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Visualizza Versione Completa : Gatto che piange davanti alle porte


Meroko
13-03-2023, 16:13
Ciao a tutti! Immagino che questo consiglio sia stato chiesto e richiesto ma non so piu dove sbattere la testa e spero in un vostro consiglio miracoloso :(
Il mio micione, che ha poco meno di un anno, tenta sempre di "evadere" di casa. So che è un comportamento normalissimo nei gatti ma mi chiedevo se non c'era qualcosa che poteva almeno in parte arginare la cosa...
E' sterilizzato ma non ancora vaccinato e non voglio che esca senza le vaccinazioni, ma in realtà non vorrei proprio che uscisse in generale: per me il gatto deve vivere in casa e così è stato per tutti i gatti che ho avuto nel corso della vita. In passato tutti i miei mici dopo la sterilizzazione perdevano questa "voglia" ma lui non demorde e oggi sta piangendo davanti a tutte le porte e tutte le finestre e mi si spezza il cuore. Quando esco di casa per andare a lavoro devo sempre pensare a qualche trucco per non farmi notare altrimenti appena apro la porta lui è già sulle scale condominiali. A voi è mai successo? E siete mai riusciti a "calmarli" per non farli uscire? Adesso gli ho comprato una pettorina, da domani voglio provare a farlo uscire nel giardinetto sotto mia visione magari una mezz'oretta, lontano da qualsiasi gatto e sotto il mio occhio vigile... spero che così si calmi ma ho paura di fare peggio e che poi insista sempre di più per scappare. Io vivo in una zona trafficata e comunque la signora che abita sotto di me urla ogni volta che vede anche solo da lontano un gatto e non oso immaginare cosa potrebbe fare a trovarselo di fronte o sulle scale condominiali... si accetta qualsaisi tipo di consiglio :(

Aletto
13-03-2023, 18:26
cit: In passato tutti i miei mici dopo la sterilizzazione perdevano questa "voglia" ma lui non demorde e oggi sta piangendo davanti a tutte le porte e tutte le finestre e mi si spezza il cuore.

Lui non demorde?
Forse gli altri gatti erano rassegnati, avevano rinunciato alla libertà di agire che lui invece ti sta chiedendo.
Non sono favorevole alla chiusura di un altro animale in un habitat che filogeneticamente non gli compete, fosse anche una meravigliosa casa e anche meravigliosamente attrezzata per ospitarlo.

Ti si spezza il cuore?
Anche a lui.

Altri utenti ti daranno consigli adatti su come convincere un gatto a rinunciare ad essere sé stesso.
In alternativa potresti lavorare sulla relazione con lui, escludendone però il possesso qualora capissi che quello non è il suo desiderio.
Il micio gioca? Cosa fa che lo identifica come gatto, morfologia a parte?

Scusa se ho usato termini drastici.
Altri utenti lo saranno meno

leucio
13-03-2023, 18:37
Quando hai tempo, metti qualche ora (almeno due o tre), magari di sabato o di domenica, porta il gatto col trasportino nel giardinetto sotto casa. E' l'unico modo per evitare di fare storie con la poco commendevole vicina che ti ritrovi. Una volta arrivata in giardino, liberalo. E lascialo libero di andare dove gli pare e gli piace. Non standogli mai troppo addosso: per il gatto è fondamentale esplorare in piena libertà un territorio, scoprirlo lasciandosi guidare dagli odori, dai movimenti appena intravisti nell'erba, dal suo estro. Per questo la pettorina, o peggio il guinzaglio, per il gatto non sono un'opportunità: sono un supplizio.

PaolaGatto
15-03-2023, 15:52
cit: In passato tutti i miei mici dopo la sterilizzazione perdevano questa "voglia" ma lui non demorde e oggi sta piangendo davanti a tutte le porte e tutte le finestre e mi si spezza il cuore.

Lui non demorde?
Forse gli altri gatti erano rassegnati, avevano rinunciato alla libertà di agire che lui invece ti sta chiedendo.
Non sono favorevole alla chiusura di un altro animale in un habitat che filogeneticamente non gli compete, fosse anche una meravigliosa casa e anche meravigliosamente attrezzata per ospitarlo.

Ti si spezza il cuore?
Anche a lui.

Altri utenti ti daranno consigli adatti su come convincere un gatto a rinunciare ad essere sé stesso.
In alternativa potresti lavorare sulla relazione con lui, escludendone però il possesso qualora capissi che quello non è il suo desiderio.
Il micio gioca? Cosa fa che lo identifica come gatto, morfologia a parte?

Scusa se ho usato termini drastici.
Altri utenti lo saranno meno

questa persona sta facendo il suo meglio per il suo gatto: è giusto trattarlo così?
Secondo me, no.
Cari saluti.

Aletto
15-03-2023, 16:09
……

Scusa se ho usato termini drastici.
Altri utenti lo saranno meno
Infatti mi sono scusata.

questa persona sta facendo il suo meglio per il suo gatto: è giusto trattarlo così?
Secondo me, no.
Cari saluti.
Fare del nostro meglio, nostro compito e dovere, secondo me consiste nel provare a dare un adeguato futuro ad ogni personalità.
Trattare diversamente umani ed eterospecifici non è il massimo secondo me. È specismo.

leucio
15-03-2023, 19:06
In realtà la questione della forma (peraltro chiarita) è secondaria rispetto alla sostanza, come spesso accade. Tu, cara PaolaGatto, cosa penseresti di una coppia di genitori che allevano il proprio figlio impedendogli di correre, saltare, giocare con gli amichetti, arrampicarsi, insomma fare tutte le cose che un bambino deve necessariamente fare per avere una crescita equilibrata e felice? Probabilmente che stanno crescendo un futuro disadattato, se non addirittura un serial killer. E io sarei d’accordo con te.
E allora, perché siamo tutti disposti ad indignarci di fronte a un cucciolo della nostra specie che viene privato della possibilità, del diritto di crescere secondo la sua natura di essere umano, e troviamo perfettamente naturale, comprensibile, che lo stesso trattamento venga riservato al cucciolo di un’altra specie vivente, naturalmente con le migliori e più sincere intenzioni (come nel caso di Meroko)?
Questa lampante contraddizione che troppi di noi trovano invece naturale, dipende da un retaggio culturale che ci viene inculcato (sempre con le migliori intenzioni, per carità) sin dalla nascita: l’idea che il mondo è nostro, e tutte le altre specie viventi hanno diritto e dignità di esistere solo "nella misura in cui" sono utili ad un soddisfacimento di un nostro bisogno (alimentare, di svago, di tenerezza). Il loro diritto, la loro dignità di viventi si arrestano di fronte al limite imposto dalle nostre esigenze, che delimitano il perimetro della loro vita in tutte le sue forme. Questo è lo "specismo" di cui parlava Aletto.
Una concezione del mondo, del nostro ruolo del mondo, e di quello di tutte le altre specie viventi, che fortunatamente viene sempre più radicalmente messo in discussione da punti di vista a volte sorprendentemente differenti: veterinari, etologi, zooantropologi in primis, ma sempre di più filosofi, operatori del diritto, e persino vecchiacci fulminati come il sottoscritto, che ci arrivano per sensibilità e per via empirica, ovvero ascoltando i propri sentimenti e vivendo in modo dialettico il rapporto con l’altro da se (ho un solo gatto, ed è il primo essere vivente non umano con cui divido casa), e che in questo Forum hanno scoperto l’esistenza di un mondo inaspettato quanto affascinante.
Allevare un cucciolo di gatto al meglio significa lasciare che cresca seguendo quanto più possibile le indicazioni che madre natura ha lasciato nel suo DNA. Garantirgli una vita quanto più possibile da gatto, e non da soprammobile. Iscriversi ad un forum come questo, può essere anche utile per crescere nella propria capacità di amore e comprensione verso i nostri gatti, imparando cose nuove, confrontandosi con idee e teorie diverse. A qualsiasi età.

