Visualizza Versione Completa : Cacca fuori
adetogni
14-07-2022, 17:14
Ciao! Mi chiamo Andrea, sono di Milano e ho sempre avuto gatti. Non conosco altri maschi che amano i gatti più di me (non li conosco io, ma sicuramente esistono) e che cerca di trattarli meglio di me. I miei gatti sono ben curati, controllati regolarmente, mangiano solo cibo di qualità e hanno ogni cura e attenzione possibile.
Avevo due gatti: Tigro un norvegese di appunto 14 anni adesso, e Hobbes un trovatello di un anno in più. A Natale 2020 Hobbes ci ha lasciati e dopo qualche mese abbiamo cercato la compagnia da fare a Tigro.
La scelta è caduta (con non poche difficoltà , era difficile trovare gatti) su Ragdoll, di un piccolo allevamento torinese. Sono andato a conoscere i gatti, l'allevatrice, ho fatto tutta la "due diligence" del caso ed Elettra a Febbraio 2021 è entrata a fare compagnia a Tigro.
Inserimento graduale, tutto bene. Loro due sono sempre andati d'accordo (Tigro non è mai stato, nemmeno con Hobbes, un gatto che stava vicino agli altri, ma Elettra ogni tanto va a leccarsela tutta e lei ci sta. Ogni tanto si rincorrono e giocano anche se ovviamente Tigro è anzianotto e si stanca subito).
Veniamo al problema: la cacca fuori.
Elettra nell'allevamento aveva il pellet, io a casa mia avevo una sabbietta agglomerante. Quando l'ho portata a casa, zero problemi. Dopo un po' però sono passato al pellet che effettivamente è più comodo visto che posso buttarlo nel water. All'inizio, tutto bene.
Dopo un po', ogni tanto, Elettra ha cominciato a farla fuori, nei ditorni della cassetta (solo la cacca). E ormai è diventata quasi un'abitudine, la maggior parte delle volte, la fa fuori. E non riesco a capire perchè.
Che cosa ho provato (e questi tentativi sono rimasti settimane o mesi, non un giorno o due):
- sono passato da una cassetta singola chiusa a due, di cui una aperta e una chiusa
- sono passato a due cassette aperte
- ho provato a cambiare marca di pellet
- ho provato ad essere super frequente nelle pulizie
- ho provato a tornare alla sabbietta
- adesso ci sono due cassette, una semi-aperta con la sabbietta e una aperta (più grande di quella di prima) con il pellet
- ho lavato accuratamente dove la faceva, provando con alcool, sgrassatore e prodotto specifico per lavare cassettine
NESSUNA di queste prove ha risolto il problema. Elettra continua ad farla fuori. E la cosa è che lo fa se non la vedo. Se viene in bagno quando ci sono io (mi segue sempre per casa) la fa dentro. Se non la vedo, la fa fuori. Ho messo una webcam per vedere che fa: entra, si gira un po', annusa, poi esce e la fa di fronte.
Non so più cosa fare. La gatta sembra stare bene, non mi sembra (almeno non che io veda e io un po' di sensibilità ce l'ho) esprimere disagi. Mangia e beve e, al di là di qualche episodio di diarrea, la cacca è ben formata.
Elettra è una gatta un po' strana: nonostante sia un ragdoll e nonostante mi segua come un'ombra in ogni stanza in cui vado, non è una gatta coccolona. Raramente viene a cercare coccole e se lo fa dopo un paio di minuti si allontana. Quando la accarezzi non si comporta come tigro e "spinge" verso la mano, ma sta lì. Se è assonnata si fa accarezzare, ma se è sveglia dopo un po' che la tocchi fa due passi più in là o per giocare o per allontanarsi. Non le piace essere presa in braccio e anche stare sulle gambe...pochi minuti.
