AlessiaPippi
09-07-2015, 12:23
Cara Pippuzza mia adorata (come ti chiamo sempre io).
Oggi un anno fa, entravo da MaxiZoo per cercare una vaschetta nuova per Amedeo, il pescetto rosso della mia mamma. All’entrata, coperta con un telo, c’era una gabbietta. Ho immaginato dentro ci fossero dei cucciolini e mi sono fiondata a guardare. Ho visto due gattini bellissimi, uno bianco e nero, l’altro bianco e rosso. Erano bellissimi, giocavano tra di loro. Uno dei due giocava con un bacchettino, e giocandolo lo ha fatto saltare dall’altra parte della gabbietta. Così ho visto un cosino bruttino e spelacchiato, di tanti colori non uniformi, fare un balzetto all’indietro con l’aria un po’ stordita. Eri tu. Non ti avevo neanche vista.
Il bacchetto è saltato di nuovo e tu di nuovo, con un’espressione ancora più sorpresa della precedente, hai fatto un balzetto guardando il bacchettino. Mi hai fatto tanta tenerezza. Quei due balzetti e la tua espressione non li dimenticherò mai.
E’ a quel punto che la volontaria dell’Enpa, leggendomi in fronte che ero un pesce che poteva abboccare, si è avvicinata, raccontandomi che eri una femminuccia, tanto buona quanto sfortunella...che una signora ti avevo portata a casa ma poi ti aveva restituita, e che a causa del tuo pelo colorato in maniera un po’ anomala e tutto “infeltrito” non ti voleva nessuno, che gli altri due gattini avevano trovato casa subito e invece tu era la terza settimana che ti mettevano in esposizione.
Ti chiederai perché quel giorno stesso non ti ho portato a casa con me. Mi dispiace tanto sai, Pippi, il perché non lo so. Ho avuto paura. Paura perché so come sono fatta, che sono ansiosa e asfissiante. Che ho sofferto tanto quando è morta la mia cagnetta Jolie, anche se sono passati oramai nove anni. Paura di legarmi, di soffrire ancora, di non avere più una vita, per così dire, libera.
Però ho continuato a pensarti, per una settimana intera. Il tuo musino era un’immagine fissa nel mio cuore e nei miei pensieri. Non sai quante volte ho telefonato al Maxizoo per sapere se qualcuno ti aveva adottato, ma niente, ogni volta mi dicevano che eri ancora disponibile e il mio cuore si spezzava in due sempre di più. Una parte di me non ti voleva per quanto ho cercato di spiegarti sopra, un’altra parte di me aveva tanta voglia di avere di nuovo un animaletto perché tutto sommato mi ritengo una personcina brava, che ha voglia di prendersi cura per bene di un animaletto, che non lo prende come un pelouche da abbandonare poi in qualche angolino remoto.
E poi sai, tutti mi dicevano “prenditi un gatto”. Io non ho mai avuto gatti in vita mia, solo la mia cagnolina adorata. Credevo di non essere fatti per i gatti, perché come ormai avrai capito, io sono tanto coccolona e tanto fisica e ho bisogno di un animaletto che lo sia altrettanto. Ma adesso non sono più una scolaretta piena di tempo libero come quando c’era Jolie. Adesso ho una casa, un lavoro, tanti impegni….come fare a prendermi un cane ? Per cui tutti mi dicevano “prenditi un gatto, il gatto è indipendente, non ha bisogno di cure, fa i bisogni da solo, non si ammala mai…”.
Così ho preso coraggio. Visto che era una settimana che ti portavo nel cuore non ce la facevo più e ho deciso di farmi forza e portarti a casa. Quanto ho dovuto cercarti amore mio !!! Ho telefonato per l’ennesima volta al Maxizoo per dire che - se ancora non avevi trovato - ti prendevo io : mi hanno detto che non avevi trovato nessuno e i volontari ti avevano portato via. Ma nessuno sapeva dove ! Ho chiamato quattro volontari diversi, ma nessuno ti aveva con sé. Alla quinta telefonata ti ho trovata. E ti sono venuta a prendere. La signora che ti aveva in stallo presso casa sua ti ha preso in braccio e ti ha detto “dai che hai trovato una casa”…
La prima settimana Christian (nb : il mio convivente) è andato via e siamo rimaste sole io e te. Io che non avevo mai avuto un gatto e tu che eri uno scricciolino impazzito. Quanto abbiamo litigato !!!! Tu volevi strapparmi i capelli, oppure mi rincorrevi per casa aggrappandoti alle mie caviglie (che male le prime volte!!!!!!!!!!!!!!). Ma poi la sera venivi nel lettone e ti accoccolavi vicina vicina a me guardandomi con gli occhioni dolci e facendomi le fusa e io ho smesso di sentirmi sola e ho ricominciato a sentirmi utile.
