stella del nord
01-11-2012, 17:15
angelo mio, è un mese che ci hai lasciato, cosi poco, cosi tanto, il dolore è ancora enorme, non riusciamo a tornare alla normalità. Già......normalità sarebbe riaverti qui con noi, ma indietro non si torna, purtroppo.
in questo mese mi è passata davanti la nostra vita insieme, ti rivedo piccolo, che giochi, che ti nascondi nell'armadio facendomi prendere un colpo perche non rispondevi ai richiami, il tuo chiedermi la pappa, il tuo essere goloso del prosciutto cotto e della sottiletta, la tua testardaggine nel volere lo yogurt.
mi ricordo quando mi rubasti la rostinciana dal piatto e io rimasi a bocca asciutta mentre tu ti leccavi i baffi, ricordo la tue corse indiavolate, i tuoi miagolii se non ci trovavi, ricordo i tuoi occhi e il tuo andamento fiero quando ritornavo a casa e tu mi venivi incontro.
Mi manchi moltissimo, la casa è vuota senza di te, ancora non capisco cosa sia successo, non riesco ad arrendermi che tu non ci sia più. Ho sempre detto a Franco che tu saresti stato quello che ci avrebbe fatto più male, e cosi è stato.
Vorrei raccontare la tua storia, la nostra, già so che saranno lacrime e dolore, ma è giusto cosi.
Ti trovai in concimaia, mi avevano investito un micio da pochi giorni, dove tua madre vi perse (credo) poche ore dopo i tuoi fratelli non erano più lì. Tu così piccolo, così fiero, da subito, tu con i tuoi piccoli problemi, ti portammo dal vet per un controllo e mentre parlavamo, fra le tue urla, ti tirasti su le zampine e iniziasti a mordermi il mento, avevi fame, tornammo a casa e mangiasti il tuo latte, da lì si capiì il tuo carattere testardo all'inverosimile, goloso come non avevo visto mai un gatto, la pappa era la tua ragione di vita.
i giorni passavano, e tu crescevi, fra varie corse dal vet, perche pure stitico eri, mi dissero che con il crescere sarebbe passato un pò, e così fù. Diventasti il padrone di casa, crescevi meravigliosamente, e il tempo passava inesorabile........Un giorno iniziasti a grattarti le orecchie e nel guardarti mi accorsi che avevi delle crosticine infette, andammo dalla vet e dopo 20 giorni che non ci capiva esordì "dobbiamo tagliare le orecchie io non so più che fare", io seppi che fare, ti rimisi nel trasportino e corsi da quelli che poi divennero i nostri vet, risultasti allergico agli insetti, una puntura e tutto passò, anche se ogni tanto dovevo pulirti le orecchie.
La nostra vita in comune era meravigliosa, fino a quella mattina che ho scoperto quel bozzolo sulla cute, ancora non sapevo che era l'inizio della nostra fine.
Il responso del secondo ago aspirato fù nefasto TUMORE, ancora non sapevamo che era il peggiore dei tumori, ti abbiamo fatto operare, senza indugi, dopouna settimana dal responso, il tempo di organizzarsi per rimanere a casa con te. Hai superato l'intervento a meraviglia e poi a luglio lìinizio del declino. Una notte, un colpo, e il tuo girare su te stesso, poi la calma, e il giorno dopo eri normale, ma non la sera, una corsa dal vet, e non riuscivano a capire cosa ti era successo, giravi in tondo a dx, eri diventato cieco, ma tutto era normale, pressione, temperatura, ti fecero un diuretico e per magia ti riprendesti, fino a settembre. Di nuovo le orecchie, di nuoco cura, e quell'orecchio dx che come mettevo le gocce tu giravi la testa di scatto come se avessi toccato un nervo scoperto, dai rx risultò tutto a posto nell'orecchie, abbiamo dovuto interrompere la cura per farti la coltura, dalla quale risultò solo dell'infiammazione, allora perche le tue orecchie erano brutte a detta del vet?
