Visualizza Versione Completa : Differenza tra forma gastrointestinale e panleucopenia...
Chiedo aiuto agli utenti più esperti.....
Come si fa a capire se una forma gastrointestinale, con vomito episodico e molta diarrea, ma non spossatezza del micio, febbre quasi assente, possa essere o meno panleucopenia?
Ci sono analisi particolari che aiutano a discriminare quest'ultima?
Grazie per ogni spiegazione.
simonik78
17-12-2011, 12:01
Chiedo aiuto agli utenti più esperti.....
Come si fa a capire se una forma gastrointestinale, con vomito episodico e molta diarrea, ma non spossatezza del micio, febbre quasi assente, possa essere o meno panleucopenia?
Ci sono analisi particolari che aiutano a discriminare quest'ultima?
Grazie per ogni spiegazione.
Ci sto combattendo da una settimana, se n'è portata via due delle mie cucciole e il miciolino bonsai sta malissimo nonostante sia stato a contatto con i malati (asintomatici) meno di 12 ore. Le altre (facendo i dovuti scongiuri) le ho salvate con dosi di antibiotico da cavallo e alimentazione forzata.
P.S.: Non avevano nè vomito (se non rarissimo) nè diarrea le mie!
Capperi !!
Mi dispiace tantissimo....
Quindi vomito e diarrea non sono sintomo necessariamente di panleucopenia?
Ma allora, come si fa a dire è panleucopenia e non altra cosa?
simonik78
17-12-2011, 12:13
Capperi !!
Mi dispiace tantissimo....
Quindi vomito e diarrea non sono sintomo necessariamente di panleucopenia?
Ma allora, come si fa a dire è panleucopenia e non altra cosa?
Io onestamente non so, la vet mi ha detto che c'è in giro un'epidemia di panleucopenia e che sicuramente è quello che hanno i miei anche se non hanno vomito e diarrea. Ma penso che siano sintomi frequenti di questo virus. Ho letto che a diagnosi si fa con un emocromo in cui si verifica un crollo del valore di tutte le cellule della serie bianca.
Grazie per l'aiuto...... ed incrocio tutto perchè questa bestiaccia malvagia di virus passi presto e che si salvino tutti i tuoi mici...
aladino78
17-12-2011, 15:18
Capperi !!
Mi dispiace tantissimo....
Quindi vomito e diarrea non sono sintomo necessariamente di panleucopenia?
Ma allora, come si fa a dire è panleucopenia e non altra cosa?
La panleucopenia porta un abbassamento drammatico dei globuli bianchi, quindi da un esame del sangue si capisce se è quella.
Inoltre, anche se non è un bel discorso, nei cuccioli non vaccinati porta alla morte nel 90% dei casi e passa, quindi anche se il cucciolo sopravvive si può escludere.
In genere (molto in genere) causa vomito e diarrea, se non ci sono nè l'uno nè l'altra è improbabile sia panleucopenia.
Altro elemento tipico della panleucopenia è l'assenza di appetito, cioè il micio non si nutre più, a volte si ferma davanti alla ciotola del cibo o dell'acqua, ma non si nutre più.
Quindi, se il tuo micio si nutre non è panleucopenia (e fra l'altro in quel caso probabilmente non sarebbe più in vita...), il vomito e diarrea potrebbero dipendere da altri virus o da parassiti.
simonik78
17-12-2011, 15:23
La panleucopenia porta un abbassamento drammatico dei globuli bianchi, quindi da un esame del sangue si capisce se è quella.
Inoltre, anche se non è un bel discorso, nei cuccioli non vaccinati porta alla morte nel 90% dei casi e passa, quindi anche se il cucciolo sopravvive si può escludere.
In genere (molto in genere) causa vomito e diarrea, se non ci sono nè l'uno nè l'altra è improbabile sia panleucopenia.
Altro elemento tipico della panleucopenia è l'assenza di appetito, cioè il micio non si nutre più, a volte si ferma davanti alla ciotola del cibo o dell'acqua, ma non si nutre più.
Quindi, se il tuo micio si nutre non è panleucopenia (e fra l'altro in quel caso probabilmente non sarebbe più in vita...), il vomito e diarrea potrebbero dipendere da altri virus o da parassiti.
I miei non si nutrono, se non forzatamente, da 5 giorni ormai. Due sono morti nell'arco di 18 ore. Ma altri 4 sono vivi. (2 non so come non si sono proprio infettati e quello che ho in casa si è infettato purtroppo credo tramite me,ma avendo copertura antibiotica per via dell'otite penso l'abbia presa in forma più lieve).
Esiste anche un'esame delle feci che se fatto nelle prime ore dopo la comparsa dei sintomi può rilevare la presenza del virus, o anche del sangue, ma è davvero attendibile in una diagnosi differenziale solo se i mici non sono stati mai vaccinati, altrimenti gli anticorpi del vaccino potrebbero dare falsi positivi (almeno mi fu spiegato così, spero di aver capito bene). D'altra parte come dice @aladino, in cuccioli non vaccinati la mortalità è altissima e sopraggiunge entro 24-48 ore...
