Visualizza Versione Completa : curiosità umido vs secco
garnet87
14-11-2016, 16:43
Buonasera a tutti :)
vi aggiorno, prima di tutto, sulla situazione di Minù.
Ha fatto 3 giorni di Entero Filus; mangia, le feci hanno una consistenza migliore ed ha preso un po' di peso.
Veniamo a noi.
Siccome la piccina non stava bene sono andata dalla veterinaria; ebbene, mi ha confermato la "famosa" necessità di alimentarla con i croccantini (lei parlava di 15 croccantini a pasto per 3 volte al giorno.. che sono pochissimi rispetto alla dose di circa 50 gr indicata nella busta dei croccantini!) e, al massimo, aggiungere un cucchiaino di umido ad ogni pasto per renderglieli più gradevoli.
Qui, invece, leggo che l'importante è dare l'umido e che semmai può aggiungersi qualche croccantino.
Ecco, essendo curiosa e sentendo la necessità di informarmi per il bene della cucciola, vorrei capirne qualcosa di più.
E vi sarei grata anche se mi diceste qualcosa circa le quantità di cui sopra, consigliate dalla dottoressa.
Grazie mille! :o
Saretta ♡
14-11-2016, 17:20
Allora, si la cosa migliore e mangiare umido in prevalenza e poi secco giusto per condimento!
Quanto pesa? Di solito ai cuccioli di da fino a 150gr di umido e il resto secco!
garnet87
14-11-2016, 17:36
pesa circa 550 grammi e domani farà 3 mesi
Ciao!
Io penso che mangiare (un po' più) naturale sia la cosa migliore, per noi e per gli animali.
In natura loro mangerebbero piccole prede (topi, uccellini, ecc) cacciate.
Posto che tutte le diete che noi possiamo offrire ai nostri gatti sono solo imitazioni dello stato di natura, ci sono imitazioni migliori o peggiori: sicuramente il cibo umido assomiglia più del secco al topino, vuoi per la percentuale di umidità, vuoi per la scarsità o l'assenza (almeno nei prodotti di qualità) di carboidrati.
Se dai uno sguardo ad un po' di discussioni in questa sezione, si parla spesso delle controindicazioni e dei possibili danni di un'alimentazione secca.
:kisses:
I gatti sono strettamente carnivori, (guarda la loro dentatura per farti un'idea!), e chiaramente necessitano di cibo il più possibile simile a quello che avrebbero in natura, come già ti ha spiegato molto bene Mirrina. Il secco è un qualcosa in più, ma mai la base della loro dieta!
Schifi&Sbronzi
14-11-2016, 18:09
Non sono esperta, ma il peso mi sembra pochissimo per un cucciolo di 3 mesi.... sei sicura dell'età? Mi ricordo che Sbronzo a 3 mesi pesava gia più di un chilo e mezzo...
Per un cucciolo secondo me il cibo andrebbe dato poco e spesso, quando lo chiede... piccino deve crescere!
Dieta prevalentemente umida con secco lasciato magari per la notte o le assenze a disposizione.
Se puoi comprare online su zooplus c'è molta scelta e se il cibo è di qualità che sia per adulti o per cuccioli poco cambia... le marche che mi sento di consigliarti (umido) sono: Feringa, animonda carny, Cat'z finefood, granatapet, grau.
Puoi anche dare per alternare della carne, cotta o cruda (congelata prima).
Come secco consiglio Purizon, Acana, Orijen, Nutrivet, Feringa.
Scusa la domanda, ma la veterinaria ti ha detto di dargli 15 croccantini 3 volte al giorno e basta?!? cos'è un topo?!:confused:
Ci credo che pesa poco piccino! Daje con l'umido!
Baci
garnet87
14-11-2016, 19:10
ma con le quantità come dovrei regolarmi?
Mi correggo, pesa quasi 600 grammi.
Considerato che quando l'ho presa una settimana e mezzo fa ne pesava 400 non mi sembra male come ripresa.
E non sembra nemmeno deperita, ha un bel pancino e un sederotto belli tondi.
Saretta ♡
14-11-2016, 19:48
ma con le quantità come dovrei regolarmi?
Mi correggo, pesa quasi 600 grammi.
Considerato che quando l'ho presa una settimana e mezzo fa ne pesava 400 non mi sembra male come ripresa.
E non sembra nemmeno deperita, ha un bel pancino e un sederotto belli tondi.
Come quantità 150 gr di umido penso che vadano bene , e poi lascia le crocchette...
