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Visualizza Versione Completa : Cosa vuol dire?


Atomo02
04-02-2022, 10:36
Allora, per farla molto breve: un po' sempre, ma soprattutto nelle giornate lavorative, in cui magari resta qualche ora da solo, Atomo ha l'abitudine, purtroppo, di dormire mentre non ci siamo (e questo ovviamente è anche normale, lo so) e di pretendere attenzioni costanti e continue quando ci siamo (e anche questo, entro una certa misura, è normale e comprensibile, e gli andiamo incontro giocando con lui, cercandolo, stando con lui, parlandogli). Solo che sembra non bastargli mai. Nella sua testa, a volte, è come se pensasse che noi dovremmo COSTANTEMENTE giocare con lui. La parte più complicata è che giocare con lui significa proprio continuativamente giocare con lui: l'opzione "gli lancio un gioco, lui gioca un pochino con quel gioco, poi dopo un po' viene e lo riporta" non c'è; esiste solo "devo essere lì dove è lui sempre e costantemente". A volte non è nemmeno voglia di giocare perché se gli lanciamo la pallina (il suo gioco preferito) o usiamo le piumette o simili... in realtà poi sta lì e ci guarda e non reagisce giocando, per cui non capiamo nemmeno tanto bene cosa stia chiedendo. Quel che è certo è che qualcosa chiede. Ed è certo perché... miagola un sacco. E' sempre chiacchierone, lo è per indole da sempre, ma ultimamente soprattutto quando ci sediamo a tavola per pranzare attacca a miagolare fortissimo da qualsiasi stanza diversa da quella in cui mangiamo. In pratica secondo lui dovremmo AD OGNI SINGOLO PASTO alzarci da tavola e andare a vedere cosa vuole. Spesso non vuole nulla o almeno apparentemente non vuole nulla (lo dico perché noi, effettivamente, ci alziamo ed andiamo a vedere... proviamo a giocare... proviamo a dargli del cibo perché pranzi insieme a noi se ha ancora razioni di cibo previste nel monte-cibo giornaliero... niente. Secondo lui banalmente non dovremmo stare seduti a tavola ma seguirlo, vai a capire tu dove e per fare cosa.
L'unica soluzione è fare orecchio da mercante e non considerarlo, ma io non ci riesco tantissimo, mi dispiace ignorarlo, non mi viene proprio spontaneo. Il fatto è che la possibilità che lui dimostri la voglia di stare con noi semplicemente stando con noi... sembra non essere contemplata nella sua testa dove, invece, sembra esistere solo la possibilità di farci muovere ed andare noi da lui (regolarmente altrove rispetto a dove ci troviamo).
Detto tutto ciò, le domande sono:
a) secondo voi cosa cerca di dirci quando miagola così e ci chiede questo?
b) dove sbaglio? come sarebbe meglio comportarci con lui rispetto a questo comportamento?

Aletto
04-02-2022, 13:39
una prima risposta sta in questo video, la noia dei gatti anche in un appartamento super attrezzato, riflettiamo
https://www.facebook.com/thecatcafesandiego/videos/632169927398896/

laura&cats
04-02-2022, 19:15
Io proverei
1) a portarlo fuori con pettorina e guinzaglio o dentro gli zaini per gatti, quelli con la reticella o il plexiglas
2) a cercare altri giochi, di altro tipo. Non tutti i gatti vogliono giocare a predare. Alcuni vogliono fare la lotta o risolvere puzzle o esplorare o arrampicarsi.
3) a prendergli un amico. Un altro gatto.

Aletto
04-02-2022, 20:00
Cosa fanno per otto ore cinque gatti rinchiusi in una stanza arredata “a favore di gatto”?