Aggiungo che la diarrea da parvovirosi è molto spesso emorragica e ha un tipico aspetto di marmellata di more-lamponi, davvero si riconosce molto bene quando è presente.
Spesso è presente ipertermia o, nella forma iperacuta, ipotermia grave
Come ti hanno già detto la conta dei globuli bianchi è nella stragrande maggioranza dei casi l'elemento di valutazione principale, un drastico e persistente calo, anche molto sotto a mille, è il sintomo per eccellenza (anche altre forme di gastro posso dare inizialmente un calo anche consistente dei leucociti, ma dopo 24-48 ore risalgono sensibilmente, mentre nella parvovirosi restano molto bassi a lungo)
aladino78
17-12-2011, 18:58
I miei non si nutrono, se non forzatamente, da 5 giorni ormai. Due sono morti nell'arco di 18 ore. Ma altri 4 sono vivi. (2 non so come non si sono proprio infettati e quello che ho in casa si è infettato purtroppo credo tramite me,ma avendo copertura antibiotica per via dell'otite penso l'abbia presa in forma più lieve).
Non credo che i tuoi cuccioli abbiano una gastroenterite virale, sarebbero già morti, tutti.
La copertura antibiotica non serve a far prendere un virus in forma più lieve ma semmai a diminuire i rischi di infezione batterica, per farti un esempio, se hai due mici ed uno si prende una polmonite virale, non è che mettendo l'altro sotto antibiotico questo si prende il virus in forma lieve, semplicemente se e quando lo prenderà avrà già una copertura da eventuali infezioni batteriche.
Ma sempre per restare a questo esempio, se in caso di polmonite possono cavarsela, in caso di gastroenterite virale è praticamente impossibile (ci sono rarissimi, ma davvero rarissimi casi di sopravvivenza).
Per tornare ai tuoi mici, potrebbero aver preso chissà quale virus ma credo proprio non sia quello della gastroenterite.
L'aspetto positivo per te è che la maggior parte dei virus vengono eliminati dall'organismo del gatto in 5-6 giorni, quindi se i tuoi sopravvivono ancora un po' dovrebbero essere fuori pericolo.
simonik78
17-12-2011, 19:40
Non credo che i tuoi cuccioli abbiano una gastroenterite virale, sarebbero già morti, tutti.
La copertura antibiotica non serve a far prendere un virus in forma più lieve ma semmai a diminuire i rischi di infezione batterica, per farti un esempio, se hai due mici ed uno si prende una polmonite virale, non è che mettendo l'altro sotto antibiotico questo si prende il virus in forma lieve, semplicemente se e quando lo prenderà avrà già una copertura da eventuali infezioni batteriche.
Ma sempre per restare a questo esempio, se in caso di polmonite possono cavarsela, in caso di gastroenterite virale è praticamente impossibile (ci sono rarissimi, ma davvero rarissimi casi di sopravvivenza).
Per tornare ai tuoi mici, potrebbero aver preso chissà quale virus ma credo proprio non sia quello della gastroenterite.
L'aspetto positivo per te è che la maggior parte dei virus vengono eliminati dall'organismo del gatto in 5-6 giorni, quindi se i tuoi sopravvivono ancora un po' dovrebbero essere fuori pericolo.
Era quello che intendevo dire anche io, che le sovrainfezioni batteriche siano state meno intense. Ora un virus è di certo, non so se panleucopenia, ma so che due micie sono morte in meno di 12 ore dalla conparsa dell'inappetenza e della spossatezza e so che c'è in giro nella mia zona. Credo (ma soprattutto spero) che stando male da mercoledì e sono ancora tutti vivi dovrebbero essere quasi salvi!
Grazie mille a tutti per i chiarimenti.
grazie mille eli per aver aperto l'argomento.
ci tengo a sottolineare che i miei mici (ai quali è stata diagnosticata panleucopenia senza fare esami ma solo sulla base del fatto che c'è un'epidemia in zona) sono tutti adulti, vaccinati ed in carne.
presentano diarrea (acquosa) e vomito (ora bloccato con cerenia).
l'appetito è inferiore al solito ma mangiano, bevono e sono reattivi.
può essere panleucopenia? i sintomi a me sembrano FORTUNATAMENTE molto blandi, ma vorrei capire che cosa è successo. lunedì comunque faccio fare l'emocromo a gino e... incrocio le dita.
grazie ancora
simonik78
17-12-2011, 22:49
I miei invece sono tutti cuccioli intorno ai 6 mesi, tranne le due che sono morte e che presentavano vomito (una giallo acceso e l'altra schiumoso), nessuno presenta vomito nè diarrea, ma solo inappetenza e apatia totale e dolorabilità addominale al tatto.
Dei 6 cuccioli rimasti, uno non ha mai presentato nessun sintomo (l'unico maschio) e una ha presentato limitata inappetenza per un giorno al massimo.