Cosa posso fare? Se avete domande chiedete pure, e grazie
adetogni
14-07-2022, 17:30
Se cliccate qui vedete Elettra (https://photos.app.goo.gl/wWUu8sfLU8DMtgKR8)
adetogni
14-07-2022, 17:32
E questo invece è Tigro che lecca Elettra quando era più piccolina (https://photos.app.goo.gl/W5z38aCSSDzx5hFF8)
Innanzitutto complimenti, è bellissima. Anche Tigro è un gran bel gattone!
Da come lo descrivi sembra un problema di adattamento.
La cassetta dove lei va è sua esclusiva? Te lo chiedo perchè magari sente l'odore di Tigro, lo prende come marcatura e la fa fuori. Se non lo è, metterei le due lettiere in due stanze separate e cercherei di indirizzare ognuno per la sua. A lei metterei la lettiera grande con tanto spazio di manovra e un discreto substrato (alto) di sabbietta/pellet al suo interno.
adetogni
15-07-2022, 14:31
Grazie Nem
Inizialmente c'era una cassetta sola, ma dietro suggerimento dell'allevatrice ne ho messe due (anche se con due gatti prima non c'era mai stato questo problema, ma vabbè ci sta).
Non saprei come "indirizzare" ogni gatto in cassette diverse MA il problema è che non ho lo spazio per mettere una seconda cassetta in un altro posto. L'altro bagno è di mia moglie e non sarebbe molto felice ad avere una cassettina "a vista". La considero come "estrema ratio" perchè appunto mia moglie non la gradirebbe. E il resto delle stanze sono o la sala o le camere da letto. :-(
In questo momento ci sono due lettiere grandi e aperte entrambe, sono vicine ma sono una con pellet (che non si filano di striscio da due giorni) e una con sabbia.
babaferu
15-07-2022, 15:10
Mi verrebbe da pensare che non si senta sicura a farla in lettiera (se tu ci sei e gli dai sicurezza la fa dentro).
2 affiancate da questo punto di vista non risolvono gran ché..... Puoi cambiare angolo?
A mia esperienza indirizzare ciascun gatto alla propria lettiera è pressoché impossibile.
……
A mia esperienza indirizzare ciascun gatto alla propria lettiera è pressoché impossibile.
Anche secondo me, sono già abbastanza “gentili” da farla dove noi mettiamo le cassettine.
Comunque io sono sta mesi e mesi con una cassettina in salotto, perché se il micio si sente più tranquillo, a me che importa dov’è?
Se ci sono invisibili contrasti territoriali, non colgo le comunicazioni tra loro, a me che importa dov’è?
Una volta che impariamo a conoscere segnali adesso invisibili, poi nel rispetto della loro necessaria privacy, rimettiamo la cassetina in un posto per noi più appropriato. Per noi appunto.
Elettra, bellissima ma bellissimi entrambi, ho visto dal video, più di una volta perché volevo capire meglio, che è poco propensa ad abbandonarsi tra le coccole e la tua descrizione della sua gestione emotiva me lo ha confermato.
Si è vero ciò che dite, è alquanto difficile però si può provare qualche escamotage.
Ad esempio, dici che la gatta quando sei in casa a volte vuole essere accompagnata. Perfetto, accompagnala sempre nella stessa lettiera (possibilmente come ha detto baba, cambiare angolo se non puoi cambiare stanza, ma sarebbe meglio stanza). Oppure di notte potresti provare a lasciare la gatta in una stanza, o comunque uno spazio circoscritto dove c'è solo lei, con cibo e acqua da un lato, i suoi giochini in giro, e lettiera designata un po' più in là ( non vicino a cibo e acqua ) e poi vedi al mattino che situazione c'è.
Ripeterei i comportamenti per un po' e vedrei che risultati arrivano. So che non è il massimo chiudere il gatto in una stanza, ma qualche tentativo in extremis lo farei
A che pro provare un escamotage?
Chiuderla in una stanza? potrebbe non reagire come vorremmo nel breve o nel lungo periodo.
Se è questione di territorio/sicurezza/risposta all’ambiente temo non si risolverà così.
Anche se danno un’immagine approssimativa, riguardate i due video per provare ad immaginare le sue risposte. I video sono sempre preziosi.