Cara pippuzza mia adorata, è passato un anno ed eccoci qua. Sei diventata una gattona grande e bellissima. Abbiamo imparato a conoscerci e a volerci un bene dell’anima.
E non lo dico perché sei la mia gattona, ma per me sei la gattona migliore del mondo. Mi avevano raccontato che i gatti fanno disastri in casa e invece tu non ne hai mai fatti (o meglio, quando sei a casa da sola sei bravissima…poi quando ci siamo noi ti scateni, ma disastri veri e propri non ne hai mai fatti). Mi avevano detto che con i gatti di notte non si dorme, invece tu ti accoccoli ogni sera in mezzo alle mie gambe facendo le fusa, quando ti stufi te ne vai ma sei sempre silenziosa. Ogni tanto il sabato e la domenica vieni a cercare di svegliarmi, ma sei tanto dolce e per nulla insistente.
Non è vero che i gatti sono indipendenti, questo l’ho imparato, perché quando mi vedi uscire spalanchi gli occhietti e mi guardi con tristezza e invece quando torno a casa mi vieni incontro come un cagnolino.
Purtroppo non è neanche vero che i gatti non si ammalano mai, perché povera piccinin in un anno ne abbiamo passate di cotte e di crude e ancora adesso ogni tanto ne salta fuori una di nuova. E a volte, sai, piccola Pippi, un po’ mi pesa. Mi pesa nel cuore, intendo dire, perché vorrei vederti stare bene perché te lo meriti e poi perché io sono una super ansiosa e ogni tuo starnuto o movimento diverso dal solito implica un nuovo thread qui sul forum !!!
Hai visto Pippi quante cose ho imparato da quando mi sono iscritta qui…ci sono un sacco di persone che, bontà loro, mi aiutano a crescerti meglio, per cui per tanti consigli devi ringraziare loro!!!
Insomma dopo un anno eccoci qua. Non saprei che altro dirti se non grazie di cuore per tutti sorrisi che mi fai fare ogni giorno, per come sei riuscita con le tue piccole marachelle divertenti a far superare un brutto momento a me e a Christian, per tutte le coccole e i bacini che mi dai.
Ti voglio tanto tanto tanto ma tantissimo bene.
Oggi un anno fa, entravo da MaxiZoo per cercare una vaschetta nuova per Amedeo, il pescetto rosso della mia mamma. All’entrata, coperta con un telo, c’era una gabbietta. Ho immaginato dentro ci fossero dei cucciolini e mi sono fiondata a guardare. Ho visto due gattini bellissimi, uno bianco e nero, l’altro bianco e rosso. Erano bellissimi, giocavano tra di loro. Uno dei due giocava con un bacchettino, e giocandolo lo ha fatto saltare dall’altra parte della gabbietta. Così ho visto un cosino bruttino e spelacchiato, di tanti colori non uniformi, fare un balzetto all’indietro con l’aria un po’ stordita. Eri tu. Non ti avevo neanche vista.
Il bacchetto è saltato di nuovo e tu di nuovo, con un’espressione ancora più sorpresa della precedente, hai fatto un balzetto guardando il bacchettino. Mi hai fatto tanta tenerezza. Quei due balzetti e la tua espressione non li dimenticherò mai.
E’ a quel punto che la volontaria dell’Enpa, leggendomi in fronte che ero un pesce che poteva abboccare, si è avvicinata, raccontandomi che eri una femminuccia, tanto buona quanto sfortunella...che una signora ti avevo portata a casa ma poi ti aveva restituita, e che a causa del tuo pelo colorato in maniera un po’ anomala e tutto “infeltrito” non ti voleva nessuno, che gli altri due gattini avevano trovato casa subito e invece tu era la terza settimana che ti mettevano in esposizione.
Ti chiederai perché quel giorno stesso non ti ho portato a casa con me. Mi dispiace tanto sai, Pippi, il perché non lo so. Ho avuto paura. Paura perché so come sono fatta, che sono ansiosa e asfissiante. Che ho sofferto tanto quando è morta la mia cagnetta Jolie, anche se sono passati oramai nove anni. Paura di legarmi, di soffrire ancora, di non avere più una vita, per così dire, libera.
