Un'ultima digressione, poi ti giuro che il prossimo post su questa discussione sarà serio. Ma è una noticina divertente ed interessante, perfettamente in linea con la parentesi linguistica che ci siamo regalati. Qui dove abito io, siamo in piena Magna Grecia: da Cuma, la prima colonia fondata nell'Italia meridionale (ne ammiro l'acropoli dal balcone), a Neapolis, fondata da popoli attici, a Dicearchia (oggi Pozzuoli), fondata da esuli dell'isola di Samo.
Secondo alcuni storici, non so quanto attendibili, il greco parlato nell'isola di Samo aveva una caratteristica inquietante che si è mantenuta nella particolare maniera in cui i puteolani parlano il napoletano: col distorsore aperto a manetta. Spiegarlo in termini piani è difficile, per cui ti posto una sciocchezzuola (in musica, tanto per cambiare) che rende perfettamente l'idea. Nel pezzo c'è anche la traduzione in italiano del testo:
https://youtu.be/N6xUYGo0Log
La musica è uno standard blues suonato (quasi) dignitosamente.
La cosa divertente, dal punto di vista storico-linguistico, è che la città di Oplonti (oggi Torre Annunziata) è stata fondata da coloni provenienti da Pozzuoli. E anche lì parlano un dialetto con le stesse caratteristiche.