Almeno secondo me.
adetogni
20-07-2022, 19:03
Comunque io sono sta mesi e mesi con una cassettina in salotto, perché se il micio si sente più tranquillo, a me che importa dov’è?
Se ci sono invisibili contrasti territoriali, non colgo le comunicazioni tra loro, a me che importa dov’è?
Beh, perdonami, importa. Ho un soggiorno/cucina. Averla lì significherebbe avere odore di lettiera nella stanza dove viviamo la maggior parte dle tempo (cucina inclusa), avere residui di sabbietta sparsi per il soggiorno e, non da meno, avere mia moglie che chiederebbe il divorzio perché lei "tollera", diciamo così, I gatti.
Però ti chiedo, dal video cosa capisci?
adetogni
20-07-2022, 19:06
Si è vero ciò che dite, è alquanto difficile però si può provare qualche escamotage.
Ad esempio, dici che la gatta quando sei in casa a volte vuole essere accompagnata. Perfetto, accompagnala sempre nella stessa lettiera (possibilmente come ha detto baba, cambiare angolo se non puoi cambiare stanza, ma sarebbe meglio stanza). Oppure di notte potresti provare a lasciare la gatta in una stanza, o comunque uno spazio circoscritto dove c'è solo lei, con cibo e acqua da un lato, i suoi giochini in giro, e lettiera designata un po' più in là ( non vicino a cibo e acqua ) e poi vedi al mattino che situazione c'è.
Ripeterei i comportamenti per un po' e vedrei che risultati arrivano. So che non è il massimo chiudere il gatto in una stanza, ma qualche tentativo in extremis lo farei
Guarda chiuderla in una stanza mi sembra impraticabile. Già solo se ci chiudiamo io e mia moglie in camera da letto è un continuo meo meo perché vuole entrare. Figuriamoci chiuderla in una stanza... 😂
Beh, perdonami, importa…..
Però ti chiedo, dal video cosa capisci?
Se importa allora non mi sembra ci siano alternative
Per i video, devo premettere che sono consulente della relazione felina SIUA. Nel primo c’è la sua risposta all’interazione ma è interrotta dal tuo intervento quindi non sappiamo che evoluzione avrebbe avuto. Io so solo che lui è più anziano e capisco che desideri proteggerlo, succede anche a me quando per Berenice mi sembra si metta male: faccio attenzione e vedo quanto lei sia ancora in grado di mettere in atto strategie diversive. È un monitoraggio continuo.
Nel secondo lei ha già gli occhi “quadrati” ossia non rilassati, le carezze in quello stato d’animo non la possono interessare, e appena trova una pretesto nell’ambiente esterno o interno, si sottrae.
In un caso è bloccata prima che si esprima del tutto, e nell’altro riceve attenzioni in un momento per lei non idoneo. Se questo si ripete varie volte per un po’ di tempo, la cacca fuori ci sta.
Ma sono pochi secondi di filmati.
adetogni
23-07-2022, 16:42
Se importa allora non mi sembra ci siano alternative
Per i video, devo premettere che sono consulente della relazione felina SIUA. Nel primo c’è la sua risposta all’interazione ma è interrotta dal tuo intervento quindi non sappiamo che evoluzione avrebbe avuto. Io so solo che lui è più anziano e capisco che desideri proteggerlo, succede anche a me quando per Berenice mi sembra si metta male: faccio attenzione e vedo quanto lei sia ancora in grado di mettere in atto strategie diversive. È un monitoraggio continuo.
Nel secondo lei ha già gli occhi “quadrati” ossia non rilassati, le carezze in quello stato d’animo non la possono interessare, e appena trova una pretesto nell’ambiente esterno o interno, si sottrae.
In un caso è bloccata prima che si esprima del tutto, e nell’altro riceve attenzioni in un momento per lei non idoneo. Se questo si ripete varie volte per un po’ di tempo, la cacca fuori ci sta.
Ma sono pochi secondi di filmati.
