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Visualizza Versione Completa : Domandona: secondo noi i nostri gatti sono appagati dalla vita che fanno?


Aletto
26-03-2015, 21:09
Cerco in ogni modo di farli star bene non solo in salute ma anche di testa, ma ci riesco?
In inverno alterno spesso giochi semplici, direi rudimentali, fatti in casa con poco e niente: pezzi di carta piegati a fisarmonica legati con lo spago e appesi alla maniglia, poi sostituiti da palline da ping pong, cartoni da imballaggio ora pronti per saltarci dentro poi ribaltati con una apertura che fa da ingresso per questa specie di tana, sposto i tiragraffi, faccio finta di aver dimenticato una biro sul tavolo ecc ecc ma non tutti contemporaneamente, in modo da stimolarli alla scoperta, all'esplorazione della novità senza che questa sensazione si consumi. Quando secondo me stanno cominciando a stufarsi di una cosa, la tolgo di mezzo e ne propongo un'altra.
Poi con la buona stagione tutto cambia, è la natura a stimolarli e stanno fuori, spesso restano anche a dormire in terrazzo. La natura è insostituibile, ma quando fa freddo e sono in casa riesco a far rimanere inalterato il motivo per cui questo felino esiste?

violapensiero
26-03-2015, 21:54
Domandona da un milione di dollari. Non sappiamo nemmeno noi il motivo della nostra esistenza, figurati i mici...
Per me stai facendo il meglio per loro, con amore, dedizione e continuità. Lo facessero tutti quanti, e non solo per i gatti, sarebbe un mondo migliore, e invece stiamo qui a piangere un folle che per suicidarsi ha ucciso 150 persone..:(

Mialuce
26-03-2015, 22:05
Non so...a me sembrano abbastanza soddisfatti :). I miei quando fa freddo stanno max un paio d'ore fuori poi rientrano il più delle volte spontaneamente, quindi vuol dire che in casa così male non si sta.
I miei, a parte Tigre che gioca con qualsiasi cosa, non giocano tanto, i giochi che gli creo io li snobbano subito, giocano più che altro tra loro.
Certo la vita che fa un gatto in natura è molto diversa, ma non so se sia poi così felice. Io penso che anche loro come noi umani sappiano apprezzare le comodità :), non avere la pancia vuota, non avere freddo, non avere paura...
Per dire, anche la nostra vita non è per niente "naturale", dovremmo vivere come certe tribù che ancora stanno lontane dalla "civiltà", per essere naturali, ma ci piacerebbe, è quello che vorremmo? Io non credo che natura sia sempre sinonimo di positivo.

ElenaRolfi
26-03-2015, 22:21
Per dire, anche la nostra vita non è per niente "naturale", dovremmo vivere come certe tribù che ancora stanno lontane dalla "civiltà", per essere naturali, ma ci piacerebbe, è quello che vorremmo? Io non credo che natura sia sempre sinonimo di positivo.

In parte sono d'accordo, in parte credo che vivere una vita più "secondo natura", scevra dalle tante inutilità del mondo moderno (di cui io sono la prima utilizzatrice, lo ammetto) e il più possibile a contatto con la natura stessa, aumenti la qualità della vita non di poco.

Mialuce
26-03-2015, 23:28
In parte sono d'accordo, in parte credo che vivere una vita più "secondo natura", scevra dalle tante inutilità del mondo moderno (di cui io sono la prima utilizzatrice, lo ammetto) e il più possibile a contatto con la natura stessa, aumenti la qualità della vita non di poco.

Ma su questo sono d'accordo, diciamo che l'ideale sarebbe poter prendere il meglio dai "due mondi", trovare un giusto equilibrio tra le due cose, anche per un discorso di ecosostenibilità ecc., che sarebbe lungo e OT adesso.
Però non è per niente facile prendere SOLO il meglio. è quasi sempre questione di compromessi e di scelte che solo in parte sono individuali.
Quello che rifiuto è il concetto che "secondo natura" sia meglio sempre e comunque. La sterilizzazione, ad esempio, non è secondo natura, non lo sono le cure mediche avanzate, non lo è il calduccio del riscaldamento :). Anche tentare di salvare un cucciolo debole che la mamma rifiuta, ad esempio, non è naturale: la natura è anche crudele.
Io ricordo ad esempio un documentario sui canguri in una riserva australiana in cui tutto veniva lasciato alla natura, la morte di un cangurino di un anno perché la madre non era una "buona madre": io piansi come una fontana, eppure la cosa aveva un senso, per la selezione naturale.

nameless
27-03-2015, 00:04
Anch'io mi sono posta questa domanda quando abbiamo accolto in casa la nostra prima micia 5 mesi fa, e continuo a pormela.
Poco dopo aver adottato la prima gatta abbiamo deciso di ampliare la famiglia pelosa principalmente per far si che potessero giocare tra loro e farsi compagnia quando non ci siamo. Sono convinta che sia stata la cosa più giusta da fare anche per il loro bene.
Sono entrambe qui da poco (anche se già mi sembra che facciano parte della mia vita da sempre) e nonostante abbiamo circa 100mq di terrazzo abbiamo messo le reti a tutte le finestre e alla porta/finestra e non permettiamo loro di uscire, complice anche il freddo di questi mesi.
La casa non è molto grande, e vedendo quanto sono interessate ai movimenti e agli odori esterni mi piacerebbe tanto farle uscire, visto che lo spazio fuori abbonda! Sto pensando di costruire almeno una specie di grosso cubo chiuso con la rete tutto per loro, con dentro tiragraffi e ripiani, anche se preferirei mettere in sicurezza l'intero terrazzo ma essendo così grande ci costerebbe parecchio e non siamo nemmeno sicuri che si possa fare (in termini di permessi condominiali). L'alternativa è mettere la pettorina e portarle al guinzaglio a fare i giri sul terrazzo, ma non è la stessa cosa e preferirei che fossero libere di uscire e girare da sole in totale sicurezza (che poi le controllerei ugualmente e deciderei io quando possono uscire, ma mi piacerebbe che avessero più senso di libertà).
Anche noi le facciamo giocare e stimoliamo la loro curiosità in tutti i modi che ci vengono in mente, sono ancora cucciole quindi molto giocherellone, ma contiamo di farle rimanere attive il più possibile anche quando saranno più grandi, sperando che la vita da appartamento non le annoi troppo.
Tutto considerato sono felicissima di tenerle in casa, dato che la loro alternativa sarebbe stata vivere di stenti in mezzo alla strada (Sheila non avrebbe resistito ancora per molto, da quanto era messa male quando l'hanno trovata :cry: ) quindi resto convinta che quella in appartamento sia una gran bella vita anche per loro, e credo che in fondo lo sappiano bene anche i mici ;) se poi ogni tanto ci si annoia e a volte si tende al sovrappeso per il poco moto... direi che non è un prezzo troppo alto per un'aspettativa di vita e una qualità nettamente superiore a quella in libertà!

ausilia
27-03-2015, 06:46
penso di no
ma come noi, non sarebbero comunque più in grado di vivere la vita per cui erano naturalmente programmati
anche i gatti di strada sono gatti "domestici"; senza le risorse di cibo degli umani, fossero anche rifiuti, senza il calore generato dalle nostre case, anche all'esterno, senza i rifugi delle nostre cantine, cortili ed anche macerie di vecchi stabili ed auto abbandonate, faticherebbero a sopravvivere

devash
27-03-2015, 07:28
Le mie si, sicuramente, specie ora che siamo in una casa bella grande. Corrono, hanno tanti posti in cui stare al sole, tanti giochi, amore e pappa buona, cure e affetto continui. Certo, Becky è gatta figlia unica tendenzialmente, quindi tollera la soralla ma non la cerca, Soraya invece ha proprio bisogno del contatto umano e felino, è una coccolona.
Nell'altra casa avevano un terrazzo enorme in sicurezza ma ci stavano poco, poi preferivano il divano. Pigrone...

