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Visualizza Versione Completa : Seminario con Diane Addie - Coronavirus e Fip


BarbaraB
17-05-2013, 18:24
Con l'autorizzaizone dello staff di Micimiao volevo informare tutti gli interessati che domenica 23 giugno a Pistoia si svolgerà un seminario dal titolo "Peritonite Infettiva Felina (FIP): novità nell’approccio clinico e diagnostico e nella prevenzione in allevamento" con una delle più grandi esperte del mondo sull'argomento, la Dott.ssa Diane Addie, che ci aggiornerà sulle più recenti scoperte e ricerche.
E' un evento davvero straordinario e vale la pena di partecipare!
Il seminario è organizzato dall'ANFI Toscana e più precisamente dalla Dott.ssa Francesca Serena, ben nota studiosa e veterinaria.
E' prevista una traduzione consecutiva per coloro che non hanno dimestichezza con l'inglese, quindi tutti saranno in grado di seguire il seminario.

Potete trovare tutte le informazioni per partecipare qui:

http://www.catwelfare.net/cphEventi.aspx

seguendo il link della pagina dell'evento FB indicato.
Vi avviso che la partecipazione prevede un contributo che dovrebbe essere di 30€ o di 50€ se comprensivo del pranzo e bisogna prenotarsi per tempo attraverso una scheda di iscrizione (appena disponibile posso linkarla agli interessati oppure la trovate su FB) .
Io ci sarò, se venite fatevi riconoscere! :)

7M
17-05-2013, 18:37
Sicuramente è una cosa molto interessante!! Purtroppo non credo di farcela perchè in quei gg dovrei essere in Francia per lavoro, ma grazie di averlo segnalato....

BarbaraB
17-05-2013, 18:58
Sapevate che la Dr.Addie è anche nel Panel di esperti dell'Advisory Board of Cats Diseases? l'ABCD è l'organizzazione che raccoglie gli infettivologi veterinari che si occupano di studiare le evidenze della medicina vaccinale e di fornire le Linee Guida con le migliori pratiche per la vaccinazione e la gestione delle malattie infettive feline, sul sito c'è anche la possibilità di iscriversi alla loro Newsletter!

http://abcd-vets.org/Pages/Home.aspx

BarbaraB
27-06-2013, 11:34
Il seminario è stato super interessante, credo che questa sia stata la migliore iniziativa sui gatti a cui ho partecipato da diversi anni a questa parte! Sinceramente mi sento di ringraziare l'ANFI Regione Toscana per l'iniziativa lodevole da ogni punto di vista!

Diane Addie ci ha detto che le diagnosi di FIP che i veterinari fanno basandosi sui segni clinici sono sbagliate nell'80% dei casi, quindi è necessario che noi tutti, allevatori, veterinari, ma anche semplici amatori, abbiamo una idea di cosa è, da cosa è causata e con quali metodi si possono fare delle diagnosi la cui attendibilità sia la più alta possibile!

Senza volersi sostituire in alcun modo ai nostri Vet, essere informati significa saper porre le domande giuste e ottenere delle risposte adeguate, nonchè poter monitorare analisi e risultati in maniera corretta, senza essere costretti a spendere capitali in esami del tutto inutili (purtroppo succede...)
Considerate inoltre che se ad esempio il vostro gatto ha la toxoplasmosi e il medico la cura come FIP... lo uccide! :cry:
Mentre se scopre che è toxo e non fip (semplice quick test) ve lo guarisce con dei semplici antibiotici con diagnosi quasi sempre favorevole! :D

