre commissioni competenti per i pareri e dunque vicino all'approdo in Aula. Durante l'iter è stato anche approvato un emendamento dell'Idv che esonera dalla tassa "i cittadini che hanno adottato un cane o un gatto in una struttura comunale". Il sottosegretario Polillo ha detto di condividere la proposta "in linea di principio". Ma quando la notizia rimbalza sulle agenzie, si scatena il putiferio. Tanto che lo stesso Pdl, per bocca del capogruppo Fabrizio Cicchitto, prende le distanze dal provvedimento: "Per quanto ci riguarda, non passerà alla Camera". E anche il sottosegretario all'Economia, Gianfranco Polillo, ha cercato di calmare gli animi via Twitter: "Tranquilli nessuna tassa sugli animali domestici - ha scritto Polillo -. La
mia era solo una battuta nei confronti di un deputato che l'aveva proposta". E anche il relatore, Gianni Mancuso - sempre del Pdl - precisa: "Quella sui cani e i gatti "era una tassa di scopo, pensata per permettere ai Comuni di attivare un piccolo capitolo di spesa con cui affrontare la gestione degli animali, come i cani randagi o le colonie feline". E aggiunge che è pronto a far togliere l'imposta dal disegno di legge.
Secondo il testo - da cui ora tutti prendono le distanze - "i comuni possono deliberare, con proprio regolamento, l'istituzione di una tariffa comunale al cui pagamento sono tenuti i proprietari di cani e gatti e destinata al finanziamento di iniziative di prevenzione e contrasto del randagismo e dell'abbandono quali incentivi per l'adozione di animali d'affezione". Prudente il commento del presidente Anci, Graziano Delrio: "La tassa sui cani e sui gatti non è in cima alle nostre priorità ma è vero che si spendono soldi pubblici per canili e gattili".
http://www.repubblica.it/economia/20...0/?ref=HRER1-1
(18 maggio 2012)
a me pare che finisca tutto in niente