straycat2
16-03-2023, 15:52
ciao, non hai un balcone in sicurezza per farlo uscire? anche io sono contraria a farli uscire oltre che andrebbero incontro a malattie in quanto come hai detto è sterilizzato ma non vaccinato e poi ti tornerebbe a casa sempre ferito o simile soprattutto con te non instaurebbe nessun rapporto simbiotico in quanto troppo preso a voler uscire (io abito in un secondo piano e Mirtilla la mia gattina non è mai uscita sul balcone in quanto ancora non è in sicurezza lei è vaccinata ma non sterilizzata)

leucio
16-03-2023, 16:49
ciao, non hai un balcone in sicurezza per farlo uscire? anche io sono contraria a farli uscire oltre che andrebbero incontro a malattie in quanto come hai detto è sterilizzato ma non vaccinato e poi ti tornerebbe a casa sempre ferito o simile soprattutto con te non instaurebbe nessun rapporto simbiotico in quanto troppo preso a voler uscire (io abito in un secondo piano e Mirtilla la mia gattina non è mai uscita sul balcone in quanto ancora non è in sicurezza lei è vaccinata ma non sterilizzata)

L'unica cosa con cui concordo, è la necessità di farlo vaccinare. Anche perchè uscendo c'è sempre la probabilità di incontri poco amichevoli (altri gatti, ma non solo). Se un bambino esce per andare a giocare a pallone e torna con le ginocchia sbucciate, non dovrebbe essere un problema, e neppure (ma fino ad un certo punto) se dovesse litigare anche violentemente con altri bambini. La strada insegna, come dice una mia amica. Non solo a noi umani, ma anche ai nostri gatti.
Ho dovuto forzosamente smettere di lasciar uscire il mio gatto, perché ha una frattura all'attaccatura anca/femore che gli preclude l'uso della dimensione verticale (non è in grado di arrampicarsi su un albero, e in caso di bisogno è un'abilità che può salvargli la vita) ed aveva preso l'abitudine di addentrarsi nel bosco per almeno quattro ore. Non potevo stare sotto alla palazzina ad aspettarlo per un tempo indeterminato, per proteggerlo dal rischio di incontrare al rientro i cani "sciolti" degli altri abitanti della zona. E non c'è la possibilità di fargli un percorso protetto che gli consenta di rientrare in casa quando vuole. Bene: tutta questa pappardella per dire che non ho mai visto il mio Averno così felice come quando aveva la garanzia che almeno due volte alla settimana poteva uscire e dedicarsi ai suoi misteriosi percorsi nel bosco di castagno. L'intensità del rapporto che puoi avere con il tuo gatto dipende dal grado di rispetto della sua individualità, che secondo me è la più alta e consapevole manifestazione del sentimento che tu provi per lui, e che lui comprende ed apprezza in sommo grado. A meno che qualche studio scientifico non dimostri che anche i gatti possono essere colpiti dalla "Sindrome di Stoccolma", quel meccanismo perverso che ti fa innamorare del tuo carceriere.

Aletto
16-03-2023, 18:02
L'unica cosa con cui concordo, è la necessità di farlo vaccinare….
A meno che qualche studio scientifico non dimostri che anche i gatti possono essere colpiti dalla "Sindrome di Stoccolma", quel meccanismo perverso che ti fa innamorare del tuo carceriere.
Posso dire che l’assonanza con la sindrome di Stoccolma è perfetta?

leucio
16-03-2023, 18:25
Posso dire che l’assonanza con la sindrome di Stoccolma è perfetta?

Tu puoi dire tutto quello che vuoi, inorridisco alla sola idea di poterti impedire di dirmi qualcosa.
Pensavo fosse corretto, più preciso usare anche la maiuscola sul sostantivo.
E spero tu mi voglia perdonare, ma l'ho scritta di getto, direttamente sul forum.

:)

leucio
16-03-2023, 18:31
@ Aletto:

capiti proprio a fagiolo. Lo studio scientifico sulla sindrome di Stoccolma nei gatti è un mio delirio o esiste davvero, e chissà per quale oscuro complotto, qualcuno ce lo vuole tenere segreto?
:)

Riri
17-03-2023, 08:17
ciao, non hai un balcone in sicurezza per farlo uscire? anche io sono contraria a farli uscire oltre che andrebbero incontro a malattie in quanto come hai detto è sterilizzato ma non vaccinato e poi ti tornerebbe a casa sempre ferito o simile soprattutto con te non instaurebbe nessun rapporto simbiotico in quanto troppo preso a voler uscire (io abito in un secondo piano e Mirtilla la mia gattina non è mai uscita sul balcone in quanto ancora non è in sicurezza lei è vaccinata ma non sterilizzata)

