sissi206
23-07-2013, 22:14
Voglio raccontarvi la mia esperienza con uno dei gatti che fa parte della mia famiglia e sarà per sempre nei miei pensieri. Poi voi potrete crederci o meno a quello che vi racconto, a me se qualcuno me lo avesse raccontato non ci avrei creduto, ma ora posso credere che anche gli animali soffrono e che possono essere creature migliori di noi esseri umani.
Nel 2001, io avevo solo otto anni, e mia nonna è scomparsa. Tutta la famiglia stava malissimo perché erra davvero una persona stupenda e buonissima. Mio nonno le era stato sempre fedele avevano avuto 7 figli, altrettanti nipoti e pronipoti.
Qualche mese dopo la sua morte un mio vicino di casa, portò nel cortile del condominio una gattina di 3 mesi trovata per strada (com'era solito a fare, ora abbiamo raggiunto la soglia di più di 5 gatti, e tutto il condominio si impegna a curare questi piccoli trovatelli). La gattina era molto "vivace" e un po' aggressiva, non si faceva avvicinare da nessuno, aveva molta paura, e mangiava solo dopo che tu eri andato via.
Mio nonno era solito andare nell'orto, e quando vedeva arrivare tempo brutto metteva nel garage una ciotola con dei croccantini per la gatta.
Da poco a poco questa gatta lo seguiva nell'orto, in garage, in casa...c'è stata anche una discussine con il vicino che l'aveva portata perchè questa micina la voleva la sua figlia, solo che lei abitava a Londra per lavoro, e quindi alla fine hanno ceduto e hanno lasciato che la curasse mio nonno.
Col passare dei giorni il suo nome diventò Micia, aveva continuato a seguire mio nonno ovunque a volte perfino in bagno.
Mi ricordo una scena buffissima: eravamo tutti in salotto a casa del nonno, giocavamo a carte e guadavamo striscia e c'era Micia che si faceva coccolare dalla mia sorellina. Quando lei smise di farle le coccole per guardare la tv, Micia si mise tra il mobile del salotto e la tv e si mise a miagolare e a fissarci! come per dire "ehi io sono qui! chi mi coccola? cagatemi!"
Ogni volta che a mio nonno gli facevano male le gambe lei andava a stendersi sopra.
Aveva perfino una camera tutta sua, dormiva nel letto, beveva dal bicchiere sulla tavola, faceva i suoi bisogni nel bidet e poi ti veniva a chiamare per dire guarda che ho fatto pipì, poi le abbiamo insegnato a farsi vedere vicino alla porta e così chi c'era, ma spesso ci teneva a farlo il nonno l'accompagnava in cortile l'aspettava e in meno di 10 minuti tornavano in casa assieme.
La Micia ha avuto 5 gattini, il nonno li ha regalati: due al vicino, uno alla sua nipote più grande che voleva un gattino, erano rimasti solo quelli neri. Decise di chiamare la femmina Nerina, e il maschio Marco. (Mia nonna aveva trovato un gattino quando era giovane e lo aveva chiamato Marco).
Marco purtroppo lo hanno ucciso, non vi dico quanto siamo stati male..in fondo alla mia via abita un vecchietto, forse ora morto, attirava gli animali del nonno e li avvelenava, ha ucciso anche il suo cane Lampo, continuava a dire che bel cane me lo dai? e ogni tanto lo beccavano a portarlo a spasso...
Non passavano gli anni solo per la Micia ma anche per il nonno. Ogni notte stava peggio, faceva fatica a respirare e allora i suoi figli tra cui mio padre facevano i turni per la notte. La Micia si era affezionata più a mio padre rispetto agli altri sei figli, anche perchè le mie zie dicevano che il gatto in casa sporca e la buttavano sempre di fuori...Mio padre dormiva nel "letto della Micia" con lei affianco.
La Micia è stata la prima a capire i problemi respiratori del nonno, già da alcuni pomeriggi quando il nonno andava a dormire vedevo il suo comportamento "allarmato" dormiva sul letto vicino ai suoi piedi, cosa che non aveva mai fatto perchè lei aveva un letto tutto suo.
Una sera mio nonno si era aggravato sempre più e mio padre stressato e stanco dalla giornata lavorativa si era addormentato e non se ne ero reso conto. La Micia si è messa a grattare la mano di mio padre senza graffiarlo, si è messa a leccargli la faccia e a piangere, insomma lo è andato a svegliare e lo ha portato nella stanza del nonno e mentre mio padre procedeva con le medicine lei non si è allontanata un istante dal viso di mio nonno e quando il suo respiro è tornato normale lei si è accucciata sul cuscino accanto ed è rimasta li tutta la notte! Non ci potevo credere! invece questa scena l'ho vista altre parecchie volte.
