Visualizza messaggio singolo
Vecchio 10-02-2017, 21:45   #6
Profilo Utente
Malinka
Guest
 
Messaggi: n/a
Predefinito Re: Il nostro comportamento ed uno delle sue consguenze: l'antropocentrismo

Quote:
Originariamente inviato da Aletto Visualizza Messaggio
[...]Il gatto, come nessun altro animale (noi compresi) non è da salotto, nessuno è da salotto o da casa e basta. Non fa parte di lui né di nessun altro quella vita,[...]
I miei gatti stanno tra casa e terrazzi, prima in inverno rientravano e chiudevo verso le tre del pomeriggio ma ora non chiudo più neppure di notte. Fa freddo? sì certo Non stanno proprio bene secondo me, ma almeno se capita predano. La prossima casa sarà grande giardino con una piccola casa, intanto a me tutti sti mq non servono.
E' verissimo, nessun animale e tra gli animali ci metto anche l'essere umano, è da salotto, ma purtroppo spesso non si può fare diversamente.
Quando sono venuta ad abitare qui ho preferito una casa piccolina, ma che avesse un bel giardino e anche tanto verde intorno.
Dove abitavo in precedenza la casa era grande, ma i mici dovevano accontentarsi del balcone che, nonostante i suoi 8 metri di lunghezza e le numerose piante, non poteva certo competere con un ambiente naturale.
Qui fin da subito ho installato la gattaiola, così potevano entrare e uscire a loro piacimento, giorno e notte; ero così felice, ma è durato solo 3 mesi.
Sono cominciate ad arrivare con cadenza mensile lettere anonime con insulti e minacce, hanno tentato di uccidere i gatti spargendo esche avvelenate lungo la mia cinta, hanno ferito la gatta di mia madre e piazzato dei fili ad altezza di gatto perché correndo in discesa si tagliassero la gola...
Ho passato due mesi a fare appostamenti e finalmente ho cuccato gli ******* che facevano quelle orribili azioni e l'ho denunciata.
Nessuno dei miei mici era stato avvelenato, ma solo perché non mangiavano porcherie trovate in giro.
Con prove fotografiche sono andata in Procura e dopo 2 ore avevano già emesso il mandato di perquisizione; sono venuti i carabinieri e hanno repertato tante esche avvelenate da riempire a metà una borsa del supermercato...
Da quella volta ho deciso che i miei gatti non li avrei più lasciati uscire.
Ora vivono tra il dentro e il terrazzone, che ho provveduto a mettere in sicurezza.
E poi a ben guardare, a loro piace stare con i compagni umani; quando potevano uscire, stavano fuori volentieri se c'eravamo anche noi, ma appena rientravamo in casa, ci seguivano e di notte solo una micia usciva, ma rientrava presto per venire a dormire sul letto.

Tornerei a lasciar uscire i miei animali solo se non ci fosse presenza umana nel raggio di qualche chilometro..o anche più.
  Rispondi Citando Vai in cima