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Visualizza Versione Completa : Criteri usati per la scelta dell'adottante di un micio


micetta71
14-01-2013, 19:32
Ciao a tutti
Non so se questa è la sezione giusta eventualmente potete spostare la discussione.
E' da tempo che mi chiedo quali sono i criteri giusti per scegliere un adottante giusto per un micio da dare in adozione. Io sono molto selettiva e ci metto tanto tempo prima di trovare un adottante che mi piace, altri invece piazzano i mici con facilità. Vorrei sapere se qui ci sono volontari quali sono i vostri criteri per la scelta dell'adottante. Alcune volte fare delle domande sulle sue abitudini di vita può essere imbarazzamte. E' vero che c'è il preaffido, ma io personalmente vorrei evitare al massimo di fare cambiare casa al micio. Anche sta storia della staffetta mi sembra strana se uno vuole adottare il micio lo va a vedere personalmente. I banchetti di adozione poi li detesto. Possono servire a far conoscere il micio, ma poi io me lo riporto indietro, tu ci pensi e poi ne riparliamo,mica te lo do subito come fosse un oggetto. A voi la parola per commenti, opinioni e suggerimenti. Grazie

selenia
14-01-2013, 20:32
Ciao a tutti
Non so se questa è la sezione giusta eventualmente potete spostare la discussione.
E' da tempo che mi chiedo quali sono i criteri giusti per scegliere un adottante giusto per un micio da dare in adozione. Io sono molto selettiva e ci metto tanto tempo prima di trovare un adottante che mi piace, altri invece piazzano i mici con facilità. Vorrei sapere se qui ci sono volontari quali sono i vostri criteri per la scelta dell'adottante. Alcune volte fare delle domande sulle sue abitudini di vita può essere imbarazzamte. E' vero che c'è il preaffido, ma io personalmente vorrei evitare al massimo di fare cambiare casa al micio. Anche sta storia della staffetta mi sembra strana se uno vuole adottare il micio lo va a vedere personalmente. I banchetti di adozione poi li detesto. Possono servire a far conoscere il micio, ma poi io me lo riporto indietro, tu ci pensi e poi ne riparliamo,mica te lo do subito come fosse un oggetto. A voi la parola per commenti, opinioni e suggerimenti. Grazie

Magari sbaglio, ma io quando ho regalato i figli della mia Micia ho scelto sempre e solo persone che conoscevo. Non so esistono criteri per trovare la persona giusta, però credo che quando ti si presenterà una persona che vuole adottare un tuo gattino, potrai accorgerti semplicemente dal suo sguardo se lo potrà amare o meno...insomma, per farla brave...fidati delle tue sensazioni! Chi ama gli animali lo si riconosce secondo me, poi ribadisco, la conoscenza o il passaparola non guasta :D

Ele :)
14-01-2013, 20:36
Magari sbaglio, ma io quando ho regalato i figli della mia Micia ho scelto sempre e solo persone che conoscevo. Non so esistono criteri per trovare la persona giusta, però credo che quando ti si presenterà una persona che vuole adottare un tuo gattino, potrai accorgerti semplicemente dal suo sguardo se lo potrà amare o meno...insomma, per farla brave...fidati delle tue sensazioni! Chi ama gli animali lo si riconosce secondo me, poi ribadisco, la conoscenza o il passaparola non guasta :D

Infatti a me i gatti li hanno dati praticamente senza conoscermi (la seconda tra l'altro anche a scatola chiusa), ma una ragazza che fa volontariato in quel canile-gattile è una mia carissima amica e credo ci abbia messo una buona parola lei perché di solito sono molto selettivi :D

antol
14-01-2013, 21:20
Temo che dipenda dalle situazioni in cui si opera. Le volontarie che conosco io sono quotidianamente alle prese con mille emergenze (qui la situazione non è rosea) e quindi devono per forza fare banchetti, inondare Facebook di messaggi e appelli..non c'è molta scelta. Ovvio poi che si cerca di seguire personalmente ogni adozione e di restare in contatto con l'adottante.