Mio nonno con l'età diventava sempre più impegnativo per i figli, allora decisero di prendergli una badante, ne abbiamo provate 5 o 6 mio nonno le mandava via appena loro cercavano di buttare fuori la gatta! ed è grazie a lei che abbiamo scoperto quella che rubava i detersivi e il cibo, quella che non dava da mangiare a mio nonno, quella che si serviva del suo lavoro da colf per dormire e mangiare e non aiutava mai mio nonno ad alzarsi, andare in bagno ecc...lo capivamo subito appena entravamo in casa da mio nonno se la Micia appena vedeva la badante piangeva oppure soffiava c'era qualcosa che non andava, e le abbiamo "stanate" tutte!
Con l'ultima badante lei sembrava più tranquilla e anche noi che abbiamo avuto l'occasione di conoscerla meglio, l'ultima era molto seria e si vedeva che aveva voglia di lavorare.
Solo che la Micia aveva iniziato a vomitare e non mangiava più, la causa era che non poteva più dormire nel suo letto, ed era costretta a stare più tempo fuori per via delle cure del nonno. L'abbiamo portata dal veterinario sotto costrizione del nonno perchè era molto preoccupato ed in effetti lo eravamo anche noi, il veterinario ha affermato che era il primo caso che vedeva causato da "stress da badante" e ha detto che non aveva mai visto un caso simile, di un animale così affiatato con il padrone.
Mio nonno è morto il 21.6.2013, e la Micia ha sofferto molto.
Un mese prima della sua morte abbiamo sistemato camera sua per far spazio alle attrezzature mediche tipo il lettino, l'attrezzatura per le flebo...e abbiamo messo il materasso di camera sua e altre cose che c'erano prima in casa nel garage.
Ci credete se vi dico che Micia non si è mai mossa da quel materasso? stava tutto il giorno e la notte li sopra ed è ripartita la preoccupazione per il fatto che non mangiasse più.
Nei 3 giorni successivi alla sua morte, era sparita, e io ero preoccupata al sol pensiero di perdere anche lei.
Il quarto giorno è tornata ed ha continuato a piangere e a stare sul materasso. Quando entravi per darle da mangiare si nascondeva. Vederla così, mi faceva compagnia nella mia tristezza.
Amavo mio nonno quasi quanto lei. Ma non avrei mai creduto che un gatto potesse darti tanto.
Ora lo so, e non smetterò mai di pensare alla Micia. Per me non è solo un gatto, è un essere vivente, molto meglio di noi persone.
Sara.
Nel 2001, io avevo solo otto anni, e mia nonna è scomparsa. Tutta la famiglia stava malissimo perché erra davvero una persona stupenda e buonissima. Mio nonno le era stato sempre fedele avevano avuto 7 figli, altrettanti nipoti e pronipoti.
Qualche mese dopo la sua morte un mio vicino di casa, portò nel cortile del condominio una gattina di 3 mesi trovata per strada (com'era solito a fare, ora abbiamo raggiunto la soglia di più di 5 gatti, e tutto il condominio si impegna a curare questi piccoli trovatelli). La gattina era molto "vivace" e un po' aggressiva, non si faceva avvicinare da nessuno, aveva molta paura, e mangiava solo dopo che tu eri andato via.
Mio nonno era solito andare nell'orto, e quando vedeva arrivare tempo brutto metteva nel garage una ciotola con dei croccantini per la gatta.
Da poco a poco questa gatta lo seguiva nell'orto, in garage, in casa...c'è stata anche una discussine con il vicino che l'aveva portata perchè questa micina la voleva la sua figlia, solo che lei abitava a Londra per lavoro, e quindi alla fine hanno ceduto e hanno lasciato che la curasse mio nonno.
Col passare dei giorni il suo nome diventò Micia, aveva continuato a seguire mio nonno ovunque a volte perfino in bagno.
Mi ricordo una scena buffissima: eravamo tutti in salotto a casa del nonno, giocavamo a carte e guadavamo striscia e c'era Micia che si faceva coccolare dalla mia sorellina. Quando lei smise di farle le coccole per guardare la tv, Micia si mise tra il mobile del salotto e la tv e si mise a miagolare e a fissarci! come per dire "ehi io sono qui! chi mi coccola? cagatemi!"
Ogni volta che a mio nonno gli facevano male le gambe lei andava a stendersi sopra.
Aveva perfino una camera tutta sua, dormiva nel letto, beveva dal bicchiere sulla tavola, faceva i suoi bisogni nel bidet e poi ti veniva a chiamare per dire guarda che ho fatto pipì, poi le abbiamo insegnato a farsi vedere vicino alla porta e così chi c'era, ma spesso ci teneva a farlo il nonno l'accompagnava in cortile l'aspettava e in meno di 10 minuti tornavano in casa assieme.