Degli adulti nessuno ha mostrato assolutamente nulla.
Se non è panleucopenia,a questo punto mi chiedo cosa possa essere!?
Sempre una forma virale, brutta, ma diversa dalla panleucopenia.
Potrebbe essere?
simonik78
17-12-2011, 23:04
Sempre una forma virale, brutta, ma diversa dalla panleucopenia.
Potrebbe essere?
Beh questo è certo, ma mi piacerebbe avere un nome! Chissà se qualcuno riesce a darmi una risposta. Grazie davvero per aver aperto questo tread!
Solo per dire che la mia brendolina aveva i globuli bianchi bassissimi sin da quando aveva 12 anni, e non abbiamo mai capito per quale motivo (e ne abbiamo fatte di analisi)
Alla fine ci siamo arresi, la micia stava bene (no vomito - se non episodico - o diarrea o altro)
Ha vissuto fino a 17 anni.
Deve essere difficile la diagnostica in questi casi.
Va lentina
18-12-2011, 00:51
Panleucopenia come dice il nome, significa notevole mancanza dei globuli bianchi (leucociti). Si può manifestare sia con vomito e diarrea contemporaneamente, sia solo diarrea. L'animale è apatico, inappetente, ipertermico (ipotermico lo diventa successivamente) e appare disidratato alla vista. Nel giro di pochissimo l'animale colpito da panleucopenia, specialmente se è cucciolo e non ancora vaccinato, ha poche chance di cavarsela. Per la legge della percentuale, su una cucciolata, solo chi manifesta i sintomi per ultimo ha probabilità di sopravvivere, ossia quandoil virus perde la sua carica. Oppure chi ha il sistema immunitario un pochino più forte. Se si devono fare numeri, ogni 5 può salvarsene uno, a volte nemmeno lui. Il tempo di incubazione è relativamente lungo, possono volerci anche 15 giorni prima che l'animale mostri i sintomi.
Recentemente ho curato due gattini che avevano una forte infiammazione intestinale causata quasi certamente da alimentazione sbagliata in fase di svezzamento. Le feci erano maleodoranti, gelatinose (per cui piene di muco), sanguinolente e color ocra. Apparentemente poteva sembrare gastroenterite, ma per fortuna non quella infettiva virale (panleucopenia appunto). I micini erano comunque vivaci e con forte appetito. Dopo 3 settimane, alimentazione specifica, Vetkelfizina usata anche come antibiotico per l'intestino, fermenti lattici a go-go e carobin pet, sono riuscita a rimetterli in sesto.
Solo per dire che la mia brendolina aveva i globuli bianchi bassissimi sin da quando aveva 12 anni, e non abbiamo mai capito per quale motivo (e ne abbiamo fatte di analisi)
questo me l'ha preventivato anche la vet, dicendomi che comunque tutte le infezioni intestinali possono abbassare i leucociti. inoltre ha detto che l'abbassamento nei miei non sarà drastico perchè sono adulti, vaccinati, molto grandi (gino sfiora i 13 kg) e l'infezione è cominciata da alcuni giorni... non so, mi sembra che lei (la vet) si sia fissata con la panleucopenia, mentre loro hanno un altro tipo di virus intestinale.
oltretutto in passato ozzy ha avuto una patologia molto simile e la stessa vet aveva diagnosticato coronavirus (io pensavo il coronavirus si manifestasse con il raffreddore...), comunque non ci sto capendo molto :confused::confused:
simonik78
18-12-2011, 12:26
Ho chiesto al vet stamattina e lui mi ha detto che lo stesso virus della panleucopenia, quindi stessi sintomi tranne quelli gastrointestinali, sostiene numerose malattie virali, essendo egualmente pericoloso e mortale.
Va lentina
18-12-2011, 13:37
oltretutto in passato ozzy ha avuto una patologia molto simile e la stessa vet aveva diagnosticato coronavirus (io pensavo il coronavirus si manifestasse con il raffreddore...), comunque non ci sto capendo molto :confused::confused:
Io sapevo che il coronavirus riguarda quasi esclusivamente l'intestino. Almeno, questo è quello che ho sempre capito.
Io sapevo che il coronavirus riguarda quasi esclusivamente l'intestino. Almeno, questo è quello che ho sempre capito.
infatti è così! ma io l'ho scoperto l'anno scorso quando ozzy l'ha avuto perchè prima pensavo fosse più simile ad un'influenza
Il coronavirus dà effettivamente anche sintomi a livello enterico
La panleucopenia però non è mai sostenuta da coronavirus, ma da parvovirus; sono diversi anche se la sintomatologia a livello gastrointestinale può essere in parte simile (perchè ovviamente esita in vomito e diarrea)
Come accennavo in un precedente intervento, la leucopenia c'è spessissimo nelle infezioni gastrointestinali, ma non è mai grave e persistente come nella parvovirosi
Comunque ripeto che ci sono test del sangue e test sulle feci per verificare la presenza del parvo, se fatti nei tempi utili e nelle condizioni corrette, associati all'emocromo che denota la gravissima e persistente leucopenia, la diagnosi è pressochè certa
miciamagò
19-12-2011, 11:12
La panleucopenia porta un abbassamento drammatico dei globuli bianchi, quindi da un esame del sangue si capisce se è quella.
