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Vecchio 11-12-2023, 15:16   #1
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Merlinone
Cucciolo
 
Utente dal: 07 2021
Regione: Estero
Messaggi: 92
Predefinito Viaggiare con un gatto: esperienze personali

Ciao a tutti,

ho visto che ci sono varie persone su questo forum che chiedono come e se viaggiare con un gatto, ma non ho trovato un post che riassuma questo tema. Provo quindi a raccontare la nostra personale esperienza (enfasi su "personale") tratta da una specie di diario che scrissi tempo fa.

Fin da quando abbiamo preso un gatto nel 2020 (durante la pandemia) sapevamo che avremmo dovuto viaggiare spesso con lui, per lavoro e per vacanze. Per un po' l'abbiamo dato ad un'amica, che però poi ha cambiato casa e quindi anche questa possibilità è andata perduta. Viviamo in una zona piuttosto remota di un'isola e non abbiamo trovato una persona di cui fidarci per dargli da mangiare. In più è molto abituato a stare con noi, quindi l'idea di lasciarlo in un ricovero non ci attirava per niente.

Quindi, dopo avere letto molto, parlato con il vet etc. abbiamo deciso di provarci. La mia esperienza personale è che il nostro gattone non solo si sia abituato a viaggiare, ma a parte certe situazioni un po' stressanti gli piaccia moltissimo scoprire posti nuovi e fare nuove esperienze. Scrivo qui le nostre esperienze personali, senza assumere che siano estendibili ad altri gatti, ma nella speranza che altri raccontino le loro esperienze di viaggio con i loro gatti. E magari qualche consiglio.

AEREO

Vivendo su un'isola, dobbiamo prendere l'aereo ogni volta che usciamo di qui. Una volta risolte tutte le questioni burocratiche (passaporto, vaccinazioni, etc.), pagato il passaggio (salatissimo su certe compagnie) e soprattutto PRENOTATO CON MOLTO ANTICIPO perché i posti per i pet sono molto limitati a 2-3 per volo su molte aerolinee, il viaggio si è rivelato tutto sommato abbastanza semplice, tranne una volta in cui abbiamo scoperto che per un errore della compagnia il nostro volo con pet risultava prenotato solo su una delle due tratte per cui non ci volevano fare imbarcare col gatto.

Panico, ma poi il personale della compagnia ha risolto il problema e all'ultimo momento siamo potuti partire invece di restare intrappolati in uno stopover... Consiglio quindi di usare estrema attenzione che tutto sia a posto con la prenotazione, i documenti, etc.

Per quanto riguarda l'esperienza in volo, molto dipende dal personale di bordo. A volte ce lo lasciano tenere sulle gambe, a volte sono molto restrittivi e deve restare tutto il tempo nel trasportino sotto il sedile, che per lui non è divertente (ma in genere gli lascio comunque il trasportino aperto anche se è agganciato all'interno....)

Il nostro gattone è sempre molto tranquillo e socievole. Il momento più complicato è quello del decollo, quando i motori sono al massimo. La mia ipotesi è che ci sia qualcosa nelle frequenze emesse dai jet a piena potenza che gli fa MOLTA paura. Comincia a miagolare e quindi tengo sempre una mano per carezzarlo dentro al trasportino. Ma dura un minuto, e una volta in volo si tranquillizza, di solito dorme tutto il tempo, guarda fuori, si fa carezzare dagli altri passeggeri. Ho delle bellissime foto in cui guarda tranquillo fuori dall'oblò o fa il cretino con qualche hostess...

La prima volta che ha volato due anni fa abbiamo provato a dargli un tranquillamente suggerito dal nostro vet, ma non mi piaceva vederlo mezzo drogato, e comunque non dura tutto il volo, che dura 7-8 ore da quando usciamo a quando arriviamo da qualche parte in Europa, incluso lo stop di due orette e il tempo speso in attesa del primo volo (non esistono collegamenti diretti da qui per quasi nessuna destinazione).

Altro consiglio: di solito non lo facciamo mangiare dalla notte prima E mi porto dietro pannoloni e un asciugamano in caso...

Una volta in aeroporto, durante lo stop, lo lascio uscire dal trasportino (ne ho provati diversi, i migliori mi sembrano quelli morbidi e grandi ma leggeri. Devo ancora provare lo zaino per gatti che ho comprato) che di solito lascio semiaperto in cima al carrellino che si usa per i bagagli mentre vago per i terminali. In molti aeroporti ci sono aree riservate ai pet ma spesso sono occupate dai cani. Meglio le aree all'aperto, magari se c'è un'aiuola. Mi sembra comunque che si diverta un sacco a guardare tutto quel casino, la gente che passa, gli altri pet. Si fa spesso accarezzare da qualche viaggiatore o bambino incuriosito.

