Qual è la giusta quantità di umido e crocche per i randagini

[sandro]

Salve , ho controllato in tutto il forum, in varie tabelle e nn ho trovato nulla che riportasse alla quantità di umido e crocche giornaliere, da somministrare ai randagini.
Ovviamente nn può essere la stessa dieta di quelli domestici, molto sedentari , soprattutto se sono gatti giovani e nomadi .
Perciò quanto grammi di umido dare e quanti di crocche per nn farli debilitare ?
Lo sò che spesso attribuiamo al gatto grosse doti di cacciatore perciò potrebbe sopperire da solo ad una possibile dieta carente...ma poi se nn trova nulla?
Si pensa sempre che i randagini abbiano più punti cibo, a volte è così ma nn tutto il cibo che viene dato loro è nutriente , al contrario frattaglie di pessima fattura a volte appena il 4% di materia prima ...perciò spesso serve solo a farli ammalare .
Perciò quanto umido e quante crocche bisogna dare ad un randagino che brucia parecchie energie tutto il giorno?

Un gatto che vive libero, si nutre sia di quel poco che riesce a cacciare in ambienti sempre più antropizzati (cioè urbanizzati, e quindi carenti di una fauna interessante per lui), sia, e soprattutto, di quello che gli offrono nelle case dove gli viene garantito un rifornimento "stabile e sicuro".
Fare calcoli, quindi, è praticamente impossibile.

Va detto, però, che un gatto libero, o "randagino" come lo chiami tu, consuma per forza di cose molte più energie di un gatto che vive in appartamento, che ha una routine più tranquilla e sedentaria.
E per questo motivo, ha bisogno di mangiare di più di un "gatto di casa".
Quindi penso che tu possa tranquillamente dargli l'equivalente di una bustina di umido (70 oppure 85 gr.).
Naturalmente, nelle tue valutazioni possono e debbono rientrare anche altri elementi: se lo vedi deperito, se si tratta di una gatta incinta o in allattamento (e in questi casi, più dai nutrimento e meglio è).

[sandro]

Originariamente inviato da leucio

Un gatto che vive libero, si nutre sia di quel poco che riesce a cacciare in ambienti sempre più antropizzati (cioè urbanizzati, e quindi carenti di una fauna interessante per lui), sia, e soprattutto, di quello che gli offrono nelle case dove gli viene garantito un rifornimento "stabile e sicuro".
Fare calcoli, quindi, è praticamente impossibile.

Va detto, però, che un gatto libero, o "randagino" come lo chiami tu, consuma per forza di cose molte più energie di un gatto che vive in appartamento, che ha una routine più tranquilla e sedentaria.
E per questo motivo, ha bisogno di mangiare di più di un "gatto di casa".
Quindi penso che tu possa tranquillamente dargli l'equivalente di una bustina di umido (70 oppure 85 gr.).
Naturalmente, nelle tue valutazioni possono e debbono rientrare anche altri elementi: se lo vedi deperito, se si tratta di una gatta incinta o in allattamento (e in questi casi, più dai nutrimento e meglio è).

un gatto libero ci fa nulla con 1 busta ne mangiano almeno 3 ...tutte sostanziose 72% materia prima, x 85 grammi patè completo.....mi chiedo se bastano ad un gatto libero 260 grammi di umido in un giorno o sono poche .

[Iska]

Dal momento che Sandro è un po' deperito, dagli da mangiare a volontà, non è questo il momento di pensare ai grammi.
Quando ti sembrerà che stia mettendo su troppo peso, diminuirai il quantitativo.

Per un gatto libero, che potrebbe procurarsi qualcosa autonomamente cacciando, rovistando nella spazzatura o mangiando quello che altre persone potrebbero offrirgli, devi per forza andare a occhio per il cibo che gli dai tu, basandoti sul suo aspetto: troppo magro, in forma, un po' panzutello.

Viste anche le condizioni di salute di Sandro, è giusto non porre limiti al suo appetito, almeno finché non si sarà ripreso del tutto.
Considera che i gatti europei hanno come loro caratteristica peculiare quello che a Napoli chiamiamo lo "sfonneco": mangerebbero H24.
I quantitativi che indicavi corrispondono, ad occhio e croce, a quanto somministro al giorno al mio "coinquilino felino" (255 gr. umido/giorno, senza crocchette, però).

Ti ripeto, è impossibile fare calcoli sul fabbisogno alimentare di un gatto che vive libero: dipende dal suo stato generale e dalla quantità di cibo che gli viene dato dagli abitanti della zona.
Per darti un'idea, l'estate scorsa ero in servizio presso una base operativa in un paese qui vicino.
Nei dintorni della nostra sede, si aggiravano quattro (di numero) gatti, che venivano nutriti da tutto il vicinato: lo so per certo, perché ogni giorno vedevo, sui muretti divisori dei giardini, le ciotoline con le crocchette o l'umido lasciate per loro.
Noi gli davamo due bustine a testa di umido, e un quantitativo variabile di crocchette, al giorno, suddivise in due pasti, mattina e ora di pranzo.
Stavano decisamente "in carne".
Fra i loro benefattori, c'era un macellaio che gli offriva anche riparo per la notte in un piccolo capannone che aveva sul retro di casa.

[sandro]

Originariamente inviato da Iska

Dal momento che Sandro è un po' deperito, dagli da mangiare a volontà, non è questo il momento di pensare ai grammi.
Quando ti sembrerà che stia mettendo su troppo peso, diminuirai il quantitativo.