Però ho continuato a pensarti, per una settimana intera. Il tuo musino era un’immagine fissa nel mio cuore e nei miei pensieri. Non sai quante volte ho telefonato al Maxizoo per sapere se qualcuno ti aveva adottato, ma niente, ogni volta mi dicevano che eri ancora disponibile e il mio cuore si spezzava in due sempre di più. Una parte di me non ti voleva per quanto ho cercato di spiegarti sopra, un’altra parte di me aveva tanta voglia di avere di nuovo un animaletto perché tutto sommato mi ritengo una personcina brava, che ha voglia di prendersi cura per bene di un animaletto, che non lo prende come un pelouche da abbandonare poi in qualche angolino remoto.
E poi sai, tutti mi dicevano “prenditi un gatto”. Io non ho mai avuto gatti in vita mia, solo la mia cagnolina adorata. Credevo di non essere fatti per i gatti, perché come ormai avrai capito, io sono tanto coccolona e tanto fisica e ho bisogno di un animaletto che lo sia altrettanto. Ma adesso non sono più una scolaretta piena di tempo libero come quando c’era Jolie. Adesso ho una casa, un lavoro, tanti impegni….come fare a prendermi un cane ? Per cui tutti mi dicevano “prenditi un gatto, il gatto è indipendente, non ha bisogno di cure, fa i bisogni da solo, non si ammala mai…”.
Così ho preso coraggio. Visto che era una settimana che ti portavo nel cuore non ce la facevo più e ho deciso di farmi forza e portarti a casa. Quanto ho dovuto cercarti amore mio !!! Ho telefonato per l’ennesima volta al Maxizoo per dire che - se ancora non avevi trovato - ti prendevo io : mi hanno detto che non avevi trovato nessuno e i volontari ti avevano portato via. Ma nessuno sapeva dove ! Ho chiamato quattro volontari diversi, ma nessuno ti aveva con sé. Alla quinta telefonata ti ho trovata. E ti sono venuta a prendere. La signora che ti aveva in stallo presso casa sua ti ha preso in braccio e ti ha detto “dai che hai trovato una casa”…
La prima settimana Christian (nb : il mio convivente) è andato via e siamo rimaste sole io e te. Io che non avevo mai avuto un gatto e tu che eri uno scricciolino impazzito. Quanto abbiamo litigato !!!! Tu volevi strapparmi i capelli, oppure mi rincorrevi per casa aggrappandoti alle mie caviglie (che male le prime volte!!!!!!!!!!!!!!). Ma poi la sera venivi nel lettone e ti accoccolavi vicina vicina a me guardandomi con gli occhioni dolci e facendomi le fusa e io ho smesso di sentirmi sola e ho ricominciato a sentirmi utile.
Cara pippuzza mia adorata, è passato un anno ed eccoci qua. Sei diventata una gattona grande e bellissima. Abbiamo imparato a conoscerci e a volerci un bene dell’anima.
E non lo dico perché sei la mia gattona, ma per me sei la gattona migliore del mondo. Mi avevano raccontato che i gatti fanno disastri in casa e invece tu non ne hai mai fatti (o meglio, quando sei a casa da sola sei bravissima…poi quando ci siamo noi ti scateni, ma disastri veri e propri non ne hai mai fatti). Mi avevano detto che con i gatti di notte non si dorme, invece tu ti accoccoli ogni sera in mezzo alle mie gambe facendo le fusa, quando ti stufi te ne vai ma sei sempre silenziosa. Ogni tanto il sabato e la domenica vieni a cercare di svegliarmi, ma sei tanto dolce e per nulla insistente.
Non è vero che i gatti sono indipendenti, questo l’ho imparato, perché quando mi vedi uscire spalanchi gli occhietti e mi guardi con tristezza e invece quando torno a casa mi vieni incontro come un cagnolino.
Purtroppo non è neanche vero che i gatti non si ammalano mai, perché povera piccinin in un anno ne abbiamo passate di cotte e di crude e ancora adesso ogni tanto ne salta fuori una di nuova. E a volte, sai, piccola Pippi, un po’ mi pesa. Mi pesa nel cuore, intendo dire, perché vorrei vederti stare bene perché te lo meriti e poi perché io sono una super ansiosa e ogni tuo starnuto o movimento diverso dal solito implica un nuovo thread qui sul forum !!!
Hai visto Pippi quante cose ho imparato da quando mi sono iscritta qui…ci sono un sacco di persone che, bontà loro, mi aiutano a crescerti meglio, per cui per tanti consigli devi ringraziare loro!!!
Insomma dopo un anno eccoci qua. Non saprei che altro dirti se non grazie di cuore per tutti sorrisi che mi fai fare ogni giorno, per come sei riuscita con le tue piccole marachelle divertenti a far superare un brutto momento a me e a Christian, per tutte le coccole e i bacini che mi dai.
Ti voglio tanto tanto tanto ma tantissimo bene.