Inoltre, anche se non è un bel discorso, nei cuccioli non vaccinati porta alla morte nel 90% dei casi e passa, quindi anche se il cucciolo sopravvive si può escludere.
In genere (molto in genere) causa vomito e diarrea, se non ci sono nè l'uno nè l'altra è improbabile sia panleucopenia.
Altro elemento tipico della panleucopenia è l'assenza di appetito, cioè il micio non si nutre più, a volte si ferma davanti alla ciotola del cibo o dell'acqua, ma non si nutre più.
Quindi, se il tuo micio si nutre non è panleucopenia (e fra l'altro in quel caso probabilmente non sarebbe più in vita...), il vomito e diarrea potrebbero dipendere da altri virus o da parassiti.
la panleucopenia si manifesta nel giro di 3 giorni circa..dal momento in cui il micio manifesta i primi sintomi, il più comune è il vomito e la forte nausea che riconosci con la bava alla bocca, ci vogliono circa 3 giorni per arrivare all'apice della malattia. apice si intende vomito diarrea anche con sangue e soprattutto crollo della temperatura corporea. ecco xche un cucciolo con questa malattia va tenuto in terapia intensiva da un veterinario....da solo morirebbe entro poco. c'è bisogno di somministrare antivomito, sali minerali per la disidratazione (non mangia quindi...), alimentazione forzata, gastroprotettori, lampada per il riscaldamento del cucciolo e medicina per il controllo della febbre che se c'è ed è controllata è cosa buona. se con queste cure il cucciolo supera il terzo giorno probabile supera la crisi.
La mia purtroppo è morta nella notte del secondo giorno.
Cmq i sintomi sicuri sono apatia e inappetenza in primo luogo. Sopraggiunge il vomito e la nausea che riconosci con la bava alla bocca e la continua deglutizione. Poi entrano nella fase conclamata e si aspetta quella acuta. generalmente muoiono o per vomito o per diarrea.:cry: Senza cure 24 su 24 la panleucopenia ti porta via il micio in pochissimo tempo.:cry:
BarbaraB
19-12-2011, 13:59
la panleucopenia si manifesta nel giro di 3 giorni circa..dal momento in cui il micio manifesta i primi sintomi, il più comune è il vomito e la forte nausea che riconosci con la bava alla bocca, ci vogliono circa 3 giorni per arrivare all'apice della malattia. apice si intende vomito diarrea anche con sangue e soprattutto crollo della temperatura corporea. ecco xche un cucciolo con questa malattia va tenuto in terapia intensiva da un veterinario....da solo morirebbe entro poco. c'è bisogno di somministrare antivomito, sali minerali per la disidratazione (non mangia quindi...), alimentazione forzata, gastroprotettori, lampada per il riscaldamento del cucciolo e medicina per il controllo della febbre che se c'è ed è controllata è cosa buona. se con queste cure il cucciolo supera il terzo giorno probabile supera la crisi.
La mia purtroppo è morta nella notte del secondo giorno.
Cmq i sintomi sicuri sono apatia e inappetenza in primo luogo. Sopraggiunge il vomito e la nausea che riconosci con la bava alla bocca e la continua deglutizione. Poi entrano nella fase conclamata e si aspetta quella acuta. generalmente muoiono o per vomito o per diarrea.:cry: Senza cure 24 su 24 la panleucopenia ti porta via il micio in pochissimo tempo.:cry:
Esatto! Questo è esattamente come si svolgono - purtroppo - le infezioni gravi da parvovirus. Lo so per esperienza personale.
Mi è successo di prendere il virus ad una expo: dopo 3 giorni esatti la cucciola di 8 mesi (vaccinata) ha cominciato ad avere questi sintomi, è stata ricoverata 15 gg e curata con interferone apposito, l'unica possibilità di cura che esiste contro il parvo! costosissima, ma è la sola speranza! e ovviamente reidratata, riscaldata, alimentazione forzata e quanto detto sopra! Era positiva al parvo sia col quick test (ESISTE!!! chiedetelo ai vostri vet se avete dubbi! magari non è sicuro al 100%, ma dà un'indicazione quasi certa) sia con le analisi di laboratorio fatte in seguito per certezza.
Si è salvata! Nel frattempo mi si sono ammalati altri 2 cuccioli di 5 e 6 mesi che erano a casa (è contagiosissimo!), il maschio di sei mesi in forma più lieve. Idem: ricovero e cura con interferone. La cucciola stava malissimo, ho pensato di averla persa, ha perso un kg nel giro di 4 gg in diarrea e vomito! e pesava solo 2 kg e mezzo!
TUTTI i miei adulti risultavano positivi al parvovirus ma asintomatici /esiste una forma del tutto asintomatica, sono tutti gatti comunque vaccinati, grazie al cielo, sennò non avrebbero avuto speranze!)