Ecco, tutto ciò che dici mi sembra molto interessante, tant'è che io infatti volevo parlare e far intervenire un comportamentalista (come avevo fatto col gatto precedente, anche se poi si rivelò un tema di iperestesia). Puoi andare oltre? Ti devo mandare altri video? Ti devo ingaggiare in qualche modo formale?
Grazie
Ecco, tutto ciò che dici mi sembra molto interessante, tant'è che io infatti volevo parlare e far intervenire un comportamentalista (come avevo fatto col gatto precedente, anche se poi si rivelò un tema di iperestesia). Puoi andare oltre? Ti devo mandare altri video? Ti devo ingaggiare in qualche modo formale?
Grazie
Qui quello che scrivo è solo per aiutare gatti e persone che vivono con loro, per noi utenti del forum non c'è lucro nemmeno in una cornice formale.
Per cui se scriviamo qui ne possono usufruire tutti.
Al momento non mi sembra che ci sia bisogno di un comportamentalista rivolto alla micia, ma di un percorso riabilitativo (passami il termine un po' forte) della valorizzazione della relazione.
La mia è una formazione zooantropologica che implica dare valore al contributo al cambiamento che si verifica in ogni nostro incontro con un altro animale, ossia: coinvolgimento, capacità introiettiva, rispetto dell'alterità, complicità nel quotidiano e quindi conoscere ed apprezzare anche la cacca fuori che ci dà la possibilità di avvicinarci alla sua emotività.
Certo la cacca fuori è molto noiosa, scomoda e deludente (fa anche un po' schifo) per chi appronta l'ambiente domestico per i mici al meglio delle sue possibilità e seguendo delle logiche umane. Ma ecco che interviene un altro individuo non umano, con la sua singolarità e con logiche espressive diverse che ci mettono sotto scacco, e non pensiamo che anche lui/lei a sua volta ha subito uno scacco che l'ha portata ad esprimersi in quel modo.
Questa è solo una delle componenti della relazione uomo-altro animale.
Intanto quando hai tempo leggi i link:
https://micimiao.net/forum/showthread.php?t=124581
https://micimiao.net/forum/showthread.php?t=123893
https://micimiao.net/forum/showthread.php?t=124660
https://micimiao.net/forum/showthread.php?t=121793
https://micimiao.net/forum/showthread.php?t=125812
La micia gioca? per sicurezza leggi anche
https://micimiao.net/forum/showthread.php?t=123781
P.S. Oggi vado a riprendere Buio (soggetto fortemente emotivo) che per non interrompere la sua terapia ho dovuto lasciare in degenza dal vet mentre ero fuori città dalla mia nipotina: mi aspettano giorni e giorni di pipì in giro, e quando penserò che gli è passata, le rifarà. Se me la molla sul letto mi sparo.
P.P.S. sì, manda altri filmini, farò quel che posso pur non conoscendo il contesto ambientale e le interazioni oramai consolidate in cui si muove e vi muovete
adetogni
25-07-2022, 15:11
Qui quello che scrivo è solo per aiutare gatti e persone che vivono con loro, per noi utenti del forum non c'è lucro nemmeno in una cornice formale.
Per cui se scriviamo qui ne possono usufruire tutti.
Ciao e grazie.
la micia gioca, se la si fa giocare. Ovviamente meno di quando era cucciola, ma gioca a rincorrerci per casa, gioca con i giochini e (qualche volta, perchè lo usiamo poco) anche col laser.
Ho sfogliato i tuoi link, tutte interessanti discussioni filosofiche sul rapporto uomo/animale/ambiente ma sono, come tutte le filosofie, più foriere di ulteriori domande aperte che atte a chiudere e convogliare ad una soluzione.
Attenzione: con questo NON voglio dire che devo trovare una soluzione rapida e indolore e immediata. Non è la mia idea di soluzione. Il benessere del gatto (dei gatti) è prioritario, se per assurdo la soluzione dovesse essere allontanare Elettra perchè la situazione è compromessa e irrecuperabile con Tigro, per il suo benessere lo farei.
