Visualizza Versione Completa : Le vacanze di Lina
In questi giorni di vacanza, l'intera famiglia, con e senza coda, è riunita a casa dei miei genitori, cascina ristrutturata di alta Langa. Di conseguenza Lina la Pazza si trova a dover convivere con Carlotta, Arturo e Camillo. Ormai è quasi passata la prima settimana.
Per i primi giorni li ho tenuti separati: Lina in camera mia (ma con accesso a tutta la zona notte), gli altri tre nella zona giorno. Di notte tutti i felini confinati in una stanza: Lina con me, i micetti con mio fratello, e Carlotta con i miei genitori. L'accesso al giardino è stato regolato a turno, così Lina ha anche potuto vedere gli altri membri felini della famiglia dalla finestra, lanciando anche qualche ululato e ringhio.
L'altro ieri, complici i lavori di revisione della stufa, che hanno scombussolato la casa per più di mezza giornata, i vari mici si sono visti fugacemente dal vivo: ancora qualche ringhio di Lina, ma solo di prammatica. Invece in serata qualcosa di più serio nei confronti di Carlotta: mentre questa se ne andava a dormire in camera dei miei, Lina l'ha vista passare; lì per lì nessuna reazione, ma poi le è andata dietro. Quando l'ha vista sul lettone, dal corridoio, ha iniziato con il solito repertorio: pelo ritto sulla schiena, coda gonfia, ringhi e soffi. E Carlotta lo stesso. Ho interrotto qualsiasi cosa prima che cominciasse, prendendo Lina e portandola in camera mia per la notte.
Oggi a quanto pare è cambiato il vento: nel pomeriggio Arturo si è fatto un giretto in giardino; Lina probabilmente l'ha visto passare dalla finestra di camera mia, ma non ha fatto una piega. Poi - forse anche perchè ha visto anche me - ci ha raggiunti in giardino e se ne stava lì, un po' sul chi vive, ma prendendosi un po' di coccole da me. Arturo era nascosto dietro un vaso e non era in vista diretta.
Poi Arturo è uscito dal suo "nascondiglio" ed ha cominciato a giocare con una cavalletta: Lina lo ha visto e si è irrigidita un po' di più, ma nessun altro cenno di bellicosità; neppure quando Arturo si è avvicinato un po', arrivando fino a circa 80 cm da lei. A quuel punto, Arturo ha deciso che ne aveva abbastanza di giocare in giardino ed è rientrato.
Lina ha avuto una reazione del tipo "ma che fa, quello, entra in casa?!", però è rimasta - sempre un po' tesa - con me ancora per qualche momento, poi è voluta rientrare anche lei.
In casa era vigile, ma tranquilla. Nel frattempo mio fratello ha aperto la porta del soggiorno perchè aveva caldo, e questo ha consentito a Lina di vedere bene, da distante, Arturo e soprattutto Camillo, che giocava con un topolino di pezza. Sempre molto vigile, ma nessun segno di belligeranza; dopo aver osservato i due micetti per un bel po' - almeno mezz'ora - ha deciso che era ora di cena ed ha voluto pappa (lei ha tutte le sue cosine in camera mia). Non ha mai cercato di avvicinarsi ai due.
Appena finito di mangiare, Arturo ha deciso di venire ad esplorare la mia camera, e questo ha fatto sì che si trovasse di nuovo faccia a faccia con Lina. Si è anche decisamente avvicinato, al chè stavolta Lina ha iniziato a ringhiare e rizzare il pelo sulla schiena: direi che considera camera mia (sua ;) ) come il sancta sanctorum del suo territorio, e non ha gradito il tentativo di approccio di Arturo. Io, per evitare qualunque cosa, ho interrotto immediatamente il contatto chiudendo la porta.
Dopo un po' i micetti hanno ripreso a giocare in soggiorno, e Lina è di nuovo uscita in corridoio a sorvegliarli (nel frattempo avevo riaperto la porta); ma dopo poco tempo (circa un quarto d'ora?) Lina ha deciso che ne aveva abbastanza della sorveglianza ed è tornata in camera, dove si è accoccolata sulla sedia che ha eletto a suo giaciglio preferito. E lì è rimasta fino adesso.