Positive anche le due mamme di 3 e 4 cuccioli! Una tragedia! credo di aver passato il peggior mese della mia vita di allevatrice con lo spauracchio della strage davanti agli occhi!
I cuccioli di 2 mesi hanno cominciato tutti dopo pochisismi giorni a non crescere più e ad avere una blanda diarrea, ma non li ho ricoverati, curati a casa e reidratati. Per fortuna la loro mamma ha continuato ad allattarli ed in qualche modo le sue difese li hanno protetti.
Quelli di pochi giorni sembravano salvi, ma verso i 15 gg di vita hanno avuto pure loro un arresto della crescita. Protetti dal latte materno però si sono velocemente ripresi.
A tutti si sono abbassati i globuli bianchi, ma per fortuna non troppo.
Tutti sani e salvi, alla fine, ma io ci ho perso 10 anni di vita, oltre alle spese che non sto manco a citare...
E siccome il parvo resta nell'ambiente anche un anno, ho disinfettato a tappeto TUTTA casa e lavato TUTTO (e sottolineo tutto!) con disinfettante Gluteraldeide (debella il parvo) e acqua calda (oltre i 60 gradi!!!!)
E vi dico la verità, tutt'ora uso SEMPRE (soprattutto in expo) questo disinfettante.
lunanera
19-12-2011, 14:44
...
TUTTI i miei adulti risultavano positivi al parvovirus ma asintomatici /esiste una forma del tutto asintomatica, sono tutti gatti comunque vaccinati, grazie al cielo, sennò non avrebbero avuto speranze!)
.....
a me hanno detto i vet naturalmente, che per un adulto anche non vaccinato non è mortale la malattia... a chi risulta questa cosa, che ora mi viene un dubbio
a me hanno detto i vet naturalmente, che per un adulto anche non vaccinato non è mortale la malattia... a chi risulta questa cosa, che ora mi viene un dubbio
E' stato detto anche a me che i gatti adulti manifestano nella stragrande maggioranza dei casi la forma subclinica (senza sintomi o con sintomi lievissimi), ma io ho sempre dato per scontato che il motivo fosse che il gatto, avendo già ricevuto un certo numero di dosi di vaccino, fosse ormai pressochè immune.
Sinceramente non so come un gatto che non sia mai stato vaccinato, anche se ormai adulto, possa avere difese immunitarie contro il parvo, ma sicuramente un micio non più cucciolo è fisicamente "più attrezzato", mi si passi il termine, a sopravvivere alla grave debilitazione che la panleucopenia determina
curata con interferone apposito, l'unica possibilità di cura che esiste contro il parvo! costosissima, ma è la sola speranza!
ciao, ho letto con interesse il tuo intervento e avevo già sentito dell'interferone come terapia contro la parvovirosi, e sono certa che sia efficacissimo, però nel caso che ho seguito io non è stato utilizzato ma il micio si è salvato lo stesso.
Lo dico non certo per contraddirti, ma anzi per alimentare eventualmente un dibattito sull'argomento, più informazioni diamo meglio è: visto che è così costoso vorrei capire con che criterio, sulla base cioè di quali considerazioni, venga proposto nella terapia, perchè evidentemente non è la sola speranza altrimenti i mici che non vengono trattati con esso non si salverebbero!
Mi chiedo allora perchè non venga utilizzato sempre come terapia standard (non solo nel mio caso non è stato utilizzato, ho raccolto una certa casistica)
Non posso pensare che venga proposto solo nei casi più gravi perchè il micio che ho seguito io era veramente in fin di vita ed è rimasto ricoverato a lungo in prognosi riservatissima...
Altra ipotesi: scarsa informazione dei veterinari?
Oppure: efficacia controversa e ogni veterinario fa di testa sua?
Io sarei per l' "oppure".... mi sa che ognuno fa come vuole...
Cmq, nel tristissimo recente caso dell'epidemia di panleucopenia che ha colpito i mici del "Gatto nero onlus" di Rc, l'unica speranza di salvezza per i mici è stato il costosissimo Granulokine.
io avevo parlato con la vet dell'interferone, ma lei ha detto che per i miei - ribadisco adulti in carne e vaccinati - bastava l'antibiotico e infatti stanno (e tocco tutto il toccabile mentre lo dico) riprendendosi bene.
come diceva lunanera ha dato come certo che mici come i miei non corressero rischi gravi
aladino78
19-12-2011, 20:24
visto che è così costoso vorrei capire con che criterio, sulla base cioè di quali considerazioni, venga proposto nella terapia, perchè evidentemente non è la sola speranza altrimenti i mici che non vengono trattati con esso non si salverebbero!
Mi chiedo allora perchè non venga utilizzato sempre come terapia standard (non solo nel mio caso non è stato utilizzato, ho raccolto una certa casistica)
Non posso pensare che venga proposto solo nei casi più gravi perchè il micio che ho seguito io era veramente in fin di vita ed è rimasto ricoverato a lungo in prognosi riservatissima...
