Visualizza Versione Completa : Terrore
Tabata è terrorizzata dal randagio. Lei non esce più di casa, esce solo se la metto fuori la mattina dalla porta d'ingresso, lui è in giardino quindi così non si incontrano. tabata va in un giardino vicino casa e ci sta fino alla sera, fin quando io non vado a riprenderla. Il randagio non le ha mai fatto nulla, nemmeno la guarda, è vecchio e vuole solo coccole e cibo. Prima di farla uscire la mattina faccio mangiare tabata ma è sempre in allerta e se sente anche un minimo rumore scappa in soffitta. Cosa posso fare? Le altre due si sono quasi abituate a lui.
E' il suo modo di vivere e percepire la territorialità, bisogna rispettare questo suo aspetto della soggettività.
Andando nel giardino accanto ha trovato una sua soluzione. Forse col tempo capendo che è inoffensivo cambierà idea
Ma non aveva fatto così con Mirtilla. Forse perché mirtilla era una cucciola? La prossima settimana arriva anche mia madre e starà da me una settimana e tabata non ama gli estranei. Speriamo non la prenda troppo male.
Ma non aveva fatto così con Mirtilla. Forse perché mirtilla era una cucciola? La prossima settimana arriva anche mia madre e starà da me una settimana e tabata non ama gli estranei. Speriamo non la prenda troppo male.
Forse Mirtilla essendo allora una cucciola non emetteva feromoni e si adagiava nel territorio tracciato da lei. Ecco vedi? non ama gli estranei! Nessun gatto si adatta al volo alla presenza di estranei, umani, conspecifici o eterospecifici. Nessuno di noi entra nel territorio di un gatto in punta dei piedi -come bisognerebbe fare- e lei ne risente di più ma troverà un compromesso a lei favorevole, fosse anche starsene nascosta o andare nel giardino vicino
Poverina. Mi dispiace tanto per la mia piccolina ma, non posso cacciare il gatto. Speriamo trovi un suo equilibrio e magari non andare in quel giardino tutto il giorno dove io non posso andare io. Grazie
alepuffola
15-10-2017, 14:32
Mi spiace fr_, speriamo s'abitui, e come scrive Aletto, riesca prima o poi capisca che non è una minaccia.
Può essere che sia già avvenuto qualche incidente in passato e tu non l'abbia notato?
Mi spiace fr_, speriamo s'abitui, e come scrive Aletto, riesca prima o poi capisca che non è una minaccia.
Può essere che sia già avvenuto qualche incidente in passato e tu non l'abbia notato?
Me lo ha detto anche il mio compagno, però il gatto mi sembra troppo tranquillo... Figurati che al gatto del vicino ha dato due testatine perché è assetato di coccole e , quello ha risposto con un soffio e due zampate , la risposta del randagio è stato il nulla. Anche agata da delle zampateal randagio per farsi spazio ma lui la ignora! Forse tabata ha sbattuto contro il randagio mentre correva im casa? Io questo non lo so ma, escludo baruffe
Tralaltro dimenticavo che questo gatto è castrato. Io non so se era di colonia o di casa ma i gatti castrati emanano ferormoni?
babaferu
15-10-2017, 15:43
Tutti i gatti emanano ferormoni,e anche gatte, al di là se son castrati o meno, credo esprimano emozioni, ma anche semplicemente il fatto di "essere passati di li.
Credo che non sia necessario che sia stata attaccata, penso a certi gatti basti la vista di un altro nel proprio territorio per mettersi in allarme.
Ma vediamo che ne dice aletto.
Baci, ba
Tralaltro dimenticavo che questo gatto è castrato. Io non so se era di colonia o di casa ma i gatti castrati emanano ferormoni?
Certo che li emanano, anche le femmine sterilizzate, non saranno feromoni sessuali mirati ma sono di traccia, di familiarità ecc. Mica possono privarsi di questo mezzo di comunicazione!
Ma se lui è un tranquillo, tutto sta a lei ed al suo rapporto col territorio, al suo rapporto con la paura e alle sue emotività e a come se le vive
alepuffola
15-10-2017, 19:21
Me lo ha detto anche il mio compagno, però il gatto mi sembra troppo tranquillo... Figurati che al gatto del vicino ha dato due testatine perché è assetato di coccole e , quello ha risposto con un soffio e due zampate , la risposta del randagio è stato il nulla. Anche agata da delle zampateal randagio per farsi spazio ma lui la ignora! Forse tabata ha sbattuto contro il randagio mentre correva im casa? Io questo non lo so ma, escludo baruffe
provo ad azzardare un'ipotesi. Può darsi che Tabata ne abbia paura proprio perchè non vedendo le reazioni che s'aspetterebbe non riesca a prenderne le misure, e rimane spiazzata da un micio che non reagisce e che lei interpreta come posseduto da una smisurata sicurezza di sè.