Come tutti sanno ormai, la Peritonite infettiva felina (FIP) è dovuta ad una mutazione del coronavirus felino (FCoV), un virus a forma circolare con tanti “raggi” tutti intorno (da qui il suo nome) che di suo, se infetta un gatto, provoca disturbi gastrointestinali di più o meno grave entità, poi si cura e passa, ma per due o tre settimane viene espulso con le feci, la diarrea e quindi va nell’ambiente dove resta anche per sette settimane. Un sistema immunitario perfetto lo debella anche in maniera asintomatica, ma il gatto può reinfettarsi ogni volta che ritorna in contatto col virus specie se non è in buone condizioni e non ha un sistema immunitario ben funzionante (cioè non crea una risposta anticorpale immunizzante come per altri virus).
E’ bene specificare che il coronavirus felino NIENTE a che vedere ha con quello che provoca la SARS! Il FCoV non si attacca all’uomo! :cool:

Diane ha illustrato alcuni semplici test (come il test RIVALTA in caso di FIP umida cioè quella col versamento per capirsi: 10ml acqua demineralizzata e due o tre gocce di aceto, si mette nell'ampolla una goccia di essudato,se cade lentamente restando intera è possibile FIP con un attendibilità del 58%, se invece cade abbastanza velocemente sfaldandosi nella caduta non è FIP al 97%!!!!) e ci ha dato i parametri riguardanti le analisi che indicano la presenza di FIP!
Si trova tutto sul suo sito, tradotto anche in italiano! Ecco il link:

http://www.dr-addie.com/Italian/indexit.html

Qui c’è l’algoritmo diagnostico consigliato da lei:

http://www.dr-addie.com/downloads/FIPdiagnosisflowchartItalian.pdf

Credo che tutti noi dovremmo non solo darci un’occhiata, ma portarlo anche ai nostri vet! ;)
Abbiamo esaminato molti casi che ci ha presentato e indubbiamente l’uso degli step dell’algoritmo facilita la diagnosi in maniera incredibile!

Diane Addie ci ha anche parlato della prevenzione: innanzitutto l’ALIMENTAZIONE, i gatti devono mangiare variato il più possibile e soprattutto essendo carnivori obbligati devono mangiare “real meat”, vera carne, non farine o altro e soprattutto pochissimi cereali! L’accumulo di tossine li rende deboli, stressati e favorisce un cattivo funzionamento del sistema immunitario e quindi per il coronavirus è più facile fare danni e persino mutare in FIP. Ci ha anche parlato dell’arginina che è in grado di bloccare il corona e che è contenuta nella carne “vera” con cui è assolutamente necessario nutrire i nostri gatti perché il giusto apporto di arginina è necessario! Ci ha messo in guardia anche dall’uso eccessivo o improprio della L-lisina, importantissima per contrastare l’herpes ma deleteria per il coronavirus perché contrasta l’arginina…

In secondo luogo l’IGIENE! Dato che si trasmette attraverso le feci sono le cassettine dei nostri gatti in casa le più incriminate! Tutti gli ambienti in cui passano i gatti il gatto è bene siano tenuti più puliti possibile, cassettine, tappetini, tiragraffi, soprattutto negli allevamenti, nei gattili e in presenza di più gatti. Ma basta la semplice varichina e/o il vapore/acqua calda!
Ci sono inoltre lettiere che eliminano il virus, l’elenco delle marche che ha provato e che lo eliminano è sul suo sito!
Il terzo importantissimo fattore è lo STRESS! Attenzione a non stressare troppo il gatto in nessuna occasione… Secondo la Addie anche la vaccinazione contro la FELV specie nei cuccioli è troppo pesante, stressante e pericolosa! Va fatta solo se necessaria…
Altro fattore è la FAMILIARITA’, ci sono linee di sangue che portano la facilità del FCoV a tramutarsi in FIP. Per questo è importante che i gatti di razza abbiano una consanguineità più bassa possibile, proprio per favorire la riduzione della frequenza genica di questa patologia (come di tantissime altre! Anche qui si ha la conferma che l’inbreeding, cioè la consanguineità è deleteria e che il pedigree nei gatti di razza è importantissimo se non altro per controllare che la consanguineità del micio che si sta comprando sia bassa e quindi abbia meno rischio di malattie genetiche…)

Infine ci ha parlato delle varie cure fra cui quelal a base di Interferone che purtroppo raramente guarisce, ma in uno almeno dei casi che ci ha illustrato ha funzionato!
Vi consiglio di leggervi il sito, è fatto benissimo, riassume bene tutto quello che Diane Addie ha detto alla conferenza di Pistoia (molto più di quanto ho esposto io per sommi capi!) ed è sempre e in continuazione aggiornato!