Ciao Garner, concordo con gli altri che le dosi che ti ha indicato la veterinaria sono spaventosamente basse; ma sei sicura che abbia detto 15 croccantini e non 15 grammi tre volte al giorno?
I motivi per cui in generale l'umido è da preferire al secco sono sostanzialmente 4:
1) contenuto d'acqua: molti gatti domestici hanno come antenato il Felis lybica che è una specie desertica. Questo fa sì che il gatto abbia un bassissimo stimolo della sete e faccia affidamento in gran parte sul cibo per rifornirsi dell'acqua di cui ha bisogno. Se il cibo è un topo o una bustina di umido che hanno una % di umidità del 70 o superiore, l'obiettivo è facilmente raggiunto. Se il suo cibo contiene invece il 10% d'acqua, la cosa è molto più problematica. Il gatto finisce per vivere in uno stato di constante e leggera disidratazione che potrebbe (anche se non è detto che accada) predisporlo a problematiche renali e urinarie.
2) densità calorica ( che è circa 4 volte superiore all'umido): per ora non è un problema, ma dopo la sterilizzazione potrebbe diventarlo perché alcuni gatti tendono a mettere su peso e questo accade molto più facilmente quando sono alimentati a croccantini, che non a scatolette.
3) eccessivo contenuto di carboidrati: il gatto non ha necessità di assumere zuccheri nella sua dieta se non per una piccolissima percentuale (3-5%, in ogni caso meno del 10% che è già davvero troppo). I carboidrati in eccesso vengono facilmente trasformati in grasso e quindi causano obesità (con tutte le problematiche annesse a livello cardiocircolatorio, articolare...), e poi producono tutta una serie di effetti nefasti a livello di metabolismo come ripetuti e prolungati picchi glicemici, diabete... Tieni conto che la % media di carboidrati in un croccantino tradizionale raggiunge e supera il 30%, ma anche i migliori grain free non ne contengono mai meno del 16%, che è circa 3 volte quello che il gatto arriverebbe a introdurre mangiando una preda come il topo.
4) basso contenuto proteico: questo è controintuitivo, ma se calcoli le rispettive percentuali sulla sostanza secca, un buon umido completo contiene circa il 50% di proteine (che è abbastanza simile alla composizione nutrizionale di una preda tipo), mentre raramente un secco supera il 40% di proteine, se non a prezzo di un contenuto minerale molto alto che per un gattino non è un male, ma in gatti più anziani, sterilizzati o con una predisposizione può magari portare alla formazione di calcoli.
Insomma, l'unico vantaggio del secco è che, non deteriorandosi, asseconda l'abitudine del gatto di fare tanti piccoli pasti, ma, oltre a questo secondo me non ha nessun pro (almeno per il micio, per il padrone invece sì).
Scusa il post lunghissimo, ma davvero non capisco tutta l'infatuazione dei veterinari per i croccantini.
Ritpetit
14-11-2016, 21:13
........
Scusa il post lunghissimo, ma davvero non capisco tutta l'infatuazione dei veterinari per i croccantini.
Sono "facili", pronti all'uso, e soprattutto moooooooooolto ben sponsorizzati ;)
Ti hanno detto tutto e molto bene, nelle altre discussioni prima dellla tua puoi trovare altri dettagli.
Io ho un micio di 7 mesi che già da piccino ho cominciato ad alimentare, oltre che con umido di qualità (vedi i consigli di Schifi&Sbronzi) con pappa fatta in casa
Evita per quanto possibile i croccantini: oltre a quanto (giustamente) ti hanno spiegato, l'altro grande problema che hanno è che sono estremamente appetibili per i mici, e spesso li trovano tanto appetitosi da poi non voler altro cibo che quello.
;)
garnet87
14-11-2016, 21:46
no no, ha detto proprio 15 croccantini contati per 3 volte al giorno... infatti sono rimasta sconvolta e continuo a dargliene quanti ne vuole (anche perchè, come dicevo, non si strafoga).
con le quantità di umido come mi regolo considerata l'età di 3 mesi e i 600 gr di peso?
Ritpetit
14-11-2016, 21:52
Soprattutto per l'umido solitamente i micetti si autoregolano.
Dagliene quanto ne vuole, ma soprattutto se hai tempo abitualo a non strafogarsi, non metterne troppo tutto assieme.
Direi che attorno ai 150 gr potrebbe essere giusto, magari suddiviso in molti pasti, almeno 3 o 4 durante il giorno.
no no, ha detto proprio 15 croccantini contati per 3 volte al giorno... infatti sono rimasta sconvolta e continuo a dargliene quanti ne vuole (anche perchè, come dicevo, non si strafoga).
con le quantità di umido come mi regolo considerata l'età di 3 mesi e i 600 gr di peso?
