AlessiaPippi
21-01-2016, 11:24
Ciao,
mi piacerebbe avere un confronto con tutti voi su un comportamento della mia Pippi. Ho già abbondantemente stressato Aletto con tutte le mie domande e lei è stata così carina da starmi sempre dietro (I love you Marina!).
La questione riguarda il come riuscire a portarla in giardino serenamente. Sia il veterinario che la comportamentalista suggeriscono quanto bene possa farle andare giù in giardino, ma solo se questo avviene in totale serenità.
Premetto che la Pippi affronta molto serenamente il farsi mettere la pettorina, l’abbiamo abituata fin da piccola quando la terrazza non era ancora in sicurezza. La utilizziamo anche ora per andare sul tetto : infatti se io vado in camera (nota bene = se vado in camera)e prendo in mano il guinzaglio, lei si siede (tra l’altro facendo le fusa), attende che le venga allacciata la pettorina e poi si rimette sulle 4 zampe felice di andare sul tetto.
Per farvi capire meglio suddivido la situazione in diversi episodi così da essere il più chiara possibile.
SITUAZIONE A. La Pippi chiede di uscire mettendosi davanti alla porta di casa. Se non (e sottolineo NON) mi infilo le scarpe o la giacca e non prendo il guinzaglio, ma le apro semplicemente la porta (senza richiudermela alle spalle) lei scende tranquilla tutte le scale a volte anche fino al piano terra. Arriva persino ad annusare i portoni di ingresso del condominio. Si gira di continuo a controllare la mia presenza. La porta di casa mia quando decide di risalire, come detto, la trova aperta.
SITUAZIONE A2 (simile a situazione A). La Pippi chiede di uscire mettendosi davanti alla porta di casa. Se non (e sottolineo NON) mi infilo le scarpe o la giacca e non prendo il guinzaglio, le apro la porta lei inizia a scendere tranquilla. Se però richiudo la porta alle mie spalle, terrorizzata torna su, sedendosi sullo zerbino e grattando la porta per tornare in casa.
SITUAZIONE B. (opposta a situazione A). La Pippi chiede di uscire mettendosi davanti alla porta di casa. Mi metto giacca, scarpe, prendo guinzaglio e apro la porta di casa : lei si allontana e terrorizzata si nasconde sotto il letto piangendo. Occorre poi quasi un quarto d’ora perché si faccia coraggio ed esca da li sotto (e perché lei esca le faccio vedere che mi tolgo la giacca, che mi rimetto le ciabatte e che ripongo il guinzaglio).
SITUAZIONE C (LA PIU’ ESTREMA). Le si mette il guinzaglio e la si porta giù per le scale in braccio. Terrore più totale fin quando non raggiungiamo il giardino. In giardino si rilassa, non soffre la pettorina, si diverte correndo dietro agli uccellini e arrampicandosi sugli alberi, tanto che spesso è fatica convincerla a tornare di sopra. La porta di casa quando si risale è ovviamente chiusa.
SITUAZIONE D (che segue a SITUAZIONE C). Una volta riportata su dopo situazione C vorrebbe scendere ancora, così si ripete la Situazione B.
SITUAZIONE E(provata ieri sera). La Pippi chiede di uscire mettendosi davanti alla porta di casa. Non mi metto né giacca, né scarpe, ma prima di aprire la porta appendo alla maniglia della porta il guinzaglio. Lei rimane pensierosa sul da farsi, continua a girare intorno alla porta e poi desiste (senza nascondersi sotto il letto con terrore però).
Di seguito come avvengono invece i suoi “tentativi di fuga” :
SITUAZIONE 1. Usciamo sia io che mio moroso di casa. Al nostro rientro insieme (quindi lei era a casa da sola) non tenta la fuga sulle scale.
SITUAZIONE 2. Rientra a casa solo uno dei due e lei era a casa da sola. Non tenta la fuga.
SITUAZIONE 3. Rientra a casa solo uno dei due (non era a casa da sola, ma in compagnia dell’altro dei due). Tenta la fuga sulle scale.
Volevo provare a farla scendere fino giù e poi una volta arrivata davanti al portone metterle il guinzaglio, ma con queste temperature devo per forza mettermi la giacca e lei, come detto, capisce subito.
Oltretutto quando in primavera si alzeranno le temperature ho paura che possa trovare i portoni di ingresso aperti e scappare.
In più, se devo essere sincera, non vorrei che si abituasse a fare le scale da sola, senza guinzaglio perché purtroppo vivo in un condominio e per quanto tenga tutto sotto controllo quando siamo per le scale, i rischi esistono. Vorrei abituarla in serenità a scendere con me.
Non suggeritemi l’ascensore perché va fuori di testa dentro l’ascensore (già provato).