E cosa c'è di sano, mi domando, di giusto, di arricchente, in un rapporto simbiotico? La sola idea di desiderarlo e, di conseguenza, di imporlo a un altro essere vivente impedendogli, di fatto, di manifestare la propria natura mi turba e spaventa.
Per il resto le mie opinioni a riguardo non sono un mistero, ho sempre pensato e tuttora penso al gatto come animale libero di manifestare la propria natura felina anche esplorando territori più ampi delle nostre mura domestiche. Correrà dei rischi? Sì, i rischi fanno parte della vita. Potremmo perderlo? Vorrà dire che avrà vissuto.
Il che non significa che in nome della libertà getterei un gatto in mezzo a strade trafficatissime ecc, tutto va calibrato in base alla zona in cui viviamo, nonché alle esigenze e richieste del gatto stesso.
Detto questo trovo anche io un po' eccessivo l'intervento iniziale a gamba tesa di Aletto, di cui peraltro condivido anche le virgole.
Ma vero è che per iscritto forma e sostanza vanno a braccetto e non conosciamo la sensibilità e i trascorsi di chi ci troviamo davanti. E l'utente in questione è sparita, anche se più probabilmente per la magnifica degenerazione filosofica che ha preso la conversazione, cosa che a me personalmente piace tanto.

leucio
17-03-2023, 09:09
Il rapporto forma e sostanza è una delle questioni su cui si può stare a discutere per giorni, se non mesi, scoprendo ogni volta un profilo diverso della questione.
Gramsci spiegava, e prima di lui Marx, ad esempio, che quando nella società forma (della rappresentanza politica) e sostanza (i rapporti economici e il peso delle classi sociali) entrano in contraddizione, si aprono i cicli rivoluzionari; per un giurista, anche il più rozzo, mettere in dubbio la perfetta corrispondenza tra le due significa bestemmiare in chiesa, e l'approccio di un matematico non dovrebbe essere troppo diverso.
Ma nel caso delle relazioni umane, e soprattutto della comunicazione, capita spesso che per millanta e uno motivi le due cose non si rispecchino l'una nell'altra. Sono troppi i fattori che entrano in ballo, dal carattere alle fasi della vita, alla difficoltà di padroneggiarle, di controllare le proprie emozioni.
Noi sappiamo com'è fatta, più o meno, Aletto. E le vogliamo bene proprio perché è così, con i suoi sacri furori da monaco guerriero, la sua tenerezza infinita, l'intelligenza e l'empatia fuori dal comune. Non me la sento di criticarla nemmeno per un attimo per i toni che ha usato, perché quella lì è proprio lei, Aletto, nella sua essenza più bella e sincera.
Ed è proprio lì che si verifica la torsione tra forma e sostanza, per cui nella percezione di chi legge il tono prevale, per la sua forza comunicativa, sulla sostanza, su quello che effettivamente dice. Tu avrai notato che nei post successivi io ho solo provato a mettere giù gli stessi concetti in modo piano, cercando di non essere offensivo nei confronti di nessuno. Ho preferito usare un linguaggio più sereno proprio per cercare di far capire le cose importanti che Aletto ha gridato disperatamente, e che sono rimaste coperte dal volume del suo grido. E ci ho messo qualcosa del mio, scegliendo la linea descrittiva, il paragone tra l'allevamento di un bambino e quello di un cucciolo di un'altra specie proprio perchè mi sembrava il modo più chiaro, più comprensibile e di impatto, per trasmettere i concetti che volevo esprimere. Non ho il tempo di controllare errori di battitura o eventuali ripetizioni: chissà quanti ce ne saranno su questo post, scritto di getto rubando qualche minuto al lavoro grazie ad una baruffa delle solite qui dentro.

Riri
17-03-2023, 09:35
Con Gramsci e Marx hai vinto a mani basse.
Seriamente, mi trovi pienamente d'accordo. E sì, noi conosciamo Aletto, la sua sconfinata tenerezza e anche la furia da cui lo splendido nome. E tra l'altro io la capisco, perché fumantina lo sono io pure. Un carattere calabro mi dicono qui. Detto questo, appunto *noi* la conosciamo. Un forum è una realtà più ampia e aperta del nostro piccolo cenacolo di squinternati e capisco che abbia potuto generare chiusura in chi ha aperto il tread. Trovo tu abbia fatto benissimo a dire le stesse cose in toni più pacati e con paragoni che, se non altro, sono d'impatto. Leggendovi notavo che vi equilibrate perfettamente, voi due.
Ma forse il primo approccio con la furia Aletto ha prevalso? Chissà

Aletto
17-03-2023, 09:46
E cosa c'è di sano, mi domando, di giusto, di arricchente, in un rapporto simbiotico? La sola idea di desiderarlo e, di conseguenza, di imporlo a un altro essere vivente impedendogli, di fatto, di manifestare la propria natura mi turba e spaventa....

Detto questo trovo anche io un po' eccessivo l'intervento iniziale a gamba tesa di Aletto, di cui peraltro condivido anche le virgole.
Ma vero è che per iscritto forma e sostanza vanno a braccetto e non conosciamo la sensibilità e i trascorsi di chi ci troviamo davanti.....

Anche a me ha turbato non poco il fatto della simbiosi, ma sai, per assenza di diplomazia, io meno scrivo e meglio è.

Poi, c'è anche la mia di sensibilità volta al benessere degli altri animali a 360°, che altri non non conoscono e che, a mio avviso, non andrebbe trascurata.

Vedete, io sono anche stanca di intervenire a frittata fatta:
buon giorno, la chiamo
perché il mio gatto fa pipì ovunque,
perché non usa la lettiera
perché nonostante le cure gli torna la cistite,
perché lo vedo apatico e mangia poco,
perché si azzuffa con l'altro gatto,
perché si lecca fino a scorticarsi nonostante le cure consigliate dal vet guardi, guardi qui che si è fatto,
perché sta sempre nello stesso posto (questo in realtà capita meno spesso perché a noi fa comodo che stia sempre buono lì),
ho letto su internet questo e quest'altro,
perché sembrava fosse passato tutto e invece è tornato tutto.....
:disapprove:

La realtà è che qui ci si scambiano idee tra sconosciuti.

Riri
17-03-2023, 09:57
E non hai idea di quanto ti capisco Aletto, perché per un periodo mi ero allontanata da qui anche per questo.
Ero stanca delle solite richieste e non volevo passare le giornate a rispondere esattamente come hai fatto tu. Mi sarei avvelenata e mi domandavo, soprattutto, se potesse essere di utilità a qualcuno.
Probabilmente sì, visto che se sono su questo forum lo devo a te e al tuo approccio al mondo felino che mi ha fatto dire ehi, ma allora non vivo proprio fuori dal mondo. Qualcuno con cui dialogare posso trovarlo pure io.
Poi non credo che la mia permanenza sul forum sia mai stata di utilità a qualcuno diversamente dalla tua, ma dettagli.
E però dall'altra parte mi chiedo se le stesse cose non si debba trovare il modo di dirle smussando un poco gli spigoli. Lo dico, appunto, da persona stanca di ripetersi e dal carattere appassionato quanto il tuo. Ogni critica a te forse è più volta in realtà a me. Perché ogni parola del tuo ultimo post mi risuona prepotentemente dentro.

