Non so perché, ma leggendoti, CiveTz.. noto in te una gran voglia di essere padre... e questo ti fa onore.
"E' il nostro primogenito" <= è bello considerare un gatto come un figlio, meraviglioso direi, ma dev'essere una concezione "platonica". Mi spiego: devi amarlo come un figlio, coccolarlo come un figlio, educarlo con pazienza come faresti con un figlio ( io non credo lancerai mai una pantofola al pupo )... ma non puoi ensare che LUI si senta tuo figlio. Non sei sei suo padre, sei un suo "Amico" un suo "pari" ( padrone è davvero orrendo e paradossale).
Mi chiedo anche io quanto abbia questo batuffolo, perché ho come l'impressione che abbiate voluto il gatto come "prova generale" del figlio... e non è una cosa tanto giusta.
Con questo non voglio criticare i tuoi metodi educativi sui bambini
anche perché non mi competono e non mi interessa competerne.
spero di sbagliarmi e che tu sia solo un po' agitato. Se mi trovassi nei tuoi panni lo metterei fuori alla porta ignorandolo completamente... ecco, tanto per confondere figli con gatti: quando ero piccola, piangevo apposta di notte per andare nel lettone; mia madre, stufa del fatto che una volta ottenuto il matrimoniale non li facevo dormire, ha spostato la culla in un'altra stanza e mi ha lasciata piangere. Risultato? dopo 2 notti silenzio, e tanti bei sogni per tutti.
Mazz e panell fann i figl bell, si dice da me... coi gattini però non vale molto.
Ciau!