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Visualizza Versione Completa : Guinzagli e miagolii


Vale1983
02-05-2022, 10:10
Buongiorno a Tutti,
come al solito ho bisogno del Vostro consiglio.
3 anni fa ho adottato un gatto del gattile, Anacleto, che fa compagnia all'altro gatto adottato un paio di mesi prima di nome Merlino.
Tanto Merlino è super pigro e casalingo, tanto Anacleto si è rivelato molto vivace, curioso e con tanta voglia di uscire.
Abitando in citta, non ci siamo assolutamente fidati a lasciarlo libero, ma gli abbiamo offerto un terrazzo in completa sicurezza con reti e zanzariere sicure a tutte le finestre.
Ogni tanto, avendo un cortile interno condominiale abbastanza grosso, lo portavo giu con il guinzaglio, ma ad un certo punto abbiamo dovuto smettere per alcune ragioni:
1-non vuole mai tornare di sopra, ma vorrebbe stare sempre in cortile
2- quando lo porto in casa purtroppo si pianta davanti alla porta di uscita urlando ( letteralmente urlando ) per farsi portare giu, a qualsiasi orario .

Come posso fargli capire che dovrebbe "accontentarsi" di un paio di volte al giorno? Se lo portassi fuori dentro lo zainetto chiuso ( con le sicure alle cerniere ) ma completamente "aperto" alla per la sua visibilita allieverei un po la sua sofferenza?
Non so piu che fare. HELP.

laura&cats
02-05-2022, 10:36
Buongiorno a Tutti,
come al solito ho bisogno del Vostro consiglio.
3 anni fa ho adottato un gatto del gattile, Anacleto, che fa compagnia all'altro gatto adottato un paio di mesi prima di nome Merlino.
Tanto Merlino è super pigro e casalingo, tanto Anacleto si è rivelato molto vivace, curioso e con tanta voglia di uscire.
Abitando in citta, non ci siamo assolutamente fidati a lasciarlo libero, ma gli abbiamo offerto un terrazzo in completa sicurezza con reti e zanzariere sicure a tutte le finestre.
Ogni tanto, avendo un cortile interno condominiale abbastanza grosso, lo portavo giu con il guinzaglio, ma ad un certo punto abbiamo dovuto smettere per alcune ragioni:
1-non vuole mai tornare di sopra, ma vorrebbe stare sempre in cortile
2- quando lo porto in casa purtroppo si pianta davanti alla porta di uscita urlando ( letteralmente urlando ) per farsi portare giu, a qualsiasi orario .

Come posso fargli capire che dovrebbe "accontentarsi" di un paio di volte al giorno? Se lo portassi fuori dentro lo zainetto chiuso ( con le sicure alle cerniere ) ma completamente "aperto" alla per la sua visibilita allieverei un po la sua sofferenza?
Non so piu che fare. HELP.

Mi sa che Anacleto considera il cortile come parte del suo territorio e ha l'ansia di volerlo andare a controllare. E' nella sua natura, i gatti sono così. Aspettiamo il parere di Aletto, se ci sta leggendo, ma temo tu possa far poco (l'idea dello zainetto è carina, ma non so quanto gli potrebbe dare sollievo.)

Vale1983
02-05-2022, 11:11
Temevo di non poter fare niente, infatti.
Ma grazie della risposta, ed attendiamo Aletto, sperando ci possa illuminare.
Anche solo ad abituarlo ad avere un orario di esplorazione.

babaferu
02-05-2022, 20:36
Non puoi....
Leggi la risposta che aletto ha dato a leny sulle uscite, spiega bene...
https://www.micimiao.net/forum/showthread.php?t=126862

Aletto
02-05-2022, 21:01
Ciao, è difficile illuminare quello già è sotto la luce del sole.
Giochi di parole a parte, per me è facile intuire che il micio ha acquisito competenze strumenti che sono adesso parte integrante della sua soggettività, quei talenti sono suoi e vorrebbe farli progredire assieme a lui. Sono un tutt’uno.
E meno male che non si capacita di non poterli esprimere e non si dà pace. Finché farà così non vivrai con un gatto rassegnato, un gatto costretto a rinunciare fino a vederlo accasciato è inerme.
Alcuni individui più di altri ci pongono problemi etici.
Lui non deve capire che gli bastano un paio di uscite al giorno, ne parlavamo qualche giorno fa.

Poi ci sono gatti che ai quali è sufficiente un territorio meno esteso di altri, ma in questi casi parliamo sempre di gatti che hanno libertà di scelta.

Se Merlino è tendenzialmente pigro e quanto lo sia effettivamente non possiamo saperlo e non possiamo nemmeno forzarlo ad uscire, così come non possiamo forzare Anacleto a non uscire.

Il mio è un intervento inutile se non intravediamo almeno un barlume delle soggettività animali, sono loro ad illuminarci.

Lo zainetto non saprei, bisogna provare se quel tipo di interazione gli è sufficiente.

Aletto
02-05-2022, 21:02
Non puoi....
Leggi la risposta che aletto ha dato a leny sulle uscite, spiega bene...
https://www.micimiao.net/forum/showthread.php?t=126862

a ecco, grazie ba!

Vale1983
03-05-2022, 08:11
a ecco, grazie ba!

Ringrazio tutti per l'aiuto ed i messaggi.
Ho letto anche il post di Aletto in risposta a Leny sulle uscite e sul desiderio insito dei gatti.