Ti era venuto una macchia nell'occhio...........ed era sangue, hai fatto la nuova cura per 4 giorni e poi hai deciso "BASTA".
la domenica sembrava che te lo sentivi, eri bello, eri tornato tu, sembravi sano, mangiasti molto, ora so che ci stavi salutando, il lunedi stavi già male, ho corso a lavoro per tornare da te, avevo un peso nel cuore, una brutta sensazione, siamo corsi da te, io e Franco, solo il tempo di prenderti e tornare dal vet. Quando ti ha visto mi ha detto che non c'era più nulla da fare, abbiamo dovuto lasciarti lì sotto flebo, e la sera mi hanno proposto di accompagnarti, non ci siamo riusciti (perdonaci).Ti abbiamo fatto staccare tutto e ti abbiamo riportato a casa, eri sotto morfina, lì non avevi fatto nemmno la pipì, come hai riconosciuto l'auto hai miagolato e fatto pipì dentro al trasportino, a casa ti ho pulito, non potevo farti il bagno, non volevo procurarti altro dolore, ti sei messo nella tua cesta e ti sei addormentato, alle 24,40 ci hai svegliato, ti sei alzato e camminando e cadendo sei andato nella lettiera, non volevi esser aiutato nel camminare, testardo fino alla fine, nella lettiera sei caduto di nuovo, ti ho preso e sorretto, hai fatto la pipì di nuovo, e ti ho riportato nella tua cesta in camera, e abbiamo deciso che cosi non era vita per te e che la mattina ti avremmo accompagnato. Ti controllavo ogni 10 minuti, hai aspettato, ti ho visto respirare alle 2 e 50, alle 3 non c'eri già più.
a nulla è valso le nostre lacrime, i nostri richiami, il nostro guardarsi negli occhi, avevo promesso che insieme ce l'avremo fatta, che avremo superato tutto.
TU HAI VOLUTO GETTARE LA SPUGNA.
Adesso tu sei chissà dove senza più dolore, noi siamo quiu che pensiamo a te, ancora TANTE lacrime, ancora TANTO dolore nel cuore e nell'anima, ancora la ferita aperta che sanguina, e lo farà per sempre. Si abbiamo gli altri 4, ma noi volevamo anche te con noi.
Abbiamo avuto la forza il giorno stesso di partire per firenze, dove ci aspettavano, per cremarti, adesso riposi dentro la tua urna, bella come lo eri tu, tutte le mattineti saluto fra le lacrime, durante il giorno vengo da te a darti un bacio, e la notte ti auguro la buonanotte.
Ci hai dato moltissimo (spero che avrai ricevuto altrettanto da noi, e spero di non averti fatto soffrire da ultimo), ma adesso dietro di te hai lasciato vuoto, freddo, e molto dolore e lacrime.
Ti cerchiamo ovunque, e tu non ci sei più, le tue ceste sono rimaste al loro posto, così come il tuo telo sul letto, non ce l'ho fatta a togliere tutto.
Ti amo, anzi ti amiamo, amore nostro
à jamais dans mon coeur
vieni a trovarmi ti prego
in questo mese mi è passata davanti la nostra vita insieme, ti rivedo piccolo, che giochi, che ti nascondi nell'armadio facendomi prendere un colpo perche non rispondevi ai richiami, il tuo chiedermi la pappa, il tuo essere goloso del prosciutto cotto e della sottiletta, la tua testardaggine nel volere lo yogurt.
mi ricordo quando mi rubasti la rostinciana dal piatto e io rimasi a bocca asciutta mentre tu ti leccavi i baffi, ricordo la tue corse indiavolate, i tuoi miagolii se non ci trovavi, ricordo i tuoi occhi e il tuo andamento fiero quando ritornavo a casa e tu mi venivi incontro.
Mi manchi moltissimo, la casa è vuota senza di te, ancora non capisco cosa sia successo, non riesco ad arrendermi che tu non ci sia più. Ho sempre detto a Franco che tu saresti stato quello che ci avrebbe fatto più male, e cosi è stato.
Vorrei raccontare la tua storia, la nostra, già so che saranno lacrime e dolore, ma è giusto cosi.
Ti trovai in concimaia, mi avevano investito un micio da pochi giorni, dove tua madre vi perse (credo) poche ore dopo i tuoi fratelli non erano più lì. Tu così piccolo, così fiero, da subito, tu con i tuoi piccoli problemi, ti portammo dal vet per un controllo e mentre parlavamo, fra le tue urla, ti tirasti su le zampine e iniziasti a mordermi il mento, avevi fame, tornammo a casa e mangiasti il tuo latte, da lì si capiì il tuo carattere testardo all'inverosimile, goloso come non avevo visto mai un gatto, la pappa era la tua ragione di vita.
i giorni passavano, e tu crescevi, fra varie corse dal vet, perche pure stitico eri, mi dissero che con il crescere sarebbe passato un pò, e così fù. Diventasti il padrone di casa, crescevi meravigliosamente, e il tempo passava inesorabile........Un giorno iniziasti a grattarti le orecchie e nel guardarti mi accorsi che avevi delle crosticine infette, andammo dalla vet e dopo 20 giorni che non ci capiva esordì "dobbiamo tagliare le orecchie io non so più che fare", io seppi che fare, ti rimisi nel trasportino e corsi da quelli che poi divennero i nostri vet, risultasti allergico agli insetti, una puntura e tutto passò, anche se ogni tanto dovevo pulirti le orecchie.