:micimiao52::micimiao52::micimiao52:
Ma è davvero pochissimo per un micino così piccolo, ne avevo sentite tante, ma una cosa simile mai.
Finisci che imparerà ad aprire il frigo è servirsi da solo ;)
Scherzi a parte, non ti do ulteriori consigli perché leggo che utenti molto esperti, a differenza mia, ti hanno già detto tutto, ma una cosa te la dico: fallo mangiare quanto vuole, umido buono in quantità, vedrai come crescerà in fretta:p!!!!
Mi correggo perché ho scritto un'inesattezza: il gatto NON ha bisogno di assumere carboidrati (glieli si può levare completamente e lui vive tranquillo e beato, perché la produzione di energia nei felini segue vie metaboliche diverse da quelle degli umani e delle altre specie onnivore). In natura un gatto può tuttavia assumere piccolissime quantità di carboidrati (dal 2 al 5%) nella misura in cui le trova nei visceri delle sue prede. I croccantini Orijen Cat & Kitten che sono uno dei migliori secchi presenti sul mercato ne contengono intorno al 16%: sono cifre significative, a mio parere. Feringa, Catz Finefood, Leonardo (sto parlando degli umidi) si avvicinano molto di più a quella che sarebbe la composizione di un topo, anche per la bassa quantità di carboidrati.
Sulle quantità, io credo che potresti dare 2 bustine da 85 gr al giorno (meglio se suddivise in più pasti, sempreché la micina non disdegni l'umido aperto da qualche ora e/o freddo di frigo: magari prova a scaldarlo prima di darglielo, se nel frattempo l'hai conservato in frigorifero) e lasciare le famose 15 crocchette per la notte. :)
@ Ivo: senz'altro c'è una specie di indottrinamento a monte di questo penchant dei veterinari per il secco. Eppure,- forse perché sono una capra in matematica- i conti non mi tornano. Immaginiamo di essere diventati tu e io gli amministratori delegati della Royal e di essere riusciti con una serie di brillanti operazioni di marketing ad azzerare la concorrenza, per cui il mercato del pet food è dominato completamente dalla nostra azienda. Da bravi volponi del marketing organizziamo seminari, conferenze, incontri per "istruire" i veterinari, i rappresentanti e i proprietari dei pet shop. Ora le alternative per l'alimentazione di un gatto sono: 1) solo secco, 2) solo umido, 3) un misto di entrambi. Assumendo, come già sappiamo, che le dosi per un gatto adulto di taglia media, ecc, ecc... sono 60 gr di secco e circa 240 gr di umido, per nutrire micio noi spenderemmo settimanalmente intorno ai 7 Euro se lo alimentassimo solo a croccantini e più del triplo se lo nutrissimo solo con bustine (anche andando su formati più grandi, che peraltro Royal non fa- ci sono solo le bustine da 85 gr/massimo 100-, si spenderebbe comunque di più che non usando soltanto i croccantini). Per la dieta mista bisogna vedere in che misura viene usato il secco e in che misura le scatolette. Ora, se io fossi un produttore (ho fatto l'esempio con Royal, ma lo stesso vale per Feringa, Prolife, ecc...), farei di tutto per convincere i consumatori, cioé i proprietari di animali, a usare solo l'umido, per mere ragioni economiche, quand'anche non fosse vero- ma lo è!- che l'umido è più salutare delle crocchette.
Ecco perché proprio non capisco perché i veterinari insistano con il secco, quand'anche fossero completamente in balia della propaganda dei produttori.
babaferu
15-11-2016, 14:15
[QUOTE=Ritpetit;2083216)
Dagliene quanto ne vuole, ma soprattutto se hai tempo abitualo a non strafogarsi, non metterne troppo tutto assieme.
[/QUOTE]
I miei al contrario hanno imparato a non strafogarsi da soli, proprio lasciando le ciotole piene e capendo quindi che non c'è bisogno di ingozzarsi perché la pappa è sempre lì..... Gatto che incontri, strategia da inventare. Son belli x questo.
Un bacio ba
linguadigatto
15-11-2016, 14:51
si i miei sono metà e metà... alcuni prendono la ciotola sempre piena come una garanzia che non ci stiamo approssimando ad una carestia, e mangiano con moderazione. altri invece ingoiano come non ci fosse un domani fino a che tutte le ciotole sono vuote....
risultato della convivenza: si ingozzano tutti.
