Discussione: Cosa mi vuoi dire?
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Vecchio 16-01-2024, 09:38   #44
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Aletto
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Predefinito Re: Cosa mi vuoi dire?

Secondo me va sempre considerato il contesto storico e politico nell’ambito del quale si sviluppano le scuole di pensiero, non solo scientifico ma anche filosofico ed altre discipline ed anche il contesto geografico. Il behaviourismo nasce in America più o meno durante la prima guerra mondiale, l’etologi classica nasce in Europa. Ma i behaviouristi, per quanto riguarda l’apprendomento, ci hanno lasciato la legge dell’effetto che non è da buttar via ma solo da ampliare, come poi è stato fatto.

Subivamo ancora il retaggio del pensiero cartesiano dal quale ci siamo svincolati definitivamente, per quel che riguarda gli animali, solo con Lorenz e l’avvento dell’etologia classica che però all’epoca dello sviluppo del behaviourismo, aveva una ventina di anni. Più o meno contemporaneamente Pavlov faceva esperimenti violenti sugli animali, questo perché l’animale era ancora una macchina cartesiana.
Lorenz intraprende gli studi di etologia classica prima (dal 1935 al 1938e durante la seconda guerra mondiale). Pavolv morì, Waston morì più tardi nel 1958, Mengele ancora dopo. Anni dopo nasce l’etologia cognitiva.
Tutto si è concentrato in un arco temporale assai ristretto che includeva due guerre mondiali, una pandemia micidiale, il nazismo che induce Einstein ad espatriare, il suicidio (dovuto ad omofobia) del geniale Turing, la scoperta dell’attività farmacologica della penicillina. Per citare solo sommariamente alcune catastrofi e rivoluzioni del pensiero scientifico.

Il rumore del motore in Iska scatena i marcatore somatico, poi se non ricordo male non la usate spesso. Forse potreste prima associare il rumore delle chiavi o qualunque altro segnale ed usarlo come avvertimento per provare a modificare l'aspettativa stressogena, visto che si mette sotto l'auto per trovare riparo. Lo stesso oggetto in uno stato di quiete ha una funzione e in uno stato di attività ne ha un altro. Questo per es è un bel po' behaviourista come metodo, ma almeno mira a depistare la risposta del neurotrasmettitore del marcatore somatico.

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"Ho scoperto un'altra cosa: a volte mentre striscia il naso sulla mia mano, fa un piccolo scatto come per mordere; di solito ritiro appena la mano, oggi invece l'ho lasciata fare e ho capito che appena intuisce che mi sto ritraendo, cerca di fermarmi prendendomi delicatamente fra i denti la pelle delle nocche. E poi che fa? Mi lascia e si mette a slinguazzarmi la mano."
Questo potrebbe far parte del desiderio di un gioco (constatato qualche tempo fa) che si trasforma in accudimento lasciando ampio spazio alla flessibilità di trasformazione comportamentale in un contesto forse ritualizzato.


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
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