Come prima presa di contatto seria con il resto del parentado felino mi sembra che sia andata abbastanza bene: in effetti sono orgoglioso di lei, che non ha attaccato Arturo appena lo ha visto, in giardino.
A questo punto, però, il dubbio: come muoversi per proseguire al meglio l'integrazione e non correre il rischio di rovinare il primo parziale successo? Proseguo con i contatti a distanza? Avete qualche altro suggerimento?
Aggiornamento. Approfittando che Arturo e Camillo stavano girovagando per la casa, ho permesso che entrassero in contatto visivo con Lina. Risultato: ringhi e soffi a profusione da parte della Pazza, mentre Camillo il Temerario le si faceva contro; sono arrivati con i nasi a due dita l'uno dall'altro, con Camillo - piccolo soldo di cacio di un chilo - che faceva la gobba e gonfiava la codina, mentre Lina gliene diceva di tutti i colori!
Ho imposto un timeout di - forse - una mezz'oretta, poi ho di nuovo consentito che si vedessero: Lina sulla soglia della sua stanza, e i due piccoli che giocavano tra loro in corridoio senza calcolarla minimamente; Lina era acquattata e brontolava, ma a perte questo nessun segno di timore o aggressività.
A un certo punto Camillo si è di nuovo fatto sotto: sono stati a guardarsi "in gattesco" per qualche minuto, con Camillino che esibiva tutto il repertorio d'ordinanza: coda gonfia, schiena inarcata e andatura di sghimbescio, orecchie indietro - e soffiava pure, la piccola tigretta! :D Mentre Lina si è limitata a ringhiare un po' e soffiare, ma senza neppure rizzare il pelo sulla schiena. Arturo intanto ha salito una rampa di scale e si è accoccolato sul pianerottolo con le zampine conserte a godersi lo spettacolo, come uno spettatore distaccato.
Dopo qualche minuto di questa scena, Lina è battuta in ritrata (!) uscendo sulla porta del giardino. Si è accoccolata appena fuori della soglia, anche lei zampe conserte, e brontolava un po', mentre Camillo le si faceva di nuovo incontro.
A questo punto, Camillo si è fermato a circa un metro e mezzo da lei - ma sempre con l'intenzione di avvicinarsi - e Lina sempre a brontolare. Be', ci credereste? mentre brontolava, Lina, ha anche più volte chiuso e socchiuso lentamente gli occhi!!! Ma non è un segnale d'amicizia?
Comunque ho di nuovo interotto l'incontro, prendendo un topino con filo: Camillo si è immediatamente disinteressato di Lina, e per oggi la sessione è terminata.
Sono moderatamente soddisfatto anche questa volta: nessun attacco da parte di Lina, ma avrei preferito meno ringhi e soffi. Voi che dite, sta andando bene? Mi incuriosisce soprattutto la ripetuta "chiusura di occhi" di Lina, seppure brontolante...
Bene così, senza accelerare i loro tempi. Lina sta cercando di essere accomodante, ha capito la situazione e fa del suo meglio compatibilmente col suo carattere e col fatto di non essere nel suo territorio. Tutti i gatti stanno cercando di trovare un equilibrio, a volte senza e a volte con manifestazioni di intolleranza, per questo bisogna rispettare i loro tempi. Quando si daranno tranquillamente le spalle l'un l'altro avranno più o meno trovato un compromesso accettato da tutti
Altro aggiornamento. Sì, li sto lasciando fare. Quando si incrociano, Lina "rugna" un po' e tiene d'occhio le piccole pesti (soprattutto Camillo il Temerario: tre mesi di irruenza :D), ma tutto finisce lì.
Ieri sera Lina e Camillo erano in camera mia; o meglio: Camillino è venuto a cercare Lina (non è mica detto Il Temerario per niente... ). Dopo parecchi mugugni e manovre assortite, sono finiti entrambi sotto la sedia che Lina usa come suo giaciglio quando non sta sul mio letto; La Pazza alla fine ha posato il mento su un braccino e sembrava volersi assopire; Il Temerario, pochi centimetri dietro di lei, ha messo le zampine conserte ed anche lui sembrava colto da abbiocco. Sono andato a mangiare e circa un quarto d'ora dopo Camillo è arrivato in cucina tutto allegro (e tutto intero :D :D). Non si sono sentiti rumori di combattimento.