7M
27-03-2015, 10:07
anche i gatti di strada sono gatti "domestici"; senza le risorse di cibo degli umani, fossero anche rifiuti, senza il calore generato dalle nostre case, anche all'esterno, senza i rifugi delle nostre cantine, cortili ed anche macerie di vecchi stabili ed auto abbandonate, faticherebbero a sopravvivere

Certo la vita che fa un gatto in natura è molto diversa, ma non so se sia poi così felice. Io penso che anche loro come noi umani sappiano apprezzare le comodità, non avere la pancia vuota, non avere freddo, non avere paura...
Per dire, anche la nostra vita non è per niente "naturale", dovremmo vivere come certe tribù che ancora stanno lontane dalla "civiltà", per essere naturali, ma ci piacerebbe, è quello che vorremmo? Io non credo che natura sia sempre sinonimo di positivo.

Quoto entrambe queste parti!!
A che scopo vivere una vita avventurosa ma troppo corta o con problemi?
I miei gatti vivono solo in appartamento e sono sereni, giocano, corrono, si rotolano sui letti... Credo proprio che l'esterno a loro non manchi proprio, neppure a chi come Mimi ci ha passato 2 anni e 1/2 (anzi a maggior ragione a lei che ha conosciuto la vita randagia!). Ci tengo a dire che l'unica che poteva uscire nella sua vecchia famiglia (seppure solo durante le vacanze al mare) è Milou che ha contratto in questo modo la FIV. Ne valeva la pena? Assolutissimamente NO

In fin dei conti è come con i figli (per chi ne ha), magari vorrebbero fare cose pericolose che però li appagherebbero, ma almeno fino a che sono minorenni sta a noi impedirglielo!!

ElenaRolfi
27-03-2015, 10:10
Ma su questo sono d'accordo, diciamo che l'ideale sarebbe poter prendere il meglio dai "due mondi", trovare un giusto equilibrio tra le due cose, anche per un discorso di ecosostenibilità ecc., che sarebbe lungo e OT adesso.
Però non è per niente facile prendere SOLO il meglio. è quasi sempre questione di compromessi e di scelte che solo in parte sono individuali.
Quello che rifiuto è il concetto che "secondo natura" sia meglio sempre e comunque. La sterilizzazione, ad esempio, non è secondo natura, non lo sono le cure mediche avanzate, non lo è il calduccio del riscaldamento :). Anche tentare di salvare un cucciolo debole che la mamma rifiuta, ad esempio, non è naturale: la natura è anche crudele.
Io ricordo ad esempio un documentario sui canguri in una riserva australiana in cui tutto veniva lasciato alla natura, la morte di un cangurino di un anno perché la madre non era una "buona madre": io piansi come una fontana, eppure la cosa aveva un senso, per la selezione naturale.

Eh si, purtroppo io da biologa evoluzionista sto dalla parte della selezione naturale, e non riesco a concepire madre natura come " crudele" ..però capisco bene il tuo punto di vista

ElenaRolfi
27-03-2015, 10:12
E comunque secondo me il mio tigrottone senza leccarmi e salirmi in testa non ci sa stare!!!! :D

Aletto
27-03-2015, 10:31
Ma nessuno pensa che stiano meglio in strada e senza di noi, il senso del thread è quello di far stare i nostri mici il meglio possibile ognuno secondo le proprie possibilità, di chiederci se stanno veramente bene non solo di salute :), di diventare un po' gatti anche noi per avere un punto di vista più vicino al loro

edit: sono sotto la nostra tutela e ne siamo responsabili tanto quanto lo siamo della nostra vita

marina1963
27-03-2015, 10:36
C'è da dire che la natura nella quale il gatto sicuramente potrebbe sopravvivere grazie alle sue doti di felino cacciatore, di fatto non esiste più. Sicuramente non esiste più nelle città.... ma ho i miei dubbi che anche in campagna un micio riuscirebbe a sopravvivere da solo.

7M
27-03-2015, 10:39
Ma nessuno pensa che stiano meglio in strada e senza di noi, il senso del thread è quello di far stare i nostri mici il meglio possibile ognuno secondo le proprie possibilità, di chiederci se stanno veramente bene non solo di salute, di diventare un po' gatti anche noi per avere un punto di vista più vicino al loro

Certo Marina!! Io sono convinta e lo vedo dal loro comportamento, che i miei mici stanno bene come stanno ora!!

Aletto
27-03-2015, 10:54
Certo Marina!! Io sono convinta e lo vedo dal loro comportamento, che i miei mici stanno bene come stanno ora!!

Ed io ne sono felice, questo è il nostro compito, li amo talmente che farei di tutto per loro, ma non riesco a smettere di fumare :cry: ed a loro non fa bene :cry: lascio sempre qualche spiraglio aperto, mi faccio le sigarette da sola che puzzano meno :shy:

egi
27-03-2015, 10:56
secondo me NI.
solo perchè ritornano ogni giorno non significa che siano più felici a casa mia che nel giardino o in una selva o in mezzo alla discarica. penso sia anche molto questione di abitudine.
penso a quelle persone che, passati anni in prigione, si trovano finalmente liberi ma scelgono di rimanere lì, perchè non saprebbero cosa fare fuori dallo spazio cui erano abituati.
so per certo che faccio il massimo che posso per garantire loro salute e benessere, ma non so se siano effettivamente felici.

ausilia
27-03-2015, 12:20
C'è da dire che la natura nella quale il gatto sicuramente potrebbe sopravvivere grazie alle sue doti di felino cacciatore, di fatto non esiste più.
straquoto all'ennesima potenza!
ma il gatto, che non lo sa, continua a cercare un posto adatto alla sopravvivenza sua e della specie, migra, si sposta e, mentre lo fa, è quasi felice, sempre che un gatto (ed un umano razionale) possa esserlo
certamente non si annoia e vive più pienamente la sua vita che nel nostro soggiorno
soltanto che poi arriva un'auto e lo spalma in mezzo alla strada :(

Aletto
27-03-2015, 12:26
secondo me NI.
solo perchè ritornano ogni giorno non significa che siano più felici a casa mia che nel giardino o in una selva o in mezzo alla discarica. penso sia anche molto questione di abitudine.
penso a quelle persone che, passati anni in prigione, si trovano finalmente liberi ma scelgono di rimanere lì, perchè non saprebbero cosa fare fuori dallo spazio cui erano abituati.
so per certo che faccio il massimo che posso per garantire loro salute e benessere, ma non so se siano effettivamente felici.