Per un gatto libero, che potrebbe procurarsi qualcosa autonomamente cacciando, rovistando nella spazzatura o mangiando quello che altre persone potrebbero offrirgli, devi per forza andare a occhio per il cibo che gli dai tu, basandoti sul suo aspetto: troppo magro, in forma, un po' panzutello.

purtroppo con la differenziata e i nuovi mastelli nn possono più rovistare nella spazzatura, se nn trovano punti cibo o nn cacciano sono spacciati .
Sandro attualmente mangia circa 320/350 di umido al giorno di prima fascia e pochissime crocchetta nn arriva a 30 grammi ,per sazietà.L umido lo mangia perchè credo sarà molto buono e trova sempre spazio. Credo che dal suo ritorno qlcosina l abbia messa , ma guardandolo tutti i gg e nn potendolo pesare a occhio è difficile valutare .Sicuramente nn lo vedrò ingrassare 2 kili in 15 gg , credo che ci vorrà del tempo per portarlo a normopeso anche perchè si muove , nonostante la strana zoppia....di mattina presto, alle 5.00, zoppica in modo irrelevante e va di passo veloce ....alle 11....è nuovamente zoppo, rigido e con la gobetta , martedi vado dal vet e gli chiedo se posso dargli un integratore a base di curcuma vediamo se succede il miracolo di vederlo ancora correre .

[sandro]

Originariamente inviato da leucio

Viste anche le condizioni di salute di Sandro, è giusto non porre limiti al suo appetito, almeno finché non si sarà ripreso del tutto.
Considera che i gatti europei hanno come loro caratteristica peculiare quello che a Napoli chiamiamo lo "sfonneco": mangerebbero H24.
I quantitativi che indicavi corrispondono, ad occhio e croce, a quanto somministro al giorno al mio "coinquilino felino" (255 gr. umido/giorno, senza crocchette, però).

Ti ripeto, è impossibile fare calcoli sul fabbisogno alimentare di un gatto che vive libero: dipende dal suo stato generale e dalla quantità di cibo che gli viene dato dagli abitanti della zona.
Per darti un'idea, l'estate scorsa ero in servizio presso una base operativa in un paese qui vicino.
Nei dintorni della nostra sede, si aggiravano quattro (di numero) gatti, che venivano nutriti da tutto il vicinato: lo so per certo, perché ogni giorno vedevo, sui muretti divisori dei giardini, le ciotoline con le crocchette o l'umido lasciate per loro.
Noi gli davamo due bustine a testa di umido, e un quantitativo variabile di crocchette, al giorno, suddivise in due pasti, mattina e ora di pranzo.
Stavano decisamente "in carne".
Fra i loro benefattori, c'era un macellaio che gli offriva anche riparo per la notte in un piccolo capannone che aveva sul retro di casa.

Che gatti fortunati ,è il mio sogno quello che nn si avvererà mai. Vedere la gente che sfama i gatti, piuttosto che cacciare chi li nutre.
il mio quartiere si divide, la prima parte ,caccia gatti e chi li nutre ,nella seconda parte qlk ciotola disseminata ovunque....sempre vuote cmq ,troppo poco quello che gli danno , purtroppo il comune è assente, nn sterilizza e ci sono troppe cucciolate tutti gli anni ....io ho fatto sterilizzare qlk gatta vicino casa mia , ma per una che ne sterelizzi ,le nuove cucciolate ne sfornano 10 ...perciò è tutto sempre troppo poco ed inutile

Fortunati per modo di dire ...
Proprio oggi ho sentito un mio compagno di sventura che è ancora in servizio lì, e quando gli ho chiesto come andavano le cose, invece di parlarmi di incendi o delle solite liti infantili tra gli operai, mi ha parlato... dei gatti!
E così ho saputo che nell'ultimo mese, due di loro sono stati investiti proprio fuori la nostra sede.
Prima un meraviglioso maschio nero, fiero ed imprendibile, e qualche giorno dopo "La Chiagnazzara", una simil certosino che si era guadagnata questo soprannome per il modo lamentoso con cui chiedeva continuamente cibo strillando.
Ero particolarmente affezionato alla "Chiagnazzara", il soprannome glie lo avevo dato proprio io.
Fortunatamente, "la Suocera", così questo collega ha ribattezzato la mamma della gatta che si è portato a casa, è ancora viva, "e lotta insieme a noi".

E fossero solo le automobili... nella sede di Caserta in cui è nato Averno era raro che un cucciolo arrivasse a superare l'anno di età.
Delle tre cucciolate venute alla luce insieme a lui, Averno è l'unico ancora vivo, e solo perché l'ho portato via da lì.
Metti il traffico automobilistico, aggiungi che spesso questi gatti si infilavano nei motori degli automezzi antincendio, o sulle ruote, e quando c'era una chiamata di emergenza... , e poi quei cosiddetti essere umani che periodicamente lasciano in giro esche avvelenate..
E quei poveri gatti che sono stati sorpresi dall'arrivo del compattatore della spazzatura, e non sono riusciti ad uscire dal cassonetto prima che la macchina infernale riversasse tutto il suo contenuto nel macchinario...
E gli stenti, il freddo e la pioggia...
E l'ipocrisia di chi dice "quanto sono carini, quanto gli voglio bene", ma poi, quando è il momento di intervenire e salvarne uno in difficoltà, si tira indietro borbottando scuse puerili.

Quando sono arrivato in quel posto, detestavo i gatti, e mai avrei immaginato di prenderne uno a vivere con me.
Poi ho conosciuto Averno, siamo diventati amici.., e alla fine "coinquilini" .
E ancora oggi mi intristisce considerare che nessuna delle tante gattare (a parole) che lavoravano lì ha mai pensato davvero di prenderne con se uno.