Però voglio dire che mi serve qualche spunto che mi incanali - per dire tu hai citato i vari metodi introduttivi con i pro e contro (noi abbiamo usato uno praticamente diretto). Tutto molto interessante ma questo come mi aiuta? Sono perfettamente consapevole del sistema residente/nuovo/ambiente/umano ma uhm...e quindi, adesso che faccio una volta che so che è un sistema complesso e multifattoriale?
Questo è il motivo per cui vorrei ingaggiare un comportamentalista che mi aiuti nel caso specifico. Tu mi dici che non mi serve e mi proponi un percorso riabilitativo ...ma quindi, come procedo?
Ora la gatta sta a casa con mia moglie, io sono fuori casa fino a fine agosto e non so quanto potrò fare video. Vedo cosa riesco a trovare nel mio archivio attuale e lo posto.
Tengo a precisare che però vivo in un sistema con dei limiti. Personali perchè il gatto deve stare bene ma anche io (quando avevo Hobbes che faceva la pipì in giro sopravvivevo con gli spray ad enzimi e fortunatamente la cura con il clomicalm alleviò moltissimo le crisi ma non fu facile), ma deve stare bene anche mia moglie e famiglia. Non vivo da solo e devo "negoziare" regole che mia moglie, meno disposta per sua natura ad adattamenti con animali, possa accettare. Per esempio, la cassettina in soggiorno / cucina è fuori discussione (ma questo anche per me)
In ogni caso grazie
adetogni
25-07-2022, 15:24
https://photos.app.goo.gl/EsT9CcbR1UdZnYSf7
quello che ho trovato. Ma nello specifico cosa dovrei filmare?
adetogni
25-07-2022, 15:29
Un appunto rispetto alle foto in cui sono vicini. Questo succede RARAMENTE. Difficilmente dormono vicini, è il motivo per cui ho fatto quelle foto, perchè era un po' un evento. Questo succedeva anche con Tigro e Hobbes, il gatto precedente.
Una cosa che posso aggiungere è che Tigro ha sempre dormito tra le mie gambe. Qualche volta elettra ha provato a mettercisi ma è stata scacciata con qualche sberla, quando era più piccola. Per me quelle sono state categorizzate in normali assestamenti di gerarchie.
Rispetto ai punti alti, notoriamente luoghi di "dominio" dell'ambiente, Elettra va sul punto più alto dell'albero come ci va Tigro e non è mai stata scacciata. Anzi , devo dire che Tigro ci va meno spesso - ma forse è anche l'età che avanza.
Se ci sono altri comportamenti che devo osservare o riportarti ffammi sapere.
“tutte interessanti discussioni filosofiche sul rapporto uomo/animale/ambiente ma sono, come tutte le filosofie, più foriere di ulteriori domande aperte che atte a chiudere e convogliare ad una soluzione.“
Non vedo nulla di filosofico, solo un modo diverso di approcciare gli altri animali, a volte diametralmente opposto.
Ho formazione di studi scientifica, la filosofia è in bilico tra scienza e umanesimo, e ti dico che il bello è proprio questo: tutti gli animali, noi inclusi, sono/siamo una domanda aperta, immagina se non ci fossero domande da porsi!
Immagina se addirittura non ci fosse chi si pone delle domande!
E non solo sugli animali, ma anche sulle piante, sulle pietre, sulle stelle….. Webb non sarebbe andato a scovare indietro anni luce tanta meraviglia dalla quale proveniamo.
Porsi domande e provare a dare risposte è il minimo che possiamo fare.
E trovare soluzioni non è sempre immediato
“……mi proponi un percorso riabilitativo ...ma quindi, come procedo?”
Comincerei a farmi delle domande, per esempio:
Cosa mi aspetto da un altro animale ormai definito “pet”, non rischio di svuotarlo della sua alterità?
Conta di più la sua alterità o la mia?
Fin dove sono disposto ad incontrarlo?
Se io gli do tanto, lui, il pet, cosa mi darà?
Sono disposto a ricevere anche la cacca fuori dopo che io l’ho messa a convivere con un altro consimile senza badare che i gatti si sono evoluti come solitari, socievoli ma solitari?