Mi viene in mente un'aneddoto:
Qui nel gruppo di gatti sotto casa fino a un mesetto fa c'era un gatto dal manto siamese (ora è sul ponte) , combinato davvero male, pelo brutto, stomatite che lo portava a sbavare e quasi senza denti.
nessuno gli avrebbe dato un cent.
Beh, era l'unico gatto in grado di far girare i tacchi a Gattone, un enorme gatto bianconero che è il gatto alfa del quartiere. Insegue e mena gatti e cagnolini che cercano d'avvicinarsi alle ciotole e alla tricolor Pasqualina, ma con Marroncino non c'ha mai cavato un ragno dal buco. Quello si piazzava immobile senza fare un fiato, lo fissava solo con la coda dell'occhio, e Gattone non è mai riuscito a suonargliele, e non ho mai capito perchè, apparentemente di Marroncino avrebbe potuto farne polpette, ma al dunque si limitava a girargli intorno incazzato.
Ale, potresti aver ragione ma, vai a capire i gatti. Anche oggi non ha fatto nessun passo avanti, mangia impaurita e sta sempre allerta con la coda gonfia, appena finisce di mangiare scappa via in soffitta e ciao... boh... però almeno non ha perso l'appetito
Ale, potresti aver ragione ma, vai a capire i gatti. Anche oggi non ha fatto nessun passo avanti, mangia impaurita e sta sempre allerta con la coda gonfia, appena finisce di mangiare scappa via in soffitta e ciao... boh... però almeno non ha perso l'appetito
Bisognerebbe fare in modo che almeno il momento del pasto sia una parentesi tranquilla nella sua giornata in casa . Non giova alla salute mangiare mentre si ha paura, prova a cambiare il posto del pattino del cibo
provo ad azzardare un'ipotesi. Può darsi che Tabata ne abbia paura proprio perchè non vedendo le reazioni che s'aspetterebbe non riesca a prenderne le misure, e rimane spiazzata da un micio che non reagisce e che lei interpreta come posseduto da una smisurata sicurezza di sè.
Mi viene in mente un'aneddoto:
Qui nel gruppo di gatti sotto casa fino a un mesetto fa c'era un gatto dal manto siamese (ora è sul ponte) , combinato davvero male, pelo brutto, stomatite che lo portava a sbavare e quasi senza denti.
nessuno gli avrebbe dato un cent.
Beh, era l'unico gatto in grado di far girare i tacchi a Gattone, un enorme gatto bianconero che è il gatto alfa del quartiere. Insegue e mena gatti e cagnolini che cercano d'avvicinarsi alle ciotole e alla tricolor Pasqualina, ma con Marroncino non c'ha mai cavato un ragno dal buco. Quello si piazzava immobile senza fare un fiato, lo fissava solo con la coda dell'occhio, e Gattone non è mai riuscito a suonargliele, e non ho mai capito perchè, apparentemente di Marroncino avrebbe potuto farne polpette, ma al dunque si limitava a girargli intorno incazzato.
Quel micio ha sicuramente sicurezza di sé datagli dalla padronanza delle sue competenze che gestisce in tutta tranquillità senza disturbare aggredendo
Un micio che disturba menando gatti e cagnolini quando si avvicinano alle ciotole sta difendendo una risorsa del territorio che forse in passato gli è mancata, se disturba "tanto per" è un micio che non desidera consimili o altri attorno ma che è costretto dalle circostanze a subire la loro presenza come succede nelle colonie feline. Questo, se non è castrato, gli può dare la prevalenza ai fini riproduttivi anche se sappiamo che una femmina in calore si può accoppiare con più maschi
Dl momento che la nostra società è gerarchica siamo talmente abituati a ragionare in termini di ordine gerarchico, che siamo alla perenne ricerca di un capo della comunità che detti regole, e lo cerchiamo anche nelle altre specie dandoci spiegazioni tanto rassicuranti quanto fuorvianti
David Mech, forse il più esperto etologo studioso della società dei lupi dice:
In realtà io stesso ho una grossa fetta di responsabilità nell’utilizzo [improprio] del termine “alfa” con riferimento ai lupi… nel 1970 ho pubblicato un libro* (di cui al momento esistono circa 110.000 copie in circolazione) nel quale definivo “alfa” i lupi che si trovano in cima alla scala gerarchica del branco; e l’ho fatto perché queste erano le conoscenze scientifiche dell’epoca… ma da quel momento abbiamo fatto grandi passi avanti ed acquisito nuove informazioni!