Riri
17-03-2023, 09:59
E sì, hai centrato il punto. Qui ci si scambiano idee tra sconosciuti. Una grande ricchezza ma anche un bel problema a volte, non avendo idea del background, della sensibilità e di nient'altro quando andiamo a interfacciarci.

leucio
17-03-2023, 10:17
Poi, c'è anche la mia di sensibilità volta al benessere degli altri animali a 360°, che altri non non conoscono e che, a mio avviso, non andrebbe trascurata.
Io sono un disastro, ma se sono intervenuto trattenendo l'indignazione a stento (la mia calma ha molto di imposto e poco di naturale, se non come desiderio astratto) è stato proprio per evitare che altri utenti potessero ferirti. Non mi è stato difficile far andare d'accordo emozioni e ragionamento, mettendole al servizio l'una dell'altra.
Poi quanto ne sia stato capace, quanto sia stato utile e magari quanto sia stato disastroso, è tutto un altro discorso.
Magari fosse vero che Aletto ed io ci equilibriamo a vicenda... ma comunque è uno dei complimenti più belli che abbia mai ricevuto nella mia vita, e di questo ti ringrazio, Riri.
PS:
vi voglio un bene dell'anima, Aletto e Riri. A tutte e due.

Aletto
17-03-2023, 10:43
E non hai idea di quanto ti capisco Aletto, perché per un periodo mi ero allontanata da qui anche per questo.
Ero stanca delle solite richieste e non volevo passare le giornate a rispondere esattamente come hai fatto tu. Mi sarei avvelenata e mi domandavo, soprattutto, se potesse essere di utilità a qualcuno.
Probabilmente sì, visto che se sono su questo forum lo devo a te e al tuo approccio al mondo felino che mi ha fatto dire ehi, ma allora non vivo proprio fuori dal mondo. Qualcuno con cui dialogare posso trovarlo pure io.
Poi non credo che la mia permanenza sul forum sia mai stata di utilità a qualcuno diversamente dalla tua, ma dettagli.
E però dall'altra parte mi chiedo se le stesse cose non si debba trovare il modo di dirle smussando un poco gli spigoli. Lo dico, appunto, da persona stanca di ripetersi e dal carattere appassionato quanto il tuo. Ogni critica a te forse è più volta in realtà a me. Perché ogni parola del tuo ultimo post mi risuona prepotentemente dentro.

Che la tua permanenza sul forum possa risultare poco utile è un concetto tutto da riconsiderare, e sappi che metto costantemente in discussione anche la mia.


Smussare gli spigoli non è il mio punto forte purtroppo, come peraltro non li hanno smussati molte altre persone. Leucio invece ci riesce bene, ma anche tu del resto, e anche ba.

Non sono le mia parole a risuonarti prepotentemente, lo sono piuttosto le implorazioni di un gatto. Io le solo evidenziate.

P.S. Qualche sera fa c'è stato un incontro aperto a tutti con Sonia Campa intitolato "gatto con-tatto", volevo diffonderlo qui, ma poi ho pensato che intanto non sarebbe interessato a nessuno.

Riri
17-03-2023, 10:49
A me sarebbe interessato. E tanto, anche. Ma forse dovremmo davvero entrare in una dimensione più privata e fondare il cenacolo degli squinternati di cui sopra. A volte me lo chiedo.
Detto questo, sei la prima in assoluto a dirmi che smussare gli spigoli mi riesce bene. Se ripeto costantemente non desidero suscitare polemiche è perché evidentemente mi riesce pure troppo.
E tu resta, per favore, che ci pensiamo noi a smussare quando occorre gli spigoli tuoi.

Aletto
17-03-2023, 11:05
Io sono un disastro, ma se sono intervenuto trattenendo l'indignazione a stento (la mia calma ha molto di imposto e poco di naturale, se non come desiderio astratto) è stato proprio per evitare che altri utenti potessero ferirti.....
Sarebbero forse partiti a tutta birra gli haters, e ci sta anche, capita a tutti nei social e faccio esempi: Marchesini, Campa, Bucci, Viola, Gerdol (lui un po' meno in realtà perché è molto tecnico), Tosi, Forti, e chi più ne ha più ne metta.
Quindi, fatte le dovute tare, capita ed è capitato anche a me.
Ti ringrazio comunque per aver arginato un'eventuale valanga.

Aletto
17-03-2023, 11:12
A me sarebbe interessato. E tanto, anche. Ma forse dovremmo davvero entrare in una dimensione più privata e fondare il cenacolo degli squinternati di cui sopra. A volte me lo chiedo.
Detto questo, sei la prima in assoluto a dirmi che smussare gli spigoli mi riesce bene. Se ripeto costantemente non desidero suscitare polemiche è perché evidentemente mi riesce pure troppo.
E tu resta, per favore, che ci pensiamo noi a smussare quando occorre gli spigoli tuoi.
La prossima volta che capita un incontro aperto allora lo divulgo prima perché si può intervenire e lei risponde.
I cenacolo degli squinternati è bellissimo, dove? Zoom che non so usare ma posso sempre imparare?
Grazie anche a te Riri

Riri
17-03-2023, 11:57
Zoom in realtà è facilissima, ma temo l'abbiano resa a pagamento. In verità io pensavo a un banalissimo gruppo whatsapp, ma era una delle tante idee che mi frullano a caso per la testa.
E sì, per favore avvisa quando ci sono simili eventi, Sonia Campa ha dato un contributo prezioso al mio modo di essere e di sentire il rapporto con l'altro, gatto in primis. Ma già sfondava una porta aperta.

Aletto
17-03-2023, 12:10
Zoom in realtà è facilissima, ma temo l'abbiano resa a pagamento. In verità io pensavo a un banalissimo gruppo whatsapp, ma era una delle tante idee che mi frullano a caso per la testa.
E sì, per favore avvisa quando ci sono simili eventi, Sonia Campa ha dato un contributo prezioso al mio modo di essere e di sentire il rapporto con l'altro, gatto in primis. Ma già sfondava una porta aperta.

