Visualizza Versione Completa : reazione al lutto nel felino..e nell'umano
Ciao a tutti! Vi sottopongo la mia situazione..
Da circa 2 anni ho accolto nel mio appartamento 2 gatti, adottati in gattile, abbandonati da un'altra famiglia. Io amo gli animali ma finora non sono mai stata particolarmente ossessionata dai miei animali domestici, non ho mai avuto problemi ad andare in vacanza e lasciarli alle cure dei miei famigliari...insomma, avevo con loro quello che sembrava un rapporto equilibrato, di compagnia e cura reciproca.
Alcuni mesi fa, del tutto improvvisamente, uno dei 2 gatti è morto, di una malattia incurabile e grave,una patologia cardiaca; ovviamente io non riuscivo a capacitarmi di non essermi accorta del malessere del mio felino, ma, secondo il parere dei veterinari che ho consultato, spesso questa patologia, soprattutto nei gatti di casa, è silente e dà manifestazione di se' quando la situazione è ormai compromessa.
Alla morte del suo compagnuccio l'altra gatta ha iniziato a soffrire un pò di stress..per la separazione, per il fatto di essere solo. ..
ha avuto un pò di gatrite, che abbiamo curato...e poi ha iniziato a leccarsi il pelo sulla pancia, dove adesso c'è una bella macchietta rosa. L'ho riportata dal veterinario ...insomma, non sembra essere una dermatite allegica ma una reazione allo stress...l'ho inondata di Feliway, dato le crocchette Calm, giocato tanto...detto questo a diversi mesi dall'evento la pancina è ancora spelacchiata e la mia micia rimane nervosetta. Il suggerimento del vet è stato fare esami più invasivi e metterle il collare vittoria, ma personalmente non me la sento..quindi pochi giorni fa ho consultato una comportamentista, che fra 20 gg verrà a farmi visita.
Speriamo sia la strada giusta. Anche perchè, oltre al micio, anche io ho sviluppato una forte ansia, per le sue condizioni di salute, ho paura che abbia la stessa malattia dell'altro gatto, la osservo sempre, la ascolto respirare...niente di buono, a mio parere.
In parte ho perso anche il piacere della reciproca compagnia perchè la sua presenza è diventata per me fonte di preoccupazione
.ormai vivo male la sua presenza...il ritorno a casa, soprattutto quando non c'è il mio compagno e siamo sole io e la gatta, le vivo male, con preoccupazione, con pausa....un rapporto che prima era benefico ora è diventato ansiogeno e fonte di malessere.
Ho letto libri sul comportamento felino per cercare di capirne di più, ma con poco beneficio.
Qualcuno di voi ha vissuto esperienze simili, o sa darmi qualche consiglio?
grazie mille
Duchy
Io ho perso Abby per una patologia cardiaca tipica della sua razza e non diagnosticabile (anche se all'epoca avevo un altro vet). La sorella ha sentito il lutto come non credevo fosse possibile, cambiando completamente carattere e diventando molto chiusa. Non schiva ne aggressiva, come se pensasse a chi non c'era più e non riuscisse a godersi la vita. Anche noi abbiamo sofferto moltissimo e abbiamo passato giorni a controllare Becky per paura che anche lei potesse avere la stessa patologia e che potessimo perdere anche lei.
Poi tutti ci siamo assestati in un nuovo equilibrio e lei si è legata a noi molto più di prima. Io avrei continuato così, mio marito ha preferito prendere una micia per farle compagnia è così è arrivata Soraya.
Non devi avere paura che possa andarsene anche lei, è sana e non c'è motivo per pensare che possa ammalarsi più di quanto non possa capitare a qualunque gatto di casa. Loro sentono i nostri stati d'animo e reagiscono di conseguenza stando peggio, così si crea un circolo vizioso che fa male a tutti. Se pensi che sia il caso prendi un altro gatto ma soprattutto cerca di stare più serena tu, sennò è tutto inutile.
liftasail
14-05-2015, 18:45
Non ho esperienza in merito fortunatamente ma ti auguro di superare questo brutto momento, l'ansia non è mai una bella cosa e rovina la vita. Non devi pensare che anche lei morirà, pensa positivo e sii positiva, la gatta percepisce il tuo stato d'animo e se ti sente in ansia e preoccupata non le fa bene... scrollati di dosso la paura visto che anche il vet ti ha detto che le sue reazioni sono reazioni date dallo stress e falla sentire amata, vedrai che le cose miglioreranno sia per lei che per te!
