Mez
04-11-2012, 18:12
Chiedo davvero scusa per non essermi presentata a dovere, ma mi son iscritta in fretta e furia per capire se qualcuno con più esperienza di me potesse aiutarmi, sono davvero in crisi.
Scusatemi anche per la lunghezza del post, ma vorrei essere il più possibile precisa per non lasciare dubbi sulla situazione.
A inizio settimana mi sono accorta che il mio gatto (due anni e mezzo, sterilizzato) continuava a leccarsi le parti intime e sapendo che può essere sintomo di problemi alle vie urinarie l'ho iniziato immediatamente a seguire quando andava in cassetta, come immaginavo la sera ha urinato sangue.
Il giorno dopo vedendo che non riusciva ad urinare più anche andando più volte nella cassetta l'ho portato di corsa dal veterinario, e ora inizia la storia vera e propria.
Purtroppo il mio gatto non ama andare dal veterinario, vi giuro è una vera e propria lotta, io mi son sentita male mercoledì quando l'abbiamo portato, urlava, soffiava, piangeva, non riuscivamo a farlo uscire dalla gabietta, nemmeno scuotendola o girandola, insomma una cosa che è stata stressante per me, immagino per lui...
Alla fine il veterinario ha deciso di sedarlo per poterlo visitare con calma, non so come è riuscito attraverso la gabbietta a fargli metà anestetico, e appena si è calmato gliene ha fatta un'altra metà dose..
L'ha visitato e fatto il catetere e ha riscontrato un calcolo bloccato nelle vie urinarie, purtroppo non avendo la vescica molto piena non è riuscito a farlo espellere,nemmeno dopo vari tentativi.
Ci ha rimandato a casa dopo avergli fatto l'antibiotico dicendoci di continuare a sentirci durante tutto il giorno dopo per sapere come andavano le cose, e ci ha dato altro antibiotico in pasticche da dargli.
Il giorno dopo il micio continuava a non urinare e tra lo stress della visita, l'anestesia e il non poter urinare appena si muoveva iniziava ad urlare e a lamentarsi.
Il veterinario con cui ci siamo sentiti tutto il giorno era abbastanza preoccupato perché avrebbe preferito aspettare il giorno dopo in modo da fargli smaltire per bene l'anestesia, purtroppo però a sera la situazione s'è molto complicata e quando gli abbiamo detto che non si muoveva più e si lamentava solo ci ha detto di riportarglielo di corsa.
Ovviamente ha avuto da combattere anche questa volta, ma essendo senza forze è stato facile fargli una dose di anestesia adatta, e dopo di che dopo ben un'ORA di tentavi è riuscito a fargli espellere il calcolo.
Ora son passati 3 giorni, e io sono davvero davvero preoccupata, e vi spiego come mai e intanto mi scuso ancora per la lunghezza del post.
Per ora il gatto urina bene e beve giusto, però non mangia, non mangia nulla, è un gattino già magro di suo e ora gli si vedono ancora di più le ossa, in più non essendo amante ne di medicine ne di veterinari dargli l'antibiotico in pasticca è una lotta, una vera lotta, dobbiamo tenerlo in due con lui che urla e si dimena e mi guarda con degli occhi disperati che ogni volta mi metto a piangere.
Mi sembra sia depresso, sono preoccupata perché non mangia, è stato due giorni in camera senza uscire, avendone paura, ora ha riniziato un po' a girare per casa ma all'idea che domani sarà una nuova lotta per dargli l'antibiotico mi sento male.
Si è allontanato molto da me e mio marito, prima era coccolone ora ha paura ad avvicinarsi a noi.
Il veterinario ci ha consigliato un cibo apposito per gatti che stanno riprendendo a mangiare, domani andiamo a comprarlo,ma se dovesse fallire anche quello?
Ormai è da martedì sera che non mangia...
Scusatemi per la confusione di questo post, ma sono disperata, ci son momenti in cui mi metto a piangere perché l'ultima cosa che voglio è farlo star male, mi fa male il fatto che lui non può capire che lo facciamo per lui, e l'idea che si senta minacciato e "violentato" da persone che credeva lo amassero mi butta veramente giù...