Stamattina li abbiamo lasciati gironzolare per la casa e fuori; verso le 10:30 si sono ritrovati tutti in camera mia: Lina sul davanzale che da sul giardino, i due piccoli sul mio letto; nessun cenno di belligeranza. Sono andato a fare la spesa e, tornato, non ho visto macchie di sangue ;). Hanno girato ancora tutti in giardino fino all'ora di pranzo, quando ho visto Lina colta da nervosismo acuto: è saltata sul muretto dove gli altri due giocavano da tranquilli e stavolta però era minacciosa nei confronti di Camillo: e Arturo, prudentemente, è battuto in ritirata. Infatti Lina ha cominciato a caricare Camillo, con l'intento di scacciarlo.
Visto che gli animi si stavano scaldando, uno alla volta ho portato tutti in casa e li ho messi in zone separate a smaltire l'eccitazione. Ora i piccoli sono in cucina che pisolano su una sedia, mentre Lina si è infilata sotto le coperte del mio letto. Deve aver un po' freddo, anche se secondo me si sta bene; non è nascosta: tiene la testolina fuori dal risvolto.
Ritpetit
12-08-2016, 18:41
Bhè, mi sembra che queste vacanze pian piano se le stiano godendo tutti ;)
Indubbiamente sì! https://s10.postimg.org/plthcdphl/DSCN0673.jpg (https://postimg.org/image/4c5v1j96t/).
E non è tutto: per la prima volta da quando abita con me, ieri sera Lina mi ha mangiato dalla mano!! Nonostante ieri pomeriggio, dopo la piccola litigata con Camillino, mi era parso che mi tenesse un po' il broncio.
Adesso i tre sono in camera mia: Lina sulla sua sedia, Camillo sotto di essa, Arturo sul letto. Se uno dei due si muove, la bisbetica brontola, ma non fa altro, anzi sembra che si stia appisolando.
Chissà che bella abbronzatura avrà sul pancino :rolleyes:
L'abbronzatura gliela farei a strisce... sul sederino, GRR :68:
Stamattina eravamo tutti in giardino; io trafficavo con mio papà. Lina gironzolava vicino a noi, curiosando quel che facevamo; Arturo era poco lontano e Camillo, più distante, giocava da solo sotto una tuia strisciante, sotto la quale ama mettersi anche Lina di tanto in tanto.
Ad un certo punto vedo che Lina prende a fare il passo del leopardo in direzione della tuia; ma penso che vada solo da quella parte, non esattamente verso il punto dov'era Camillino. Invece sbagliavo: andava proprio verso di lui, e l'ha attaccato! E' vero che è stato un attacco molto breve, con solo qualche grido e soffio; penso che non siano arrivati al contatto fisico (quantomeno, se c'è stato, è stato senza unghie).
Ma erano da due parti opposte, Camillo praticamente manco si vedeva, nascosto com'era sotto la tuia: perchè è andata ad attaccarlo?! Oltretutto se l'è presa proprio con il più piccolo :cry:
Schifi&Sbronzi
14-08-2016, 14:10
Ahahah! Quanti anni ha Lina? non può essere che il piccolo giocando abbia fatto frusciare qualcosa a cui lei ha fatto l'agguato? A volte i cuccioli strillano per niente mentre giocano coi grandi.
Un anno fa quando ho portato a casa Sbronzo lui aveva un mese e mezzo e Schifo un anno, quindi avevano entrambi voglia di giocare e si sono accettati subito. Nei primi giorni però io ero sempre in ansia perchè capitava che metre giocavano il piccolo gridava in modo allucinante, poi ho chiamato la veterinaria e lei mi ha detto di osservare se usavano le unghie o no e se dopo questi momenti erano presenti ferite, in effetti Schifo non gli faceva niente, lo mordeva e graffiava per finta senza stringere, ma era Sbronzo faceva tutto da solo. Ho notato spesso che i gatti piccoli tendono a gridare "Al lupo".
