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Vecchio 21-06-2018, 18:36   #73
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Malinka
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Predefinito Re: Gengivite, ribes nigrum e argento colloidale

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Originariamente inviato da Aletto Visualizza Messaggio
Beh, solo col cibo penso sia difficile che in casi gravi si possa risolvere la patologia che ha sempre delle concause

Sì sì, l'alimentazione è molto importante per l'epilessia, questo già si sa per quella umana, il bello è che è importante anche per gli animali e questo per fortuna sta assumendo valore.
Ti metto il link della tesi della nutrizionista di Buio che parla di alimentazione-epilessia- microbioma (è in inglese ma c'è un riassunto in italiano)
http://www.mariamayer.it/2018/02/06/...-e-microbioma/
Grazie Aletto! Ho letto diversi articoli di Maria Mayer (è la mia nutrizionista-veterinaria-omeopata preferita, anche se solo virtuale) però questo non lo conoscevo.
Ho optato per il "giocare facile" come dice lei, leggendo il riassunto in italiano, ma con l'aiuto dell'amico...Google translat...ho intenzione di leggere anche l'originale.

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Originariamente inviato da violapensiero Visualizza Messaggio
Ultimamente mi sto leggendo diversi libri sull'alimentazione, incluso quelli di Kousmine, Paleo, Microbiota e altre. Ho provato in passato l'alimentazione dissociata e quella relativa ai gruppi sanguigni.
Ho capito che non esiste la dieta perfetta, che ognuno di noi ha un gruppo di alimenti da evitare, e che il DNA può essere influenzato dall'ambiente e dagli alimenti.
La longevità dipende dai nostri telomeri e dalla loro lunghezza, il digiuno ultimamente sembra avere, specie quello intermittente, una certa influenza sulla longevità, almeno a detta di Longo.
Sono anch'io dell'idea che la dieta perfetta non esista, però trovo abbastanza preoccupante che circolino diete che non hanno, almeno secondo me, un valido fondamento scientifico, e non mi basta che chi le propone possa fregiarsi del titolo di "dottore" per essere automaticamente attendibile.
Sono curiosa di natura e di conseguenza ho letto diverse cose su queste diete, ma non ho mai sperimentato né queste, né altre, probabilmente perché di natura sono anche poco o nulla propensa ad accettare qualcosa di cui non sia io per prima profondamente convinta, e quello che ho letto non mi ha convinto neppure in piccola parte.

Secondo i principi della del gruppo sanguigno (e della paleo, che sono abbastanza sovrapposte), io che sono di gruppo 0 (e anche negativo, ma Mozzi dice che è ininfluente) dovrei avere un'alimentazione basata principalemente su proteine animali, carne nella fattispecie, in quanto trattandosi del gruppo sanguigno più antico, i portatori di questo gruppo erano cacciatori e si cibavano prevalentemente delle carni degli animali uccisi durante le battute di caccia.
Estrapolo quanto segue da http://dietagrupposanguigno.it/dieta...o-sanguigno-0/
"I soggetti che appartengono al gruppo 0 possiedono un apparato digerente molto robusto, che produce acido gastrico in abbondanza, cosa che gli permette di digerire con facilità le proteine animali di carne e pesce. Inoltre recenti studi hanno messo in luce la presenza massiccia, nell'intestino di queste persone, della fosfatasi alcalina, un enzima che rende ancora più efficente la digestione di proteine e grassi animali.
E' vero che il mio apparato digerente è robusto e che ho un'ottima produzione di succhi gastrici (la mia fosfatasi alcalina invece per me è un mistero e tale resterà, in quanto non vado mai a fare analisi).
Purtroppo però non amo particolarmente la carne, tanto che posso stare anche anni senza mangiarne.
Penso che il nostro corpo, se lo sappiamo veramente ascoltare, sia lui a poterci dare le migliori indicazioni.

