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Vecchio 22-05-2018, 18:00   #5
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iottisan
Supergatto
 
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Predefinito Re: Parliamo dei nostri mici

Arieccomi, scusate, sono giornate intense

Torniamo a Tobia: lui era un micione buono come il pane, che si lasciava fare davvero di tutto da me e mia sorella che eravamo bimbe (io 8 anni lei 7). Da vecchio passava le sue giornate sora l'acquario, a scaldarsi con la lampada.

Poi è arrivata RIRI. Era la gatta di mia nonna, un paio di anni più giovane di Tobia, era una simil certosina, anche lei acquistata dallo stesso negoziante da processo dove avevamo acquistato Pilù. Certosina soltanto nell'aspetto, era un vero diavolo di gatta, sclerotica e matta come un cavallo.
Ha vissuto i primi 14-15 anni da mia nonna poi, quando lei si è trasferita a casa di mia zia per facilitarne la gestione, la gatta è venuta a stare da noi.
Pilù era già mancata, c'era solo Tobia. Ed è stato un bene, perché le due viperette si sarebbero fatte sicuramente a strisce.

Invece il mio micione tontolone, che era già bello stagionato, ha sopportato tutte le sue angherie senza emettere fiato. Anzi. Perché lui dopo la morte di Pilù era caduto in depressione, di notte si metteva in mezzo all'ingresso e miagolava disperato, mangiava poco e passava le sue giornate a dormire. Allora non eravamo abbastanza sensibili da capire che c'era un'unica soluzione al problema, ma si è risolta da sola con l'arrivo di Riri.
Non che andassero d'amore e d'accordo eh. Erano due vecchietti un po' sclerotici entrambi. Non li ho mai visti dormire insieme o leccarsi. Ma il fatto di avere un proprio simile probabilmente bastava.

Riri se n'è andata a 19 anni. Anche per lei hanno smesso di funzionare i reni. Anche per lei, dopo l'esperienza di Pilù, quando ci siamo resi conto che non c'era via di ritorno, la decisione della puntura è stata immediata.

Quando c'erano ancora entrambi i due vecchiacci a casa di mia mamma, al lavoro da me una mattina hanno trovato una robina nera che urlava dentro al motore di un'auto. Io stavo facendo casa col moroso, e abbiamo deciso di tenerla.
Era la ANGIE.
Aveva circa 40 giorni, ed è andata a stare provvisoriamente coi due nonnigatti, che all'epoca erano belli decrepiti. E ha davvero portato la loro sopportazione al limite, giocando con vecchie code, vecchie orecchie e scalando vecchie schiene.

Poi, quando la casa è stata pronta e la Angie è stata trasferita, ho iniziato la ricerca di un fratellino per lei, memore dell'esperienza con Tobia ero certa che dovessero stare almeno in due. Ho risposto ad un annuncio su Subito.it, ho conosciuto Elena di Gattopoli e tramite lei è arrivato EDDIE.

Il mio EDDIE.
Gatto difficile, estremamente intelligente, estremamente geloso di me, estremamente rompiballs. Amore incondizionato dal primo secondo.

Eddie de Angie vivono insieme da sempre, avevano entrambi tre mesi quando sono arrivati a poche settimane l'uno dall'altra. Ma non potrebbero essere più diversi.
Lei schiva, paurosa, si fida soltanto di me al mondo, muore d'infarto ogni volta che suona il campanello di casa. Ma quando alla sera mi sdraio sul divano arriva e inizia delle fusa così rumorose che non sento la tv.

Lui estremamente estroverso. Quando entra qualche estraneo non lo fa parlare miagolando sonoramente finché non gli presta esclusive attenzioni per qualche minuto. Lui che odia ogni suo simile (che non sia la Angie), ogni quadrupede in generale. Probabilmente lui si crede un umano.

Loro hanno quasi 11 anni. Abbiamo tanta vita ancora da passare insieme, se dio vorrà.


"Mi era stato detto che l' addomesticamento con i gatti è molto difficile. Non è vero. Il mio mi ha addomesticato in un paio di giorni." Bill Dana
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