Adesso che sono grandi fanno ancora lotte finte furibonde, molto meno rumorose e che si concludono con una bella ronfata insieme di solito=)
Lina dovrebbe avere all'incirca quattro anni (l'ho trovata che aveva circa un anno-un anno e mezzo, età stimata dal vet.).
Non sembrava che Lina avesse fatto l'agguato ad un essere/oggetto "terzo": al momento dell'attacco, esibiva la tenuta "vattene fuori dai (biip)" d'ordinanza: gobba, pelo ritto, coda gonfia; non ho fatto caso alle orecchie, ma dubito che fossero in avanti. In ogni caso non aveva l'aria di un gioco.
E' comunque vero che si è calmata praticamente subito, e si è allontanata dal luogo del delitto, come soddisfatta di aver messo in chiaro un punto.
Da quanto ricordo questo comportamento coincide con la sua scarsa tolleranza nei confronti degli altri mici che tu descrivesti un po' di tempo fa, ma non sappiamo se il suo sia stato un piccolo attacco o un piccolo tentativo di gioco....ma gobba, pelo dritto e coda gonfia mi fa pensare ad un attacco, si è calmata quasi subito perché per loro l'attacco è una risorsa alla quale non attingono volentieri. Che poi se la prenda con uno o un altro credo faccia poca differenza
Non pretendiamo da lei più di quanto possa fare! In fondo ha condiviso la tua stanza con loro, ha dovuto accettare l'intrusione degli altri nella sua piccola zona centrale di un territorio che non sa se è provvisorio o definitivo
Piccola domanda: si sa qualcosa della vita di Lina prima che tu la adottassi?
Hai ragione, ed infatti io ero già pronto a tre settimane di attenta gestione per evitare incontri in casa, ed accesso regolamentato alle "aree comuni" - ovvero il giardino. In ogni caso, sempre meglio della pensione, o di passare da sola le vacanze a Torino, nel mio torrido alloggio.
Ma quando, dopo il primo fortuito incontro con Arturo, è parso che una convivenza pacifica fosse possibile (cfr. primo post), mi sono rallegrato perchè ciò significherebbe innanzitutto una ancor migliore qualità della vita di Lina stessa, che avrebbe in tal caso illimitato accesso a qualsiasi area della casa, interna e esterna.
Comunque non li forzo ad incontrarsi, ma se capita osservo che cosa accade. Ciò che mi stupisce, appunto, è che Lina abbia tollerato molto bene l'inopinata invasione del suo più privato rifugio, camera mia, mentre per ben due volte abbia mostrato ostilità verso Camilo all'esterno della casa.
In ogni caso nel complesso sono soddisfatto; tutto sommato la convivenza è stata pacifica (e c'è ancora un'intera settimana per smussare le spigolosità del carattere di Lina). Senz'altro ripeterò l'esperienza nelle prossime occasioni (ponti o altre feste in cui si possa passare insieme qualche giorno), in modo che pian piano tutti i mici si accettino come parte dell'unica famiglia.
Per rispondere alla tua domanda: no, praticamente niente. Sono sicuro che sia stata in casa, almeno per un periodo, perchè ha dimostrato di saper identificare il suono "dlin dlon" come quello del campanello dell'ingresso. E' sterilizzata, ma va in calore ugualmente, per cui ritengo che sia stata abbandonata a causa di questo. E siccome a pochi isolati da casa mia c'è una colonia felina ufficiale, più quella, ufficiosa, dei "mici ferrovieri" che abitano nel Deposito Locomotive, ho dedotto che dopo l'abbandono abbia passato un certo periodo in colonia felina, dove ha dovuto forzatamente convivere con i suoi simili, arrivando - più che a detestarli - ad averne quasi terrore. Dopodichè penso che abbia tentato di tornare a casa, e sulla strada ci siamo incontrati. Ma, a parte la faccenda del campanello, sono tutte congetture.
