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Visualizza Versione Completa : Ubuntu è uno spyware?


violapensiero
15-12-2012, 00:01
Ho letto questa notizia sul mio smarphone android, e sono rimasta basita.
Vi copio e incollo la pagina. La fonte è la seguente:http://punto-informatico.it/3667809/PI/ ... yware.aspx

Che ne pensate?
Vorrei ascoltare il parere di chi conosce a fondo il software open source.

Stallman: Ubuntu è uno spyware
Il fondatore del movimento per il software libero critica aspramente le ultime mosse cloud-centriche e spara-advertising di Canonical: a suo dire trasformano Ubuntu in un OS non migliore del peggiore Windows
Roma - Le recenti scelte tecnologiche di Canonical per Ubuntu trasformerebbero il popolare sistema operativo basato su Linux in un vero e proprio spyware: a dirlo è Richard Stallman, che unisce la propria voce al coro di critiche contro l'advertising e la ricerca "universale" (offline + online) integrati nell'ultima release dell'OS open source.

Stando alle parole del fondatore di Free Software Foundation, la funzionalità di "home-phoning" usata da Canonical per processare le ricerche di file sui propri server è esattamente come la "prima pratica di sorveglianza" con cui sia venuto in contatto su Windows.

L'advertising? È il problema minore, dice Stallman: la questione principale sarebbe lo "spionaggio" insito nella ricerca universale dell'ultima versione di Ubuntu, una questione su cui non si potrebbero concedere attenuanti. Poco importerebbe che Canonical sostenga di tenersi i log delle ricerche per sé, senza passarli ad Amazon.E la giustificazione del fatto che i ricavi provenienti dall'advertising Amazon contribuiscano a scrivere codice FOSS di qualità? Anche questa è "inadeguata", dice Stallman, perché qualunque vantaggio "non regge il paragone con quello che il software libero perderà se cesserà di offrire un modo efficace per impedire l'abuso dei suoi utenti".

La soluzione, secondo Stallman, non può che essere draconiana: Ubuntu andrebbe cancellato dalle raccomandazioni di associazioni, organizzazioni e gruppi di promozione del movimento FOSS, così come andrebbe diffusa la nozione che l'OS è un "appestato" che va evitato perché spia i suoi utenti.

Le parole di Stallman ricevono una risposta a stretto giro di blog dal "Community Manager" di Ubuntu: per Jono Bacon il vate del free software usa le parole per "generare paura, incertezza e dubbio" (FUD) su Ubuntu e sono "infantili". La risposta "ufficiale" di Canonical deve ancora arrivare.

Alfonso Maruccia

alepuffola
15-12-2012, 12:21
Ops! pagina già oscurata :209:

In effetti ho letto che la versione 12 LTS (che ho istallato da un mesetto, affiancandola alla 10.04 LTS preesistente in attesa di "trasbordare" tutto sulla 12 ) è la prima che ammette software proprietario, inserito nei repository ufficiali, che non rende liberamente accessibile il codice sorgente.
C'era anche prima software non del tutto opensource, ma erano repository da abilitare successivamente a piacere, ora invece pare che il codice incriminato faccia parte integrante del sistema e non si possa escludere.
Spyware? probabilmente non è del tutto infondato come sospetto.
In Ubuntu 11 LTS ( e in quelli precedenti) se volevi ricaricare l'elenco del software disponibile sui repository dovevi aprire l'UbuntuSoftwareCenter o il gestore Synaptic, quindi in ogni caso dovevi autenticarti con la password di root (l'Administrator di Windows) per cui il sistema non poteva farlo da solo.
Ora invece se avvi l'icona Unity ti compare già la panoramica in stile SoftwareCenter dei soft istallati e chiari suggerimenti su soft analogo che potresti istallare, senza nessuna richiesta di password :309:, il che mi fa pensare che il monitoraggio cominci nel momento stesso in cui si collega a internet..

violapensiero
15-12-2012, 15:33
Meno male che ho copiaincollato l'articolo prima.
Insomma Ale, non mi sembra una bella cosa questa.
Viviamo sotto spionaggio insomma...sia che usiamo software libero che proprietario...:(

alepuffola
16-12-2012, 15:51
Bè su Ubuntu è aumentata notevolmente la facilità d'uso, che pretende procedure senza chiedere continuamente al nuovo utente cosa fare.
Meno il sistema deve chiedere, meno ha bisogno di rendere comprensibile quello che sta facendo anche all'utente non power-user, e alla fine avrà la possibilità di far passare inosservate cose scomode da sapere. Gestisce tutto lui nel bene e nel male.
Istallando Ubuntu 12 ho dovuto solo inserire il dischetto, scegliere la partizione su cui istallare e scegliere le password di utente normale e di super-utente. Punto e basta.
Se ha bisogno di un driver se lo scarica da sè, infatti il collegamento a internet viene avviato già durante l'istallazione stessa in modo totalmente autonomo. Dopo mezz'ora ho riavviato e funzionava tutto al 100%, perfino la webcam che con Ubuntu 10 andava solo se avviavo Skype.
Con le versioni precedenti dovevo almeno attivare i driver corretti della scheda video, ora viene risparmiato pure quello, così come il flash player per youtube. Riavvii e il sistema è on the go.
Istallandolo su un disco nuovo ci si risparmia naturalmente anche la scelta della partizione.
Nessun altro sistema operativo istallato da zero è lontanamente in grado di arrivare a tanto, a cominciare da Windows.
Il rovescio della medaglia è che credo si lasci controllare molto meno delle vecchie versioni, a meno di non sapere davvero dove mettere le mani.