La soluzione in tasca forse la ha un altro tipo di comporamentalista, penso ad un behaviourista, che senza tante domande potrebbe avere un’ottima soluzione.
Per me la relazione ha un valore se siamo in grado di far esprimere la soggettività e la diversità dell’eterospecifico.
“Una cosa che posso aggiungere è che Tigro ha sempre dormito tra le mie gambe. Qualche volta elettra ha provato a mettercisi ma è stata scacciata con qualche sberla, quando era più piccola. Per me quelle sono state categorizzate in normali assestamenti di gerarchie.”:
i gatti non hanno gerarchie ma una motivazione competitiva molto presente, cosa che in animali da branco si esprime spesso solo nel periodo dell’accoppiamento
Altri comportamenti rilevanti possono essere
La competizione al momento del pasto che non è mai da sottovalutare tipo: quanto sono carini, mangiano dalla stessa ciotola. No, ciotole ben distanziate e risorse del territorio come acqua e lettiere anche.
Comportamento con tua moglie e viceversa
Il resto a noi è tutto poco visibile, il monitoraggio è difficile, cogliere la metacomunicazione è difficile, e ci accorgiamo che qualcosa è andato storto solo a frittata fatta.
adetogni
27-07-2022, 09:12
Tutto molto interessante. Molto alto. E' lapalissiano che le domande, nel grande schema delle cose, siano importanti, ma vanno fatte anche le domande giuste.
Non mi stai portando da nessuna parte, però, con una domanda "conta di più la sua alterità o la mia". Ti rispondo "entrambe", e poi?
"sono disposto a ricevere la cacca fuori dopo che io...?" ovviamente no, sennò non avrei aperto questo thread, ma mi sembra di essere stato chiaro nel dire che il tema della cacca fuori è prima di tutto un tema del SUO benessere ma anche un tema del MIO evitare che debba pulire fuori ogni giorno. Ti ho risposto, ma quindi, come mi/ti aiuta sta risposta?
Perdonami, continui ad aprire temi sicuramente interessanti e rilevanti nella valutazione della relazione uomo-animale (pet), ma così lontani dall'oggetto che non vedo come possano essere funzionali.
Cioè io ho mal di denti e tu mi chiedi di valutare la mia relazione col mal di denti o di considerare la genesi del mal di denti rispetto all'evoluzione dell'uomo, da dove viene e perchè. Bello eh, ne parliamo in un altro momento, io ora ho il mal di denti. Parliamo di come mi lavo i denti, quanto spesso, cosa mangio, facciamo esami del sangue, controlliamo l'occlusione, vediamo se bruxo, capiamo se il mal di denti è accompagnato da altri sintomi che possono dare una diagnosi multifattoriale. Mi sembra più utile, almeno come approccio iniziale. Analogia forzata ma spero sia chiaro il messaggio.
Per tornare alla filosofia, ragioniamo come Occam.
Grazie comunque, sentirò un comportamentalista.
....ma vanno fatte anche le domande giuste....
....Grazie comunque, sentirò un comportamentalista.
Questa è una grande occasione per farsi domande giuste, perché altrimenti anche Occam ci porterebbe a bias.
"...... ho sempre avuto gatti. Non conosco altri maschi che amano i gatti più di me (non li conosco io, ma sicuramente esistono) e che cerca di trattarli meglio di me. I miei gatti sono ben curati, controllati regolarmente, mangiano solo cibo di qualità e hanno ogni cura e attenzione possibile."
Penso che un comportamentista (behaviourista, di quelli skinneriani) possa aiutarti.