Schifi&Sbronzi
14-08-2016, 20:53
Ricordo che quando ho fatto incontrare i miei due il grande era interessato, ma nei primi giorni era un po pressante nei confronti del piccolo, che invece se ne fregava altamente di lui e girellava per casa. In tutto ciò il grande lo seguiva ovunque per annusarlo e leccarlo insistentemente. A volte gli tirava degli schiaffi senza unghie e lo aggrediva, penso quando era geloso, di alcuni giochi o anche di alcune postazioni. Potrebbe essere che lei avendo notato che il piccolo giocava in un luogo per lei "suo" abbia sclerato e lo abbia aggredito, se l'aggressione è durata poco per me è un avvertimento.
Ovviamente ci vorrà del tempo ma a me sembra che abbiano tutti preso coscienza di non essere soli e ora stanno studiandosi, quando questo avverrà si decideranno gli ruoli di casa,ma forse a quel punto tornerai a casa. Continua a provare, premiali quando stanno bene insieme.
Hai ragione, ed infatti io ero già pronto a tre settimane di attenta gestione per evitare incontri in casa, ed accesso regolamentato alle "aree comuni" - ovvero il giardino. In ogni caso, sempre meglio della pensione, o di passare da sola le vacanze a Torino, nel mio torrido alloggio.
Ma quando, dopo il primo fortuito incontro con Arturo, è parso che una convivenza pacifica fosse possibile (cfr. primo post), mi sono rallegrato perchè ciò significherebbe innanzitutto una ancor migliore qualità della vita di Lina stessa, che avrebbe in tal caso illimitato accesso a qualsiasi area della casa, interna e esterna.
Comunque non li forzo ad incontrarsi, ma se capita osservo che cosa accade. Ciò che mi stupisce, appunto, è che Lina abbia tollerato molto bene l'inopinata invasione del suo più privato rifugio, camera mia, mentre per ben due volte abbia mostrato ostilità verso Camilo all'esterno della casa.
In ogni caso nel complesso sono soddisfatto; tutto sommato la convivenza è stata pacifica (e c'è ancora un'intera settimana per smussare le spigolosità del carattere di Lina). Senz'altro ripeterò l'esperienza nelle prossime occasioni (ponti o altre feste in cui si possa passare insieme qualche giorno), in modo che pian piano tutti i mici si accettino come parte dell'unica famiglia.
Per rispondere alla tua domanda: no, praticamente niente. Sono sicuro che sia stata in casa, almeno per un periodo, perchè ha dimostrato di saper identificare il suono "dlin dlon" come quello del campanello dell'ingresso. E' sterilizzata, ma va in calore ugualmente, per cui ritengo che sia stata abbandonata a causa di questo. E siccome a pochi isolati da casa mia c'è una colonia felina ufficiale, più quella, ufficiosa, dei "mici ferrovieri" che abitano nel Deposito Locomotive, ho dedotto che dopo l'abbandono abbia passato un certo periodo in colonia felina, dove ha dovuto forzatamente convivere con i suoi simili, arrivando - più che a detestarli - ad averne quasi terrore. Dopodichè penso che abbia tentato di tornare a casa, e sulla strada ci siamo incontrati. Ma, a parte la faccenda del campanello, sono tutte congetture.
Sicuramente questo periodo per Lina è un arricchimento di esperienza che la porta a misurarsi con esperienze precedenti e a rielaborarle con una chiave adattativa personale, qui lei sta emergendo sotto i tuoi occhi come individuo titolare della sua flessibilità adattativa. Lei in precedenza si è già trovata in un territorio non suo e ha già dovuto fare buon viso a cattivo gioco, non sappiamo quanto e se quell'invasione l'abbia accettata o subita perché gli altri gatti sono residenti (mi sembra di ricordare così). Non sappiamo se sia stata abbandonata o se sia andata via per sua decisione dal precedente appartamento, se in quell'appartamento ci fossero altri gatti che le davano noia, e se...e se...