Poco, molto poco.
Per lo più dormono in postazioni singole e nelle mezz’orette di veglia ciondolano tra una postazione e l’altra, annusando e guardandosi intorno.
Interagiscono pochissimo, solo a distanza e le interazioni finiscono tutte in un evitamento reciproco.
Un gatto torna innumerevoli volte davanti alla porta sperando che qualcuno gliela apra, forse miagola (non c’è audio).
La situazione si dinamizza un po’ solo quando un gatto - probabilmente un giovane maschio - fa il prepotente con gli altri puntandoli minacciosamente appena la sua attenzione li intercetta, e venendo puntualmente evitato.
In otto ore, un’unica interazione di gioco solitario, con un topino di pezza, da parte del giovane maschio. (commento di Sonia Campa)

Non riesco a farmene una ragione.

laura&cats
04-02-2022, 20:09
Non riesco a farmene una ragione.

Io sì: quella stanza è solo una, piccola, e troppo piena

Aletto
04-02-2022, 21:29
Io sì: quella stanza è solo una, piccola, e troppo piena
È fasulla, grande o piccola che sia, è fasulla.
È piena di possibilità di distrazioni che non li interessano, non li intrattengono.
È piena di possibilità che se fossero naturali, ad un gatto piacerebbero.
Invece non tira un alito d’aria che comunque non smuoverebbe nemmeno le rigide e finte foglie di palma.
C’è un’immobilità insopportabile per un gatto che sappiamo essere attratto e incuriosito dal movimento.
Non ci sono odori interessanti e stimolanti.
È immobile, artificiale e priva di vita se non fosse per i cinque gatti ai quali non interessa la presenza degli altri consimili, anzi forse ne sono infastiditi.

C’è un gatto che fissa il muro cercando forse nella sua ombra un motivo di svago.
:(

Atomo02, pensaci sù, qualche risposta adesso ce la possiamo dare.

Atomo02
05-02-2022, 12:39
Temo di sì: possiamo rispondere. E mi mette un po' tristezza rispondere perché mi chiedo: quindi, cosa si deve fare?
Premesso che io gioco con lui sovente persino di notte, se non devo andare a lavorare il giorno dopo e lui mi chiama anche solo per guardarlo mentre lancia ed insegue una caramella che fruscia...
Premesso che la mattina sostanzialmente faccio colazione in piedi per potergli tirare centomila volte la pallina che lui regolarmente mi riporta aspettando che io gliela rilanci...
Premesso che tutte le scatole che arrivano a casa vengono trasformate da me in casette nascondiglio per lui o casette contenitore (con apposite aperture perché lui introduca la sua zampetta) per giocattoli...
Premesso che ha il permesso sostanzialmente di esplorare qualsiasi luogo della casa, alto, basso, storto o dritto (ieri ha deciso di dormire nell'armadio e lo ho lasciato aperto tre ore perché dormisse tranquillo...)...
Mi sa che alla fine non ci sia una soluzione: ci sono momenti in cui si rompe e ci vuole fortissimamente perché noi interagiamo con lui, punto e basta. E alla fine... è anche bello, e mi fa tenerezza, in mezzo al dispiacere di saperlo così tanto spesso annoiato e recluso.
Rispondo anche agli altri spunti che mi avete dato:
- guinzaglio: impossibile; Atomo è un animale molto "selvatico", estremamente spaventabile (è sempre in allerta, pure con noi... lo è per indole, lo vedo) e noi viviamo in una zona della città parecchio caotica. Ho provato (dopo svariati "esercizi" in casa per abituarlo, ovviamente) a portarlo fuori guinzagliato numero una volta in campagna e il risultato è stato che, spaventato da un rumore, è riuscito a sguinzagliarsi... mi è bastato il terrore provato in quei pochissimi minuti prima di recuperarlo (era banalmente fuggito nel giardino di un vicino, per altro piovendo in testa al suo cane che non l'ha presa benissimo) per decidere che quella sarebbe stata la prima ed ultima volta.
- zaino: lo usiamo; l'unica difficoltà è capire quando ne ha voglia e quando no. Da piccolo entrava nel trasportino da solo o andava davanti alla porta e poi davanti al trasportino ogni volta che vedeva che mettevamo le mascherine per uscire, sostanzialmente chiedendoci di portarlo con noi. Poi è cresciuto, la casa è diventata sempre più il suo territorio e ora esce in generale meno volentieri. Ieri, però, gli ho proposto l'uscita e lui ha accettato volentieri di entrare nello zainetto: si vede che proprio era stufo di stare in casa. In pratica, si va a soggetto: io preferisco non forzarlo e quando lui non ne ha voglia me lo fa capire perché si allontana dal trasportino, oppure fa resistenza e miagola: a quel punto per me finisce lì e lui resta a casa.
- faccio fatica a trovare giochi nuovi. Ho provato a prenderne uno bello visto su Internet e... il pacco non è mai arrivato perché mi hanno detto che l'oggetto non esisteva più (ovviamente ci hanno rimborsato). Nei negozi per cui bazzico hanno un po' sempre le stesse cose: palline, piumette, topini... Alla fine, un sacco di volte lui gioca con le scatole che gli faccio io, i tappeti, le caramelle (che però non gli lascio se noi non siamo lì con lui... non si sa mai) o la pallina. Il suo gioco preferito sembra essere stanare oggetti/prede. A volte lui stesso le va a nascondere dietro le porte o nelle scatole o sotto il tappeto per poi stanarle.
- ho pensato al secondo gatto, ma sarebbe la prima volta della "coppia", per me, e non so se riusciremmo a gestirla... anche perché casa nostra non è enorme, tutt'altro. Ci penserò, però.
Grazie a tutti per l'ascolto: condividere e confrontarsi, almeno per me, è già tantissimo!

