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"ATTENZIONE: CERCHIAMO IL NOME DEGLI ASSASSINI di Tabata, Nebbia e Balto.
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Sono stati legati vivi con delle corde a un binario del tratto ferroviario regionale che passa da Anzola (Bologna) e maciullati da un treno di passaggio.

E’ l’incredibile e crudele sorte che è toccata l’altro pomeriggio a tre cani di medie dimensioni: Nebbia, un maschio pastore dei Pirenei; Tabata, una femmina di pastore tedesco e Balto, un meticcio il figlio dei due. Stando a quanto riferito dal proprietario degli animali, i cani erano scappati dalla casa di un privato che abita nei pressi di Calcara (Crespellano) circa un mese fa. E il proprietario aveva denunciato il fatto anche attraverso appelli suoi social con tanto di fotografie dei tre cagnoni Dopo l’investimento, i macchinisti del convoglio ferroviario hanno dato l’allarme, il traffico è stato bloccato e sono intervenuti gli agenti della Polfer e della polizia municipale di Terre d’Acqua che hanno fatto la macabra scoperta. La polfer sta indagando in particolare per capire se si tratti di quel fenomeno che vede ‘imprese’ simili poi documentate con filmati sui social. Secondo alcune indiscrezioni sarebbe anche stato ritrovato un cellulare nei pressi del binario. Grazie ai collari e ai microchip, i poliziotti sono risaliti ben presto al proprietario dei cani che è arrivato trafelato sul posto. Secondo quanto si è potuto apprendere, Nebbia, Tabata e Balto, sarebbero stati legati con delle corde al binario; e con le corde sarebbero state legate anche le zampe degli animali. Quindi, non si tratterebbe affatto di un incidente ma di una esecuzione. “Purtroppo alcuni fatti – spiega il figlio 24eenne del proprietario dei cani - ci portano a dire che i nostri 3 cani non siano usciti da soli dal cortile di casa ma che siano stati in qualche modo attratti fuori da qualcuno. Inoltre, sembra che la sera del 13 gennaio, il giorno che sono “scappati” da casa, circa verso le 20 sulla via Emilia, vicino al grande negozio Sinflora, qualcuno li stesse inseguendo sul bordo di un'auto".

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