Mi correggo perché ho scritto un'inesattezza: il gatto NON ha bisogno di assumere carboidrati (glieli si può levare completamente e lui vive tranquillo e beato, perché la produzione di energia nei felini segue vie metaboliche diverse da quelle degli umani e delle altre specie onnivore). In natura un gatto può tuttavia assumere piccolissime quantità di carboidrati (dal 2 al 5%) nella misura in cui le trova nei visceri delle sue prede. I croccantini Orijen Cat & Kitten che sono uno dei migliori secchi presenti sul mercato ne contengono intorno al 16%: sono cifre significative, a mio parere. Feringa, Catz Finefood, Leonardo (sto parlando degli umidi) si avvicinano molto di più a quella che sarebbe la composizione di un topo, anche per la bassa quantità di carboidrati.
Sulle quantità, io credo che potresti dare 2 bustine da 85 gr al giorno (meglio se suddivise in più pasti, sempreché la micina non disdegni l'umido aperto da qualche ora e/o freddo di frigo: magari prova a scaldarlo prima di darglielo, se nel frattempo l'hai conservato in frigorifero) e lasciare le famose 15 crocchette per la notte. :)
@ Ivo: senz'altro c'è una specie di indottrinamento a monte di questo penchant dei veterinari per il secco. Eppure,- forse perché sono una capra in matematica- i conti non mi tornano. Immaginiamo di essere diventati tu e io gli amministratori delegati della Royal e di essere riusciti con una serie di brillanti operazioni di marketing ad azzerare la concorrenza, per cui il mercato del pet food è dominato completamente dalla nostra azienda. Da bravi volponi del marketing organizziamo seminari, conferenze, incontri per "istruire" i veterinari, i rappresentanti e i proprietari dei pet shop. Ora le alternative per l'alimentazione di un gatto sono: 1) solo secco, 2) solo umido, 3) un misto di entrambi. Assumendo, come già sappiamo, che le dosi per un gatto adulto di taglia media, ecc, ecc... sono 60 gr di secco e circa 240 gr di umido, per nutrire micio noi spenderemmo settimanalmente intorno ai 7 Euro se lo alimentassimo solo a croccantini e più del triplo se lo nutrissimo solo con bustine (anche andando su formati più grandi, che peraltro Royal non fa- ci sono solo le bustine da 85 gr/massimo 100-, si spenderebbe comunque di più che non usando soltanto i croccantini). Per la dieta mista bisogna vedere in che misura viene usato il secco e in che misura le scatolette. Ora, se io fossi un produttore (ho fatto l'esempio con Royal, ma lo stesso vale per Feringa, Prolife, ecc...), farei di tutto per convincere i consumatori, cioé i proprietari di animali, a usare solo l'umido, per mere ragioni economiche, quand'anche non fosse vero- ma lo è!- che l'umido è più salutare delle crocchette.
Ecco perché proprio non capisco perché i veterinari insistano con il secco, quand'anche fossero completamente in balia della propaganda dei produttori.
credo che sia perche' molte referenze di umido non sono magari complete perfettamente e quindi il veterinario che non vuole di certo mettersi a leggere le etichette consiglia il secco che almeno e' sempre completo. Secondo me e' per questo.
Per quanto riguarda invece i produttori secondo me spingono il secco perche' di norma e' piu' appetibile e quindi in un certo senso possono giocare piu' sul sicuro. L'umido della Royal o Hill's per esempio le mie tendono a coprilo con la zampetta dallo schifo che gli fa quindi immagino non sia proprio granche'. Mentre le crocchette soprattutto le royal le gradiscono.
. Ora, se io fossi un produttore (ho fatto l'esempio con Royal, ma lo stesso vale per Feringa, Prolife, ecc...), farei di tutto per convincere i consumatori, cioé i proprietari di animali, a usare solo l'umido, per mere ragioni economiche, quand'anche non fosse vero- ma lo è!- che l'umido è più salutare delle crocchette.
Serena ma il fatto è che il secco è iper-conveniente per un produttore! si mantiene sugli scaffali per anni, ci puoi mettere persino la segatura e l'argilla dentro e poi spendi un po' per fare una bella busta con la foto di una lince sopra ed è fatta.. in pratica è quasi come riciclare la spazzatura e rivenderla a peso d'oro.. è il prodotto perfetto, il guadagno è immenso, per quello che i produttori non vogliono abbandonarlo!
Ritpetit
15-11-2016, 16:14
.......