Anche secondo me NI, nonostante il nostro impegno

@ marina1963: l'alternativa non è la libertà totale, non ho mai studiato la vita di un gatto wild e non so quanto viva, sicuramente meno dei nostri, ma penso piuttosto alla "mens sana in corpore sano" che riusciamo ad offrir loro

Mialuce
27-03-2015, 13:49
Non lo so...io forse sono positiva di natura, o forse è perché non sono di carattere avventuroso...
Però, da quello che ho letto, il gatto è un animale domestico da millenni, non è un leone né una tigre. E la sua domesticazione è stata particolare, un'autodomesticazione, ricordo ad esempio la storia degli egiziani, i gatti si avvicinarono ai granai perché li si concentravano i topi, e quindi all'uomo.
Quindi nella mia visione il gatto ha scelto di dividere la sua vita con l'uomo e questo succede nel bene e nel male...nel godere dei progressi, nel perdere qualcosa, esattamente come noi.

Dei miei gatti, Lizzie è probabilmente l'unica che avrebbe qualche chance di sopravvivere in natura (intendo un vero bosco, non una colonia): è ottima cacciatrice, è prudente e guardinga.
Ricordiamo che il gatto non è solo predatore in natura, è anche preda: qui nei boschi ci sono le volpi, faine e da qualche anno sono tornati i lupi. Qui la natura esiste ancora, però gatti selvatici non ce ne sono: nonostante molti siano liberi di girare come vogliono, nessuno sceglie la libertà nel bosco :)
E lo so che quando ho messo il giardino in sicurezza le ho tolto la gioia della caccia. Però, mentre la guardo che dorme rilassatissima sull'amaca, bella pasciuta e lucida, in salute, e me la immagino come potrebbe essere in natura...non riesco a pensare che sarebbe meglio.
Mio marito quando guarda i gatti dice "stanno meglio di noi". A volte lo penso anch'io. Loro probabilmente non si chiedono se sono felici. Hanno un bisogno, che sia fame, sete, sonno, voglia di coccole, voglia di giocare, se riescono a soddisfarlo credo che siano felici. Forse non intendono la felicità come noi, complicati come siamo, ma la intendono come benessere.

Aletto
27-03-2015, 14:12
Sì il gatto è con noi da circa 10.000 anni se non sbaglio. Però tu hai messo il giardino in sicurezza, per cui ci possono stare, si possono arrampicare sugli alberi, possono sentire la provenienza dei odori, i gatti liberi di solito non si avventurano in territori non sicuri essendo solitari e non protetti da un branco. I gatti di casa non si chiedono se sono felici o meno, non sanno cosa sia la felicità, secondo me siamo noi a dover capire se i nostri mici hanno una vita che li appaghi abbastanza. Ora qui ad esempio ci sono le porte finestre aperte ma loro stanno dentro ma sanno di poter andare fuori, il verde è rigenerante anche per noi :)

7M
27-03-2015, 14:38
li amo talmente che farei di tutto per loro, ma non riesco a smettere di fumare ed a loro non fa bene lascio sempre qualche spiraglio aperto, mi faccio le sigarette da sola che puzzano meno

Io non sono certo una salutista, soprattutto per quanto mi riguarda, ma per i miei pelosi sì. Al limite puoi fumare in giardino o in terrazza... Quando è arrivata Maya mia mamma fumava, seppure non tanto: le ho detto che avrebbe dovuto smettere per il bene della gattina, cosa che ha subito fatto!! Pensa che ci sono alcuni studi sul fatto se il gatto di un fumatore possa ammalarsi più facilmente di tumore di uno di non fumatore... Fatalità Milou viveva in una famiglia il cui marito fumava molto ed ha avuto un melanoma oculare... Mah??? Meglio non rischiare...

spritz
27-03-2015, 15:01
Io non sono certo una salutista, soprattutto per quanto mi riguarda, ma per i miei pelosi sì. Al limite puoi fumare in giardino o in terrazza... Quando è arrivata Maya mia mamma fumava, seppure non tanto: le ho detto che avrebbe dovuto smettere per il bene della gattina, cosa che ha subito fatto!! Pensa che ci sono alcuni studi sul fatto se il gatto di un fumatore possa ammalarsi più facilmente di tumore di uno di non fumatore... Fatalità Milou viveva in una famiglia il cui marito fumava molto ed ha avuto un melanoma oculare... Mah??? Meglio non rischiare...

Quoto! Non riesci a uscire a fumare? Oppure scegli una stanza per fumare e quando fumi chiudi la porta e prima di far entrare i gatti lasci aperta la finestra per un po.
Io non fumo in casa per spritz, che poi è meglio così finisce che se sono in casa non fumo. Ma in generale quando sono fuori non fumo se c'è gente vicino perché lo trovo maleducato.

Comunque il mondo è cambiato, per noi e per loro, e secondo me i nostri mici stanno benone. Certo potrebbero stare meglio, così come noi potremmo stare meglio! Io ho avuto parecchie discussioni con amici riguardo i gatti in casa, secondo me c'è quest'idea diffusa secondo la quale i gatti devono uscire, così come i cani stanno in giardino. Ma un cane secondo voi sta bene in giardino? Sono animali da branco, anche loro cacciatori! Eppure sento poca gente chiedersi "starà bene il mio cane sempre solo in giardino?".

Starmaia
27-03-2015, 15:26
Io ho visto la differenza tra un gatto infelice e disperato e un gatto felice.
Ora posso dire che sì, questi quattro gatti stanno bene come e dove sono.

Aletto
27-03-2015, 20:35
@6M: fa male anche a me! con le sigarette "fai da te" ho diminuito molto inoltre sono sottili corte e semivuote, tipica scusa da tabagista ma è vero. Mi aiuta molto non fumare al lavoro, prima fumavo in macchina e ora no, non fumo in camera da letto che ci sono i mici che vengono a dormire, fumo in salone che è veramente molto grande con una finestra aperta. Mi prometto di fare di meglio :shy:

@Spritz: Magari avessi un giardino per far stare fuori i gatti! E il cane in giardino da solo non sta bene, e secondo me un sacco di persone non sa ben gestire il proprio cane

@Starmaia: beh, se li paragoniamo a quelli infelici e disperati basta poco a farli star meglio dai! Io vorrei offrire loro il più possibile per avere dei gatti appagati come felini offrendogli inoltre la sicurezza che fuori non avrebbero, da qui la mia domandona

mr_ders
27-03-2015, 21:29
Secondo me i miei sono sereni e contenenti, non hanno interesse ad uscire e il caldo se lo godono sul terrazzo.
Io cerco di esser presente e dar loro il massimo.
Penso che dei miei nessuno sarebbe in grado di cavarsela fuori....

violapensiero
27-03-2015, 23:43
Ho ancora negli occhi Chicca quando stava in cortile le ore da sola, abbandonata e ferita. Eppure quando mi vedeva non mangiava, semplicemente mi faceva le fusa, era felice!
Un giorno l'ho presa, ho pensato che non avrei fisicamente retto alla sua morte, giorno dopo giorno, le ho dato un'opportunità di vita, sapendo che poteva anche andare male.
Ora è vicino a me, in braccio, e fuseggia tantissimo...
Non faccio filosofia su queste cose, libertà vs comodità è un falso mito. Anche i clochard allora dovrebbero essere più felici di noi...io non farei loro questa domanda...