“In un lungo articolo sull’accoppiamento dei lupi, diciannove importanti biologi, sia europei sia americani, non hanno mai usato il termine “alfa”........ Nel libro di 448 pagine pubblicato nel 2003 da Luigi Boitani e dal sottoscritto, “Wolves: Behavior, Ecology and Conservation” (Lupi: comportamento, ecologia e conservazione), scritto da ventitré autori, la parola “alfa” compare solo sei volte, e solo per spiegare il motivo per cui il termine è obsoleto.
....Agli inizi degli anni 2000, grazie ai ricercatori Peterson prima (2002) e Sands&Creel poi ( 2004 ), furono rivelate altre verità: è talmente vero che il ruolo di capobranco è gravoso e porta con sè moltissimi oneri, che negli individui capaci di occupare tale ruolo è stata rilevata un’ altissima concentrazione di glucocorticoidi nelle feci con ripercussioni negative sul processo di procreazione.
e copioincollo sul cane:
Sempre sull'argomento esce L’USO DELLA “DOMINANZA” PER SPIEGARE IL COMPORTAMENTO DEL CANE È ROBA VECCHIA dall’Università di Bristol tradotto in Italia da V.Rapezzi e da C.Cauda
ScienceDaily (25 maggio 2009) Un nuovo studio dimostra come il comportamento dei cani sia stato frainteso per generazioni: infatti l’impiego di idee errate sul comportamento dei cani e sull’addestramento è più facilmente causa, piuttosto che cura, di comportamenti indesiderati. Le nuove scoperte mettono alla prova le molte interpretazioni del comportamento e le tecniche di addestramento correlate alla dominanza suggerite dagli attuali addestratori televisivi.
Contrariamente al pensiero comune, i cani aggressivi NON stanno cercando di asserire la loro dominanza all’interno del loro “branco” canino o umano, secondo le ricerche pubblicate dagli accademici del Dipartimento di Scienze Cliniche Veterinarie dell’Università di Bristol nel Journal of Veterinary Behavior: Clinical Applications and Research.I ricercatori hanno passato sei mesi a studiare i cani che interagivano liberamente presso un centro di recupero del Dogs Trust e riesaminando i dati degli studi sui cani ferali, per arrivare alla conclusione che le relazioni individuali tra i cani sono apprese mediante l’esperienza più che motivate dal desiderio di affermare la “dominanza” gerarchica nel branco. ......
Marc Bekoff dice anche:
La dominanza non è un mito: lupi, cani e altri animali - di Marc Bekoff
La dominanza sociale esiste ma è stata fraintesa ed usata impropriamente
Pubblicato il 15 Febbraio 2012 da Marc Bekoff,
......A complicare il quadro interviene il fenomeno della dominanza “situazionale”. Ad esempio, un individuo di basso rango potrebbe riuscire a mantenere il possesso del cibo anche nel caso in cui fosse sfidato da un altro individuo che in contesti diversi lo domina attivamente. Ho visto questo fenomeno ricorrere presso i coyote selvatici, nei cani, in altri mammiferi ed in vari volatili. In questi casi è il possesso ciò che conta. Ho studiato le relazioni sociali e, oserei dire, quelle [specifiche] di dominanza, in un gran numero di specie differenti e qualunque manuale introduttivo sul comportamento animale contiene diverse definizioni e molti esempi di dominanza. Un altro fattore che interviene a complicare le cose è che il modo in cui la dominanza viene espressa varia molto, sia a livello intraspecifico che interspecifico.......
Senza dubbio gli etologi non ritengono che la dominanza sia una leggenda e non l’hanno definita tale. Piuttosto, hanno notato che una spiegazione univoca del concetto, che si basi su un solo inequivocabile significato di dominanza, è fuorviante oltre che semplicistica.....
Quello che si è scoperto negli ultimi 30 anni in seguito ad approfonditi studi comparativi sul comportamento è che la dominanza non è un concetto esplicativo semplice ed universale come qualcuno lo ha inteso. Ad esempio, per molti anni si è ritenuto che gli animali dominanti si accoppiassero di più e controllassero l’accesso alle varie risorse. Adesso sappiamo che le cose non stanno necessariamente così per tutte le specie – e neanche per gruppi diversi della stessa specie. Spesso gli animali meno dominanti, o i subalterni, si accoppiano e controllano gli altri in contesti diversi.
Se questa teoria dell'alfa non funziona nei branchi sociali, figuriamoci se può funzionare rapportata ad una specie che non è organizzata socialmente
Ora, sull'esistenza del gatto alfa ognuno la pensi come vuole, ma secondo me vale la pena prendere in considerazione gli studi, durati anni, svolti da chi ne sa più di noi
Ora mi eclisso volentieri :)
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