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Visualizza Versione Completa : gattili CONDOMINIALI - cosa dice la legge


Magda
13-12-2016, 17:41
sperando di far cosa utile, copio e incollo dal sito http://www.udacomuneroma.it/colonie_feline/ e ricordando che sono le stesse cose che mi ha detto un avvocato della LAV:

"Le leggi di tutela degli animali che vivono in stato di libertà hanno dettato norme precise in materia di colonie feline nella proprietà condominiale.
Gli animali, di proprietà dello Stato, che maggiormente troviamo nelle aree condominiali comuni, sono gli uccelli e i gatti.
La legge regionale n. 34/97 riconosce al gatto il diritto al territorio formulando un espresso divieto di spostamento dei soggetti dal loro habitat (art.11), intendendo per habitat il luogo dove i gatti trovano abitualmente rifugio, cibo e protezione, identificando con questo termine aree pubbliche e private.
Pertanto la permanenza dei gatti nelle aree condominiali, siano esse cortili, garage o giardini, è da considerare assolutamente legittima, alla stregua della presenza degli uccelli sugli alberi; d'altro canto, al fine di escludere ogni sorta di disturbo per i condomini, la legge prevede che il loro numero sia tenuto sotto controllo attraverso la sterilizzazione e che gli animali siano nutriti nel rispetto dell'igiene dei luoghi.
È comunque consentito di lasciare una ciotola per l'acqua, soprattutto nel periodo estivo (è previsto un accordo con l'AMA perché le ciotole non vengano rimosse). La presenza di persone zoofile che si occupano dei gatti è quindi garanzia di animali in buona salute e controllati dal punto di vista demografico.
Non deve essere operata pertanto alcuna criminalizzazione generalizzata verso chi si occupa dei gatti liberi che hanno trovato il loro habitat in aree condominiali. Ricordiamo anche che il gatto, anche se ben nutrito, resta il principale antagonista dei topi (in alcune zone di Roma, purtroppo il problema è ancora fortemente sentito)."

violapensiero
14-12-2016, 00:15
Spulciate anche i regolamenti regionali e comunali, di solito integrano quelli nazionali, o sono ancora più pressanti, il comune di Bari ad esempio, permette il nutrimento solo per due ore al giorno, ma rende obbligatoria la presenza delle ciotole dell'acqua per tutte le 24 ore...il problema è farlo capire a tutti...