Mialuce
28-03-2015, 00:24
Io i miei li osservo spesso quando stanno in giardino. Non è che facciano chissà cosa a dire il vero.
Prima di tutto non ho veri alberi per ora, solo un glicine e un melo che però sono ancora piccoli per le arrampicate.
Mia di solito mangia un po' d'erba e poi dorme al sole :D, non è mai stata una gatta molto attiva.
Tigre nella bella stagione dà la caccia alle farfalle e alle lucertole, ma ci passerà giusto mezz'ora, poi si mette a dormire (lui all'ombra) oppure sta sul muretto che dà sulla strada a guardare chi passa.
Per Lizzie dopo che il giardino è in sicurezza ha perso molto la sua attrattiva, che era quella di luogo di passaggio per il mondo esterno, il suo divertimento era portarmi topi, uccelli e pipistrelli vivi o morti, a volte divisi in pezzi vari. Io mi divertivo molto meno. Ora la vedo che fai dei giri di perlustrazione, lei all'aperto non dorme, uno dei suoi giochi è miagolare penosamente (in alternativa lanciarsi sulla maniglia e aprire se non è chiusa a chiave) per farmi aprire la porta, uscire, rientrare dopo poco dal terrazzo, farmi aprire la portafinestra, ripetere alcune volte.

Aletto
28-03-2015, 07:05
Ho ancora negli occhi Chicca quando stava in cortile le ore da sola, abbandonata e ferita. Eppure quando mi vedeva non mangiava, semplicemente mi faceva le fusa, era felice!
Un giorno l'ho presa, ho pensato che non avrei fisicamente retto alla sua morte, giorno dopo giorno, le ho dato un'opportunità di vita, sapendo che poteva anche andare male.
Ora è vicino a me, in braccio, e fuseggia tantissimo...
Non faccio filosofia su queste cose, libertà vs comodità è un falso mito. Anche i clochard allora dovrebbero essere più felici di noi...io non farei loro questa domanda...

I clochard hanno una povertà materiale ed immateriale che li porta ad avere un disagio complesso sotto un profilo relazionale ed affettivo arrivando per questo fino all'emarginazione, non è paragonabile ai gatti, la loro è una patologia di cui si occupano psicologi e psichiatri
La mia non vuole essere una dissertazione libertà vs comodità ma trovare il modo migliore per ospitare i nostri amici

Io i miei li osservo spesso quando stanno in giardino. Non è che facciano chissà cosa a dire il vero.
Prima di tutto non ho veri alberi per ora, solo un glicine e un melo che però sono ancora piccoli per le arrampicate.
Mia di solito mangia un po' d'erba e poi dorme al sole :D, non è mai stata una gatta molto attiva.
Per Lizzie dopo che il giardino è in sicurezza ha perso molto la sua attrattiva, che era quella di luogo di passaggio per il mondo esterno, il suo divertimento era portarmi topi, uccelli e pipistrelli vivi o morti, a volte divisi in pezzi vari. Io mi divertivo molto meno. Ora la vedo che fai dei giri di perlustrazione, lei all'aperto non dorme, uno dei suoi giochi è miagolare penosamente (in alternativa lanciarsi sulla maniglia e aprire se non è chiusa a chiave) per farmi aprire la porta, uscire, rientrare dopo poco dal terrazzo, farmi aprire la portafinestra, ripetere alcune volte.

Il giardino in sicurezza è essenziale per la loro di sicurezza, anche i miei se la porta è chiusa se la fanno aprire escono e rientrano, è un ampliamento di territorio che loro sfruttano

Starmaia
28-03-2015, 09:29
@Starmaia: beh, se li paragoniamo a quelli infelici e disperati basta poco a farli star meglio dai!
No, non basta poco perché io con Merlino non sapevo più dove sbattere la testa. Ci è voluto un trasloco per rimetterlo in sesto e a oggi non ho idea di che cosa sia cambiato.

ausilia
28-03-2015, 09:32
per concludere credo che ci si stia ponendo il problema in modo troppo schematico
Quella che il gatto conduce oggi nelle nostre case è una vita adatta al gatto?
E vero che il gatto si è addomesticato da solo, frequentando le nostre case ed i nostri granai, ma rimanendo libero di andare, venire, riprodursi a suo piacimento
Quindi no, quella del gatto di casa non è una vita adatta al gatto
Il gatto ci si abitua facilmente e ne vede i lati positivi?
Si certo.
Il gatto di casa è meno soggetto ad incidenti o malattie infettive e vive più a lungo?
sì, le statistiche parlano chiaro.
Il gatto di casa per contro è maggiormente soggetto alle cosiddette "malattie" del benessere (diabete, problemi renali e cardiaci)?
Sì, non solo perché la dieta casalinga è poco adatta a lui, ma anche perché in natura di solito muore prima che si possano manifestare

Aggiungo che se ci ponessimo le stesse domande per la specie umana, potremmo dare le stesse risposte.

Ed infine il gatto potrebbe e saprebbe tornare ad una vita del tutto o in parte selvatica?
Solo con grandi difficoltà, perché l'ambiente non è una fattoria spersa nella campagna o un bosco, pieni di risorse, ma un complesso urbano del tutto inadatto e pericoloso.

7M
28-03-2015, 09:45
Non faccio filosofia su queste cose, libertà vs comodità è un falso mito. Anche i clochard allora dovrebbero essere più felici di noi...io non farei loro questa domanda...

Straquoto!! A parte quelli che hanno problemi mentali o di alcoolismo e sostanze, agli altri se proponi una casa ci vanno eccome!!!

Aletto
28-03-2015, 13:23
Cerco in ogni modo di farli star bene non solo in salute ma anche di testa, ma ci riesco?
Poi con la buona stagione tutto cambia, è la natura a stimolarli e stanno fuori, spesso restano anche a dormire in terrazzo. La natura è insostituibile, ma quando fa freddo e sono in casa riesco a far rimanere inalterato il motivo per cui questo felino esiste?

Questo è quanto avevo scritto: con la buona stagione stanno fuori, e aggiungo ora in terrazzo, non hanno accesso all'esterno, credo questa sia la fonte dei molti fraintendimenti

@ Ausilia: grazie per aver così chiaramente riassunto le necessità e le capacità di adattamento dei nostri mici, e sono d'accordo anche sul fatto che anche noi umani abbiamo dovuto adattarci ad una vita che non ci si addice ma alla quale non possiamo più rinunciare, forse per questo quando andiamo in vacanza il più delle volte scegliamo un posto dove ci sia contatto con la natura
Del resto noi uomini assieme ai topi ed ai gabbiani siamo gli animali più adattabili, mi pare lo dissero a una puntata di Quark :)

Mialuce
28-03-2015, 13:36
Aletto, credo che tutti abbiano capito quello che intendevi, diciamo che ci siamo un po' allargati nel discorso :), nel senso di dire "la vita in casa per i mici non sarà il meglio assoluto che si possa avere, però è tutto sommato una buona vita".
Il riassunto di ausilia è molto chiaro, direi che è proprio così, si sono adattati loro, ci siamo adattati noi, ma nel bilancio forse sono più le cose positive che quelle negative.
Poi non abbiamo parlato del rapporto affettivo con gli umani, che non è "naturale", ma mi sembra che ai mici piaccia molto :).

Starmaia
28-03-2015, 13:48
Aletto, scusa ma i tuoi hanno la possibilità di uscire anche in inverno, sul terrazzo?
Perché i miei hanno la possibilità di uscire tutto l'anno (e Pinni di uscire proprio dal giardino) ma in autunno/inverno preferiscono di grandissima lunga restare in casa pur con la noia che si abbatte sovrana, per cui alla fine credo che tutto quel che hanno gli torni comodo a seconda dei momenti.