Altra ipotesi: scarsa informazione dei veterinari?
Oppure: efficacia controversa e ogni veterinario fa di testa sua?
Credo che il motivo fondamentale per cui non rappresenta una terapia standard sia proprio il costo, si parla di oltre 400 euro per una confezione, non sono briscolini.
So che alcuni veterinari usano terapie omeopatiche (in aggiunta ovviamente a quelle classiche antibiotiche ed alle flebo).
aladino78
19-12-2011, 20:25
io avevo parlato con la vet dell'interferone, ma lei ha detto che per i miei - ribadisco adulti in carne e vaccinati - bastava l'antibiotico e infatti stanno (e tocco tutto il toccabile mentre lo dico) riprendendosi bene.
Credo avesse ragione, la gastroenterite (come d'altronde anche la maggior parte degli altri virus) quando colpisce un gatto adulto e vaccinato è molto, ma molto, meno pericolo di quando colpisce un cucciolo.
simonik78
19-12-2011, 22:52
Non so se l'interferone sarebbe potuto servire, nel mio caso, perchè i tre mici che sono volati sul ponte, sono passati dal mangiare normalmente all'apatia alla morte nell'arco di meno di 12 ore!
BarbaraB
21-12-2011, 11:35
a me hanno detto i vet naturalmente, che per un adulto anche non vaccinato non è mortale la malattia... a chi risulta questa cosa, che ora mi viene un dubbio
Anche qui c'è stata una epidemia di panleucopenia che ha fatto STRAGE fra i gatti adulti non vaccinati. Io dalla mia vet ci sono un giorno sì e l'altro pure (oltretutto siamo proprio amiche) e ho seguito i vari casi che le sono stati portati, se n'è salvato il 10%!ovviamente nenahc eun cucicolo... purtroppo. A detta dell amia vet però è stata un'epidemia estremamente virulenta e pesante, esistono molte forme più lievi.
E' stato detto anche a me che i gatti adulti manifestano nella stragrande maggioranza dei casi la forma subclinica (senza sintomi o con sintomi lievissimi), ma io ho sempre dato per scontato che il motivo fosse che il gatto, avendo già ricevuto un certo numero di dosi di vaccino, fosse ormai pressochè immune.
Sinceramente non so come un gatto che non sia mai stato vaccinato, anche se ormai adulto, possa avere difese immunitarie contro il parvo, ma sicuramente un micio non più cucciolo è fisicamente "più attrezzato", mi si passi il termine, a sopravvivere alla grave debilitazione che la panleucopenia determina
I miei mici adulti (sopra i 10 mesi) hanno tutti avuto sintomi molto leggeri (poca cacca molel e due o tre episodi di vomito con schiuma) o niente, anche se al test erano tutti positivi.
Anche uno dei due cuccioli, il maschietto di 6 mesi ha avuto una forma un po' più grave ma sempre abbastanza leggera. Così come i piccini di 2 mesi, mentre i due casi molto gravi sono sstati le due cucicole, quella di 8 mesi e quella di 5.
Ho usato l'interferone solo per i 3 cuccioli.
A proposito del costo: 90€ a boccettina, ce ne sono volute una per gatto che messo insieme al ricovero e al resto... ha fatto unbel salasso, ma non mi lamento! Poteva andarmi molto peggio se perdevo tutti i cuccioli, sia i giovani che i piccini...
La mia vet sostiene che il parvo che ho beccato era comunque molto leggero anche se molto infettivo.
BarbaraB
21-12-2011, 12:07
ciao, ho letto con interesse il tuo intervento e avevo già sentito dell'interferone come terapia contro la parvovirosi, e sono certa che sia efficacissimo, però nel caso che ho seguito io non è stato utilizzato ma il micio si è salvato lo stesso.
Lo dico non certo per contraddirti, ma anzi per alimentare eventualmente un dibattito sull'argomento, più informazioni diamo meglio è: visto che è così costoso vorrei capire con che criterio, sulla base cioè di quali considerazioni, venga proposto nella terapia, perchè evidentemente non è la sola speranza altrimenti i mici che non vengono trattati con esso non si salverebbero!
Mi chiedo allora perchè non venga utilizzato sempre come terapia standard (non solo nel mio caso non è stato utilizzato, ho raccolto una certa casistica)
Non posso pensare che venga proposto solo nei casi più gravi perchè il micio che ho seguito io era veramente in fin di vita ed è rimasto ricoverato a lungo in prognosi riservatissima...
Altra ipotesi: scarsa informazione dei veterinari?
Oppure: efficacia controversa e ogni veterinario fa di testa sua?
Sono ben contenta di parlarne! anzi: come è stato curato il caso che hai seguito tu? :) neparlo subito con la mia vet se me lo dici!