Ok, vada per i gruppo whatsapp se sarà possibile.
La prossima volta avviso, questo era alle 8:45 di sera, il prossimo non lo so

leucio
17-03-2023, 12:23
Oggi è giornata di traslochi di postazioni nel mio ufficio, che anticipa il Grande Trambusto previsto per lunedi. Ok, chi se ne frega, però ora ho più tempo ed una postazione individuale dalla prossima settimana.
Giusto per chiarezza: io non smusso gli angoli, almeno in questo caso. Uso le risorse che il mio percorso di cultura ed esperienze di vita e lavoro mi ha lasciato in dote. Ho smesso di azzuffarmi per principio da quando una litigata furiosa con un vecchio amico ha provocato la rottura della nostra amicizia, senza impedire che lui finisse nelle mani di una strega che pretendeva che lui non vedesse più sua figlia per dedicare a lei il suo tempo e le sue attenzioni. E' finita che lei gli ha svuotato il conto, lasciandolo indebitato per un banco di soldi, rovinandogli vita e carriera. E io continuo a chiedermi, 10 anni dopo, se con un atteggiamento diverso avrei potuto evitare tutto questo.
Se devo difendere Aletto dagli stormi di arpie che talvolta svolazzano su questo forum, come altrove, posso scegliere di prenderle a cannonate, ma funziona solo se si sono appalesate in numero sufficiente. Oppure usare la tecnica dello "spostamento dell'attenzione" dalle forme alla sostanza. In questo modo riesco a scacciare gli uccellacci e tentare di recuperare un livello civile di dialogo con persone che magari non hanno mai considerato la questione dell'allevamento di un cucciolo fuori dai parametri tradizionali. Se qualche immondo volatile osa mostrarsi lo stesso, posso addirittura levarmi lo sfizio di abbatterlo con grazia e leggerezza, a dissimulare appena l'antica ferocia degli anni della Grande Rabbia.
In questo caso ho ritenuto che per difendere il dito (Aletto, che in qualche modo conosco), dovevo evidenziare la luna (la sostanza del suo discorso). E nelle esperienze di lavoro in ambiti diversi da quello scientifico ho imparato che il dito che indica la luna è importante, almeno quanto la luna stessa. Va indagato, conosciuto (bisogna sempre partire, secondo me, dal CHI dice COSA) e in questo caso difeso con sagacia e intelligenza.
L'idea del "Cenacolo degli Squinternati" mi fa impazzire. Contate su di me. Pur di partecipare, se la scelta della piattaforma migliore fosse facebook, sarei persino disposto ad iscrivermi lì.
Citando l'immenso Peppino De Filippo: "e ho detto tutto".

Aletto
17-03-2023, 12:29
@ Riri e @ chi interessa
Ancora non c'è su youtube quello dell'altra sera, ma intanto ho trovato questo di tre mesi fa che è interessante
https://www.youtube.com/watch?v=uA-9QFF0uFU

Riri
17-03-2023, 12:33
"gioia, che fai?"
"discuto di un probabile cenacolo degli squinternati".
"ah, e l'idea di questa cosa è tua, sì?"
"Certo".
"Be', non c'erano dubbi".
Scambio reale avvenuto proprio ora in cucina.
Tornando a cose serie, capisco quando le amicizie si rompono anche solo per modi troppo diretti. Ho un'amica che è come una sorella. O forse sarebbe meglio dire avevo. Perché a oggi siamo lontane e io non so ancora se causa di quell'allontanamento sia stato l'impeto con cui le dicevo che certe scelte le avrebbero rovinato la vita. Forse non avevo il diritto di dirlo e in ogni caso le mie parole non hanno cambiato le cose. Questo mi ha insegnato che il dovuto modo a volte aiuta, che concentrarsi sul dito prima di arrivare alla luna certe volte è essenziale.
E detto questo chiudo questo enorme OT, giuro.

Riri
17-03-2023, 12:35
Grazie Aletto, stavo giusto per cercare su youtube se ci fosse qualcosa a riguardo.

Aletto
17-03-2023, 12:36
Credo che su fb sia più complicato, dovrebbe essere un gruppo chiuso e io non lo so fare
Whatsapp è immediato.
Intanto come vedrete dal video che ho linkato di squinternati ce ne sono, e una delle due conduttrici è della SIUA come me.

Aletto
17-03-2023, 12:36
Grazie Aletto, stavo giusto per cercare su youtube se ci fosse qualcosa a riguardo.

E di cosa :)

leucio
17-03-2023, 12:40
Se mi ritenete degno di cotanto onore, datemi il tempo di installare whatsapp sullo smartphone, e magari perdonate all'inizio la mia imbranataggine: sono un cavernicolo digitale, ma per voi ne vale la pena, di uscire dalla caverna. :)

Riri
17-03-2023, 12:46
credevo che l'ultima a installare whatsapp fosse stata mia zia al tempo del covid, e invece.... ;-)

straycat2
17-03-2023, 16:52
E cosa c'è di sano, mi domando, di giusto, di arricchente, in un rapporto simbiotico? La sola idea di desiderarlo e, di conseguenza, di imporlo a un altro essere vivente impedendogli, di fatto, di manifestare la propria natura mi turba e spaventa.
Per il resto le mie opinioni a riguardo non sono un mistero, ho sempre pensato e tuttora penso al gatto come animale libero di manifestare la propria natura felina anche esplorando territori più ampi delle nostre mura domestiche. Correrà dei rischi? Sì, i rischi fanno parte della vita. Potremmo perderlo? Vorrà dire che avrà vissuto.

era per dire.. poi ognuno fa quello che ritiene + opportuno, lei la mia Mirtilla non ha nessun problema a manifestare se stessa, nulla gli è impedito tranne il balcone in quanto la mia zona è molto trafficata e lei non essendo sterilizzata potrebbe farsi male e scusami io non voglio che lei si faccia male o che me la rubano o perderla x sempre..
il balcone non è in sicurezza perchè l'installatore con cui avevo preso appuntamento per installare la costosissima rete di sicurezza il giorno prima ossia il 9 settembre 2022 mi ha detto che annullava l'appuntamento.

Riri
17-03-2023, 17:04
Cosa intendi con "era per dire?" simbiotico significa una cosa sola.
Per il resto certo, ognuno fa quel che ritiene più opportuno. La strada è trafficata e certamente tu non te la senti di farla uscire, lo comprendo. Onestamente io non prenderei con me un gatto qualora mi trovassi a vivere in una zona trafficata in cui dovessi impedirgli l'accesso all'esterno, ma questa sono io, magari pure un po' estrema, mi rendo conto.
Ma se capisco il pericolo di strade ad ampio traffico, difficilmente comprendo la paura che ti rubino la micia o che si perda. Il gatto, quando sano, ha ottime risorse per cavarsela, diversamente da quel che si crede quando tendiamo a considerarli bambini pelosi incapaci di provvedere a sé senza le nostre cure salvifiche. Il mio rimane l'eterno dibattito gatto in casa/gatto fuori, non vuole essere assolutamente una critica personale a te, ci mancherebbe.

straycat2
18-03-2023, 16:01
io preferisco gatto in casa piuttosto che gatto fuori poi dipende dalla zona
lei è la mia prima gattina, è nata in casa con genitori visibili e zii e fratellini visibili, no traumi come i miei precedenti gatti maschi e non c'erano problemi a uscire sul balcone mentre lei è un'arrampicatrice quindi vorrei che uscisse sul balcone quando questi è in sicurezza, così io posso anche lavorare alle mie piante che stanno in stato comatoso ma il tutto in sicurezza. Io e Mirtilla abbiamo un buon rapporto lei legge i miei libri, gioca con la play, solo che è leggermente lunatica sul cibo.
x rapporto simbiotico io intendo affinità, capirsi al volo etc io la considero una sorellina di gioco, una compagna di giochi e non un bambino.