Aletto
05-02-2022, 18:59
Un consiglio al volo: scatola bassa di cartone e dentro rametti e foglie fresche e secche. Non piena, appena un po’ sul fondo.
Vedi se si avvicina con circospezione o se va dentro subito e gli piace.
Potrebbe anche ignorare il tutto per qualche giorno.

laura&cats
05-02-2022, 19:18
Gli piace la tv? Tipo l'hockey. Pito lo adora. O i documentari sugli animali, magari.
Per i giochi, una bella rete per arrampicarsi? Io la vorrei mettere su ma me la bocciano... vorrà dire che Pito userà le tende :p

straycat2
06-02-2022, 14:22
e la casetta di cartone di zooplus con dentro il grattatoio hai provato a dargliela? l'hai presa ?

Mirtilla ci si diverte un sacco a entrare e uscire da essa, lei gioca la notte spostando tutte le sue cose e il giorno dorme se è sola sull'acquario
secondo me il secondo gatto non serve nel senso che Atomo potrebbe ingelosirsi e poi sono davvero guai
noi abbiamo fatto un patto con Mirtilla e funziona, ossia ho comprato da zooplus un grattatoio in sisal con cuore di velluto che in teoria si dovrebbe attaccare angolarmente, mentre io l'ho lasciato in piano e l'ho messo in cucina su un piano della cucina vicino al tavolo e a lei piace molto e siccome vuole partecipare al pranzo e alla cena io gli metto la sua ciotolina su questo grattatoio così pranziamo e ceniamo tutti insieme (penso che forse mi sono spiegata male ci vorrebbe una foto..) e così non si sente sola, quando vuole giocare ci chiama ed io vado lì ma poi in effetti non vuole giocare ma la presenza sapere che ci sono...ps non ho visto il video

straycat2
06-02-2022, 14:25
grattatoio di cartone con tanti buchi per prendere le palline? è divertente ma è bravissima a tirare fuori tutte le palline ma poi camminando per casa le raccatto e gliele rinfilo dentro..

alimiao
07-02-2022, 17:46
Anch'io ho lo stesso problema con Waffle. Spesso si annoia e ricerca la mia attenzione, e/o esprime disagio miagolando "a sirene spiegate", fa proprio un rumore che ricorda quello dell'ambulanza, un'angoscia!!!