I comportamentalisti invece, non sono behaviouristi
adetogni
27-07-2022, 16:48
per ora interpello Laura Borromeo, con cui CREDO di aver già avuto a che fare col precedente gatto. Non trovo un comportamentalista behaviourista su google.
per ora interpello Laura Borromeo, con cui CREDO di aver già avuto a che fare col precedente gatto. Non trovo un comportamentalista behaviourista su google.
comportamentalista=non behaviourista
behaviouristi lo sono quasi tutti, dove cerchi li trovi. Non c’è mai scritto credo.
adetogni
27-07-2022, 18:18
inglese behaviour = comportamento italiano
fatico a capire la distinzione. Ti riferisci all'IFB?
inglese behaviour = comportamento italiano
fatico a capire la distinzione. Ti riferisci all'IFB?
Per sommi capi
le scuole di comportamento sono suddivise in due grandi rami di cui Burrhus Skinner è il capostipite del condizionamento operante (behavoiurismo), l'apprendimento viene interpretato come una sorta di riflesso automatico che si realizza attraverso un'attività di tipo associativo: behaviourismo=comportamentismo
La scuola comportamentista svilupperà anche tecniche sempre più complesse di analisi dei programmi di rinforzo S R R+ (stimolo > risposta e rinforzo positivo, il premietto, se l’animale esegue bene): la mente animale è una scatola nera che si può tranquillamente bypassare.
Ma fu uno studioso behaviorista, Edward Tolman, a dimostrare come in molte situazioni si potesse evidenziare un processo di apprendimento senza condizionamento.
Invece l’altro grande ramo, più attuale (ma parliamo degli anni ’60), studia la mente animale ed è il comportament-AL-ismo. Nell'ipotesi cognitivista è l'apprendimento che induce nuovi processi cognitivi, come la categorizzazione - ossia la tendenza a dare la stessa risposta a stimoli differenti - e la discriminazione - ossia la capacità di dare risposte differenti a stimoli simili. Inoltre il processo di apprendimento nell'ipotesi cognitivista non è sequenziale ma circolare ossia connesso all'espressione comportamentale dove il comportamento viene continuamente monitorato nei suoi esiti, confrontato con le finalità e corretto all'occorrenza. Negli anni Sessanta i padri del cognitivismo George Miller, Karl Pribram ed Eugene Galanter ipotizzarono per il comportamento un processo di continua verifica retroattiva del piano secondo un sistema definito TOTE (test-operate-test-exit). Il soggetto verifica continuamente l'esito del suo operare e si ferma solo nel momento in cui non vi è più discrepanza tra il piano e l'esito del comportamento.
In quest'ottica l'apprendimento non viene più visto come un processo passivo che l'animale subisce a opera dell'ambiente, bensì un sistema attivo che il soggetto utilizza per adeguare le tattiche al piano di fondo.
Donald Griffin che per primo introdurrà il paradigma mentalistico nell'interpretazione di alcuni pattern comportamentali.
Il behaviourismo nasce circa nel 1930/40
Il cognitivismo nasce più tardi, circa 1960
Elettra ha individuato e si è posta un problema e l’ha risolto con la cacca fuori.
Tu ti sei posto il tuo problema della sua cacca fuori ma non hai individuato il problema di Elettra.
Niente di irreparabile :)
Consulta Laura Borromeo
adetogni
04-08-2022, 14:57
Ciao, un piccolo aggiornamento. Laura è venuta a casa nostra e ha osservato i gatti nel loro ambiente e ci ha dato una serie di consigli.
Il sunto della cosa è che probabilmente Elettra ha cominciato a provare disagio quando ha avuto la dissenteria, ha manifestato questo disagio facendola fuori e da lì ha costruito un'abitudine che ora è rimasta. Nella relazione con Tigro infatti non ci ha mai parlato di stress o situazione difficile, anzi.
La "terapia" è
- usare due cassette, entrambe con sabbia (via il pellet)
- pulire molto più frequentemente la cassettina, non utilizzando però la classica paletta "forata" ma una paletta normale senza buchi in modo da non "sbriciolare" la palla di pipì o cacca nella cassettina lasciandone residui
Nulla di trascendentale, non ci ha segnalato _gravi_ errori nel nostro comportamento, secondo lei basterà essere più attenti alla pulizia e la cosa rientrerà da sola.
Quindi due cassettine, no pellet ma sabbia sempre ben pulita
Bene!
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