@ Ivo: senz'altro c'è una specie di indottrinamento a monte di questo penchant dei veterinari per il secco. Eppure,- forse perché sono una capra in matematica- i conti non mi tornano. Immaginiamo di essere diventati tu e io gli amministratori delegati della Royal e di essere riusciti con una serie di brillanti operazioni di marketing ad azzerare la concorrenza, per cui il mercato del pet food è dominato completamente dalla nostra azienda. Da bravi volponi del marketing organizziamo seminari, conferenze, incontri per "istruire" i veterinari, i rappresentanti e i proprietari dei pet shop. Ora le alternative per l'alimentazione di un gatto sono: 1) solo secco, 2) solo umido, 3) un misto di entrambi. Assumendo, come già sappiamo, che le dosi per un gatto adulto di taglia media, ecc, ecc... sono 60 gr di secco e circa 240 gr di umido, per nutrire micio noi spenderemmo settimanalmente intorno ai 7 Euro se lo alimentassimo solo a croccantini e più del triplo se lo nutrissimo solo con bustine (anche andando su formati più grandi, che peraltro Royal non fa- ci sono solo le bustine da 85 gr/massimo 100-, si spenderebbe comunque di più che non usando soltanto i croccantini). Per la dieta mista bisogna vedere in che misura viene usato il secco e in che misura le scatolette. Ora, se io fossi un produttore (ho fatto l'esempio con Royal, ma lo stesso vale per Feringa, Prolife, ecc...), farei di tutto per convincere i consumatori, cioé i proprietari di animali, a usare solo l'umido, per mere ragioni economiche, quand'anche non fosse vero- ma lo è!- che l'umido è più salutare delle crocchette.
Ecco perché proprio non capisco perché i veterinari insistano con il secco, quand'anche fossero completamente in balia della propaganda dei produttori.
Fai i conti..senza l'oste.
Tu ti basi meramente sul prezzo finale pagato, e allora il tuo ragionamento filerebbe che è una bellezza.
Però quello che interessa l'azienda (continuiamo l'esempio di RC) è il guadagno, non il ricavo, l'incasso totale.
Quanto costa produrre umido?
Intanto sappiamo che il secco ha una percentuale, tra cereali e carboidrati vari, che a volte supera il 50% del totale.
Prendilo per certo: i cereali per uso animale possono avere caratteristiche considerate sufficienti quando non lo sarebbero per il consumo umano.
Ti faccio un esempio: in Thailandia 3 anni fa c'è stata una sovrapproduzione di riso, che è poi coincisa con una parassita (muffa, non ricordo) che attaccò le scorte stoccate nei silos.
Quel riso risultò invendibile per uso umano.
Credi lo abbiano buttato?
Sai che pur di liberare i silos per il raccolto successivo è stato venduto a pochi CENTESIMI AL QUINTALE? ;)
La carne (compresi scarti, zoccoli, piume etc etc) finendo in caldaie ad altissima temperatura e pressione (sì, spesso vanno direttamente in autoclave), viene utilizzata anche quando è in condizioni ..vabbè. ci siamo capiti? Sono gli scarti degli avanzi di quello che proprio non è utilizzabile.
Con che valore commerciale secondo te?
Una crocchetta ha un costo in materia prima vicino allo ZERO!
Conta poi che un prodotto ha dentro di se un costo, al giorno d'oggi, molto alto di confezionamento, packaging, stoccaggio e trasporto.
L'hai detto tu, di umido un gatto ne consuma 4 volte il peso.
Poi però bisogna metterci la scatoletta o la bustina (lo vediamo che le scatole da 800 gr costano spesso oltre la metà come costo al kg, rispetto a quelle da 200 gr? capisci quanto incide SOLO IL CONFEZIONAMENTO?)
Rc ti fa le scatolette da 100, quando non 80 gr.
lL scatolette vanno etichettate, imballate, stoccate, trasportate.
Un TIR che porta la pappa umida per 1000 mici, ne trasporterà sicuramente per 8000 mici di crocche (4x il peso del cibo + le lattine, più l'imballaggio)
Non ultimo: una scatoletta quanto ha di scadenza? 2 o 3 anni?
Una crocca anche il doppio, e spesso quando è scaduta non viene buttata, ma rimacinata, reinfilata in autoclave e rivenduta.
E' vero, la RC incassa 7 euro per una settimana di cibo secco per un micio e 20 per l'umido.
Però probabilmente il secco le costa 50 centesimi e il doppio di trasporto, stoccaggio e "resi per scadenza"
L'umido è facile che le costi 7 euro a produrlo, 2 per i resi e la deperibilità, 8 per stoccaggio, imballaggio, costo delle latte, trasporto, magazzino.