E ogni volta che prendo un aereo mi sembra più tranquillo della volta prima....


AUTO

Abbiamo anche fatto molti viaggi in auto a noleggio, anche di migliaia di km complessivi, trasferendoci da un punto all'altro ogni 2 o 3 giorni.

Qui le cose sono più complicate: il 95% delle volte è tranquillo. Non ama stare nel trasportino o sotto i sedili di solito, ma si mette ad osservare le altre auto e le cose che passano steso nella sua cuccia sul lunotto posteriore (lo teniamo legato per sicurezza, ma fuori dal trasportino in genere). Di solito va tutto bene. Poi, ogni tanto, NO. Comincia a lamentarsi. In quel caso appena possibile ci fermiamo e gli facciamo fare una bella passeggiata, cosa che lui ha imparato ad apprezzare, specie se non c'è troppa gente intorno. Sempre accanto a noi, legato ad una sottilissima corda da montagna di circa 12 metri di lunghezza ma vicino a me in genere. La cosa che gli piace di più è esplorare boschi, salire e scendere dagli alberi, annusare in giro e guardarsi intorno. Ovviamente bisogna tenere conto di tutto questo tempo perso e cercare di essere molto flessibili. Comunque, più va in auto e più si abitua.

HOTEL / B&B

Questa è la parte più divertente dei viaggi col nostro "gattone", infatti sembra apprezzare tantissimo arrivare in una casa nuova, con una netta preferenza verso gli AirBnB rispetto agli hotel, forse perché non sente rumori dalle stanze vicine che lo innervosiscono.

Quando arriviamo lo facciamo entrare e sembra divertirsi un mondo ad esplorare il nuovo ambiente in tutti i dettagli e poi scegliere un posticino dove sdraiarsi guardando dalla finestre tutto quello che succede. Stress assolutamente ZERO. In genere scegliamo case un po' isolate in mezzo alla natura, quindi lo porto in giro il giorno dopo per giardini, parchi, stalle, etc. E sembra divertirsi veramente tantissimo ad incontrare nuovi animali e nuove piante, che annusa e cataloga ogni volta. Una volta ha trovato un porcospino e siamo rimasti ad osservarlo una buona oretta... mi guardava proprio con aria "mi spieghi che è 'sto coso???". Aveva anche l'aria di avere realizzato che "piccolo non significa indifeso" per la prima volta in vita sua. L'unica cosa cui bisogna stare attenti ovviamente è se c'è qualche gatto o cane stanziali. Essendo un gattone superpacifico non avrebbe problemi. Anche i cani gli piacevano ma poi ha avuto una brutta esperienza con il cane di un'amica che gli ha abbaiato contro, e da allora preferisce tenerli alla larga.

Incontri con Homo Sapiens

Il nostro gatto è abituato, è sempre vissuto in un ambiente tranquillo e sereno, ed AMA incontrare nuova gente. Incontrare in casa nuovi umani gli piace un sacco: li guarda, si avvicina, si fa accarezzare e cerca in qualche modo di farsi "piacere". Quello che non gli piace è la gente che si avvicina da una certa distanza, SE all'aperto. In tal caso è chiaramente in allerta, ma quando si avvicinano la paura passa completamente.


Luoghi all'aperto

precisato che è abituato a passeggiare al guinzaglio - ma solo in ambienti isolati - distingue chiaramente tra foreste - che ama tantissimo - e luoghi aperti e spiagge, che invece lo rendono nervoso, per cui non ce lo portiamo più.

FERRY

Può essere che prenda un ferry di 3 giorni la prossima volta... Se l'argomento interessa eventualmente racconterò come è andata (di solito prendo una cabina, e c'è un ponte riservato ai pet dove farli stare all'aperto durante il viaggio. Non lo lascerei mai negli spazi dedicati dove si ritroverebbe chiuso e solo).


CONCLUSIONI

In generale, precisando di nuovo che abbiamo esperienza esclusivamente del nostro gatto, sembra sempre in equilibrio tra un po' di paura e una incredibile, infinita curiosità, ma quasi sempre vince la seconda. Tutto sommato il bilancio è estremamente positivo: viaggiare col nostro gatto è un'esperienza divertente per tutti, ma bisogna essere flessibili, tranquilli, e pensare molto in anticipo.

L'altra cosa che ho notato è che più lo porto in viaggio e più si abitua e gli piace. Meno viaggia e più è complicato riabituarlo, all'inizio.

Spero che queste esperienze un po' strane possano risultare utili a qualcun altro, e di leggerne altre...
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