Aletto
28-03-2015, 13:56
Grazie Mialuce!!!!!!!!!!!!!
Mi sentivo ai vostri occhi una scriteriata, mi sembrava di non aver spiegato bene, alla frase "la natura è insostituibile" mi sono sentita come se avessi scritto un'eresia, eppure è quello che constato con i miei mici, che come "natura" si accontentano del terrazzo anche se c'è un albero.
Non so se il rapporto affettivo non sia naturale, ci sono dei rituali di affiliazione che più o meno consapevolmente abbiamo con i nostri gatti, uno di questi è il fatto che dormono assieme a noi, io penso che ci vogliano bene e che ci considerino un punto di riferimento sicuro

Ancora grazie, ciao

Aletto
28-03-2015, 14:04
Aletto, scusa ma i tuoi hanno la possibilità di uscire anche in inverno, sul terrazzo?
Perché i miei hanno la possibilità di uscire tutto l'anno (e Pinni di uscire proprio dal giardino) ma in autunno/inverno preferiscono di grandissima lunga restare in casa pur con la noia che si abbatte sovrana, per cui alla fine credo che tutto quel che hanno gli torni comodo a seconda dei momenti.

In inverno se il tempo è brutto non escono, ma se è bello stanno fuori al sole (il terrazzo è esposto a mezzogiorno e c'è un divano), e quando esco per lavorare li faccio rientrare perché non posso controllare a che ora rientrano. Certo che fanno quello che gli è comodo! noi siamo qui anche per questo :)

7M
28-03-2015, 14:17
"la vita in casa per i mici non sarà il meglio assoluto che si possa avere, però è tutto sommato una buona vita".
Il riassunto di ausilia è molto chiaro, direi che è proprio così, si sono adattati loro, ci siamo adattati noi, ma nel bilancio forse sono più le cose positive che quelle negative.
Poi non abbiamo parlato del rapporto affettivo con gli umani, che non è "naturale", ma mi sembra che ai mici piaccia molto.

Quoto!!

Neness
28-03-2015, 22:30
Io credo che la mia Cleo stia bene in casa. Non ha alberi dove arrampicarsi, ma mobili, ha sempre cibo, coccole e un posto comodo dove dormire, piange se rimane chiusa fuori sul terrazzino o fuori la porta. Io ho il terrore delle finestre, sono molto apprensiva, poco tempo fa c'è stato un intervento di polizia con un elicottero, Cleo spaventata si è infilata sotto le coperte, Musa la micina della signora al primo piano che ha libero accesso al cortile deve ancora tornare...😔

violapensiero
28-03-2015, 23:47
Contrariamente agli esseri umani che hanno una cultura e una certa capacità di discernimento, i mici ci considerano delle eterne mamme, che portano loro il cibo e le coccole per tutta la vita.
certo sarebbe meglio poter avere anche un posto sicuro all'aperto dove stare, ma questo sarebbe salutare anche per noi umani. Il grosso problema a mio avviso, è quello del poco movimento che fanno i nostri mici.
Nulla mi toglie dalla testa che i tanti ictus di cui sto leggendo sul forum e fuori negli studi veterinari, siano il risultato di una vita troppo sedentaria anche per loro.
Ma è il prezzo da pagare per la civiltà, esattamente come lo paghiamo noi con la nevrosi. Anche l'uomo non è nato per vivere in grossi agglomerati urbani, e reagisce in modo scriteriato alla convivenza forzata...
I mici nevrotici sono fortunatamente pochi, e gli psicotici ancora meno...

TheQueenC
29-03-2015, 12:33
Contrariamente agli esseri umani che hanno una cultura e una certa capacità di discernimento, i mici ci considerano delle eterne mamme, che portano loro il cibo e le coccole per tutta la vita.
certo sarebbe meglio poter avere anche un posto sicuro all'aperto dove stare, ma questo sarebbe salutare anche per noi umani. Il grosso problema a mio avviso, è quello del poco movimento che fanno i nostri mici.
Nulla mi toglie dalla testa che i tanti ictus di cui sto leggendo sul forum e fuori negli studi veterinari, siano il risultato di una vita troppo sedentaria anche per loro.
Ma è il prezzo da pagare per la civiltà, esattamente come lo paghiamo noi con la nevrosi. Anche l'uomo non è nato per vivere in grossi agglomerati urbani, e reagisce in modo scriteriato alla convivenza forzata...
I mici nevrotici sono fortunatamente pochi, e gli psicotici ancora meno...

Al contrario degli umani, il cui numero sta aumentando a dismisura, e più arrivano le comodità ed il progresso e più aumentano i violenti e gli imbecilli! Negli Stati Uniti, il giorno di peggior criminalità, terrore e violenza di sempre è stato a New York, una decina di anni fa, quando per 24 ore di fila in pieno Luglio (caldissimo e umido come pochi) c'è stato un black out di 1 giorno intero. Risultato? Oltre alla luce, non funzionavano i condizionatori (nelle grandi città USA ogni casa ha un condizionatore, anche per l'impossibilità di aprire le finestre senza morire con lo smog e lo schifo) numero di pazzi violenti salito del 120%, polizia costretta a richiamare in servizio i congedati, i riservisti, quelli in permesso etc. etc per 24 ore pura follia. Il tutto perchè la gente aveva caldo, e ovviamente, mancando l'energia elettrica pensavano fosse anche più facile commettere qualche furto/crimine passando impuniti..

Aletto
29-03-2015, 13:51
stessa domanda a tre patologie diverse: Quanto fa 2+2?
Risposte:
Individuo psicotico: 3,7 o forse 3,75 ma.....può anche essere 4,2
Individuo psicopatico: lo so! fa 1.237
Individuo nevrotico: 2+2 fa 4...MA QUANTO MI RODE!

Questa barzelletta me la raccontò un nostro amico psichiatra, forse le prime due risposte sono invertite, ma il senso è chiaro
La nevrosi non ci fa accettare la realtà, è un campanello d'allarme, meglio sapere dove si annida, e a me continua a far ridere

haeun
30-03-2015, 22:40
Mah io credo che i miei mici lo siano abbastanza.Godono dei vantaggi di entrambe le tipologie di vita:hanno i confort di una vita "civile" (una casa,cibo sempre a disposizione,cure e taaaaaaaanto amore),ma allo stesso tempo godono anche della libertà dei loro compagni selvatici (potenzialmente loro non hanno limiti,potrebbero andare ovunque,anche se in realtà non vanno oltre il cortile che circonda la palazzina xD).Il loro "problema" sorge quando li chiudo in casa o meglio dopo un certo tot di ore;appena li faccio rientrare non hanno problemi perchè do loro giochi e croccantini,poi vanno tutti a nanna..

Aletto
31-03-2015, 07:45
Mah io credo che i miei mici lo siano abbastanza.Godono dei vantaggi di entrambe le tipologie di vita:hanno i confort di una vita "civile" (una casa,cibo sempre a disposizione,cure e taaaaaaaanto amore),ma allo stesso tempo godono anche della libertà dei loro compagni selvatici (potenzialmente loro non hanno limiti,potrebbero andare ovunque,anche se in realtà non vanno oltre il cortile che circonda la palazzina xD).Il loro "problema" sorge quando li chiudo in casa o meglio dopo un certo tot di ore;appena li faccio rientrare non hanno problemi perchè do loro giochi e croccantini,poi vanno tutti a nanna..

