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Originariamente inviato da Iska
I mangimi secchi, anche se di "altissima qualità" affaticano i reni esattamente come quelli di fascia infima, e viene ad instaurarsi uno stato di disidratazione permanente, aprendo la strada all'insufficienza renale, condizione cronica dalla quale non si torna più indietro.
Il gatto è un animale originario delle zone aride, dove è difficilissimo e talvolta impossibile trovare acqua.
Per questo motivo il suo organismo è "progettato" per trarre l'acqua necessaria da quella contenuta nelle carni e nel sangue delle sua prede e per lo stesso motivo il gatto non è "progettato" per avvertire lo stimolo della sete.
I mangimi secchi non solo non apportano acqua all'organismo del gatto, ma addirittura gliene sottraggono e questo è facilmente verificabile osservando un vomito di crocchi: sono diventati molto grossi perché hanno assorbito acqua sottraendola al corpo.
L'alimento secco è indubbiamente comodo da gestire, ma per il gatto è la peggior scelta che noi possiamo fare per lui.
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Confermo quanto ha scritto Iska, le stesse identiche cose me le ha dette uno dei veterinari della clinica dove portavo i miei gatti, quando abitavo ancora a Torino, ben diciotto anni fa e da allora i miei gatti non hanno più visto un solo crocco, ho sempre dato solo umido di buona qualità e mi sono sempre trovata bene.
I miei qatti non bevono, tutti i giorni cambio l'acqua nelle loro ciotole, ma il livello è sempre uguale e non li ho mai visti bere, l'acqua la traggono dall'umido che mangiano.
E confermo anche che i crocchi, a lungo andare, danneggiano i reni: ho perso il conto dei gatti, sia miei che di parenti, amici e conoscenti, alimentati solo a secco, che soffrivano di cistiti ricorrenti, per poi morire di IRC ancora giovani (il più anziano è arrivato a 13 anni) ma anni fa andava di moda alimentare il gatto solo a crocchi e ancora oggi, purtroppo, certi veterinari consigliano solo il secco e demonizzano l'umido, chissà perché...