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Vecchio 03-11-2009, 22:55   #10
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Predefinito Re: Diagnosi fip - esperienze dirette

Il caso di Filidoro - diagnosi fortemente attendibile (non confermata)

RIASSUNTO


Gatto: Filidoro, 2 anni circa, maschio, europeo

Sintomi: inizialmente svogliatezza, poi inappetenza, febbre, versamento addominale.

Diagnosi differenziale: possibile fip

Esami: sangue, urine, feci, ecografia, analisi liquido di versamento addominale

Fip: umida

Diagnosi finale: fip

Terapia: Synulox, Stomorgyl, Vetsolone, antiinfiammatorio.

Novembre 2008
Al risveglio da una anestesia, Filidoro si dimostra subito pimpante e riprende la sua solita verve. Dopo una settimana, però, comincia ad essere più svogliato e meno incline a giocare. Mantiene comunque un buon appetito. Il veterinario ci consiglia di sospendere momentaneamente l’applicazione di una pomata per gli occhi (aveva una ulcera corneale) per non stressarlo.

Gli esami del sangue che erano stati fatti precedentemente, il 5/11/08, avevano dato buoni risultati. I valori fuori norma sono (tra parentesi lo standard):

PLT 62 (174-500)

PCT 0,08 (0,15-0,32)

Linfociti 17 (20-55)

Monociti 0,54 (0-0,2)

Eosinofili 1,63 (0,21-1,13)

Urea 64 (15-55)

ALT 58 (15-40)

Rapporto Urea/creatinina 71,11 (5-20)

Sono presenti aggregati piastrinici

Fiv e Felv risultano negative, così come la PCR nel sangue.

Dopo alcuni giorni cala anche l’appetito e si presenta la febbre. Dopo una visita, il veterinario decreta una infezione virale e gli pratica una iniezione di antibiotico.

18/11/08
La cura non sortisce effetto e Filidoro smette di mangiare. La febbre persiste. Il veterinario prescrive lo Stomorgyl, ma dice anche che se non si riprende entro 48 ore, conviene ricoverarlo in clinica. Temperatura 40,5°.

Prima però decidiamo di farlo vedere ad altri ambulatori.

19/11/08
Il primo ci conferma che si tratta di qualche virus non individuabile e consiglia di iniettargli un antibiotico a lunga durata (Convenia) e di dargli della Novalgina; inoltre, consiglia di fargli flebo di ringer lattato. Temperatura a 41°.

20/11/08
Il secondo, che vede il micio la sera prima del previsto ricovero, è il primo ad ipotizzare la fip, anche perché a questo punto ha la pancia gonfia e si ipotizza che abbia del liquido addominale. Consiglia il ricovero in clinica. Sconsiglia il Convenia.

21/11/08
Filidoro entra in clinica. A mezzogiorno un primo responso dei medici è infausto: pur non sapendo dei pareri dell’ultimo veterinario, ipotizzano già la fip e gli fanno il drenaggio dell’addome.

Il giorno successivo gli fanno altre analisi che, secondo loro, vanno nella direzione della fip. Questi i risultati delle analisi per quanto riguarda i valori fuori norma:

EMOGRAMMA:

RBC 5,72 (6,35-9,50)

HGB 7,5 (9,6-14,3)

HCT 21,1 (28-42,5)

CHCM 36,4 (30-33,5)

WBC 18,4 (5-11)

Neutrofili segmentati 16744 (2500-7000)

Monociti 368 (65-250)

MPV 33,2 (7,9-17,5)

MPM 4,22 (2-2,80)

Large PLT 59 (4-32)

Acantociti +

Anisocitosi +

Neutrofili tossici ++

Corpi di Doehle +

Schiumosità citopl. ++

Basofilia citopl. ++

PROFILO BIOCHIMICO:

AST 47 (15-35)

ALP 5 (19-70)

Colinesterasi 1271 (1955-3950)

Albumine 2,2 (3-4)

Trigliceridi 176 (19-81)

Glucosio 259 (86-116)

Aptoglobina 367 (18-74)