Aletto
03-05-2022, 12:37
…….e sul desiderio insito dei gatti.
Vorrei sottolineare che il desiderio non è solo insito come fosse una prerogativa dei gatti, ma è presente come motore della vita e delle scelte nei viventi.
Tornando ai gatti: lascio Berenice sonnecchiante sul letto e improvvisamente me la ritrovo a saltare su un altro mobile in un’altra stanza. Cosa è successo? Cosa le ha fatto decidere di spostarsi dal comodo e morbido letto al duro mobile? Forse (interpretazione mia) il desiderio di sdraiarsi al sole continuando a sonnecchiare.
Alla base del cambiamento c’è comunque un suo desiderio, che in quel momento non è uguale a quello degli altri due.

“È il desiderio che dà colore al mondo, che riempie di stupore gli occhi di un bambino, che sostiene i giochi caotici di un cucciolo, che dà significati per sé agli accadimenti del mondo; se scompare il desiderio, la vita dilava in un’a-temporalità vegetativa, se si abbassa la vita scolora.” (R. Marchesini)

Il desiderio è un tutt’uno con le emozioni, la sua assenza è un tutt’uno col torpore.

Bisognerebbe anche fare dei distinguo del tipo: anche la paura è un’emozione che predispone il corpo a successive decisioni dettate da desiderio impellente di un bisogno primario, ossia la sopravvivenza.
In questo caso la strada del desiderio non è più simbolo di movente positivo ma si biforca per necessità.
Spero ti sia di aiuto.

Vale1983
03-05-2022, 18:12
Vorrei sottolineare che il desiderio non è solo insito come fosse una prerogativa dei gatti, ma è presente come motore della vita e delle scelte nei viventi.
Tornando ai gatti: lascio Berenice sonnecchiante sul letto e improvvisamente me la ritrovo a saltare su un altro mobile in un’altra stanza. Cosa è successo? Cosa le ha fatto decidere di spostarsi dal comodo e morbido letto al duro mobile? Forse (interpretazione mia) il desiderio di sdraiarsi al sole continuando a sonnecchiare.
Alla base del cambiamento c’è comunque un suo desiderio, che in quel momento non è uguale a quello degli altri due.

“È il desiderio che dà colore al mondo, che riempie di stupore gli occhi di un bambino, che sostiene i giochi caotici di un cucciolo, che dà significati per sé agli accadimenti del mondo; se scompare il desiderio, la vita dilava in un’a-temporalità vegetativa, se si abbassa la vita scolora.” (R. Marchesini)

Il desiderio è un tutt’uno con le emozioni, la sua assenza è un tutt’uno col torpore.

Bisognerebbe anche fare dei distinguo del tipo: anche la paura è un’emozione che predispone il corpo a successive decisioni dettate da desiderio impellente di un bisogno primario, ossia la sopravvivenza.
In questo caso la strada del desiderio non è più simbolo di movente positivo ma si biforca per necessità.
Spero ti sia di aiuto.


Mi è stato d aiuto perché ho capito che è mosso dal desiderio e dalla sua natura. Ma il suo continuo miagolare a me mette ansia; ha sempre miagolato tantissimo, per attirare attenzione o per bere, o per avere le crocche gustose nascoste. Ma il problema è che non ho mai risolto niente; lo faccio giocare tanto il pomeriggio ma non riesco a soddisfarlo. Si calma solo se mi metto a letto, o sullo sdraio al che anche lui si corica e sonnecchia.
Ma questo suo continuo miagolare ripeto, mi mette L ansia di non accontentare le sue necessità.

laura&cats
04-05-2022, 13:43
Mi è stato d aiuto perché ho capito che è mosso dal desiderio e dalla sua natura. Ma il suo continuo miagolare a me mette ansia; ha sempre miagolato tantissimo, per attirare attenzione o per bere, o per avere le crocche gustose nascoste. Ma il problema è che non ho mai risolto niente; lo faccio giocare tanto il pomeriggio ma non riesco a soddisfarlo. Si calma solo se mi metto a letto, o sullo sdraio al che anche lui si corica e sonnecchia.
Ma questo suo continuo miagolare ripeto, mi mette L ansia di non accontentare le sue necessità.

Magari mi sbaglio, ma avere la pretesa di soddisfare al 100% i bisogni un altro essere vivente è irrealistico oltre che pericoloso. I miei gatti vorrebbero uscire, tutti e due, non possono sempre. Non sono rassegnati, non sono nemmeno disperati. Come dice Aletto: desiderano. Anche io desidero cose che non avrò mai. Non sono rassegnata, non sono disperata. Almeno so che sono viva.

Aletto
04-05-2022, 21:21
laura&cats mi ha fatto ricordare che c’era un personaggio di un famoso programma di Renzo Arbore, il signor Catalano che diceva sempre frasi del genere:
È molto meglio essere giovani, belli, ricchi e in buona salute, piuttosto che essere vecchi, brutti, poveri e malati".
"È meglio lavorare poco e fare molte vacanze che……”
“È meglio avere una moglie giovane e bella che averne una…..”

Allora Catalano avrebbe detto: È meglio essere vivi che essere morti.
E forse lo ha anche detto, chissà se trovo qualcosa su youTube, mi metteva di buon umore.

Ovvio! Ma stavamo parlando di desideri che viaggiano di pari passo con le motivazioni di specie nel gatto e negli altri animali, noi inclusi.

Per restare in tema di persone dello spettacolo: nessuno, o io almeno, qui vuole una vita spericolata. ;)