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Originariamente inviato da Aletto
[...] Le motivazioni di specie non sono eliminabili, il gatto preda anche in assenza di appetito, non è che siccome ha i nutrienti ben equilibrati se vede un grillo o un topo li lascia lì
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Infatti.
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Originariamente inviato da Aletto
Tirando le somme, viviamo con un gioiello dell'evoluzione (come tutti gli appartenenti alla biosfera), non gli si può svuotare nel piattino una lattina e ciao perché con questo hai tutto -ma vale anche per i gatti che mangiano barf-.
Cosa percepisce lui di quel cibo? Cosa lo attira e cosa lo disgusta o lo lascia indifferente e perché, e perché ieri lo hai mangiato ed oggi no? Mi vuoi far impazzire? Eppure mi sono documentata e questo per te va bene!
No, si sta solo regolando in base alle sue esigenze, al suo stile di vita, cerca sensazioni postingestive adeguate a quello che l'organismo gli richiede.
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Credo che sia la stessa cosa anche per noi umani, sempre che sappiamo "ascoltare" i messaggi che ci invia il nostro organismo, che non sono unicamente la semplice attrazione sensoriale, ma qualcosa di più profondo.
Anche se raramente mi succede di sentire un bisogno prepotente di un cibo che di solito non mangio e non mi attira, tipo le banane, o la carne quando la sto cucinando per mio marito; mi considero vegetariana perché nella mia alimentazione normalmente non rientrano carne e pesce, ma a volte faccio delle eccezioni...perché è il mio corpo che me lo chiede.
Per esempio l'altro ieri siamo andati a fare la spesa e stranamente sono stata calamitata dalla carne cruda, come mi capitava da ragazza, quando la rubacchiavo mentre mia mamma stava sistemando in frigo la spesa dal macellaio; l'ho comprata e me la sono mangiata di gusto a pranzo, così in purezza, senza sale, senza olio, senza niente, come farebbe il gatto.
E dopo mi sono sentita profondamente soddisfatta.
Che mi stia trasformando...felinamente?
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Originariamente inviato da iw1dov
[...]Poi magari Arturino si chiederà perchè mai qualcuno ha messo della cacca nel suo piatto, però non pare particolarmente turbato dalla cosa: si limita a coprire (ovviamente con terra immaginaria) e va via.
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