Se godono dei vantaggi della libertà sicurezza comodità e amore lo credo che sono appagati dalla loro vita! I miei hanno tutto il resto ma di libertà ne hanno pochina, e di più non ne posso offrire, per questo mi sono posta questa domanda
Quando mandai all'allevatore la foto di Volland sull'ulivo del terrazzo mi disse: è un gatto felice. Mentre facevo la foto in realtà morivo di paura

haeun
31-03-2015, 16:05
Se godono dei vantaggi della libertà sicurezza comodità e amore lo credo che sono appagati dalla loro vita! I miei hanno tutto il resto ma di libertà ne hanno pochina, e di più non ne posso offrire, per questo mi sono posta questa domanda
Quando mandai all'allevatore la foto di Volland sull'ulivo del terrazzo mi disse: è un gatto felice. Mentre facevo la foto in realtà morivo di paura

Si fa quello che si puo',l'importante è che loro abbiano comunque lo spazio necessario pr giocare.Se vogliamo comunque i gatti in natura hanno un territorio limitato(o almeno io ho notato che non si spostano dalle solite zone),quindi..E poi,non so,ma io sono dell'idea che come ci siamo evoluti noi si siano evoluti anche loro e non credo proprio che possano soffrire poi molto per una vita "comoda"! xD

Aletto
31-03-2015, 20:32
Si fa quello che si puo',l'importante è che loro abbiano comunque lo spazio necessario pr giocare.Se vogliamo comunque i gatti in natura hanno un territorio limitato(o almeno io ho notato che non si spostano dalle solite zone),quindi..E poi,non so,ma io sono dell'idea che come ci siamo evoluti noi si siano evoluti anche loro e non credo proprio che possano soffrire poi molto per una vita "comoda"! xD

Di solito stanno nel loro territorio sicuro anche in natura, non spaziano per non rischiare, è pur sempre un predatore solitario ed ha bisogno di guardarsi le spalle. Nessuno soffre per una vita comoda, tantomeno loro, ma tutti soffriamo per una vita noiosa :)

violapensiero
31-03-2015, 23:59
Chi lo diceva? Meglio dieci anni da pecora o un giorno da leone? Troisi mi sembra...
Comunque, preferisco che i miei mici si annoino. Tanto, trovano sempre qualcosa da fare, rompermi e incasinarmi...non li sgrido più...

devash
01-04-2015, 07:11
Buona questa, Viola! Troisi diceva "Perchè bisogna scegliere tra un giorno da leone e cento da pecora? Non si può fare 50 da orsacchiotto?" ;)

haeun
01-04-2015, 21:53
Di solito stanno nel loro territorio sicuro anche in natura, non spaziano per non rischiare, è pur sempre un predatore solitario ed ha bisogno di guardarsi le spalle. Nessuno soffre per una vita comoda, tantomeno loro, ma tutti soffriamo per una vita noiosa :)

Esatto!
Tutti soffriamo per una vita noiosa,verissimo! xDMa in fin dei conti credo che i possa sopperire anche alla mancanza di avventura nelle loro vite :D

violapensiero
02-04-2015, 01:30
Io non credo che si annoino, loro si meravigliano sempre, e la meraviglia non porta mai alla noia...

liftasail
02-04-2015, 08:56
Se Pilli si annoiasse a casa con noi non credo farebbe vibrare la coda quando ritorniamo, poi comunque pigro com'è se fosse in natura non si procaccerebbe nemmeno il cibo, secondo me è ben felice di stare a casa.
L'unico che mi lascia pensare è Pekka, l'altro ieri l'ho portato in balcone e ha fatto vibrare la coda veramente fortissimo, si rotolava, era proprio felice, a casa mai fatte ste cose haha

Aletto
02-04-2015, 09:03
Esatto!
Tutti soffriamo per una vita noiosa,verissimo! xDMa in fin dei conti credo che i possa sopperire anche alla mancanza di avventura nelle loro vite :D

Quelle che a noi sembrano avventure per loro è vita normale :)

Io non credo che si annoino, loro si meravigliano sempre, e la meraviglia non porta mai alla noia...

Invidio la vostra sicurezza, io mi metto sempre in discussione :confused:

violapensiero
02-04-2015, 09:22
No, non mi fraintendere Aletto, sono 25 anni che ho gatti in casa, e forse più. Gli leggo negli occhi cosa provano, sentimenti, paure, divertimento, malessere.
Ogni cosa che accade li incuriosisce, stamattina è arrivato il nipote, e stanno tutti a fargli la posta, lo temono un poco e poi invece lo braccano come un topo gigante....le cuccioline intendo...è un divertimento starli a guardare...
Poi anche dal punto di vista cognitivo, la noia è stata rivalutata tantissimo, chi sa sopportarla ha un elevato grado di resistenza alle frustrazioni, ed è più capace di problem solving. Dalla noia nascono i pensieri, le riflessioni e le invenzioni...

7M
02-04-2015, 10:03
Io non credo che si annoino, loro si meravigliano sempre, e la meraviglia non porta mai alla noia...

Quoto!! I miei li vedo giocare da soli o con altri gatti, esplorare l'appartamento anche se non è grande, arrampicarsi, rotolarsi sul letto, guardare dalla finestra.. Insomma hanno sempre qualcosa da fare.. E' vero che essendo in 6 interagiscono molto fra loro, forse un micio-unico si annoia di più, soprattutto se i suoi umani sono spesso fuori...

Aletto
02-04-2015, 11:13
Poi anche dal punto di vista cognitivo, la noia è stata rivalutata tantissimo, chi sa sopportarla ha un elevato grado di resistenza alle frustrazioni, ed è più capace di problem solving. Dalla noia nascono i pensieri, le riflessioni e le invenzioni...

Questo mi interessa molto, trovo qualcosa su internet? o ci sono dei testi?
Non avendo letto niente in proposito mi viene da pensare che un gatto "sul divano" non ha bisogno di essere un problem solver, o la noia stessa è un problema da risolvere? Grazie ciao

Aletto
02-04-2015, 20:52
@ violapensiero: non sapendo nulla riguardo lo sfruttamento della noia per far sì che torni utile, mi sono rivolta alla mia pet comportamentista preferita e lei mi ha risposto dicendo che ci sono importanti discussioni sull'importanza della noia nell'educazione del bambino perché stimolerebbe la sua creatività, ma che questo "non ha nulla a che vedere con lo stile di vita degli animali che, già solo per il fatto di appartenere ad una specie diversa dalla nostra, hanno esigenze specifiche diverse"
Se poi ci sono studi sugli animali in merito alla noia come stimolatrice io non lo so, ma sarei interessata a leggere qualcosa in proposito :)

Starmaia
03-04-2015, 10:02
I gatti sono degli efficientissimi problem solver. Io non intervengo mai quando si cacciano nei guai e poi sembra che non ne escano. Lo Zipo è più del tipo "aiutalo, portagli questo, allungagli quello" invece no, lasciagli fare il loro lavoro, anzi il più delle volte sto lì a guardare come ne vengono fuori. Poi mi miagolano "stupida umana, alza il kjulo e dai una mano" ma no, l'umana non aiuta ;)

Merlino, a Gorizia, passava le ore apparentemente a fare nulla ma in realtà cercava di capire come scavalcare la rete che gli permetteva di scendere in cortile. Oppure stava lì a dormicchiare ma in reatà aspettava che io mi distraessi per scappare. Altro che noia!