Aletto
18-03-2023, 16:10
Io i terrazzi li avevo messi in sicurezza da sola, certo bisogna avere un po’ di manualità e un minimo di intraprendenza necessaria per offrigli un ambiente adatto, un po’ di inventiva, fil di ferro e una scala.
Ma piacere di vederli riposare al sole o scegliere un posto all’ombra in estate e rimanerci a dormire è immenso.
Sapere di aver fatto la cosa giusta per loro, vederli che annusano, che scelgono -anche di rientrare perché no- e uscire di nuovo, che sperimentano il piacere di calpestare terra ed erba anziché mattonelle. Vederli sdraiati incuranti delle formiche che tracciano i loro percorsi a due millimetri dal loro sonnecchiare è appena un assaggio della diversità che ci incredibilmente accomuna e ci accompagnerà per la vita.

P.S. poi ad un certo punto ho tolto tutto ed è stato anche meglio

leucio
18-03-2023, 16:21
Ritornando al discorso della non perfetta corrispondenza, a volte, tra forma e sostanza, io privilegio sempre la sostanza, e sono lieto che la forma in questo caso non esprima perfettamente ciò che volevi dire. Sia per te che per Mirtilla.
Un buon passo avanti nel rapporto con Mirtilla, secondo me potrebbe essere considerarla solo e semplicemente Mirtilla: non un bambino, né una sorellina elettiva, ma una gatta con il suo preciso carattere, i suoi pregi e i suoi difetti. Insomma, con la sua individualità tutta intera.
Per la salute psicofisica di Mirtilla, ti suggerirei di ricontattare il tizio che monta le reti di protezione (o di trovarne un altro quanto prima): a quanto hai scritto, non lo senti dallo scorso settembre, e siamo alle Idi di marzo passate...
A differenza di quanto pensi di fare tu, e di quanto in una prima fase ha fatto Aletto, le protezioni non le ho mai montate: mi è bastato vedere come Averno si muoveva sul balcone per capire che si rendeva perfettamente conto degli spazi, anche delle altezze, e naturalmente usava tutta la prudenza del caso quando si avvicinava le prime volte alla ringhiera. Poi al posto delle protezioni, ci sono finiti i vasi di piante anti zanzare e calabroni: due piccioni con una fava.
Buona domenica

Aletto
18-03-2023, 17:23
Che significa per te “lei legge i miei libri, gioca con la play”?
Se succedesse qui mi prenderebbe un colpo. Per questo c’è la premessa: che significa per te

straycat2
19-03-2023, 15:10
Ritornando al discorso della non perfetta corrispondenza, a volte, tra forma e sostanza, io privilegio sempre la sostanza, e sono lieto che la forma in questo caso non esprima perfettamente ciò che volevi dire. Sia per te che per Mirtilla.

Per la salute psicofisica di Mirtilla, ti suggerirei di ricontattare il tizio che monta le reti di protezione (o di trovarne un altro quanto prima)
mi è bastato vedere come Averno si muoveva sul balcone per capire che si rendeva perfettamente conto degli spazi, anche delle altezze, e naturalmente usava tutta la prudenza del caso quando si avvicinava le prime volte alla ringhiera. Poi al posto delle protezioni, ci sono finiti i vasi di piante anti zanzare e calabroni: due piccioni con una fava Buona domenica

con i gatti che ho avuto in passato non c'era bisogno di nessuna protezione con lei è diverso, contatterò qualcun'altro prima dell'estate sperando che mi dice bene in quanto il mio balcone è lungo 7 metri ma è molto alto e quindi la rete deve poterlo chiudere tutto ecco perchè mi costerà oltre 1000 euro, ma per la libertà di tutti questo sacrificio si farà, in quanto anche noi siamo chiusi in casa e non usufruiamo del balcone, io quando ci vado chiudo la porta della cucina e Marco invece non ci va per niente. Buona domenica anche a Te e Averno

leucio
21-03-2023, 21:23
credevo che l'ultima a installare whatsapp fosse stata mia zia al tempo del covid, e invece.... ;-)

Questo tuo "delizioso" commento mi è venuto in mente stasera, quando prima di rientrare a casa sono passato da un negozietto di cibo per gatti a fare scorte di lettiera e, soprattutto, sono riuscito facilmente a convincere il proprietario a fare per me un mega ordinativo anche della seconda marca di cibo per gatti che costituisce la base della dispensa di Averno (anche la prima me la procuro da lui con lo stesso meccanismo, ma da quando l'ha cominciata a prendere per me ne ha mano mano ordinato anche per il negozio, e pare le venda abbastanza bene nonostante il prezzo molto alto), e che come la prima non si trova in commercio nei Campi Flegrei.
Vivendo da solo, non posso permettermi di rivolgermi ai siti di vendita on line, o acquistare direttamente dalle case produttrici, che si servono immancabilmente di corrieri che da queste parti passano solo al mattino, e con una puntualità in date ed orari che è sin troppo generoso definire approssimativa. Col conseguente spreco inutile da parte mia di giorni di ferie nell'attesa di un pacco - Godot che a volte arriva anche tre giorni dopo il pattuito.
Così ho trovato questo giovane commerciante molto disponibile a fungere da mio magazzino, e l'ho facilmente convinto con la dimensione dell'ordine (208 bustine). "Allora mandamelo da casa con un whatsapp (si scrive così? :) boh!). "Non ho questa applicazione, ti mando una mail come al solito" gli ho risposto. E lui mi ha guardato come se fossi appena sceso da un'astronave, circondato da ominidi verdi con ranfe e coda. "Sei la prima persona che conosco che non ha whatsapp" ha sussurrato con un tremore nella voce.
Buon inizio di primavera a chi legge. :D

leucio
21-03-2023, 22:07
Dimenticavo, stavolta torniamo alle origini: c'è anche una specie di colonna sonora:

https://youtube.com/watch?v=f59p7-VPwi0&feature=shares

che non c'entra niente con te, e nemmeno col giovane commerciante o con le diavolerie tecnologiche. E' solo un modo di condividere una melanconia che mi pervade in questi giorni. Forse di esorcizzarla.