La nostra vita in comune era meravigliosa, fino a quella mattina che ho scoperto quel bozzolo sulla cute, ancora non sapevo che era l'inizio della nostra fine.
Il responso del secondo ago aspirato fù nefasto TUMORE, ancora non sapevamo che era il peggiore dei tumori, ti abbiamo fatto operare, senza indugi, dopouna settimana dal responso, il tempo di organizzarsi per rimanere a casa con te. Hai superato l'intervento a meraviglia e poi a luglio lìinizio del declino. Una notte, un colpo, e il tuo girare su te stesso, poi la calma, e il giorno dopo eri normale, ma non la sera, una corsa dal vet, e non riuscivano a capire cosa ti era successo, giravi in tondo a dx, eri diventato cieco, ma tutto era normale, pressione, temperatura, ti fecero un diuretico e per magia ti riprendesti, fino a settembre. Di nuovo le orecchie, di nuoco cura, e quell'orecchio dx che come mettevo le gocce tu giravi la testa di scatto come se avessi toccato un nervo scoperto, dai rx risultò tutto a posto nell'orecchie, abbiamo dovuto interrompere la cura per farti la coltura, dalla quale risultò solo dell'infiammazione, allora perche le tue orecchie erano brutte a detta del vet?
Ti era venuto una macchia nell'occhio...........ed era sangue, hai fatto la nuova cura per 4 giorni e poi hai deciso "BASTA".
la domenica sembrava che te lo sentivi, eri bello, eri tornato tu, sembravi sano, mangiasti molto, ora so che ci stavi salutando, il lunedi stavi già male, ho corso a lavoro per tornare da te, avevo un peso nel cuore, una brutta sensazione, siamo corsi da te, io e Franco, solo il tempo di prenderti e tornare dal vet. Quando ti ha visto mi ha detto che non c'era più nulla da fare, abbiamo dovuto lasciarti lì sotto flebo, e la sera mi hanno proposto di accompagnarti, non ci siamo riusciti (perdonaci).Ti abbiamo fatto staccare tutto e ti abbiamo riportato a casa, eri sotto morfina, lì non avevi fatto nemmno la pipì, come hai riconosciuto l'auto hai miagolato e fatto pipì dentro al trasportino, a casa ti ho pulito, non potevo farti il bagno, non volevo procurarti altro dolore, ti sei messo nella tua cesta e ti sei addormentato, alle 24,40 ci hai svegliato, ti sei alzato e camminando e cadendo sei andato nella lettiera, non volevi esser aiutato nel camminare, testardo fino alla fine, nella lettiera sei caduto di nuovo, ti ho preso e sorretto, hai fatto la pipì di nuovo, e ti ho riportato nella tua cesta in camera, e abbiamo deciso che cosi non era vita per te e che la mattina ti avremmo accompagnato. Ti controllavo ogni 10 minuti, hai aspettato, ti ho visto respirare alle 2 e 50, alle 3 non c'eri già più.
a nulla è valso le nostre lacrime, i nostri richiami, il nostro guardarsi negli occhi, avevo promesso che insieme ce l'avremo fatta, che avremo superato tutto.
TU HAI VOLUTO GETTARE LA SPUGNA.
Adesso tu sei chissà dove senza più dolore, noi siamo quiu che pensiamo a te, ancora TANTE lacrime, ancora TANTO dolore nel cuore e nell'anima, ancora la ferita aperta che sanguina, e lo farà per sempre. Si abbiamo gli altri 4, ma noi volevamo anche te con noi.
Abbiamo avuto la forza il giorno stesso di partire per firenze, dove ci aspettavano, per cremarti, adesso riposi dentro la tua urna, bella come lo eri tu, tutte le mattineti saluto fra le lacrime, durante il giorno vengo da te a darti un bacio, e la notte ti auguro la buonanotte.
Ci hai dato moltissimo (spero che avrai ricevuto altrettanto da noi, e spero di non averti fatto soffrire da ultimo), ma adesso dietro di te hai lasciato vuoto, freddo, e molto dolore e lacrime.
Ti cerchiamo ovunque, e tu non ci sei più, le tue ceste sono rimaste al loro posto, così come il tuo telo sul letto, non ce l'ho fatta a togliere tutto.
Ti amo, anzi ti amiamo, amore nostro
à jamais dans mon coeur
vieni a trovarmi ti prego