Comunque anche Pinni, che può andare in giro, alla fine vedo che va qualche giardino più in là, si mette sul muretto e dorme. Dopo che hai perlustrato il territorio, marcato per ribadire che è tutto tuo, mangiato, bevuto, fatto i bisogni, il resto è pisolare ;)

Aletto
03-04-2015, 10:29
Fai bene a non intervenire ma a osservare, sono degli eccellenti problem solver è nel loro dna! Ad osservarli si imparano molte cose come per esempio il finto sonnecchiare di Merlino, mi sembra di vederlo! Che paraventi!
Anche qui il loro piccolo territorio esterno lo usano per dormire al sole rotolarsi ma mi portano anche delle prede, il più delle volte sono cavallette, grilli, lucertole, dipende dalla stagione. Un paio di volte sono andati sul pesante e mi hanno portato un merlo ed un passero per fortuna ancora vivi e vegeti e dopo averli ringraziati e lodati sono riuscita a salvarli alla grande. O o, il mondo di Quark in casa non è facile

Mialuce
03-04-2015, 13:44
Comunque anche Pinni, che può andare in giro, alla fine vedo che va qualche giardino più in là, si mette sul muretto e dorme. Dopo che hai perlustrato il territorio, marcato per ribadire che è tutto tuo, mangiato, bevuto, fatto i bisogni, il resto è pisolare ;)

Sì infatti :). Vedo i miei quando vanno in giardino, fanno lo stesso. Oggi bella giornata, calda, li ho lasciati uscire in giardino. Dopo un po' apro la porta e Mia e Tigre erano lì che dormivano sullo zerbino in cima alle scale.
Penso che loro concetto di noia sia molto diverso dal nostro.

Aletto
04-04-2015, 09:59
Comunque anche Pinni, che può andare in giro, alla fine vedo che va qualche giardino più in là, si mette sul muretto e dorme. Dopo che hai perlustrato il territorio, marcato per ribadire che è tutto tuo, mangiato, bevuto, fatto i bisogni, il resto è pisolare ;)

Sì infatti :). Vedo i miei quando vanno in giardino, fanno lo stesso. Oggi bella giornata, calda, li ho lasciati uscire in giardino. Dopo un po' apro la porta e Mia e Tigre erano lì che dormivano sullo zerbino in cima alle scale.
Penso che loro concetto di noia sia molto diverso dal nostro.

Infatti! questo perché non devono procacciarsi il cibo da soli, per il resto la loro vita è come quella degli altri felini passeggiare guardare annusare marcare riposare come abbiamo visto tante volte in televisione quelle belle immagini dei leoni che riposano all'ombra, dei ghepardi che si riposano sul tronco di un albero con una zampa che pende giù. Si riposano nel loro territorio, da noi il territorio comprende la casa e si mettono dove si sentono sicuri e sanno che c'è cibo e affetto, mica scemi!
La noia è un concetto nostro, loro non lo hanno, come la libertà la gioia l'infelicità la malinconia ecc, siamo noi a dover interpretare il loro stato d'animo

violapensiero
04-04-2015, 17:51
Questo mi interessa molto, trovo qualcosa su internet? o ci sono dei testi?
Non avendo letto niente in proposito mi viene da pensare che un gatto "sul divano" non ha bisogno di essere un problem solver, o la noia stessa è un problema da risolvere? Grazie ciao

Ho chiesto al mio amato veterinario, che mi ha mandato questo link. I gatti sono ottimi problem solver, lo dimostrano i disastri che combinano per arrivare dove vogliono loro, e aggiungo, lavorano benissimo in compagnia. Quello che mi combinano insieme le due cucciole, non lo hanno fatto tutti gli altri messi insieme. Ragionano da leonesse, la caccia, e qualunque altra attività, in compagnia riesce meglio perchè ognuno da il suo aiuto intellettivo e pratico.
La noia sembra un problema, e per risolverlo si fanno tantissime utili attività, l'arte ad esempio può essere nata proprio per combattere la noia, ed anche la musica forse.
Però un tipo di musica che non piace annoia, quindi o la si studia per capirla, o si fa altro.
http://www.settemuse.it/costume/costume_noia.htm

@ violapensiero: non sapendo nulla riguardo lo sfruttamento della noia per far sì che torni utile, mi sono rivolta alla mia pet comportamentista preferita e lei mi ha risposto dicendo che ci sono importanti discussioni sull'importanza della noia nell'educazione del bambino perché stimolerebbe la sua creatività, ma che questo "non ha nulla a che vedere con lo stile di vita degli animali che, già solo per il fatto di appartenere ad una specie diversa dalla nostra, hanno esigenze specifiche diverse"
Se poi ci sono studi sugli animali in merito alla noia come stimolatrice io non lo so, ma sarei interessata a leggere qualcosa in proposito :)

Ti invito a leggere tutti i libri di Giorgio Celli, ora non ricordo in quale, se in Etologia da camera, o in altre pubblicazioni, sempre sui gatti, ma c'erano degli spunti interessantissimi a riguardo del comportamento felino in casa, in assenza di umani.
Molti etologi in passato ritenevano che il gatto essenzialmente dormisse per sfuggire alla noia, ma in realtà, il gatto dorme in casa, ed anche in natura, una volta che ha mangiato e soddisfatto altre necessità fisiche. Poi gioca, specialmente se ha la compagnia adatta, ma anche da solo(l'ho visto con i cucciolini del cortile), il gioco esercita la sua utilissima attività di esercizio delle peculiarità feline che si attueranno nell'età adulta.
Per me il micio non si annoia.
I problemi comportamentali sono dovuti a disagi, a mio avviso simil depressivi o nevrotici, di attaccamento verso l'umano di casa, o il territorio problematico, non al non aver nulla da fare.

Starmaia
04-04-2015, 17:55
Credo però che se un gatto non ha proprio niente da fare, vive solo in casa, non ha niente a misura di gatto e non ha nemmeno un altro gatto, alla fine si annoi.

violapensiero
04-04-2015, 17:59
Credo però che se un gatto non ha proprio niente da fare, vive solo in casa, non ha niente a misura di gatto e non ha nemmeno un altro gatto, alla fine si annoi.

Si deprime, è diverso, è assenza di stimoli in ogni senso.

Starmaia
04-04-2015, 18:32
Sì, assenza di stimoli. Ma io la vedrei più come noia che come depressione.

Comunque è vero quel che dicevi sulla noia. Io da ragazza quando mi annoiavo (dovevo stare a casa ma senza voglia di studiare) scrivevo. Poi quando ho avuto più cose da fare, la necessità di scrivere è sparita.