Meroko
24-03-2023, 22:52
Cioè ragazzi, ma seri? Bannatemi pure, e scusate i toni, ma secondo me state perdendo la bussola. Ora capisco perché il forum è mezzo abbandonato e girate in soliti "tre gatti". Discorsi sulla filosofia della vita per aver fatto una domanda che tutti quelli che hanno un gatto hanno fatto almeno una volta. Errore mio aver chiesto nel posto sbagliato evidentemente, qui non ci conosciamo e il rispetto per me arriva prima di tutto. Non mi sono piaciuti i torni che vedo comunque non sono stati usati solo con me.

leucio
25-03-2023, 06:47
Quello che mi spaventa, leggendo sia il tuo primo post che quello di ieri sera è l'idea che per te sia "normale" privare un essere vivente di ogni stimolo, di ogni curiosità, di ogni voglia. E chiamare tutto questo "amore".
Per il tipo di relazione che immagini tu con il gatto recluso al 41 bis da te, più che un sito in cui si discute a volte male, a volte esasperando i toni (forse) ma sinceramente, di gatti, sarebbe più indicato rivolgersi ad un imbalsamatore.

Ginger
25-03-2023, 19:56
Ciao a tutti, ho letto tutta questa discussione in silenzio, dalla iniziale richiesta di Meroko fino all'ultimo post odierno di leucio che conclude con "sarebbe più indicato rivolgersi ad un imbalsamatore". Un forum è, o dovrebbe essere, un luogo di scambio di idee, nel rispetto di tutti gli utenti e nel rispetto del tipo di forum. Questo è un forum di gatti "micimiao". Più che legittimo chiedere consigli agli altri utenti a come far vivere felice un gatto in casa, oltremodo legittimo chiedere come far uscire un gatto in terrazza/balcone in sicurezza, ancora come farlo uscire fuori all'aperto. Ho sempre avuto gatti, vivo in una grande città con traffico ed i miei gatti sono sempre vissuti in casa, con uscite in sicurezza in terrazza e non sono risultati mai traumatizzati, affetti dalla sindrome di Stoccolma o imbalsamati come è stato detto nei vari post. Tralascio tutti i fuori programma inseriti nei vari post. Riallacciandomi all'ultimo post di leucio a me sinceramente spaventano questi giudizi dati con così grande presunzione, secondo te veder morire un gatto di 1 anno investito da un auto perché lo hai fatto andare fuori e concludere "almeno ha vissuto" è sintomo di amore? Se ne potrebbe discutere, ma ancora meglio sarebbe rispettare le idee delle persone iscritte in questo forum senza usare paroloni che non servono a nulla se non a uno sterile autocompiacimento.
Ho notato anche io, con dispiacere, che molti utenti, anche storici, hanno abbandonato questo forum probabilmente trovandone altri meno saccenti o altri ancora dove non si viene crocifissi perché non la si pensa come 2/3 utenti. Vuoi lasciare il tuo gatto in libertà? fallo, nessuno ti critica. Cerca di fare altrettanto con gli altri. Saluti a tutti