micetta71
15-01-2013, 18:51
Mi riferisco a chi lo fa come volontario e non chi deve occasionalmente dare una cucciolata. Antol io credo invece che il discorso debba essere assolutamente svincolato dal contesto, perchè se dai i gatti ( anche cani) facilmente rischi ulteriori abbandoni o maltrattamenti.Ho notato volontarie che tengono in stallo gattini e dopo un po' sclerano oppure non possono mantenerli e li danno via al primo che li chiede. Magari mi sbaglio ma credo che il contesto c'entri poco. Ho l'impressione che chi prende in stallo un gatto in casa per salvarlo deve mettere nel conto che questo gatto possa rimanere anche mesi o un anno, altrimenti è meglio che non lo prenda.

antol
16-01-2013, 09:30
Ma quando le volontarie sono 3/4 a gestire trenta gatti, di cui alcuni recuperati dopo incidenti che hanno bisogno di cure serie, e in questa situazione ricevono continue segnalazioni di cucciolate in pericolo, non esiste un gattile in tutta la regione..è facile sclerare.. Comunque credo che nessuno anche nelle situazioni più disperate dia via i gatti come fossero peluche, i controlli si fanno sempre come sempre c'è l'obbligo di sterilizzazione

iottisan
16-01-2013, 10:47
Io non sono volontaria, ma mi è capitato di "raccattare" qualche gatto e di doverlo quindi "piazzare".
Sono sempre andata ad intuito.

In tutti i casi ho fatto firmare il modulo di affido e sono rimasta in contatto con gli adottanti.
E prima di conoscerli ho sempre fatto una breve chiacchierata telefonica dove cercavo di capitare sul discorso sterilizzazione, uscite, veterinario ed alimentazione.

Alla fine della telefonata un'idea te la fai e, a seconda della situazione del micio, puoi decidere se è la famiglia per lui oppure no.
Tra parentesi ho detto anche diversi no, ad esempio a chi aveva già un micio e non voleva aspettare di far fare i test al nuovo arrivato, oppure ad una famiglia con due bambine piccole che volevano un micio che aveva un'anca fratturata ed era meglio che si muovesse il meno possibile per un paio di mesi.

Credo che una regola generale non esista. Io mi sono sempre fidata del mio istinto. Finora è sempre andata bene. Anche se sono convinta che non tutto è prevedibile, e che in futuro sarà possibile che io dica di no a una famiglia perfetta e che invece dia il micio a chi poi farà del casino.....

micetta71
16-01-2013, 20:28
Un'altra cosa che mi stupisce è che pochi fanno fare i vaccini. per cui quando il gatto viene ceduto per lo stress si slatentizza una malattia molto pericolosa, come è capitato ad una mia amica che ha adottato .I gattini si sono ammalati di panleucopenia felina e sono morti emtrambi.
Altri esempi di adozione che rifiuto:
La ragazza che vuole il gatto ma la mamma è contrarissima
un/una single che vuole il gatto ma parte spesso e comunque a casa non ci sta mai ed il gatto rimane per settimane da solo
chi non sa gestire le vacanze con il micio
sono le prime che mi vengono in mente ma evidentemente ce ne sono altre

alepuffola
16-01-2013, 21:46
Non ho mai fatto adottare gatti, ma quando capiterà dovrò in massima parte fidarmi delle mie sensazioni. E comunque devo conoscere di persona l'adottante o deve far da garante qualcuno di mia fiducia.

Qui sul forum è normale pretendere moduli di affido, balconi in sicurezza, sterilizzazione e visite post-affido. Se è possibile è meglio ma purtroppo non sempre si può aspettare l'adottante perfetto e sinceramente per me è meglio una casa senza balconi in sicurezza o un gatto che esce che rischiare una vita in una gabbietta. :313:

iottisan
17-01-2013, 07:33
non sempre si può aspettare l'adottante perfetto e sinceramente per me è meglio una casa senza balconi in sicurezza o un gatto che esce che rischiare una vita in una gabbietta. :313:

Sono d'accordo.
Per questo ogni caso va valutato attentamente, come attentamente vanno valutati gli adottanti... non tanto di per sé, ma in relazione al gatto e alla sua situazione.

micetta71
17-01-2013, 17:54
Chi lo tiene in una gabietta fa una vera e propria sevizia all'animale. Altro che volontari amanti degli animali

micetta71
17-01-2013, 18:03
Questa gente è molto meglio che gli animali non li tocchi !!