Fatto sta che il suo carattere si è forgiato così per motivi che non conosciamo e penso che questa esperienza per lei possa rivelarsi positiva perché, come dicevo prima, sta mettendo a frutto le sue esperienze precedenti per trovare sue soluzioni ai fini della sua capacità di adattamento, sta attivamente smussando i suoi spigoli e farà del suo meglio. Quello che non sappiamo è se ne avrebbe fatto volentieri a meno.
E' brava la tua Lina, e sei bravo tu nel rilevare e trasmetterci il suo modo di esistere
Immagino, viste le reazioni che ha nei confronti di altri gatti e di sconosciuti di tutte le specie in genere, che di fare la conoscenza di Arturo e Camillo avrebbe fatto quasi certamente a meno. A proposito: i due sono residenti, sì, ma da due e un mese appena, rispettivamente. La micia storica è Carlotta, ma in queste due settimane in casa non si sono mai viste - forse si sono incontrate una o due volte in cortile, senza scenate.
D'altra parte sono sicuro che avrebbe anche fatto volentieri a meno di essere ospitata in pensione dal veterinario: esperienza che ha già dovuto fare, poverina - con grandi sensi di colpa da parte mia - e ove comunque ha dovuto condividere gli spazi con altri gatti, in modo molto meno confortevole.
Mi piace pensare che si sia resa conto che nonostante la presenza di altri mici, che comunque non la tranquillizza, la sua vita è assai migliore di quanto non fosse tre anni fa, e che stia iniziando a comprendere come non tutti i suoi simili siano per forza dei nemici. Anche se stamattina il piccolo Camillo le ha fatto un agguato alla coda (io le avevo detto di tenerla ferma...).
Del resto poco fa si è incrociata con Arturo ed hanno fatto naso-naso. E' proprio buffa: LEI gli è andata incontro, si sono toccati i nasi, e poi LEI gli ha soffiato in faccia. Ma subito dopo, SEMPRE LEI, si è messa ad annusagli la coda (la punta, non il sottocoda), sempre soffiando quando Arturo la muoveva, infastidito del contatto.
E' la mia Lina, un po' pazza, ma mi piace così com'è. :358:
Sicuramente la sua vita è migliore :)
sicuramente se fosse stata in pensione dal vet non avrebbe avuto la stimolazione importante per la sua crescita come individuo, anzi sarebbe stato mortificante per lei che invece è piena di risorse
Ahinoi, le vacanze sono finite, purtroppo :( In realtà, già da qualche giorno, ma adesso è possibile tirare le somme.
Tutto considerato, è andata oltre le più rosee aspettative: Lina e i micetti hanno convissuto in maniera assolutamente pacifica; putroppo la mia bisbetica ha continuato a soffiare ai due piccoli, se li vedeva in movimento, ma li ha tollerati benissimo se stavano fermi, anche a pisolare sul suo (mio) letto. Mentre ci sono stati primi contatti sociali con Arturo (naso-naso un paio di volte, anche se seguiti da soffi da parte di lei), niente del genere con Camillo, che è scalmanato - la cosa non mi stupisce affatto: Arturo ha solo 5 mesi, ma è un birmano dal carattere abbastanza posato, quando non gioca con Camillo.
Anche riguardo alla casa, mi è parso che Lina si sia trovata bene, accettando di buon grado il temporaneo trasloco; ha esplorato volentieri i dintorni della casa, senza mai allontanarsi troppo, ma patendo (per forza di cose) il coprifuoco dal tramonto all'alba - che evidentemente a Torino non c'è. Pensavo che avrebbe giocato volentieri con quanto offriva il luna-park del giradino: lucertole, uccellini, sicuramente anche topolini, scoiattoli e altri animaletti; invece è stata per lo più spaparanzata al sole o "sotto l'ombrellone" della tuia strisciante; si vede che Lina è un "tipo da spiaggia" :D
Però al momento di partire, nel trasportino ci è praticamente entrata da sola, e non ha fatto un fiato sin quasi a Torino; ha cominciato a protestare solo quando il viaggio ha raggiunto l'ora (ma sarebbe terminato di lì a poco). Della serie: sì sì, bello l'albergo, ma che bello tornare a casa :D :D.
Lunedì mattina mi ha di nuovo regalato un pipistrello.
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