Alla fine qual è che conviene alla RC? ;)
Ultimissimo: un gatto che mangia per anni una certa crocchetta è difficilmente schiodabile da quella crocca, molto più difficile che fargli cambiare umido
Se sta bene, se sta male, se è un gatto di strada o un Maine Coon, c'è sempre una crocca adatta (anche se sappiamo che in realtà -medicati a parte- è solo marketing-).
Con l'umido è diverso, e la fidelizzazione non ha prezzo per la programmazione di una multinazionale.
Fidati: ho 2 clienti informatori medici scientifici, uno dei quali è mio amico.
Mi ha raccontato cose da VOMITO, figurati cosa devono fare le stesse figure nel mondo dei veterinari
Ritpetit
15-11-2016, 16:28
continuo.....
Ma pensiamo veramente che la maggiornaza dei veterinari amino gli animale (quantomeno I NOSTRI....) come noi?
Le crocchette te le consigliano:
1) per la "sponsorizzazione",
2) perché il tuo gatto le mangia e tu non gli rompi le palle che il micio quell'umido lo lo schifa e l'altro non lo vuole (Dottore, aiuto..cosa gli do da mangiare? -50 telefonate al giorno di questo tipo-),
3) perché fa la cacca molla? Crocca gastro! problemi ai reni? crocca renal! (ma la visita la paghi, e quelle successive anche:devil:)
4) perché ....tanto "sono solo animali"
5) perché tanto le crocche le danno tutti (coscienza lavata col concetto: se tanto non glielo dico io glielo dice un altro)
6) e qua esce proprio il BAST@RDO che è in me (e ricordati che a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca..): se i gatti son tutti sani, io vet che metto su la clinica, attrezzature, affitti, dipendenti, Porsche Cajenne, puttanone d'ordinanza alla reception, pelliccia della moglie e vacanze alle Seichelles...con che le pago?
Sì, oggi è una giornata di cacca e ho il piscio agro ...
Serena ma il fatto è che il secco è iper-conveniente per un produttore! si mantiene sugli scaffali per anni, ci puoi mettere persino la segatura e l'argilla dentro e poi spendi un po' per fare una bella busta con la foto di una lince sopra ed è fatta.. in pratica è quasi come riciclare la spazzatura e rivenderla a peso d'oro.. è il prodotto perfetto, il guadagno è immenso, per quello che i produttori non vogliono abbandonarlo!
Nuuuuuuu, la lince nuuuu, ché mi viene in mente il mio adorato Carnilove...:p:D
Restando in tema, stando a quel che c'è scritto sulla confezione, dura di più una bustina di Feringa che non un pacchetto di Carnilove... :eek: Sempre che, come dice Ivo, una volta che i crocchi sono scaduti/sotto scadenza, non li rimacinino e li riciclino all'infinito... :shy:
Secondo me c'è anche un fattore economico di cui i produttori tengono conto: ben pochi sarebbero disposti a spendere più di 25 € alla settimana per nutrire il gatto con le ottimissime, ma costosissime bustine della Royal. Allora promuovono il secco (consigliando una bustina al giorno come contorno), così il padrone non è (troppo) spaventato dal costo e al tempo stesso è convinto di dare un'alimentazione di qualità al suo gatto e finisce per comprare un po' dell' uno e un po' dell'altro. Poi, a partire da una certa età (in base alla mia esperienza in genere i gattini piccoli disdegnano il secco, ma dopo i 4/5 mesi la musica ahimè cambia), i gatti trovano molto più appetibile il secco delle bustine (dal che si evince che Edhel è giovane di spirito, peccato che gli unici crocchi di suo gusto siano delle emerite schifezze). :(
Buonasera , mi inserisco perche torno ora dal veterinario , Lilly ha fatto la sua prima visita ! È un tipo in gamba lo stimo e lo conosco da tempo ma anche lui mi ha consigliato di alimentarla solo a crocchette. Sapeva che le Orijen sono le migliori percio non è uno sprovveduto e le sue motivazioni sono sostanzialemte due : 1 il secco ha meno conservanti .2 l'umido è piu appetitoso e ce lo teniamo come carta jolly da giocare in caso di inappetenza o neccessita di nutrirsi.
La preferenza dei padroni per l'umido dice che è solo un pregiudizio duro a morire e dice che in campo alimentare circolano tante leggende metropolitane..
Inoltre ha detto che se si comincia a dare umido ( e io gia l'ho fatto) poi le crocchette non le vogliono piu percio non va proprio dato
Io davvero faccio molta fatica a pensare di dare solo crocchette !!