In parte ho perso anche il piacere della reciproca compagnia perchè la sua presenza è diventata per me fonte di preoccupazione
.ormai vivo male la sua presenza...il ritorno a casa, soprattutto quando non c'è il mio compagno e siamo sole io e la gatta, le vivo male, con preoccupazione, con pausa....un rapporto che prima era benefico ora è diventato ansiogeno e fonte di malessere.
Il gatto sta soffrendo tanto per la perdita subita, hai fatto bene ad interpellare un comportamentista che dovrebbe tirarlo fuori da questa situazione. Credo che il suo disagio e stress siano forti, non ho capito: si è tolto il pelo a forza di leccarsi? Se è così l'ha fatto per non soffrire, cioè si fa del male per produrre endorfine che gli danno senso di benessere. Ma quello che mi colpisce di più è il fatto che tu stia vivendo male la presenza della gatta, questo non giova né a te né a lei che se ne accorge: così lei ha perso non solo il suo amico ma anche il suo punto di riferimento umano. Cerca di riprenderti e di star tranquilla la gatta ha bisogno un po' di serenità ed anche tu, le cose non andranno male, anzi miglioreranno e ritroverete armonia
mineskaja
14-05-2015, 21:10
Povera piccola. Era successo anche alla mia Caponata a seguito di un trasloco. Dopo aver escluso tutto non rimaneva che la dermatite da stress :( sono anime molto sensibili e abitudinarie non gestiscono bene i cambiamenti e la perdita di un compagno è sicuramente il peggiore. Stalle accanto e anche se difficile prova a rilassarti, aggiungere il tuo stress al suo può solo peggiorare le cose, intanto ti consiglierei di continuare con i crocchi calm e fra 20 gg vedrai che il comportamentalista saprà risolvere tutto e aiutare anche te.
violapensiero
14-05-2015, 21:33
Mi è accaduto in passato e anche tre anni fa, Minou non si è mai completamente ripresa dalla morte improvvisa per ictus, di Celestina.
Hai provato a darle zylkene o anxitane o fiori di bach? Potrei prescriverteli io.
Però prendi della valeriana anche tu, purtroppo devi fare mente locale, il ciclo vitale dei mici è minore del nostro, un lutto felino nella vita è prassi. Purtroppo.
Fatti coraggio, la vita va vissuta e goduta finchè c'è...
TheQueenC
15-05-2015, 05:34
Io ho perso Abby per una patologia cardiaca tipica della sua razza e non diagnosticabile (anche se all'epoca avevo un altro vet). La sorella ha sentito il lutto come non credevo fosse possibile, cambiando completamente carattere e diventando molto chiusa. Non schiva ne aggressiva, come se pensasse a chi non c'era più e non riuscisse a godersi la vita. Anche noi abbiamo sofferto moltissimo e abbiamo passato giorni a controllare Becky per paura che anche lei potesse avere la stessa patologia e che potessimo perdere anche lei.
Poi tutti ci siamo assestati in un nuovo equilibrio e lei si è legata a noi molto più di prima. Io avrei continuato così, mio marito ha preferito prendere una micia per farle compagnia è così è arrivata Soraya.
Non devi avere paura che possa andarsene anche lei, è sana e non c'è motivo per pensare che possa ammalarsi più di quanto non possa capitare a qualunque gatto di casa. Loro sentono i nostri stati d'animo e reagiscono di conseguenza stando peggio, così si crea un circolo vizioso che fa male a tutti. Se pensi che sia il caso prendi un altro gatto ma soprattutto cerca di stare più serena tu, sennò è tutto inutile.
