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Vecchio 27-06-2013, 11:34   #4
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BarbaraB
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Predefinito Re: Seminario con Diane Addie - Coronavirus e Fip

Il seminario è stato super interessante, credo che questa sia stata la migliore iniziativa sui gatti a cui ho partecipato da diversi anni a questa parte! Sinceramente mi sento di ringraziare l'ANFI Regione Toscana per l'iniziativa lodevole da ogni punto di vista!

Diane Addie ci ha detto che le diagnosi di FIP che i veterinari fanno basandosi sui segni clinici sono sbagliate nell'80% dei casi, quindi è necessario che noi tutti, allevatori, veterinari, ma anche semplici amatori, abbiamo una idea di cosa è, da cosa è causata e con quali metodi si possono fare delle diagnosi la cui attendibilità sia la più alta possibile!

Senza volersi sostituire in alcun modo ai nostri Vet, essere informati significa saper porre le domande giuste e ottenere delle risposte adeguate, nonchè poter monitorare analisi e risultati in maniera corretta, senza essere costretti a spendere capitali in esami del tutto inutili (purtroppo succede...)
Considerate inoltre che se ad esempio il vostro gatto ha la toxoplasmosi e il medico la cura come FIP... lo uccide!
Mentre se scopre che è toxo e non fip (semplice quick test) ve lo guarisce con dei semplici antibiotici con diagnosi quasi sempre favorevole!

Come tutti sanno ormai, la Peritonite infettiva felina (FIP) è dovuta ad una mutazione del coronavirus felino (FCoV), un virus a forma circolare con tanti “raggi” tutti intorno (da qui il suo nome) che di suo, se infetta un gatto, provoca disturbi gastrointestinali di più o meno grave entità, poi si cura e passa, ma per due o tre settimane viene espulso con le feci, la diarrea e quindi va nell’ambiente dove resta anche per sette settimane. Un sistema immunitario perfetto lo debella anche in maniera asintomatica, ma il gatto può reinfettarsi ogni volta che ritorna in contatto col virus specie se non è in buone condizioni e non ha un sistema immunitario ben funzionante (cioè non crea una risposta anticorpale immunizzante come per altri virus).
E’ bene specificare che il coronavirus felino NIENTE a che vedere ha con quello che provoca la SARS! Il FCoV non si attacca all’uomo!

Diane ha illustrato alcuni semplici test (come il test RIVALTA in caso di FIP umida cioè quella col versamento per capirsi: 10ml acqua demineralizzata e due o tre gocce di aceto, si mette nell'ampolla una goccia di essudato,se cade lentamente restando intera è possibile FIP con un attendibilità del 58%, se invece cade abbastanza velocemente sfaldandosi nella caduta non è FIP al 97%!!!!) e ci ha dato i parametri riguardanti le analisi che indicano la presenza di FIP!
Si trova tutto sul suo sito, tradotto anche in italiano! Ecco il link:

http://www.dr-addie.com/Italian/indexit.html

Qui c’è l’algoritmo diagnostico consigliato da lei:

http://www.dr-addie.com/downloads/FI...artItalian.pdf

Credo che tutti noi dovremmo non solo darci un’occhiata, ma portarlo anche ai nostri vet!
Abbiamo esaminato molti casi che ci ha presentato e indubbiamente l’uso degli step dell’algoritmo facilita la diagnosi in maniera incredibile!

Diane Addie ci ha anche parlato della prevenzione: innanzitutto l’ALIMENTAZIONE, i gatti devono mangiare variato il più possibile e soprattutto essendo carnivori obbligati devono mangiare “real meat”, vera carne, non farine o altro e soprattutto pochissimi cereali! L’accumulo di tossine li rende deboli, stressati e favorisce un cattivo funzionamento del sistema immunitario e quindi per il coronavirus è più facile fare danni e persino mutare in FIP. Ci ha anche parlato dell’arginina che è in grado di bloccare il corona e che è contenuta nella carne “vera” con cui è assolutamente necessario nutrire i nostri gatti perché il giusto apporto di arginina è necessario! Ci ha messo in guardia anche dall’uso eccessivo o improprio della L-lisina, importantissima per contrastare l’herpes ma deleteria per il coronavirus perché contrasta l’arginina…

In secondo luogo l’IGIENE! Dato che si trasmette attraverso le feci sono le cassettine dei nostri gatti in casa le più incriminate! Tutti gli ambienti in cui passano i gatti il gatto è bene siano tenuti più puliti possibile, cassettine, tappetini, tiragraffi, soprattutto negli allevamenti, nei gattili e in presenza di più gatti. Ma basta la semplice varichina e/o il vapore/acqua calda!
Ci sono inoltre lettiere che eliminano il virus, l’elenco delle marche che ha provato e che lo eliminano è sul suo sito!
Il terzo importantissimo fattore è lo STRESS! Attenzione a non stressare troppo il gatto in nessuna occasione… Secondo la Addie anche la vaccinazione contro la FELV specie nei cuccioli è troppo pesante, stressante e pericolosa! Va fatta solo se necessaria…
Altro fattore è la FAMILIARITA’, ci sono linee di sangue che portano la facilità del FCoV a tramutarsi in FIP. Per questo è importante che i gatti di razza abbiano una consanguineità più bassa possibile, proprio per favorire la riduzione della frequenza genica di questa patologia (come di tantissime altre! Anche qui si ha la conferma che l’inbreeding, cioè la consanguineità è deleteria e che il pedigree nei gatti di razza è importantissimo se non altro per controllare che la consanguineità del micio che si sta comprando sia bassa e quindi abbia meno rischio di malattie genetiche…)

Infine ci ha parlato delle varie cure fra cui quelal a base di Interferone che purtroppo raramente guarisce, ma in uno almeno dei casi che ci ha illustrato ha funzionato!
Vi consiglio di leggervi il sito, è fatto benissimo, riassume bene tutto quello che Diane Addie ha detto alla conferenza di Pistoia (molto più di quanto ho esposto io per sommi capi!) ed è sempre e in continuazione aggiornato!

Spero di aver riportato tutto in maniera corretta e di essere stata utile!

Ultima Modifica di violapensiero; 27-06-2013 at 14:39.
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