Guarda, a me capita spesso di consultare siti e blog di veterinari americani, alcuni dei quali di orientamento anche opposto (tipo Feline Nutrition e SkeptVet), perché gli articoli che vi si trovano sono a mio avviso molto interessanti e ben documentati (rimandano a studi, ricerche, articoli scientifici... insomma li trovo molto istruttivi). E beh, persino i veterinari anti-barf (tipo SkeptVet) ritengono che un'alimentazione ad umido sia preferibile ad una con solo secco, quindi non siamo solo noi poveri profani che ci fissiamo a sconsigliare il secco, tanto per andare contro ai veterinari.
Ritpetit
15-11-2016, 19:20
1 il secco ha meno conservanti .
E qua parte la prima risposta che ti da direttamente Paolo Villaggio interpretando Fantozzi: Per me, è una C@G@T@ PAZZESCA (seguito da standing ovation e 32 minuti di applausi).
Qua denota in pieno la SUA (e di buona parte della sua categoria) IGNORANZA (nel senso etimologico della parola: ignorare): ci sono moltissimi cibi umidi industriali per gatti SENZA CONSERVANTI, mentre TUTTE le crocchette hanno conservanti, anche le migliori.
Come la mettiamo adesso? (a prescindere dalla mancanza di liquidi, la concentrazione delle urine, la presenza di carboidrati -se non ci sono cereali- in TUTTE LE CROCCHETTE IN COMMERCIO ETC ETC.)
Senza tener conto che si può dare umido FATTO IN CASA, cotto o crudo, ovviamente senza conservanti: e allora? che mi risponderebbe? te lo dico io: abbasserebbe le orecchie come l'assistente del mio veterinario.
2 l'umido è piu appetitoso e ce lo teniamo come carta jolly da giocare in caso di inappetenza o neccessita di nutrirsi.
AHAHAHAHAHA, qua siamo proprio all'apoteosi della caxxata.
Certo, forse se lui ai gatti da Gourmet, Royal Canin, Felix o Hill's, ci credo: pieni di conservanti, appetizzanti, zuccheri.
Se cominci a dargli quelle monnezze lì certo che è difficle schiodarceli, anche se non è neanche vero: c'è pieno di gatti che, viceversa, se cominci con le crocche non li schiodi più da lì.
Ma basta, la devo piantare lì, quando si sentono certe cose c'è l'EVIDENZA della malafede ... l'umido (in generale...) ha più conservanti delle crocchette.... dai, non si può proprio sentire!
Venendo nello specifico delle motivazioni che ha avanzato il tuo veterinario: il secco ha conservanti e alcuni di questi hanno una pessima fama come il BHA e il BHT. Ce ne sono anche nell'umido ovviamente, anche se alcuni prodotti (un certo numero di completi e il 99% dei complementari) vengono dichiarati senza conservanti, ma è impensabile non metterceli nel secco perché senno i grassi e gli oli di cui sono ricoperte le crocchette (o che sono incorporati nell'impasto) irrancidirebbero.
Mi stupisce però soprattutto questo:
.2 l'umido è piu appetitoso e ce lo teniamo come carta jolly da giocare in caso di inappetenza o neccessita di nutrirsi.
Io ho due gatte: una darebbe senz'altro ragione al veterinario perché a lei in linea di massima il secco non piace, ma l'altra vive per le crocche. Togliergliele è impensabile.
Quindi che l'umido sia più appetitoso del secco non è un assioma: dipende da gatto a gatto.
Non lo so, con tutto il rispetto per il tuo veterinario che sono sicura che è bravissimo nel suo lavoro, le ragioni che ha accampato mi sembrano un po' deboli se confrontate con gli argomenti CONTRARI all'uso dei croccantini e che riguardano soprattutto la fisiologia nutrizionale del gatto (necessità di un alto apporto proteico nella dieta, dannosità o comunque inutilità dei carboidrati, scarso impulso a bere e quindi necessità che il cibo assicuri un adeguato apporto idrico...).
Sono sempre stata anch'io a favore dell'umido , Lilly non è la mia prima micia , mi chiedo solo perche i veterinari siano tutti cosi convinti che il secco vada meglio. Insomma è strano. Ad esempio una mia amica alla gatta da solo crocchette perche segue alla lettera le indicazioni del suo vet ( e non è il mio)
Me lo chiedo anch'io: di fatto qui in Italia c'è una spaccatura nel mondo veterinario tra quelli che consigliano solo secco e quelli che invece propugnano l'alimentazione casalinga. Non c'è una via di mezzo: non volendo tacciare l'intera categoria di ignoranza o corruzione, mi domando se ciò dipenda dal fatto che qui da noi fino a tempi recentissimi, il 99% degli umidi erano complementari, per cui, volendo dare al gatto un'alimentazione completa e non arrischiandosi la maggioranza dei vet a suggerire una dieta casalinga, i croccantini erano l'unica alternativa possibile.