Aletto
04-04-2015, 18:33
Ho chiesto al mio amato veterinario, che mi ha mandato questo link. I gatti sono ottimi problem solver, lo dimostrano i disastri che combinano per arrivare dove vogliono loro, e aggiungo, lavorano benissimo in compagnia. Quello che mi combinano insieme le due cucciole, non lo hanno fatto tutti gli altri messi insieme. Ragionano da leonesse, la caccia, e qualunque altra attività, in compagnia riesce meglio perchè ognuno da il suo aiuto intellettivo e pratico.
La noia sembra un problema, e per risolverlo si fanno tantissime utili attività, l'arte ad esempio può essere nata proprio per combattere la noia, ed anche la musica forse.
Però un tipo di musica che non piace annoia, quindi o la si studia per capirla, o si fa altro.
http://www.settemuse.it/costume/costume_noia.htm


Ti invito a leggere tutti i libri di Giorgio Celli, ora non ricordo in quale, se in Etologia da camera, o in altre pubblicazioni, sempre sui gatti, ma c'erano degli spunti interessantissimi a riguardo del comportamento felino in casa, in assenza di umani.
Molti etologi in passato ritenevano che il gatto essenzialmente dormisse per sfuggire alla noia, ma in realtà, il gatto dorme in casa, ed anche in natura, una volta che ha mangiato e soddisfatto altre necessità fisiche. Poi gioca, specialmente se ha la compagnia adatta, ma anche da solo(l'ho visto con i cucciolini del cortile), il gioco esercita la sua utilissima attività di esercizio delle peculiarità feline che si attueranno nell'età adulta.
Per me il micio non si annoia.
I problemi comportamentali sono dovuti a disagi, a mio avviso simil depressivi o nevrotici, di attaccamento verso l'umano di casa, o il territorio problematico, non al non aver nulla da fare.

Infatti, come ho risposto a Mialuce, in sintesi loro fanno tutto quel che fa un felino tranne la predazione -tranne i miei che mi portano dei regali, uffa, ma è la loro vita-
Non bisogna arrivare a disturbi del comportamento per carità, la domandona è per farci riflettere perché ho imparato che nulla è dato per scontato, nel frattempo ho comprato un tiragraffi a soffitto ;) manco dovessi farmici le unghie io
Grazie per avermi consigliato Giorgio Celli, se in questi giorni trovo una feltrinelli aperta ne prenderò un paio,
Ho letto il link: Bellissima la frase "per combattere la noia basta guardare una formica"
Per quanto riguarda la creatività l'ontogenesi ricapitola la filogenesi, forse si annoiava il cavernicolo nei giorni di bufera, ma non Raffaello o Mozart, la creatività sia artistica sia scientifica, sì ci metto anche questa, è un dono, ed il cavernicolo lo aveva!

Netta
06-04-2015, 05:52
Io ho 3 gatti. Attila vive in solitaria con i miei mentre Pillo e Charlino condividono la vita con mio figlio e me. Noto una differenza sostanziale fra l'attivismo di Attila, unico gatto in casa, e l'apparente maggiore tranquillita' dei nani che vivono con me. Attila è sempre in compagnia di umani e non perde occasione per mostrarsi, dichiararsi esistente, manifestarsi presente all'interno del suo territorio. Pillo e Charlino, hanno il loro proprio spazio vitale e interattivo personale e gattesco, dove io e mio figlio non siamo compresi. Ci sono solo loro due. Le loro zuffe, le loro rincorse, i loro nascondini, gli abbracci, etc. Poi ci siamo anche noi e allora si dividono tra gli umani. Uno ronfa in cuccia, l'altro s'addormenta addosso a me. Uno va in camera di mio figlio e si mette a dormire sulla tastiera del pc mentre mio figlio studia e altro gironzola per casa, mangiucchia, raspa la porta per farsi aprire da me. In quei momenti non sono interessati a sé stessi, si donano a noi. Attila è sempre a disposizione dell'umano e trova il suo microcosmo inserito nella vita del miei genitori. Pillo e Charlino di microcosmi ne hanno due, il loro e il nostro e sono nettamente divisi e alternati, mai confusi, mai integrati. Mi chiedo, delle due situazioni... tra Attila, unico gatto di casa, e Pillo e Charlino, comunita' animale inserita dentro una comunita' umana, quale delle due situazioni è la più serena, quale la più equilibrata, quale la migliore, quale la meno idonea al gatto??? E la risposta non la trovo... mi sembrano tutti e 3 sereni, coccoloni e coccolati, amati e liberi (pur senza alberi a disposizione e sterilizzati), pur senza giardini da esplorare ma solo un microterrazzino non in sicurezza dove sonnecchiano al sole e acchiappano a volte mosche, a volte farfalle... altre verdi cavallette che si passano di bocca in bocca... e noi, li', a guardare e chiederci: quanto ci appaga rendere appagata la loro vita??????

Aletto
06-04-2015, 10:16
Io ho 3 gatti. Attila vive in solitaria con i miei mentre Pillo e Charlino condividono la vita con mio figlio e me. Noto una differenza sostanziale fra l'attivismo di Attila, unico gatto in casa, e l'apparente maggiore tranquillita' dei nani che vivono con me. Attila è sempre in compagnia di umani e non perde occasione per mostrarsi, dichiararsi esistente, manifestarsi presente all'interno del suo territorio. Pillo e Charlino, hanno il loro proprio spazio vitale e interattivo personale e gattesco, dove io e mio figlio non siamo compresi. Ci sono solo loro due. Le loro zuffe, le loro rincorse, i loro nascondini, gli abbracci, etc. Poi ci siamo anche noi e allora si dividono tra gli umani. Uno ronfa in cuccia, l'altro s'addormenta addosso a me. Uno va in camera di mio figlio e si mette a dormire sulla tastiera del pc mentre mio figlio studia e altro gironzola per casa, mangiucchia, raspa la porta per farsi aprire da me. In quei momenti non sono interessati a sé stessi, si donano a noi. Attila è sempre a disposizione dell'umano e trova il suo microcosmo inserito nella vita del miei genitori. Pillo e Charlino di microcosmi ne hanno due, il loro e il nostro e sono nettamente divisi e alternati, mai confusi, mai integrati. Mi chiedo, delle due situazioni... tra Attila, unico gatto di casa, e Pillo e Charlino, comunita' animale inserita dentro una comunita' umana, quale delle due situazioni è la più serena, quale la più equilibrata, quale la migliore, quale la meno idonea al gatto??? E la risposta non la trovo... mi sembrano tutti e 3 sereni, coccoloni e coccolati, amati e liberi (pur senza alberi a disposizione e sterilizzati), pur senza giardini da esplorare ma solo un microterrazzino non in sicurezza dove sonnecchiano al sole e acchiappano a volte mosche, a volte farfalle... altre verdi cavallette che si passano di bocca in bocca... e noi, li', a guardare e chiederci: quanto ci appaga rendere appagata la loro vita??????

Netta hai fatto un esempio bellissimo di due situazioni diverse, e credo che anche Attila se avesse un balcone sarebbe come Pillo e Charlino, ovviamente bisogna tenere in considerazione anche i loro caratteri e la loro età.
Penso che il comportamento di Pillo e Charlino sia molto normale e che nella vita di un gatto che può usufruire di stimoli esterni ci siano momenti, anche intere ore, in cui il l'umano seppure amato sia assolutamente escluso per poi reinserirsi nella nostra vita. Questa distinzione tra contatto con noi e contatto con il loro mondo è del tutto naturale secondo me.
Tenendo con noi -per motivi diversi ma soprattutto per averli spesso salvati da situazioni pericolose- un felino predatore e solitario, o a socialità non obbligata, se non li depauperiamo delle loro caratteristiche si specie è sicuramente meglio per loro, e se ci portano le loro prede questo dovrebbe appagarci anche se noi ormai non siamo più dediti alla caccia, anzi, facciamo fare il lavoro sporco ad altri, e la carne la consumiamo anche frollata