PDA

Visualizza Versione Completa : Fermiamo la Caccia alla volpe nella provincia di Ascoli Piceno e Fermo


Varanasy
05-05-2013, 20:08
INDIRIZZI A CUI INVIARE LA PROTESTA:

piero.celani@provincia.ap.it; bruno.gabrielli@provincia.ap.it; giuseppe.mariani@provincia.ap.it; aleandro.petrucci@provincia.ap.it; serafino.rosati@provincia.ap.it; annamaria.lelii@provincia.ap.it; roberto.giovannozzi@provincia.ap.it; armando.falcioni@provincia.ap.it; ascoli@ilmessaggero.it; cronaca.ascolipiceno@ilcarlino.net; ascoli@corriereadriatico.it; redazione@primapaginaonline.it; redazione@picusonline.it; info@metonimia.com; redazione.ap@ilquotidiano.it; info@picenooggi.it; info@lindiscreto.it; redazione@viveremarche.it; info@gomarche.it; larepubblica@repubblica.it; online@quotidiano.net; redazioneweb@ilmessaggero.it;

RICHIESTA SOSPENSIONE ABBATTIMENTO VOLPI


Al Presidente della Provincia di Ascoli Piceno
Agli Assessori in indirizzo
Al Presidente del Consiglio Provinciale
Ai Dirigenti dei Servizi in indirizzo

E p.c. agli Organi di Stampa
Esprimiamo il nostro forte dissenso in merito alla decisione della Provincia di Ascoli Piceno di autorizzare l’abbattimento di 277 volpi, a caccia chiusa ed in pieno periodo riproduttivo, delicato per tutte le specie di fauna selvatica. In particolare suscita profondo sconcerto e sdegno, pur essendo apprezzabile il gesto di civiltà della Dirigenza di non autorizzare l’uso delle trappole, la decisione di adottare il metodo della caccia in tana. Si tratta di una caccia atroce, contro la quale si stanno mobilitando in tutta Italia associazioni, cittadini e anche politici: nei mesi in cui la volpe sta svezzando i suoi volpacchiotti, i cacciatori/operatori faunistici sono autorizzati a sterminare la famigliola, mandando cani appositamente addestrati dentro le tane dove mamme e cuccioli sono rifugiati, e facendoli sbranare vivi. Chi riesce a scappare fuori muore sotto i colpi dei cacciatori. Altrettanto dolorosa sarà la sorte dei poveri cuccioli nel caso improbabile riescano scampare l’attacco di cani e operatori, perché, rimasti soli, moriranno inevitabilmente di fame.

Riteniamo che l’uccisione di queste volpi non abbia alcun fondamento scientifico, né alcuna utilità.
Non possono infatti le volpi essere in sovrannumero, sia perché i censimenti che ne decretano la morte sono effettuati dagli stessi cacciatori in persona che partecipano all’uccisione, sia perché esse sono territoriali, e dunque ogni esemplare vive da solo nella sua area.
Né la volpe può essere considerata dannosa; viceversa, celebri studi effettuati da Enti non di parte, hanno ampiamente dimostrato che essa; come del resto tutte le specie viventi, apporta un utile contributo nel mantenimento degli equilibri di altre specie e nel fondamentale ruolo di “spazzino”.
E’ provato che l’uccisione delle volpi, ai fini della loro riduzione numerica, è completamente inutile a causa della loro territorialità, poiché l’area lasciata libera viene immediatamente occupata da una volpe vicina. Proprio per questo motivo, infatti, l’uccisione delle volpi è addirittura altamente sconsigliata da un importante studio della Regione Friuli Venezia Giulia, per evitare la diffusione di malattie conseguente all’innescarsi di spostamenti a catena.

La decisione della Provincia di Ascoli Piceno è espressamente volta ad eliminare le potenziali concorrenti dei cacciatori, i quali vogliono, e ottengono, l’esclusiva di uccidere le migliaia di fagiani e lepri, completamente estranei all’ambiente, ma rilasciati ogni anno nelle campagne per il loro divertimento.
La fauna selvatica, comprese le volpi, è un patrimonio che appartiene a tutti i cittadini., e come tale va tutelata nell’interesse della collettività. Se i cacciatori lamentano danni dalle predazioni delle volpi, tra l’altro ipotetici essendo ampiamente provato che la volpe è onnivora, il loro è interesse minoritario che, come stabilito dal Consiglio di Stato, deve soccombere rispetto all’interesse collettivo generale.

Chiediamo agli Amministratori della Provincia di Ascoli Piceno, per quanto di propria competenza, di interrompere immediatamente le battute di caccia alla volpe, perché altamente lesive di tutte le specie di fauna selvatica che sono in periodo di riproduzione; di revocare il provvedimento di autorizzazione della caccia in tana perché in contrasto con le leggi sul maltrattamento degli animali ed eticamente inaccettabile; di escludere dal Regolamento Provinciale n 55/2008.la possibilità di effettuare gli abbattimenti delle volpi mediante la caccia in tana, nonché mediante l’altrettanto atroce metodo delle trappole, sia per quanto attiene alle volpi che ai corvidi.

Nome e Cognome

https://www.facebook.com/events/394974707277445/

7M
06-05-2013, 14:05
Fatto anche questo!!