La Micia ha avuto 5 gattini, il nonno li ha regalati: due al vicino, uno alla sua nipote più grande che voleva un gattino, erano rimasti solo quelli neri. Decise di chiamare la femmina Nerina, e il maschio Marco. (Mia nonna aveva trovato un gattino quando era giovane e lo aveva chiamato Marco).
Marco purtroppo lo hanno ucciso, non vi dico quanto siamo stati male..in fondo alla mia via abita un vecchietto, forse ora morto, attirava gli animali del nonno e li avvelenava, ha ucciso anche il suo cane Lampo, continuava a dire che bel cane me lo dai? e ogni tanto lo beccavano a portarlo a spasso...
Non passavano gli anni solo per la Micia ma anche per il nonno. Ogni notte stava peggio, faceva fatica a respirare e allora i suoi figli tra cui mio padre facevano i turni per la notte. La Micia si era affezionata più a mio padre rispetto agli altri sei figli, anche perchè le mie zie dicevano che il gatto in casa sporca e la buttavano sempre di fuori...Mio padre dormiva nel "letto della Micia" con lei affianco.
La Micia è stata la prima a capire i problemi respiratori del nonno, già da alcuni pomeriggi quando il nonno andava a dormire vedevo il suo comportamento "allarmato" dormiva sul letto vicino ai suoi piedi, cosa che non aveva mai fatto perchè lei aveva un letto tutto suo.
Una sera mio nonno si era aggravato sempre più e mio padre stressato e stanco dalla giornata lavorativa si era addormentato e non se ne ero reso conto. La Micia si è messa a grattare la mano di mio padre senza graffiarlo, si è messa a leccargli la faccia e a piangere, insomma lo è andato a svegliare e lo ha portato nella stanza del nonno e mentre mio padre procedeva con le medicine lei non si è allontanata un istante dal viso di mio nonno e quando il suo respiro è tornato normale lei si è accucciata sul cuscino accanto ed è rimasta li tutta la notte! Non ci potevo credere! invece questa scena l'ho vista altre parecchie volte.
Mio nonno con l'età diventava sempre più impegnativo per i figli, allora decisero di prendergli una badante, ne abbiamo provate 5 o 6 mio nonno le mandava via appena loro cercavano di buttare fuori la gatta! ed è grazie a lei che abbiamo scoperto quella che rubava i detersivi e il cibo, quella che non dava da mangiare a mio nonno, quella che si serviva del suo lavoro da colf per dormire e mangiare e non aiutava mai mio nonno ad alzarsi, andare in bagno ecc...lo capivamo subito appena entravamo in casa da mio nonno se la Micia appena vedeva la badante piangeva oppure soffiava c'era qualcosa che non andava, e le abbiamo "stanate" tutte!
Con l'ultima badante lei sembrava più tranquilla e anche noi che abbiamo avuto l'occasione di conoscerla meglio, l'ultima era molto seria e si vedeva che aveva voglia di lavorare.
Solo che la Micia aveva iniziato a vomitare e non mangiava più, la causa era che non poteva più dormire nel suo letto, ed era costretta a stare più tempo fuori per via delle cure del nonno. L'abbiamo portata dal veterinario sotto costrizione del nonno perchè era molto preoccupato ed in effetti lo eravamo anche noi, il veterinario ha affermato che era il primo caso che vedeva causato da "stress da badante" e ha detto che non aveva mai visto un caso simile, di un animale così affiatato con il padrone.
Mio nonno è morto il 21.6.2013, e la Micia ha sofferto molto.
Un mese prima della sua morte abbiamo sistemato camera sua per far spazio alle attrezzature mediche tipo il lettino, l'attrezzatura per le flebo...e abbiamo messo il materasso di camera sua e altre cose che c'erano prima in casa nel garage.
Ci credete se vi dico che Micia non si è mai mossa da quel materasso? stava tutto il giorno e la notte li sopra ed è ripartita la preoccupazione per il fatto che non mangiasse più.
Nei 3 giorni successivi alla sua morte, era sparita, e io ero preoccupata al sol pensiero di perdere anche lei.
Il quarto giorno è tornata ed ha continuato a piangere e a stare sul materasso. Quando entravi per darle da mangiare si nascondeva. Vederla così, mi faceva compagnia nella mia tristezza.
Amavo mio nonno quasi quanto lei. Ma non avrei mai creduto che un gatto potesse darti tanto.
Ora lo so, e non smetterò mai di pensare alla Micia. Per me non è solo un gatto, è un essere vivente, molto meglio di noi persone.
Sara.