Io lavoro da casa, quindi lui ha la mia presenza circa 15-20 ore al giorno nei lavorativi... Il problema è che ovviamente, il fatto che sia presente non vuol dire che abbia tempo per lui, ho 8 ore da stare davanti al pc per dire, ma lui mi vede lì, seduta a fissare il nulla, e probabilmente sente anche delle vibrazioni di tensione/stress/ansia (sapete quando la mattina vi mettete al pc e vi arrivano 92 notifiche?!) e questo lo stressa, e qualche volta ho come l'impressione che miagoli e tenti di tirare i fili del pc non tanto per la noia sua, ma per "distrarre" me da questo "nemico invisibile" che mi rende molto abbruttita :D.
Infatti altre volte è capitato che io sia rimasta in casa un sabato a seguire una conferenza online sul divano, e dovrebbe essere per lui la stessa noia di vedermi al pc no? ma invece, probabilmente emettevo delle vibrazioni di felicità/interesse/appagamento, perché lui è stato tranquillo in braccio per ben 3 ore fuseggiando e senza muoversi... O forse sono io che me la racconto ed è solo una coincidenza :p.

Comunque, questa espressione di noia/malessere del gatto è molto faticosa, perché ti fa sentire padrone inadeguato... a me viene il senso di colpa perché penso che Waffle è un gatto molto vivace e intelligente e curioso, e credo che averlo privato della possibilità di interagire con un ambiente naturale sia una forte deprivazione sensoriale per lui... Non parliamo di pettorine/guinzagli o altro per favore, secondo me sono soluzioni che presentano rischi per la sicurezza e quindi bisogna stare super attenti, poi vanno bene per una infima percentuale di gatti, che peraltro devono esserci abituati fin da molto piccoli, e comunque c'è il rischio che il gatto deprivato poi diventi ancor più insofferente all'ambiente casalingo se gli viene data la possibilità di entrare in contatto con un "fuori", a cui però non può accedere quando vuole...

Un'altra difficoltà di questa situazione è sentire il coro di gente intorno che ti dice "eh già ma è colpa tua, lo vizi troppo, gli stai sempre dietro, il gatto deve giocare da solo, tu sei sua schiava, per forza non è mai soddisfatto!". Della serie: te la sei cercata, guarda il mio gatto che gioca da solo, dorme 21 ore al giorno e non rompe i cosiddetti!!

Va beh scusate lo sfogo... Io ho imparato ad accettare che ogni tanto Waffle ha questi momenti di frustrazione/malessere, cerco di rispondere senza nè spazientirmi, nè assecondarlo per forza (ad es se ho un lavoro urgente, lo chiudo fuori perché interrompere il mio lavoro per stargli dietro mi farebbe sentire in colpa con me stessa, il che provoca ulteriore stress, che poi lui percepisce diventando lui stesso più stressato ecc). Se posso, stacco dal lavoro e cerco di giocare con lui, fargli un po' di coccole, o "far succedere qualcosa di interessante" in casa (ad es, muovere una cuccia da un posto all'altro, o coinvolgerlo in cucina ecc). In effetti ho notato che spesso non ha voglia di giocare (il che mi provocava stress e frustrazione, della serie "ok mi sono alzata dal pc, ho preso la cannetta e adesso non mi fili... ma allora che c@@%o vuoi!!??!!"), ma più che "succeda qualcosa da osservare".

Ho anche capito che bisognerebbe cercare di non arrivare al punto di "miagolio da ambulanza", perché lì è un po' tardi, è come un meccanismo che si innesca e poi va un po' avanti in automatico... ci sono dei piccoli segnali precedenti, bisogna forse intervenire lì, quando possibile.

Aletto
08-02-2022, 10:17
Interessante il tuo intervento alimiao, per es questo punto:
”credo che averlo privato della possibilità di interagire con un ambiente naturale sia una forte deprivazione sensoriale per lui... “
In queste circostanze vanno incontro ad alterazioni rappresentazionali, che il più delle volte passano inosservate, es: usare una tenda per arrampicarsi al posto di un albero è un fatto comune. Ricordo anche che dissi alla docente che secondo me quello è un escamotage, quindi potrebbe essere una rappresentazione secondaria. Non fu d’accordo :(
Le rappresentazioni sono tante e ben classificate, a noi sfuggono sempre perché nemmeno sappiamo che esistono.