Forse ho esagerato con la "certezza" che l'interferone sia l'unica cura, probabilmente molto dipende dalla reazione dell'organismo dei vari mici. Io allevao gatti di razza, cioè "crostini", con difes eimmunitarie basse rispetto ai fratellini meticci, e una delle due cucciole gravi, per l'appunto, ha anche una consanguineità piuttosto alta (quindi difese immunitarie ancor più basse), infatti non l'avrei mai comprata se non fosse stato un "salvataggio" (l'ho avuta a meno di un mese stenta e disidratata perchè la madre - gatta di una mia amica -non l'allattava e lei non aveva tempo di occuparsene, tutti i "crostini" li becco io!) e poi è diventata la mia tesorina... ovviamente, che non mi si stacca dai piedi e vive in simbiosi con me.
Con l'interferone ho un rapporto da lungo tempo: sapevo che era una cura molto buona per il parvo perchè anche i 2 cuccioli di 9 mesi di una mia amica che si presero anche loro due anni fa il parvo ad una expo furono curati con l'interferone: il maschietto morì perchè non capirono in tempo che non si strattava di una gastroenterite di poco conto (ha un decorso rapidissimo), ma la femmina si salvò! Io avevo la loro terza sorella e rimasi a lungo in contatto con la vet che li curava.
In seguito poi abbiamo debellato un caso di calicivirus di una mia gatta - comprata pure lei già ammalata - le sfortune sono tutte mie e dei miei mici! -con l'interferone: uan serie di iniezioni gengivali per un certo periodo e la micia è tuttora sanissima e non ha mai più avuto niente (era conciata malissimo con la bocca tutta ulcerata e tracheite piuttosto forte.
La mia vet è specializzata in gatti di razza ed è sempra andata sul sicuro riguardo a questa cura che del resto io conoscevo già per conto mio per via dei fratelli della mia micia.
Lei ha la fama di essere "cara" perchè propone sempre analisi , test e cure necessarie, ma sinceramente mi ha salvato da tante situazioni rischiose e i mie gatti sono - fortunatamente tutti vivi e sani! il che non è poco, direi...
Per quanto riguarda i vet... mi duole dirlo ma a fronte di persone eccellenti e molto preparate - ne conosco veramente tante per fortuna - c'è anche tanto pressappochismo!
Capisco che chi è specializztao in mucche possa avere difficoltà a curare i canarini e i criceti e viceversa, e che l'argomento è vastissimo, ma lo vedo anche a volte da quello che si racconta su questo forum: diagnosi fatte così, senza il supporto di analisi e tests anche semplici, manco emocromi o profili epatici o renali o coprocolture (che sono davvero il minimo!) e medicine date un po' a casaccio, tanto sono antibiotici a largo spettro! (peccato che poi i reni e il fegato del gatto...te li raccomando, a dare medicine inutili e non adeguate, i problemi si vedono poi con l'età!) e oltretutto spesso senza informare le persone del perchè si fa una certa cura o si usa un certo farmaco.
Io mi sono fatta una cultura con la mia vet che per ogni caso mi apre un libro di veterinaria in qualche lingua (fra me e lei ne parliamo altre 4 per fortuna!:cool:) o tira fuori un qualche articolo medico veterinario di qualche studioso di ogni parte dle mondo e ho tutta una rete di persone con le quali metto insieme le nostre esperienze così da avere il max di esperienze possibili anche per dare una mano ai nostri vet mettendoli in comunicazione fra loro!
La cosa più difficile nel mondo dell'allevamento è infrangere l'omertà e parlare dei propri malanni, ma una volta fatto - ed io lo faccio senza problemi - si trovano poi molte collaborazioni.
Il problema del costo delel medicine e dei test, purtroppo è e resta alto e non tutti possono spendere certe cifre: oltretutto i medicinali umani costano in genere meno della metà di quelli veterinari! e questo è scandaloso! L'interferone stesso per uso umano è molto più abbordabile di quello ad uso veterinario. Per fortuna che in molti casi è lo stesso e si può usare quello umano :D
Questo è comunque un aspetto sul quale sarebbe opportuno fare pressioni a tutti i livelli per avere test, medicinali, assicurazioni e coperture sanitarie anche per i nostri familiari "pelosi"!
Riusciremmo tutti a curarli di più....
Scusate l'OT ma è un argomento che mi sta proprio tanto a cuore...
@BarbaraB, ti avevo già letto altre volte nella sezione allevamento e avevo già avuto modo di constatare e ammirare la tua preparazione e pazienza nello spiegare le cose, e infatti la tua risposta ancora una volta mi dà molti spunti!
Il micio, ormai ne posso parlare perchè la storia è conclusa e gli strascichi pure, è di mio fratello, è anche lui un esemplare di razza e si è ammalato col decorso che è già stato da voi descritto benissimo.