SAA 152,7 (0,1-0,5)

URINE:

Sangue occulto – HB e MB positivo

Proteine 1000 (10-100)

Microproteine 345 (10-95)

Rapporto PU/CU 0,9 (0,1-0,4)

CHIMICA URINARIA:
Na 14 (45-215)

Cl 14 (35-250)

Urea 11306 (5000-9800)

Fe Na 0,03 (0,07-0,70)

Fe Cl 0,04 (0,12-1,05)

Stato clinico:

Ipertermia altalenante
Anoressia
Addome dilatato

VERSAMENTO ADDOMINALE
Liquido incolore torbido

Proteine totali: 6,0 g/dl

Cellule nucleate: 3400/mmc

Cellule totali: 83400/mmc

Peso specifico: 1031

REFERTO

“Preparato a media cellularità con buona conservazione della morfologia cellulare. Su sfondo con granulazione eusinofila, presente esfoliazione di granulociti neutrofili segmentati non degenerati e macrofagi con alcune citofagocitosi. Presenti più rari linfociti. Non sono visibili batteri né altri agenti eziologici.

Conclusioni: quadro di essudato con lieve flogosi mista aspecifica. Considerare tra le diagnosi differenziali la Peritonite Infettiva Felina.”

L’esame ecografico dell’addome dà valori normali per milza, stomaco, intestino, pancreas e vescica. Fegato: lieve ipoecogenicità parenchimale. Rene destro: ispessimento ed iperecogenicità corticale. Rene sinistro: ispessimento ed iperecogenicità parenchimale.

23/11/08
La conferma, per la clinica, arriva quando viene riscontrata la positività al coronavirus nel liquido addominale, anche se non c’è traccia nel sangue e nelle feci.

Secondo la clinica, è fip senza dubbio.

Il micio viene dimesso con la prescrizione di Synulox gocce e Vetsolone.

26/11/08
Un veterinario ci propone di metterlo sotto flebo per quattro ore al giorno: dice che può aiutarlo a tirare avanti, magari due settimane anziché una. Accettiamo la proposta e decidiamo di metterlo sotto flebo per quattro giorni consecutivi, quattro ore ogni mattina.

Quando torna a casa mangia qualcosa, ma ci vogliono diverse ore prima che si riprenda e faccia qualche passo.

Ci rendiamo conto che però è solo un accanimento terapeutico.

24/11-3/12/08
Con le analisi in mano, rifacciamo il giro dei veterinari, aggiungendone anche un altro. In totale, oltre alla clinica, sono 4 ambulatori: il nostro veterinario, un ambulatorio consigliato dal gattile e due tra i più accreditati veterinari della città. Il responso è uguale per tutti: è fip e non c’è niente da fare. Sappiamo che ci sono delle cure (palliativi?) con l’interferone, ma ne veniamo sconsigliati, i risultati sono sporadici e solo temporanei, in compenso la cura è molto pesante per il gatto. Viene sconsigliata anche dalla referente del gattile nel quale avevamo preso il micio, che pure l’aveva fatta per un suo gatto in passato, con i risultati e le considerazioni di cui sopra.

Inoltre la sua situazione clinica è molto precaria, la malattia è progredita con notevole rapidità. Un veterinario ci dice che, anni prima, aveva provato una terapia sperimentata da una collega (autotrasfusione), ma l’aveva abbandonata perché in 9 casi su dieci non aveva dato esito, in uno aveva portato ad una regressione dei sintomi per qualche mese, poi però non c’era stato niente da fare. Su internet troviamo diversi riferimenti a questa ipotetica cura, ma riportano tutti un solo, unico documento di diversi anni prima, poi più niente.

Intanto Filidoro è sempre più deperito. Proseguiamo con lo Synulox ed il Vetosolone.

7/12/08
Le condizioni sono sempre più precarie; Filidoro ormai non mangia che qualche boccone, lo portiamo nella nostra camera assieme alla ciotola ed alla cuccia.

Ormai è stremato e nella notte Filidoro se ne va.





per gentile concessione di Ghigo, utente del forum di Micimiao


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