Dimmi che non era un Maine Coon e non si sta parlando della maledetta HCM! Anche se Ariel e' negativa vivo con l'angoscia di questa dannata malattia, purtroppo piu' che i test genetici e le ecografie annuali non si puo' fare :cry:
TheQueenC
15-05-2015, 05:37
E' normale che la tua gatta soffra per la perdita improvvisa dell'amica di giochi, quello che non capisco e' perche' ora tu vivi male il rapporto con lei, la sua reazione e' normale, e scusa se sono brutale ma se a te morisse la migliore amica come la prenderesti? E se tua Mamma ti dicesse che visto che e' morta la tua migliore amica ora tu sei diventata fonte di stress, ansia e problemi? Pur con le dovute proporzioni e cambiamenti, e' quello che stai facendo tu con la tua gatta che resta..
The Queen, scusa se rispondo solo ora, si, era una MC ed è morta di hcm. Aveva il 50 per cento di possibilità di sviluppare la malattia ed è stata fortunata. Quelle che ho ora sono da genitori e avi negativi, quindi non ho più questa paura. La cucciolata di Abby è nata condannata, non se ne è salvato uno. :cry:
ElenaRolfi
15-05-2015, 16:15
Il dolore per la morte di qualcuno non passa mai.io ho perso mio papa da sei mesi. È un dolore costante. Una mancanza sempre presente. Non vedo perchè nel gatto dovrebbe essere diverso. Cosí come per noi, anche per i gatti non credo ci sia medicina che lenisca il dolore per la perdita di qualcuno. Non farei accanimento farmaceutico..il dolore è fisiologico e va accettato e reso parte della nostra, della loro vita.
Vi ringrazio tutti per le vostre idee e per le vostre esperienze condivise...
avete sicuramente ragione del sottolineare che la mia ansia e il mio disagio sono negative per la mia micia, me ne rendo assolutamente conto...diciamo che sono davvero tanto spaventata che Duchessa possa avere la stessa malattia dell'altro micio, una cardiopatia...ho adottato entrambi i gatti in gattile e non mi hanno saputo riferire se erano fratelli, o madre e figlio, o altro. So che Duchessa è più grande di circa 1 anno. Quando ho portato lei, e lei mie ansie, dal veterinario, lui mi ha risposto che non c'erano le indicazioni ad effettuare un ecocardio..
forse una buona componente in tutto questo è rappresentata dal senso di colpa...non riesco a capacitarmi di non essermi accorta, nell'altro micio, che fosse così malato,e quando l'abbiamo scoperto...beh, era così grave che in una settimana se n'è andato:cry:
ora non mi fido più del mio giudizio, ed ogni respiro più rapido, ogni ron ron più prolungato, diventano fonte d'ansia, se si sdraia pancia a terra, se gioca di meno....per questo ho deciso di rivolgermi ad una comportamentalista, per capire meglio, per interpretare meglio i segnali che la mia gatta mi da, che sono nuovi e diversi da prima, in un certo senso lei è diventata un'altra, proprio come accade agli uomini...
vi terrò aggiornati e vi ringrazio ancora
Duchy
Va bene la comportamentalista se può farti stare meglio, ma cerca di stare più serena, sennò la poveretta dovrà curare anche te! ;)
tieni presente una cosa:
accorgersi che un gatto sta male è difficilissimo
il gatto è un piccolo predatore e quindi spesso anche predato
una delle sue difese naturali da chi lo caccia ed una delle sue tecniche per cacciare consistono nel farsi notare il meno possibile dalle prede e dal non sembrare debole ai predatori
inoltre in natura deve pure apparire forte ai suoi avversari nelle battaglie per lo spazio e la femmina
quando il gatto sta poco bene perciò produce una grande quantità di endorfine che gli calmano i malesseri piccoli e medi e quando sta decisamente male si sforza di non farlo notare comportandosi il più normalmente possibile, in modo da scoraggiare eventuali attacchi
per farti un esempio gattoKeidhu che avevo portato per una grave iperglicemia in clinica ed era quasi in coma, si ribellò al prelievo con un'energia insospettata facendo a fette le mani delle povere assistenti, noi pensammo subito che fosse segno di un miglioramento, invece aveva la glicemia a 500
per concludere
non ti angosciare, non hai alcuna colpa
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