Ricoverato immediatamente, fluidoterapia e alimentazione forzata costante nelle 24 ore
Copertura antibiotica
antiemetici
gastroprotettore
eparina
Come vedi niente di trascendentale, sostegno al fisico in attesa che i sintomi passassero, e copertura antibiotica per evitare infezioni batteriche opportuniste
Alla fine il micio ce l'ha fatta, pur in condizioni disperate per giorni (e chi c'è passato sa in quali condizioni si riducano questi piccoli) poi lentamente si è ripreso. A questo punto non so se imputare il fatto alla fortuna e alle sue doti di ripresa fisica
Mi duole ammettere che i veterinari che l'hanno curato l'hanno dato fin dall'inizio per spacciato.
E non hanno mai fatto menzione dell'interferone.
Per questo mi interessava approfondire l'argomento con voi, per capire quale sia nella maggioranza dei casi l'approccio dei veterinari, e direi che mi sto facendo un'idea...
simonik78
21-12-2011, 22:44
Alla fine il micio ce l'ha fatta, pur in condizioni disperate per giorni (e chi c'è passato sa in quali condizioni si riducano questi piccoli) poi lentamente si è ripreso. A questo punto non so se imputare il fatto alla fortuna e alle sue doti di ripresa fisica
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Quanto lo so! Purtroppo. Con JJ ci stiamo combattendo da una settimana.....incrociando le dita e a Dio piacendo oggi sono 2 giorni che sta decentemente, ma la vet ancora non si capacita di averlo ripreso per come era ridotto. Ora lui passeggia sulla tastiera del computer fuseggiando e a me sembra un sogno :o
BarbaraB
22-12-2011, 10:15
Quanto lo so! Purtroppo. Con JJ ci stiamo combattendo da una settimana.....incrociando le dita e a Dio piacendo oggi sono 2 giorni che sta decentemente, ma la vet ancora non si capacita di averlo ripreso per come era ridotto. Ora lui passeggia sulla tastiera del computer fuseggiando e a me sembra un sogno :o
Evviva!!! :)
Se si è ripreso è praticamente fuori pericolo, dai! Tanti incrocini!!!!
Io sono sempr esotto stress, ho sempre qualche problema... ovviamente, dato il numero di mici! Ma è un tale sollievo quando si riprendono!
BarbaraB
22-12-2011, 10:43
@BarbaraB, ti avevo già letto altre volte nella sezione allevamento e avevo già avuto modo di constatare e ammirare la tua preparazione e pazienza nello spiegare le cose, e infatti la tua risposta ancora una volta mi dà molti spunti!
Il micio, ormai ne posso parlare perchè la storia è conclusa e gli strascichi pure, è di mio fratello, è anche lui un esemplare di razza e si è ammalato col decorso che è già stato da voi descritto benissimo.
Ricoverato immediatamente, fluidoterapia e alimentazione forzata costante nelle 24 ore
Copertura antibiotica
antiemetici
gastroprotettore
eparina
Come vedi niente di trascendentale, sostegno al fisico in attesa che i sintomi passassero, e copertura antibiotica per evitare infezioni batteriche opportuniste
Alla fine il micio ce l'ha fatta, pur in condizioni disperate per giorni (e chi c'è passato sa in quali condizioni si riducano questi piccoli) poi lentamente si è ripreso. A questo punto non so se imputare il fatto alla fortuna e alle sue doti di ripresa fisica
Mi duole ammettere che i veterinari che l'hanno curato l'hanno dato fin dall'inizio per spacciato.
E non hanno mai fatto menzione dell'interferone.
Per questo mi interessava approfondire l'argomento con voi, per capire quale sia nella maggioranza dei casi l'approccio dei veterinari, e direi che mi sto facendo un'idea...
Come è stato preso il parvo? anche lui durante un'expo?
se tuo fratello lo porta in expo consiglia di disinfettare tutto sia con lysoform e/o amuchina, ma anche con qualche disinfettante alla formaldeide (ma leggero, sennò è pericoloso per i gatti!) tipo la gluteraldeide diluita al 10-20%! Poi la lascia 10-15 mn evaporare e mette gli addobbi... Elimina il parvo che è estremamente infettivo.
In expo si prende di tutto, purtroppo! Sia i giudici che gli steward (che comunque si disinfettano più o meno), che la gente che tocca tanti gatti ( e a volte purtroppo non capisce proprio quanto sia pericoloso in un luogo dove sono concentrati così tanti gatti) , trasmettono le patologie dall'uno all'altro e sono guai!
Le medicine sono più o meno le stesse che la vet ha dato ai miei a cui ha aggiunto la terapia con l'interferone.
In realtà contro i virus si può fare poco a parte le terapia antibiotica per l'eventuale infezione batterica.
In casi meno gravi, ma virali, ho usato anche la lisina sciolta in acqua, a volte anche a titolo preventivo per tutti, quando avevo delle infezioni in atto.
Il fatto che lo abbiano dato per spacciato...
Allora: quando si tratta di un gatto di razza i medici sono sempre pessimisti, un po' perchè sanno che sono delicati ben più degli altri, e questo è vero (anche se mi rodeeeeeee), un po' perchè sono prevenuti (anche a ragion veduta a volte, purtroppo) nel senso che pensano sempre che il micio nasconda qualche magagna o fragilità perchè mal allevato.
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