valentina82
17-01-2013, 19:17
Chi lo tiene in una gabietta fa una vera e propria sevizia all'animale. Altro che volontari amanti degli animali

in una gabbietta, è riferito al gattile, che a volte arrivano e non essendo testati e non sapendo che malattie hanno, si mettono in delle gabbiette grandi per un periodo limitato, non vuol dire non amare gli animali ma salvaguardare anche il benessere di altri mici:)

micetta71
17-01-2013, 21:24
Alepuffola la parlava di una vita in gabbietta che è cosa ben diversa da un periodo di osservazione di un animale neoarrivato in gattile.Parlava di una gabbietta come alternativa all'adozione. A me mi sembrano cose di pazzi :molto meglio lasciarli liberi dove sono che tenerli in gabbietta e poi per liberarli dalla gabietta darli al primo che capita che è sempre meglio della gabbietta. Ma funziona così il volontariato ??? Ragazze a sentire ste cose mi sto sentendo male:cry:
Comunque in gabbietta dovrebbero stare pochi giorni, il tempo di osservarli e vaccinarli
A mio avviso se uno non li può tenere nel rispetto delle esigenze minime dell'animale è MOLTO MEGLIO e moralmente più corretto non prenderli e lasciarli dove sono

Michy
17-01-2013, 21:57
Per lasciarli dove sono cosa intendi? Nei cassonetti? Nei fossi lungo strade trafficate? Nelle cascine dove"sanno loro come risolvere il problema" ecc...
Nei mesi estivi ,quando i cuccioli che arrivano al gattile da ogni dove,compresi quelli di poche ore da allattare,superano il centinaio, stanno nelle gabbiette.
Spesso molto più di pochi giorni ma purtroppo non abbiamo molte alternative se vogliamo salvarli da morte certa...cerchiamo loro la sistemazione migliore ma gli arrivi superano di gran lunga le partenze e dato che siamo molto scrupolosi nel sondare gli adottanti e diciamo tanti NO ci vuole tempo...
Dato che la maggioranza di loro sono randagi se li liberassimo nel giardino forse rispetteremmo le loro esigenze ma non riusciremmo ad avvicinarli,coccolarli e renderli fiduciosi dell'uomo tanto da trovare casa...così invece di circa 120 gatti residenti ne avremmo un migliaio!
Scusami la schiettezza ma ti garantisco che non è per niente facile il volontariato!

micetta71
17-01-2013, 22:33
Fammi capire, tenerli in gabbia li rende più domestici ? Non si impauriscono di più ? Liberandoli in un ambiente chiuso( non una gabbia) non li renderebbe meno paurosi e più confidenti con l'uomo?
Concordo con te nel fatto che il volontariato non sia facile.Ma per le esperienze che ho avute con i volontari posso tranquillamente dire che non associo sempre questa parola con amore per gli animali. Anche se poi ci sono volontari verso cui nutro grande stima e rispetto.

le loro esigenze ma non riusciremmo ad avvicinarli,coccolarli e renderli fiduciosi dell'uomo tanto da trovare casa...così invece di circa 120 gatti residenti ne avremmo un migliaio!

Va lentina
17-01-2013, 23:08
Scusami la schiettezza ma ti garantisco che non è per niente facile il volontariato!

Esattamente. Come mi è già capitato di far presente in passato con persone che mi criticavano per aver postato foto e video di mici nei gabbioni (non qui su mm ma su fb), meglio una gabbia che per strada!
Poi sarebbe da crudeli volerceli tenere a vita, che discorsi. :)

Ad ogni modo, io sono socia fondatrice di un'associazione gattofila. Faccio volontariato da 14 anni. Mi occupo un po' di tutto, dagli stalli alle adozioni. I miei criteri non sono rigidissimi. Se non ti do un gatto io è perché non te lo meriti proprio. Sono di idee abbastanza elastiche ma su alcuni punti sono tassativa. Sterilizzazione obbligatoria e cure dell'animale. Non mi importa del cibo che gli daranno perché sono sicura che tutti i discorsi che faccio (accompagnati da tanto di brochure che ho scritto) sono parole al vento. Al primo supermercato compreranno Whiskas o Gourmet, il gatto lo divorerà e tutte le mie belle parole saranno perse nell'aire.
Non sono nemmeno fissata con il giardino. Abito in una zona che ha parecchio verde. Certo, se lo tengono in casa preferisco, ma non sempre ciò è possibile.
Se gliene hanno investito o avvelenato anche solo 1, non gli do il gatto, a meno che non abbia capito che la sua sorte gliel'ha disegnata lui e prende provvedimenti.
L'ultima adozione che ho rifiutato era una ragazza che voleva un micio in quanto il suo di 15 mesi è stato trovato esanime sullo zerbino. Ero pronta anche a cedergliene uno se non fosse che mi ha detto che per lei tenere un gatto in casa è una cosa crudele. Le ho spiegato che un gatto in casa non soffre e se lo fai uscire deve essere sorvegliato. Dopo l'insistenza nel sostenere che è più stressante tenerlo rinchiuso le ho risposto che i miei mici saranno anche stressati ma la più anziana ha 14 anni mentre il suo, per non stressarlo, è morto a 15 mesi. :disapprove:

selenia
18-01-2013, 00:14
Io ho 2 gatti. Uno in casa, l'altra fuori. Non ho mai fatto volontariato quindi non so cosa vuol dire prenderlo dalla strada per salvarlo e non conosco tutte le dinamiche che stanno attorno però penso una cosa: a volte ripettare la natura è la cosa migliore. Tanti gatti vengono salvati se presi in casa. Io ho salvato Milo, perchè è il classico gatto che secondo me è nato per vivere in un posto protetto e al caldo. Ma se avessi portato Micia con me le avrei fatto del male. Lei ama il sole, ama cacciare, ama l'aria aperta. Prendere un gatto e tenerlo in gabbia in attesa di un affido puo tanto salvarlo quanto danneggiarlo secondo me...

Michy
18-01-2013, 07:13
Fammi capire, tenerli in gabbia li rende più domestici ? Non si impauriscono di più ? Liberandoli in un ambiente chiuso( non una gabbia) non li renderebbe meno paurosi e più confidenti con l'uomo?
Concordo con te nel fatto che il volontariato non sia facile.Ma per le esperienze che ho avute con i volontari posso tranquillamente dire che non associo sempre questa parola con amore per gli animali. Anche se poi ci sono volontari verso cui nutro grande stima e rispetto.

Anche io concordo sul fatto che non sempre volontario=amore per gli animali.
Non ho detto che tenerli in gabbia li renda domestici ma che rende possibile l'addomesticamento...certo sarebbe magnifico avere tante stanzette dove liberarli e sognare non costa nulla,ma la realtà purtroppo non è così...
Magari sbagliamo ma per noi è prioritario salvarli...e non ti stò parlando di due o tre affettuosi micetti che potrebbero avere la loro stanza ma di più di cento cuccioli contemporaneamente a cui si aggiungono i gatti adulti ( loro certo sono nelle casette) e tutti quelli fiv e felv positivi che per ovvi motivi richiedono locali separati...
Credimi quella dove opero è una struttura di eccellenza,con persone straordinarie,i gatti vengono tutti vaccinati,svermati,spulciati,gli adulti tutti testati e con il microchip,se non riusciamo a farli adottare e restano con noi hanno un sacco di verde dove correre e le casette riscaldate dove ripararsi...ma purtroppo quella delle gabbiette rimane una necessità a cui per ora non troviamo soluzione!

Michy
18-01-2013, 07:30
Per quanto riguarda la tua domanda iniziale i nostri criteri sono pari pari quelli di Va lentina...aggiungo solo(e credo lei sia d'accordo)che non diamo gatti a chi li vuole regalare...e il destinatario del regalo non lo sà.

iottisan
18-01-2013, 07:41
Parlava di una gabbietta come alternativa all'adozione.

Si può parlare anche di mici con problemi di socializzazione con altri mici: non tutti vanno d'amore e d'accordo con gli altri e possono essere liberati in zone comuni.
Oppure di mici Felv+, che se liberati infetterebbero altri mici.
O mici che devono seguire particolari diete o cure, cosa impossibile se fossero insieme ad altri gatti.

