biancolatte
02-09-2012, 07:53
4 agosto 2012: si parte da Firenze per il Salento.
Una macchina stracolma con due adulti, due bambini, due gatti e tutto il necessario per tre settimane di permanenza alle 5 di mattina si mette in strada.
Il viaggio di andata dura 10 ore. Tommy (il birmano) non si fa sentire per tutto il viaggio; Tappo (l'europeo mangiatore di crocchi cocco della tata che forse alcuni ricorderanno) inizia a miagolare in Valdarno e smette verso Napoli :shy:
Da Napoli al Salento tutti tranquilli e rassegnati; a Bari facciamo una sosta per mangiare e provo a dare ai pelosi un po' d'acqua ma non ne vogliono sapere.
Arriviamo a destinazione alle 15. Siamo in un bilocale in un residence e per prima cosa mettiamo in sicurezza il balcone con la rete portata da casa a questo scopo. I gatti si rintanano sotto i letti, acqua e croccantini sono nelle ciotole ma ancora non sono pronti. A sera tuttavia i crocchi sono scomparsi :p
Tommy si ambienta molto velocemente, Tappo è più diffidente.
La prima nottata inizia tranquillamente; poi alle 4 parte l'inarrestabile miagolio di Tappo. Nulla lo tranquillizza, nemmeno venire nel lettone, da cui si allontana. Vorrebbe aprire gli armadi, fare chissà cosa ma anche lasciandogli tutte le porte e tutti gli sportelli aperti non ha pace. Mi alzo e sto con lui, il risultato non è del tutto soddisfacente. Penso che si dovrà ambientare e cerco di stargli vicino. La stessa cosa si ripete per le cinque notti successive. Pace fino alle 4 e poi il delirio. Mio marito inizia ad essere insofferente. Io inizio a pensare di avergli fatto del male portandolo in vacanza. Al sesto giorno, fra le lacrime, decido: domani prendo un treno da Lecce e riporto Tappo a casa. Quando troverò chi possa occuparsi di lui tornerò in vacanza con il resto della famiglia. Mio marito mi dice "ma che ti metti a fare?" ma io ormai sono convinta di avere creato troppo disagio a tutti, Tappo compreso, e mi sembra l'unica soluzione.
Come se avesse capito il mio piano, Tappo da quel sesto giorno si calma. Ha scoperto di poter salire sopra i mobili della cucina e da lì attraverso una finestra chiusa da una zanzariera fissa può vedere la piazzetta centrale del residence dove si svolgono tutte le attività e vi passa molte ore. Ricomincia a mangiare e a venire a dormire sui nostri piedi. Ricomincia a giocare con Tommy e a fare le fusa. I successivi 15 giorni trascorrono meravigliosi. Passiamo diverso tempo in appartamento perché i bambini dormono nel pomeriggio e facciamo la maggior parte dei pasti a casa, e ogni volta che rientriamo è bellissimo trovare i pelosi alla porta.
Nel viaggio di ritorno rimango sbalordita: 11 ore in cui nessuno fiata, né Tappo né Tommy!
Al rientro a casa comunque lo vedo che Tappo è felice nel ritrovare il suo ambiente.
Non credo che riporterò più Tappo in vacanza; stavolta ne è valsa comunque la pena perché stavamo tre settimane, ma mi sono davvero resa conto di quanto lo ho stressato. Per me è stata una gioia immensa, quando siè tranquillizzato, trascorrere le vacanze con la famiglia al completo, ma a lui è costato un po' troppo.
E al ritorno una gioia ancora più grande: Tappo e Tommy avranno un altro fratellino... ma non peloso!!!
Una macchina stracolma con due adulti, due bambini, due gatti e tutto il necessario per tre settimane di permanenza alle 5 di mattina si mette in strada.
Il viaggio di andata dura 10 ore. Tommy (il birmano) non si fa sentire per tutto il viaggio; Tappo (l'europeo mangiatore di crocchi cocco della tata che forse alcuni ricorderanno) inizia a miagolare in Valdarno e smette verso Napoli :shy:
Da Napoli al Salento tutti tranquilli e rassegnati; a Bari facciamo una sosta per mangiare e provo a dare ai pelosi un po' d'acqua ma non ne vogliono sapere.
Arriviamo a destinazione alle 15. Siamo in un bilocale in un residence e per prima cosa mettiamo in sicurezza il balcone con la rete portata da casa a questo scopo. I gatti si rintanano sotto i letti, acqua e croccantini sono nelle ciotole ma ancora non sono pronti. A sera tuttavia i crocchi sono scomparsi :p
Tommy si ambienta molto velocemente, Tappo è più diffidente.
La prima nottata inizia tranquillamente; poi alle 4 parte l'inarrestabile miagolio di Tappo. Nulla lo tranquillizza, nemmeno venire nel lettone, da cui si allontana. Vorrebbe aprire gli armadi, fare chissà cosa ma anche lasciandogli tutte le porte e tutti gli sportelli aperti non ha pace. Mi alzo e sto con lui, il risultato non è del tutto soddisfacente. Penso che si dovrà ambientare e cerco di stargli vicino. La stessa cosa si ripete per le cinque notti successive. Pace fino alle 4 e poi il delirio. Mio marito inizia ad essere insofferente. Io inizio a pensare di avergli fatto del male portandolo in vacanza. Al sesto giorno, fra le lacrime, decido: domani prendo un treno da Lecce e riporto Tappo a casa. Quando troverò chi possa occuparsi di lui tornerò in vacanza con il resto della famiglia. Mio marito mi dice "ma che ti metti a fare?" ma io ormai sono convinta di avere creato troppo disagio a tutti, Tappo compreso, e mi sembra l'unica soluzione.
Come se avesse capito il mio piano, Tappo da quel sesto giorno si calma. Ha scoperto di poter salire sopra i mobili della cucina e da lì attraverso una finestra chiusa da una zanzariera fissa può vedere la piazzetta centrale del residence dove si svolgono tutte le attività e vi passa molte ore. Ricomincia a mangiare e a venire a dormire sui nostri piedi. Ricomincia a giocare con Tommy e a fare le fusa. I successivi 15 giorni trascorrono meravigliosi. Passiamo diverso tempo in appartamento perché i bambini dormono nel pomeriggio e facciamo la maggior parte dei pasti a casa, e ogni volta che rientriamo è bellissimo trovare i pelosi alla porta.
Nel viaggio di ritorno rimango sbalordita: 11 ore in cui nessuno fiata, né Tappo né Tommy!
Al rientro a casa comunque lo vedo che Tappo è felice nel ritrovare il suo ambiente.
Non credo che riporterò più Tappo in vacanza; stavolta ne è valsa comunque la pena perché stavamo tre settimane, ma mi sono davvero resa conto di quanto lo ho stressato. Per me è stata una gioia immensa, quando siè tranquillizzato, trascorrere le vacanze con la famiglia al completo, ma a lui è costato un po' troppo.
E al ritorno una gioia ancora più grande: Tappo e Tommy avranno un altro fratellino... ma non peloso!!!