elentari90
07-01-2019, 22:35
Buonasera a tutti, vi scrivo perché da qualche tempo a questa parte sto avendo qualche problema nel trasporto in auto del mio gatto di quasi due anni.
Premessa: io vivo sola, in un bilocale con balconcino, a circa un'ora e mezza di auto dalla mia famiglia. Una volta ogni 3-4 settimane torno per passare un weekend a casa.
Poco più di un anno e mezzo fa ho adottato questo micino, che si è adattato fin da subito molto bene sia al mio appartamento (rimane in casa e va al massimo sul balconcino), sia allo spostamento.
Il viaggio è quasi tutto in autostrada (quindi tendenzialmente un viaggio "stabile", poche curve e poche frenate) e lui è sempre stato bravissimo e tranquillo nel suo trasportino, non ha mai fatto più di qualche miagolio. A casa dei miei genitori (una villetta in campagna) si è ambientato subito e non ha problemi, ha ormai le sue abitudini. Ovviamente, ha molto più spazio rispetto a quanto ne ha a casa mia, non esce in giardino ma gira per tutta casa (su due piani, con diverse stanze) e per i balconi, più grandi rispetto al mio. Oltre a questi pochi giorni al mese in cui torniamo insieme, lo lascio dai miei anche quando parto per le vacanze (in questo caso sta da loro anche un paio di settimane).
Qualche mese fa, andando a casa dei miei, ha avuto due scariche di diarrea. Da allora, è capitato altre quattro volte, in questi casi sempre tornando verso casa mia.
Ho provato a lasciarlo a digiuno, a evitare il più possibile movimenti bruschi, a parlargli, ad abbassare la musica: nulla, poco dopo l'inizio del viaggio inizia a miagolare e si scarica, spesso con diarrea o feci miste a diarrea. Una volta arrivati, dopo averlo pulito e sistemato (spesso, nonostante riesca ad intervenire quasi subito, si sporca comunque un po'), torna il gatto di sempre, affettuoso e giocherellone.
Vi è mai capitata un'esperienza simile, anche indirettamente?
Non capisco se sia una reazione fisica o, come credo, psicologica, e soprattutto non capisco da cosa sia scatenata.
Da una parte non vorrei più fargli affrontare il viaggio, ma dall'altra mi spiacerebbe lasciarlo solo durante quei giorni (ho amici che potrebbero portargli da mangiare e che potrebbero sistemare la lettiera, ma rimarrebbe solo giorno e notte).
Premessa: io vivo sola, in un bilocale con balconcino, a circa un'ora e mezza di auto dalla mia famiglia. Una volta ogni 3-4 settimane torno per passare un weekend a casa.
Poco più di un anno e mezzo fa ho adottato questo micino, che si è adattato fin da subito molto bene sia al mio appartamento (rimane in casa e va al massimo sul balconcino), sia allo spostamento.
Il viaggio è quasi tutto in autostrada (quindi tendenzialmente un viaggio "stabile", poche curve e poche frenate) e lui è sempre stato bravissimo e tranquillo nel suo trasportino, non ha mai fatto più di qualche miagolio. A casa dei miei genitori (una villetta in campagna) si è ambientato subito e non ha problemi, ha ormai le sue abitudini. Ovviamente, ha molto più spazio rispetto a quanto ne ha a casa mia, non esce in giardino ma gira per tutta casa (su due piani, con diverse stanze) e per i balconi, più grandi rispetto al mio. Oltre a questi pochi giorni al mese in cui torniamo insieme, lo lascio dai miei anche quando parto per le vacanze (in questo caso sta da loro anche un paio di settimane).
Qualche mese fa, andando a casa dei miei, ha avuto due scariche di diarrea. Da allora, è capitato altre quattro volte, in questi casi sempre tornando verso casa mia.
Ho provato a lasciarlo a digiuno, a evitare il più possibile movimenti bruschi, a parlargli, ad abbassare la musica: nulla, poco dopo l'inizio del viaggio inizia a miagolare e si scarica, spesso con diarrea o feci miste a diarrea. Una volta arrivati, dopo averlo pulito e sistemato (spesso, nonostante riesca ad intervenire quasi subito, si sporca comunque un po'), torna il gatto di sempre, affettuoso e giocherellone.
Vi è mai capitata un'esperienza simile, anche indirettamente?
Non capisco se sia una reazione fisica o, come credo, psicologica, e soprattutto non capisco da cosa sia scatenata.
Da una parte non vorrei più fargli affrontare il viaggio, ma dall'altra mi spiacerebbe lasciarlo solo durante quei giorni (ho amici che potrebbero portargli da mangiare e che potrebbero sistemare la lettiera, ma rimarrebbe solo giorno e notte).