Vorrei chiedervi che ne pensate e soprattutto come risolvere questa situazione.
mi piacerebbe avere un confronto con tutti voi su un comportamento della mia Pippi. Ho già abbondantemente stressato Aletto con tutte le mie domande e lei è stata così carina da starmi sempre dietro (I love you Marina!).
La questione riguarda il come riuscire a portarla in giardino serenamente. Sia il veterinario che la comportamentalista suggeriscono quanto bene possa farle andare giù in giardino, ma solo se questo avviene in totale serenità.
Premetto che la Pippi affronta molto serenamente il farsi mettere la pettorina, l’abbiamo abituata fin da piccola quando la terrazza non era ancora in sicurezza. La utilizziamo anche ora per andare sul tetto : infatti se io vado in camera (nota bene = se vado in camera)e prendo in mano il guinzaglio, lei si siede (tra l’altro facendo le fusa), attende che le venga allacciata la pettorina e poi si rimette sulle 4 zampe felice di andare sul tetto.
Per farvi capire meglio suddivido la situazione in diversi episodi così da essere il più chiara possibile.
SITUAZIONE A. La Pippi chiede di uscire mettendosi davanti alla porta di casa. Se non (e sottolineo NON) mi infilo le scarpe o la giacca e non prendo il guinzaglio, ma le apro semplicemente la porta (senza richiudermela alle spalle) lei scende tranquilla tutte le scale a volte anche fino al piano terra. Arriva persino ad annusare i portoni di ingresso del condominio. Si gira di continuo a controllare la mia presenza. La porta di casa mia quando decide di risalire, come detto, la trova aperta.
SITUAZIONE A2 (simile a situazione A). La Pippi chiede di uscire mettendosi davanti alla porta di casa. Se non (e sottolineo NON) mi infilo le scarpe o la giacca e non prendo il guinzaglio, le apro la porta lei inizia a scendere tranquilla. Se però richiudo la porta alle mie spalle, terrorizzata torna su, sedendosi sullo zerbino e grattando la porta per tornare in casa.
SITUAZIONE B. (opposta a situazione A). La Pippi chiede di uscire mettendosi davanti alla porta di casa. Mi metto giacca, scarpe, prendo guinzaglio e apro la porta di casa : lei si allontana e terrorizzata si nasconde sotto il letto piangendo. Occorre poi quasi un quarto d’ora perché si faccia coraggio ed esca da li sotto (e perché lei esca le faccio vedere che mi tolgo la giacca, che mi rimetto le ciabatte e che ripongo il guinzaglio).
SITUAZIONE C (LA PIU’ ESTREMA). Le si mette il guinzaglio e la si porta giù per le scale in braccio. Terrore più totale fin quando non raggiungiamo il giardino. In giardino si rilassa, non soffre la pettorina, si diverte correndo dietro agli uccellini e arrampicandosi sugli alberi, tanto che spesso è fatica convincerla a tornare di sopra. La porta di casa quando si risale è ovviamente chiusa.
SITUAZIONE D (che segue a SITUAZIONE C). Una volta riportata su dopo situazione C vorrebbe scendere ancora, così si ripete la Situazione B.
SITUAZIONE E(provata ieri sera). La Pippi chiede di uscire mettendosi davanti alla porta di casa. Non mi metto né giacca, né scarpe, ma prima di aprire la porta appendo alla maniglia della porta il guinzaglio. Lei rimane pensierosa sul da farsi, continua a girare intorno alla porta e poi desiste (senza nascondersi sotto il letto con terrore però).
Di seguito come avvengono invece i suoi “tentativi di fuga” :
SITUAZIONE 1. Usciamo sia io che mio moroso di casa. Al nostro rientro insieme (quindi lei era a casa da sola) non tenta la fuga sulle scale.
SITUAZIONE 2. Rientra a casa solo uno dei due e lei era a casa da sola. Non tenta la fuga.
SITUAZIONE 3. Rientra a casa solo uno dei due (non era a casa da sola, ma in compagnia dell’altro dei due). Tenta la fuga sulle scale.
Volevo provare a farla scendere fino giù e poi una volta arrivata davanti al portone metterle il guinzaglio, ma con queste temperature devo per forza mettermi la giacca e lei, come detto, capisce subito.
Oltretutto quando in primavera si alzeranno le temperature ho paura che possa trovare i portoni di ingresso aperti e scappare.
In più, se devo essere sincera, non vorrei che si abituasse a fare le scale da sola, senza guinzaglio perché purtroppo vivo in un condominio e per quanto tenga tutto sotto controllo quando siamo per le scale, i rischi esistono. Vorrei abituarla in serenità a scendere con me.
Non suggeritemi l’ascensore perché va fuori di testa dentro l’ascensore (già provato).
Vorrei chiedervi che ne pensate e soprattutto come risolvere questa situazione.