Spero di aver riportato tutto in maniera corretta e di essere stata utile! :o

lelle
27-06-2013, 12:31
Grazie Barbara, leggerò con molta attenzione le novità e spero che si trovi presto una soluzione per questa maledetta cosaccia che porta via tanti piccini... spero anche che i vet, si aggiornino, perchè troppo spesso quando purtroppo non si capisce bene cosa abbia il micio... si parla di FIP...:cry:

7M
27-06-2013, 13:27
Grazie Barbara, post interessantissimo; mi leggerò bene il sito della Dr Addie, cmq già alcune cose molto utili le ho apprese dal tuo post!!

DonPepeDeVega
27-06-2013, 13:48
.. Molto molto interessante... grazie.. :D

.. ne approfitto per chiederti di dare da parte mia due grattini al neo-eunuco.. :D

Starmaia
27-06-2013, 14:26
Qui c’è l’algoritmo diagnostico consigliato da lei:

http://www.dr-addie.com/downloads/FI...artItalian.pdf

Volevo solo segnalare che questo non si apre.

Per il resto, tutto molto interessante. Grazie!

7M
27-06-2013, 14:28
Volevo solo segnalare che questo non si apre.

Prova con questo link
http://www.dr-addie.com/downloads/FIPdiagnosisflowchartItalian.pdf

Starmaia
27-06-2013, 14:31
Questo sì, ora segnalo che sostituiscano quello nel post.
Grazie :)

violapensiero
27-06-2013, 14:40
Fatto.
Grazie per le info Barbara!:)

zaari70
27-06-2013, 16:27
Grazie Barbara, aspettavo un tuo riassunto con ansia :)

Va lentina
28-06-2013, 13:06
Una domanda. Nell'arco dei miei 14 anni di volontariato, mi è capitato, purtroppo, di assistere alle nefaste diagnosi di FIP (pre e post mortem). Premesso che il sito della dott.sa Addie è interessantissimo (la seguo da anni e la considero un guru dell'argomento) trovo attinenza tra le sue affermazioni e alcuni casi che mi è capitato di affrontare. Interessante anche il discorso dell'alimentazione e della sabbietta. La mia domanda sorge ora. Come mai i pochi casi di FIP che si sono verificati nella nostra associazione, riguardavano il 99% cuccioli a cui si è scatenata a seguito della sterilizzazione? Parlo cuccioli di circa 6/8 mesi. Può una alimentazione sbagliata favorire lo sviluppo di questo virus nell'arco di così poco tempo? (Ammesso e non concesso che non penso che siano in molti a dare alimenti contenti L-lisina che sappiamo essere impiegati prevalentemente da una azienda in particolare nelle referenze per cuccioli)
Presso le nostre strutture i casi di FIP che si sono verificati sono stati esattamente 3, che in 14 anni non sono molti, ma comunque in tutti e tre i casi riguardava gattini addirittura di età inferiore ai 6 mesi, solitamente dal carattere molto remissivo. Può il carattere un po' timido, in qualche modo, incentivare lo sviluppo di questo virus?
Altra domanda, c'è qualcuno che ha avuto esperienza con casi di Felv+ in gatti adulti che evolve in FIP? No perché a me solo in queste ultime settimane, me ne son stati riferiti 3.
Può essere che questo virus stia mutando?

TheQueen
30-06-2013, 09:58
Grazie per il riassunto, Ciccio per fortuna non ha la fip ma sei stata un tesoro a riassumerci tutto. :o