7M
18-06-2013, 18:13
Lettera da inviare (cambiando l'oggetto perchè non venga cestinata) a:
dimatteosindacomonreale@yahoo.it; marco.intravaia@hotmail.it; sindaco.monreale@comune.monreale.pa.it; randagismo@asppalermo.org
Egregio sindaco
sono mamme con i loro piccoli affamati, coperti di piaghe, spaventati......in un parola sono cani randagi siciliani.
Non cani milanesi o fiorentini....o tedeschi, ma...cani randagi di Monreale.
Cioè quei cani che hanno intrapreso il percorso dell'evoluzione con l'uomo ma poi si sono fermati nella nostra città e lì hanno trovato fame, sofferenza e morte.
Vorremmo che il marchio del randagismo non macchiasse più la Sicilia, noi volontari ci impegniamo ogni giorno per cancellarlo, con grande fatica ma anche con determinazione perchè non abbiamo due cuori uno per gli animali e uno per gli umani e la compassione si deve a tutti quelli che soffrono.
Poichè il DPR 31 marzo 1979 e il D.P.R. 8 febbraio 1954 n. 320 assegnano al sindaco la responsabilità del benessere di tutti gli animali sul suo territorio e considerando che gli animali non stanno bene, le chiediamo di incontrarci e di ascoltare le nostre ragioni anche in funzione delle leggi di tutela animali in vigore.
Nella speranza quindi di applicare anche nella nostra città il Trattato di Lisbona che impone agli Stati membri di considerare gli animali quali esseri senzienti, restiamo in attesa di incontrarla.
Disitnti saluti.
nome cognome indirizzo
dimatteosindacomonreale@yahoo.it; marco.intravaia@hotmail.it; sindaco.monreale@comune.monreale.pa.it; randagismo@asppalermo.org
Egregio sindaco
sono mamme con i loro piccoli affamati, coperti di piaghe, spaventati......in un parola sono cani randagi siciliani.
Non cani milanesi o fiorentini....o tedeschi, ma...cani randagi di Monreale.
Cioè quei cani che hanno intrapreso il percorso dell'evoluzione con l'uomo ma poi si sono fermati nella nostra città e lì hanno trovato fame, sofferenza e morte.
Vorremmo che il marchio del randagismo non macchiasse più la Sicilia, noi volontari ci impegniamo ogni giorno per cancellarlo, con grande fatica ma anche con determinazione perchè non abbiamo due cuori uno per gli animali e uno per gli umani e la compassione si deve a tutti quelli che soffrono.
Poichè il DPR 31 marzo 1979 e il D.P.R. 8 febbraio 1954 n. 320 assegnano al sindaco la responsabilità del benessere di tutti gli animali sul suo territorio e considerando che gli animali non stanno bene, le chiediamo di incontrarci e di ascoltare le nostre ragioni anche in funzione delle leggi di tutela animali in vigore.
Nella speranza quindi di applicare anche nella nostra città il Trattato di Lisbona che impone agli Stati membri di considerare gli animali quali esseri senzienti, restiamo in attesa di incontrarla.
Disitnti saluti.
nome cognome indirizzo