Scusatemi anche per la lunghezza del post, ma vorrei essere il più possibile precisa per non lasciare dubbi sulla situazione.
A inizio settimana mi sono accorta che il mio gatto (due anni e mezzo, sterilizzato) continuava a leccarsi le parti intime e sapendo che può essere sintomo di problemi alle vie urinarie l'ho iniziato immediatamente a seguire quando andava in cassetta, come immaginavo la sera ha urinato sangue.
Il giorno dopo vedendo che non riusciva ad urinare più anche andando più volte nella cassetta l'ho portato di corsa dal veterinario, e ora inizia la storia vera e propria.
Purtroppo il mio gatto non ama andare dal veterinario, vi giuro è una vera e propria lotta, io mi son sentita male mercoledì quando l'abbiamo portato, urlava, soffiava, piangeva, non riuscivamo a farlo uscire dalla gabietta, nemmeno scuotendola o girandola, insomma una cosa che è stata stressante per me, immagino per lui...
Alla fine il veterinario ha deciso di sedarlo per poterlo visitare con calma, non so come è riuscito attraverso la gabbietta a fargli metà anestetico, e appena si è calmato gliene ha fatta un'altra metà dose..
L'ha visitato e fatto il catetere e ha riscontrato un calcolo bloccato nelle vie urinarie, purtroppo non avendo la vescica molto piena non è riuscito a farlo espellere,nemmeno dopo vari tentativi.
Ci ha rimandato a casa dopo avergli fatto l'antibiotico dicendoci di continuare a sentirci durante tutto il giorno dopo per sapere come andavano le cose, e ci ha dato altro antibiotico in pasticche da dargli.
Il giorno dopo il micio continuava a non urinare e tra lo stress della visita, l'anestesia e il non poter urinare appena si muoveva iniziava ad urlare e a lamentarsi.
Il veterinario con cui ci siamo sentiti tutto il giorno era abbastanza preoccupato perché avrebbe preferito aspettare il giorno dopo in modo da fargli smaltire per bene l'anestesia, purtroppo però a sera la situazione s'è molto complicata e quando gli abbiamo detto che non si muoveva più e si lamentava solo ci ha detto di riportarglielo di corsa.
Ovviamente ha avuto da combattere anche questa volta, ma essendo senza forze è stato facile fargli una dose di anestesia adatta, e dopo di che dopo ben un'ORA di tentavi è riuscito a fargli espellere il calcolo.
Ora son passati 3 giorni, e io sono davvero davvero preoccupata, e vi spiego come mai e intanto mi scuso ancora per la lunghezza del post.
Per ora il gatto urina bene e beve giusto, però non mangia, non mangia nulla, è un gattino già magro di suo e ora gli si vedono ancora di più le ossa, in più non essendo amante ne di medicine ne di veterinari dargli l'antibiotico in pasticca è una lotta, una vera lotta, dobbiamo tenerlo in due con lui che urla e si dimena e mi guarda con degli occhi disperati che ogni volta mi metto a piangere.
Mi sembra sia depresso, sono preoccupata perché non mangia, è stato due giorni in camera senza uscire, avendone paura, ora ha riniziato un po' a girare per casa ma all'idea che domani sarà una nuova lotta per dargli l'antibiotico mi sento male.
Si è allontanato molto da me e mio marito, prima era coccolone ora ha paura ad avvicinarsi a noi.
Il veterinario ci ha consigliato un cibo apposito per gatti che stanno riprendendo a mangiare, domani andiamo a comprarlo,ma se dovesse fallire anche quello?
Ormai è da martedì sera che non mangia...
Scusatemi per la confusione di questo post, ma sono disperata, ci son momenti in cui mi metto a piangere perché l'ultima cosa che voglio è farlo star male, mi fa male il fatto che lui non può capire che lo facciamo per lui, e l'idea che si senta minacciato e "violentato" da persone che credeva lo amassero mi butta veramente giù...