E' una domanda legittima e me lo sono chiesto anch'io per tanto tempo, arrovellandomi.. i vet sono pagati dalle ditte di croccantini? i vet sono poco aggiornati? sono pigri? consigliano i crocchi perchè conoscono solo quelli?
Alla fine, sai che c'è? non mi interessa neanche più capire il perchè i vet consigliano una dieta che può provocare problemi gravi, cronici e irreversibili per il mio gatto. Fortunatamente siamo nel 2016, esiste internet, esistono i forum, i siti, i libri, e chiunque voglia informarsi liberamente può farlo e decidere con la propria testa quello che è meglio per il proprio gatto. Se poi invece uno decide di seguire quello che dice il vet "perchè l'ha detto il vet" lo rispetto, è una sua scelta. Anche se purtroppo per esperienza, il forum è pieno di gente che scrive per problemi di salute del gatto causati ANCHE da una dieta di solo secco, e alla fine tutti dicono "ma io ho seguito quello che mi aveva detto il vet..".
Mi inserisco nella discussione da mera profana perché anche io sono stata "spedita" dritta verso il cibo secco dal mio vet (anche se per motivi diversi e meno prosaici, diciamo a titolo di dieta "ad esclusione" per capire cosa faccia male al mio Vinicio) e sono in tilt perchè francamente non ho intenzione di alimentare i miei mici con soli croccantini (per quanto di ottima qualità) e sto cercando in tutti i modi una soluzione. E ciò dopo aver letto anni di discussioni sul punto in questo forum che mi hanno illuminato sull'importanza della corretta alimentazione e soprattutto sulla corretta proporzione cibo umido/cibo secco.
Ovviamente per un vet ed un proprietario il cibo secco rappresenta un pò la panacea di tutti i mali, è comodo e non crea troppi "sbattimenti", perchè ne metto una buona dose nella ciotola ed il gatto si regola con piccoli pasti (tranne alcuni, come pure i miei, che si ingozzano)... purtroppo però non è la soluzione più corretta.
Sulla questione umido più appetibile, posso garantire che quando oltre ai crocchi ho iniziato a dare costantemente l'umido di qualità ai miei gatti, i primi tempi mi guardavano schifati e all'inizio non sai quanta pappa ho dovuto buttare perchè la lasciavano ad ammuffire nel piatto piuttosto che mangiarla... adesso è esattamente il contrario ma c'è voluto tempo perchè si abituassero! :D
Mah, c'è da dire che la dieta ad esclusione si fa per un periodo di tempo limitato, non all'infinito: non credo che 3 o 4 settimane di alimentazione con solo secco facciano ammalare mortalmente il gatto. Poi il principio della dieta ad esclusione è escludere, per l'appunto, tutte le proteine tranne una che solitamente è una proteina rara (e questo seguendo l'opinione che sia una proteina a scatenare i disturbi). A questo punto che la suddetta proteina rara arrivi sotto forma di croccantino o scatoletta è irrilevante, anzi, oggigiorno, l'umido offre più scelta in fatto di proteine alternative: abbiamo umidi monoproteici alla quaglia, alla renna, al canguro... che io sappia non esistono invece secchi con composizione analoga.
Mah, c'è da dire che la dieta ad esclusione si fa per un periodo di tempo limitato, non all'infinito: non credo che 3 o 4 settimane di alimentazione con solo secco facciano ammalare mortalmente il gatto. Poi il principio della dieta ad esclusione è escludere, per l'appunto, tutte le proteine tranne una che solitamente è una proteina rara (e questo seguendo l'opinione che sia una proteina a scatenare i disturbi). A questo punto che la suddetta proteina rara arrivi sotto forma di croccantino o scatoletta è irrilevante, anzi, oggigiorno, l'umido offre più scelta in fatto di proteine alternative: abbiamo umidi monoproteici alla quaglia, alla renna, al canguro... che io sappia non esistono invece secchi con composizione analoga.
Ho messo "ad esclusione" tra virgolette proprio perchè usavo il termine impropriamente... il vet ha semplicemente sospettato che Vinicio non digerisse l'umido non perchè intollerante ad una determinata proteina ma proprio agli addensanti usati. Quindi mi ha consigliato di procedere per gradi eliminandolo per vedere come va. Al momento la cacca è diventata, per la prima volta in un mese, perfetta. Sto valutando di passare ad un cibo fatto in casa per evitare che l'alimentazione sia di solo secco.
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