[davide91plus]

Lo ha trovato mio padre una settimana fa mentre bagnava il giardino, disteso, come addormentato, leggermente coperto dalla siepe. Ho pianto. Era immobile, rigido, lui che saltava come un matto dietro la cannetta. Mancava il collare.

Tutto è cominciato 5 mesi fa, un paio di mesi dopo averlo castrato lo portai con me in montagna. Sarei stato via una settimana e l'appartamento era solo ad un'ora di macchina. Ci siamo fatti la strada tra miagolii disperati e la tentazione di lasciarlo girare libero in macchina, ma arrivati anche lui sembrava essere contento di aver sofferto un po'; adesso poteva annusare cose nuove e scoprire un nuovo mondo. La zona è abbastanza isolata, quasi nessuna macchina, prati e boschi. Gli ho permesso di uscire all'esterno; lui che da quando è stato adottato ha sempre vissuto in appartamento. Quella settimana è diventato un gatto nuovo, dopo le lunghe passeggiate esplorative si accoccolava tranquillo accanto a me, era molto meno agitato, non graffiava i mobili e non correva come un matto per casa inseguendoti o facendoti agguati, si sfogava nei prati.
Quando siamo tornati a casa non sono più riuscito ad impedirgli l'accesso all'esterno. Lui preferiva uscire di notte e da allora ogni sera vero le 21, si sedeva davanti alla porta, miagolando continuamente finché non lo lasciavo uscire. Rientrava la mattina presto, verso le 5 si faceva sentire, dormivamo un po' insieme, poi io andavo in università e lui mi aspettava appisolandosi sopra l'armadio. Sembrava andare tutto bene, a luglio ha compiuto 1 anno, ma nell'ultimo mese stava fuori molto più a lungo. Non so se per il caldo o perché anche lui voleva prendersi le vacanze, ma speso stava via 1 o 2 giorni interi e poi tornava.

Quando abbiamo trovato quel gatto nero sotto la siepe mi sono sentito mancare. Non aveva il collare di Oreo; il colore del suo pelo, nero che diventa marrone alla luce del sole, sembrava solo nero, ma era completamente bagnato. Non ho avuto il coraggio di guardare se era un gatto castrato e non ho avuto il coraggio di portare il corpo dal veterinario per controllare se come Oreo avesse il microchip. Nessun segno di lotta, non è stata un auto, temo sia stato avvelenato mentre cercava di tornare a casa, ma il collare dove è finito? Sotto la siepe non l'ho trovato.
Sono giorni che piango, eppure ancora non credo sia davvero lui, mi dispiace moltissimo per quel gatto nero, ma io credo che il mio Oreo sia ancora la fuori, a correre dietro a qualche lucertola, a nascondersi nell'erba.

Non mi pento di averlo lasciato uscire, vedendo come è cambiato il suo umore ed il suo comportamento dopo aver iniziato ad esplorare l'esterno, mi rendo conto che in casa soffriva, nonostante cercassi di giocare con lui il più possibile; lui che è nato da un papà randagio e la cui mamma lo ha sempre portato fuori per insegnargli i pericoli del mondo. Ma un anno ed un mese sono troppo pochi per un gatto, aveva ancora una vita davanti, mi ha lasciato troppo presto.