[iottisan]

Siccome non si può stare tranquilli un minuto, solo ieri ho rimollato miciopuzzone.
Oggi dovevo andare a riprendere il gabbione che avevo prestato.
Ma mi sono accorta che in auto avevo ancora trappola e trasportino grande, quindi li ho lasciati al lavoro.
Ma quando sono uscita dal lavoro e ho chiamato il negozio dove era stato portato il mio gabbione, mi hanno detto che stavano chiudendo, e io prima dovevo andare a prendere il bimbo all'asilo.
"Pazienza, passo domattina, tanto oggi non mi serve" ho detto.
Ingenua.
Punizione divina per tantq imprudenza mi colse.

Vado all'asilo, ritiro il bimbo.
Saliamo in auto.
Avvio. Metto la retro.
Mentre mi giro x fare manovra con la coda dell'occhio noto una cosa "stonata".
Un gatto.
Nell'aiuola. Sdraiato.

Scendo di corsa.
È un micio che mi avevano segnalato due mesi fa,nello stesso punto.
Cercava di entrare in chiesa, piangeva. L'avevo cercato tanto, srnza successo.
Ora era lì, davanti a me.

Mentre mi avvicino prego in silenzio. Sarà il gatto di uno che abita qui, che si fa il giretto. Sarà un micio pasciuto e sano.
Allungo la mano.
Ossa.
Dietro l'orecchio una grossa zecca.
Una ferita sull'orecchio.
Diavolo, mai che me ne vada bene una.

Ok. Non ho nulla. Trasportino, retino, trappola, guanti. Nulla.
Ma lui è buono, si fa prendere in braccio, forse non ha la forza di reagire.
Non pesa nulla.
Lo metto sul sedile del passeggero.
Lui si sposta sulle mie ginocchia e appoggia il mento.
Dal vet.

Devo rntrare con lui in braccio, stretto come se fosse una borsa con un milione di euro.
Dentro ci sono due cani. Gli batte forte il cuore,ma non accenna reazione.
La vet quando mi vede mi fa passare avanti.

Giovane.
Maschio, castrato. Niente chip.
Buono come il pane.
Qualche zecca, acari nelle orecchie, niente pulci.
Bello da mozzare il fiato.
Occhi come il mare.
Malibu il suo nome