E' triste, è inconcepibile, eppure a volte è l'unico modo.
E spesso questi mici, proprio per i problemi che ho detto sopra, sono i più difficili da far adottare. Perchè "imperfetti"...

micetta71
18-01-2013, 13:04
Michy io non so se sbagli se avessi certezze non avrei aperto il post.
Credo però che un cucciolo abbia un bisogno FISIOLOGICO di correre proprio per sviluppare il suo sistema muscolare e scheletrico. Se tenuto a lungo in gabbia in fase di crescita è davvero deleterio per il suo sviluppo fisico ma anche psichico.
Ho l'impressione che le adozioni facili alimentano nuovi abbandoni. Nella nostra colonia cittadina hanno depositato dei mici domestici.
Credo sia fondamentale sterilizzare quelli che restano liberi. Da noi ancora non viene fatto se non sporadicamente con mici tranquilli che tra l'altro difficilmente si riprodurrebbero con successo in colonia. Di regola si riproducono con maggiore successo i mici più randagi. Per sterilizzare questi occorre più impegno appostamenti, gabbie trappola, etc etc

Michy
18-01-2013, 16:28
Non sò se è una mia impressione ma mi sembra di non riuscire a farmi capire...:confused:
Nessuno di noi si sognerebbe di girare per la città a catturare gatti per rinchiuderli, i mici delle colonie vengono sterilizzati/castrati e immediatamente rimessi sul territorio.
Sicuramente in un mondo ideale i cuccioli vivono liberi...ma quelli abbandonati fuori dal gattile nelle scatole di cartone se non addirittura nei trasportini, quelli nati in campagna dove risolvono il problema chiudendoli in una busta di plastica perchè la sterilizzazione è contro natura,quelli lanciati fuori dal finestrino dell'auto,quelli abbandonati nei posti più impensati dalla crudeltà umana...tutti loro hanno un bisogno fisiologico di VIVERE!!
Ti garantisco che non facciamo adozioni facili,diciamo tanti no, ma purtroppo a volte anche gli adottanti migliori ti deludono,noi facciamo il possibile.
Resto però dell'idea che li preferisco in gabbia( liberandoli ovviamente il prima possibile) che sul ponte!

micetta71
18-01-2013, 16:52
Sei molto chiara, avevo capito. Non si può fare una stanza per i cuccioli felv + ed una per i felv - tenendo in gabbia solo quelli che devono essere vaccinati ( brevi periodi) e quelli che hanno momentaneamente problemi di salute che devono essere curati.
Da noi i volontari, i cuccioli che devono essere allattati, o quelli che devono essere monitorati continuamente, li portano nelle proprie case.
Altra cosa i cuccioli che alcuni dopo mesi vi riportano dovete ritestarli daccapo ? Ecco che le adozioni selettive evitano dolorose (sopprattutto per il gatto) restituzioni.

Michy
18-01-2013, 17:07
Purtroppo i test che possono essere fatti ai cuccioli con alta affidabilità(PCR) sono costosissimi e quelli più economici danno risultati attendibili solo dopo i sei mesi e un periodo di isolamento:(
Inoltre ti parlo di un centinaio di gattini (luglio/settembre) non abbiamo una reggia a disposizione, ma appena riusciamo certo che li mettiamo in una delle due stanzette che abbiamo a diposizione,altre due stanze con gattaiole sono per i mici residenti mentre altre due sono abitate dai mici positivi...sono casette prefabbricate!!
Anche da noi i mici da allattare li portiamo a casa,quelli da monitorare in ambulatorio...dove per un motivo o per un altro passiamo tutti i giorni.

Va lentina
19-01-2013, 13:56
Per quanto riguarda la tua domanda iniziale i nostri criteri sono pari pari quelli di Va lentina...aggiungo solo(e credo lei sia d'accordo)che non diamo gatti a chi li vuole regalare...e il destinatario del regalo non lo sà.

Esatto. Nemmeno le adozioni per persona interposta. Io pretendo di parlare direttamente con chi deve ricevere il micio.

micetta71
19-01-2013, 14:26
Sono molto arrabbiata
Oggi un associazione del sud cui avevo affidati i miei micetti di colonia li ha spediti a Milano per adozione senza avermi detto niente e senza darmi per questione di privacy il nominativo dell'adottante. Adozione lampo .Mentre qui c'erano persone disposte all'adozione che potevano essere sorvegliate meglio.. In poche parole io ho affidato i miei mici e non posso sapere NULLA di loro e delle persone che li hanno ricevuti. Ed uin questo buio totale chi potrebbe escludere che loro siano morti . Sono disgustata

antol
20-01-2013, 15:07
Ma quando hai affidato loro i mici non avete preso accordi su quello che sarebbe successo dopo??