Per contro, essendo ancora di là da venire la domesticazione di bovini, capre, pecore, la dieta del paleolitico-gruppo sanguigno "0" non contemplava latte e ancor meno i suoi derivati.
Sempre parlando degli individui di gruppo "0" si afferma che:
In compenso essi non digeriscono bene ne i cereali (specialmente quelli con il glutine), ne i latticini, due generi alimentari che purtroppo costituiscono i cardini e le fondamenta dell'attuale dieta Mediterranea (pasta, pane, pizza, latte, formaggi, ecc.) con gravi ripercussioni sulla salute di chi la segue.
E invece io i cereali li digerisco benissimo e non sono intollerante al glutine, amo la dieta mediterranea, amo le uova, amo il latte e i suoi derivati, che ho sempre digerito perfettamente (ma non mi piacciono i prodotti delattosati, e soprattutto il latte per me è abbastanza disgustoso).

Non ho notato ripercussioni negative sulla mia salute per essermi sempre cibata proprio di quegli alimenti che secondo Mozzi avrei dovuto evitare e di non aver mangiato se non in minima parte quelli che secondo lui sarebbero stati salutari per me.

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Originariamente inviato da violapensiero Visualizza Messaggio
IL China study è chiaro sull'associazione latte osteoporosi. E purtroppo il latte che beviamo oggi non ha le stesse caseine di tipo 2 di quello dei nostri nonni, le mucche sono bombardate di ormoni e antibiotici, come i polli(non è un caso che le intolleranze al pollo nei gatti siano aumentate?, che molti umani diventino allergici ad antibiotici mai assunti prima, come la sottoscritta, che ci stava rimettendo le penne durante un intervento?).
Che il latte prodotto dalla mucche degli allevamenti intensivi sia diverso da quello delle mucche di parecchi decenni fa, è un dubbio che ho da molto tempo.
Diciamo che essendomi toccata la sorte di non essere nata ieri, ma l'altro, l'altro, l'altro ieri...ho avuto la grandissima fortuna di aver potuto evitare il latte "moderno" nonostante fino a 20 anni fa l'abbia sempre acquistato in negozio; le centrali del latte non erano e non sono tutte uguali, la provenienza nemmeno, così come il modo di allevare le bovine.
Come ho appena accennato, negli ultimi 20 anni non l'ho più acquistato in negozio, lo compro da un vicino che ha 4-5 mucche che mangiano ancora "all'antica" e cioè erba quando sono al pascolo, oppure fieno e niente più.

Il problema dell'uso massicciamente spropositato di antibiotici in zootecnia e soprattutto negli allevamenti avicoli convenzionali non so se sia la vera causa dell'aumento di allergie e intolleranze al pollo nei gatti; ritengo più probabile che sia un insieme di concause, visto che la quasi totalità dei gatti oramai mangia solo mangimi industriali che per forza di cose sono confezionati, e sulla sicurezza di questi contenitori ci sarebbe molto da dire e ridire.
Però visto che allergie e intolleranze non riguardano solo il pollo, mi viene il sospetto che siano coinvolti e interagiscano anche fattori ambientali e medici (per esempio uso scriteriato di antiparassitari; vaccini quasi per tutto e di più (a quando quello per l'unghia incarnita?); richiami senza prima aver eseguito la titolazione anticorpale)...
Non si può escludere che tutto l'insieme porti tra le spiacevoli conseguenze anche quella dell'aumento delle allergie.

Non penso di essere la mosca bianca il cui organismo va contro i risultati del China Study, non penso che i miei gatti, tutti quelli che ho avuto finora, siano stati e siano mosche bianche in quanto nessuno di loro ha mai manifestato intolleranze o allergie alimentari.

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Originariamente inviato da violapensiero Visualizza Messaggio
Ora è la moda del microbioma. Tutto sembra sia merito o colpa dei batteri che ospitiamo. Ho il leggero sospetto che dietro ci sarà una grande abbuffata di pilloline pronte ad essere messe in commercio, a scapito dei prodotti naturali che possiamo già prendere dagli alimenti. Ma oramai una medicina che non generi guadagno tale non è...
Sarà inevitabile, visto che la gente non vuole fare lo sforzo di usare la materia grigia, ma preferisce trovarsi la pillolina magica bell'è pronta da inghiottire con un sorso d'acqua..."S*******m, i colori della salute" ecc. ecc "se non puoi mangiarli, bevili!"
(ma che "non puoi" diciamo la verità: "non vuoi" (e la bottiglietta d'acqua al seguito ce l'hanno tutti))

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Originariamente inviato da violapensiero Visualizza Messaggio
...Il primo medico siamo sempre noi stessi.
Dovremmo...
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