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Vecchio 28-04-2024, 19:40   #10
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Merlinone
Cucciolo
 
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Predefinito Re: Viaggiare con un gatto: esperienze personali

Quello che proprio non capisco - troppo complicato per me - è il "cat risk assessment" (valutazione del rischio da parte dei gatti).

Ho notato che è difficile sapere a priori se Merlino si troverà bene in una casa (o in un hotel). A volte va bene, a volte meno. I suoi criteri di valutazione sembrano MOLTO diversi dai nostri. Non ci è nemmeno chiaro se dipende dal fatto se è irritato da qualcosa (il viaggio in aereo... stanchezza... incontri), da fattori esterni, o da qualche sensazione.

Siamo arrivati in una casa molto bella, grande, silenziosa, con un bel giardino, ma ho notato da subito che, al contrario che nella casa precedente, c'era... un problema. Niente di grave, solo guardava fuori.

Nella casa precedente (piccola, molto carina e tranquilla) si è trovato benissimo sin dall'arrivo. Ha esplorato ogni cm2, come sempre. Poi, dopo una sosta sulla porta di qualche minuto, ha azzardato qualche passo in giardino. Un metro per volta, annusando ogni spigolo/angolo/filo d'erba. Guardandosi intorno e aspettando qualche secondo prima di muoversi un altro metro. Nonostante un animalone gigante che lo guardava dall'altro lato della strada (una mucca, nera come la pece, per la cronaca). Non aveva mai visto un animale di queste dimensioni da vicino, ma si è subito dato da fare con lucertole e altre tracce di animali.

Qui invece c'era "un problema". Dopo un po' ho capito. L'ho portato un po' in giardino e... dall'altra parte è spuntato un gatto miagolante come un disperato. Mi si è subito avvicinato in cerca di coccole ma... poi ha visto MERLINO!

A quel punto si è bloccato con l'espressione "uh oh! E questo chi da dove viene???"

Subito dopo sono arrivati altri 2 gatti locali, l'hanno visto, e subito si sono avvicinati con l'aria da "adesso ti spieghiamo chi comanda nella zona..." . Con me vicino, nonostante non avessi, un atteggiamento aggressivo, anzi, si sono tenuti a distanza, fissandolo con quegli occhi tondi ed enigmatici tipici loro. Ma questi giorni è stato tutta una manovra psicologica: il gatto originale, quello superamichevole che saliva sulla finestra, Merlino che ci saliva dal lato interno, quello che scendeva. Avvicinamenti, soffi a distanza, miagolii (che sentiva solo lui, per inciso), sguardi mantenuti per vari minuti, etc.

Ieri in giardino l'apoteosi: confronto a meno di un metro con il gatto iniziale. Che tra l'altro mi si è letteralmente spalmato addosso alla ricerca di coccole. Forse i proprietari lo lasciano qui da solo quando vanno via e lui ha molta voglia di contatto umano? chissà...

Comunque, piano piano le cose si sono aggiustate. Dopo 2 giorni, che - mi sembra - è il periodo tipico di adattamento di Merlino ad un posto, mi pare che si sia stabilito un "patto di non belligeranza" per cui si guardano a distanza in quel modo tipico da gatti che passano mezz'ora immobili e accucciati come fossero signore a prendere il te. Solo che non c'è il te e tutti stanno in silenzio. Insomma, alla fine anche qui è diventato abbastanza tranquillo. Esce (ma solo con me accanto e fermandosi ogni mezzo metro), si gode il bellissimo sole di oggi, annusa, si lava i denti coi fili d'erba, gioca tranquillo insieme a me, mangia etc. Il "risk assessment" è stato completato e dice che si può stare fuori, ma adottando criteri di sicurezza di livello "elevato". Niente uscite per strada, annusare sempre prima di muoversi. Tornare a casa entro mezz'ora.

Che strani animali che sono i gatti...
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