leucio
26-03-2023, 10:28
C’è molto più amore nella scelta di chi lascia che un qualsiasi essere vivente (umano, rinoceronte, gatto, toporagno proboscidato, etc.) cresca seguendo le sue caratteristiche di specie, in armonia con la sua natura, con le dovute cautele che talvolta sono necessarie (per salute e abilità del gatto, caratteristiche della zona in cui si vive), che nella scelta di chi, magari con la migliore intenzione di questo mondo, rinchiude un vivente in uno spazio chiuso, precludendogli ogni possibilità di crescita armoniosa ed equilibrata sotto il profilo psicofisico. Tu, cara Ginger, cosa penseresti di una coppia di genitori che allevano il proprio figlio impedendogli di correre, saltare, giocare con gli amichetti, arrampicarsi, insomma fare tutte le cose che un bambino deve necessariamente fare per avere una crescita equilibrata e felice? Probabilmente che stanno crescendo un futuro disadattato, se non addirittura un serial killer. «Ma è per proteggerlo dai rischi del mondo là fuori», il traffico caotico della città oppure le baby gang che vagano in gruppetti per la zona. La via dell'inferno è lastricata di buone intenzioni.
Con qualsiasi altra specie vivente, funziona allo stesso modo. Privarli delle stimolazioni sensoriali indispensabili alla loro crescita, di un territorio vitale in cui muoversi significa creare le condizioni per forme di malessere che, una volta verificata l’impossibilità di sfuggire alla reclusione, il gatto dirige contro se stesso, sia attraverso comportamenti autolesionistici (più raramente) che attraverso reazioni di somatizzazione (trasformazione di un malessere psicologico accumulato in malattie, esattamente come accade per noi umani con alcune asme, gastriti etc. .
E allora, di fronte all’insorgenza di un qualsiasi problema, che spesso è solo la manifestazione di un desiderio di autonomia o di un disagio, se non dell’impossibilità tout court di adattarsi ad uno stile di vita innaturale, le risposte possibili sono due.
Rinchiudere, negare il problema. O anestetizzare, trovare la pilloletta magica che sedi il vivente, bambino o gattino che sia, e risolva non il suo problema, ma appaghi il nostro desiderio di stare ‘senza pensieri’ quando rientriamo a casa. Una scelta che vanta precedenti storici famosi come la pratica diffusa fra la classe operaia inglese di Manchester o di Londra durante la II° rivoluzione industriale di somministrare ai bambini sciroppi a base di oppio per farli smettere di piangere (Per chi volesse approfondire, ci sono gli studi di Frederick Engels e quelli di Jessie White Mario, una combattiva donna inglese sposata ad un mazziniano -da qui il cognome Mario- che durante l’occupazione garibaldina del Mezzogiorno assunse la responsabilità di riorganizzare le varie Opere Pie e i luoghi di assistenza per i bisognosi a Napoli e nel Regno delle Due Sicilie).
Questa è l’idea di fondo del ‘calmarli’ che usava Meroko nel primo post. Tant’è che quando nel mio primo, breve intervento in questa discussione ho prospettato molto genericamente alcune soluzioni per un’uscita ‘guidata’ fuori dalle mura domestiche, non ho avuto da lei alcuna risposta. Strano che Ginger non lo abbia notato, visto che afferma di aver letto con attenzione tutta la discussione. Così come è strano che nella chiusura del suo intervento Ginger dimentichi che ho esposto proprio su questo post i motivi che mi costringono a NON far uscire il gatto, con mio grande dolore ma senso di responsabilità. Attenzione a ‘geometria variabile’, insomma. :rolleyes:
L’alternativa è aprirsi. A nuove idee e pratiche diverse che non ci si è mai neanche sognati di immaginare. Impegnarsi, riflettere, capire come un diverso modo di intendere il rapporto con gli altri viventi possa tradursi in pratiche nuove, calibrate sulle condizioni reali in cui si opera e vive. Solo per questa via si può crescere individualmente, e garantire al proprio ‘convivente non umano’ il maggior grado di serenità ed appagamento delle sue esigenze possibile. Il che si riverbera inevitabilmente anche nella conquista di una tranquillità e di una serenità maggiore anche nostra la le pareti di casa. Un gatto che sta bene, che si sente rispettato nella sua individualità di specie, è un gatto che in casa ‘non fa danni’ e ‘non disturba’ con comportamenti estremi, e che quando lo porti con te in casa di amici è tranquillo e rispettoso dei luoghi e delle persone. E che ha meno probabilità di ammalarsi.
La scelta tra questi due approcci ci dice molto più di quanto immaginiamo su che razza di individui siamo. Ognuno preso singolarmente, ma anche come specie.
Ecco perché affrontare le teorie ‘filosofiche’ sul rapporto tra noi e l’ambiente che ci circonda non è un vezzo intellettualistico un pò snob, ma è dotarsi degli strumenti e dei punti di riferimento che ci possono aiutare a trovare ogni volta la soluzione migliore ad un problema. Per far girare armoniosamente le rotelle del nostro cervello, oltre che ad avercelo dobbiamo stimolarlo. E allora se su questo Forum appaiono contributi appassionati di persone che hanno competenze scientifiche e sensibilità e acume nell’affrontare i problemi posti dagli altri utenti, e magari sono pure capaci di aprire discussioni su argomenti alla lunga molto più utili del problema spicciolo che generalmente si affronta su queste pagine, trovo davvero triste vedere come queste persone siano esposte al dileggio, aggredite ed insultate per la sola colpa di avere provato, magari talvolta in modo brusco (ma il parlar chiaro non è una caratteristica del rapporto di amicizia?) a porre questioni generali di metodo e di approccio al ‘mondo degli altri viventi’, o tentato di spiegarci come dietro certi comportamenti dei gatti con cui viviamo si celino problemi molto seri, e come andrebbero affrontati.
Ma nel mondo in cui viviamo oggi, quello vero che ci sporca la faccia e il cuore tutti i giorni, dominano teorie diventate ormai senso comune di massa. L’idea della fine di ogni vincolo sociale e la concezione dell’homo proprietarius che agisce secondo il solo criterio assoluto del soddisfacimento di un suo bisogno individuale, diventano a livello di vita quotidiana la pretesa di rappresentare il massimo grado possibile ed insuperabile del nostro sviluppo di specie.
Ne consegue che se Tizia o Caio ‘usano paroloni’ che naturalmente ‘non servono a niente’ , è soltanto per ‘autocompiacimento’. Diventa difficile trovare qualcuno che si renda conto che certi paroloni sono in realtà i termini scientifici più appropriati per definire le cose di cui di volta in volta si parla. E che le persone dotate di un minimo di curiosità, se non di intelligenza, di fronte al ‘parolone’ hanno l’umiltà di chiedere a chi le usa il significato di quel termine (io l’ho fatto, ed ho avuto con chiarezza e pazienza le risposte che cercavo), per capire bene cosa si dice prima di esprimere una valutazione su un qualsiasi argomento. Oppure se lo vanno a cercare sul vocabolario.
Ma perché fare tutta questa fatica? In fondo già sappiamo tutto, e nessuno ha il diritto di dirci quello che potremmo fare, di distoglierci dalle nostre abitudini. «Vuoi lasciare il tuo gatto in libertà? fallo, nessuno ti critica. Cerca di fare altrettanto con gli altri». L’assonanza culturale con «nessuno ha il diritto di impedirmi di usare la mia lacca per capelli preferita con la scusa del buco dell’ozono» è sconcertante. Ecco la vera presunzione, l’arroganza dell’ignoranza esaltata come valore fondante della vita umana, che ammorbano e intossicano non tanto questo Forum, ma la vita intorno a noi là fuori.

PaolaGatto
31-03-2023, 16:25
Bene, allora, noi poveri cristi che viviamo in appartamento e non possiamo fare uscire i nostri gatti perchè li ritroveremmo spiaccicati sull'asfalto, prendiamoli per una zampa e buttiamoli nel fiume.
E, naturalmente, non sterilizziamoli per carità.
Lasciamo che vivano da gatti, lasciamoli al loro destino, lasciamoli vivere, perdio! Vivranno gran poco in verità: ma chi se ne frega, almeno avranno vissuto una dignitosa vita da gatti.
Giusto? Ho capito ed imparato bene la lezione?

PaolaGatto
31-03-2023, 16:36
Cioè ragazzi, ma seri? Bannatemi pure, e scusate i toni, ma secondo me state perdendo la bussola. Ora capisco perché il forum è mezzo abbandonato e girate in soliti "tre gatti". Discorsi sulla filosofia della vita per aver fatto una domanda che tutti quelli che hanno un gatto hanno fatto almeno una volta. Errore mio aver chiesto nel posto sbagliato evidentemente, qui non ci conosciamo e il rispetto per me arriva prima di tutto. Non mi sono piaciuti i torni che vedo comunque non sono stati usati solo con me.

Lasciamoli nel loro brodo primordiale, a parlare del nulla: si divertono molto. Io mi sento catapultata ai tempio di Adolf Hitler. Questo forum non fa proprio per me! A parte che non è un forum, ma un piccolissimo salotto privato tra quattro gatti. Cari saluti. Continuate a divertirvi: intanto le coppie di gatti non sterilizzati partoriranno enormità di gatttini che ovviamente non potranno essere tenuti in casa povere anime. Lasciamoli liberi di vivere 3 /4 anni, se va bene, malati, affamati: sempre meglio che stare relegati in casa: giusto?

leucio
01-04-2023, 07:33
Sai, PaoloaGatto, mi piacerebbe davvero essere nel brodo primordiale. E’ lì che è nata la vita, al suo stato embrionale, con tutte le possibilità di sviluppo e di evoluzione ancora aperte. Tutto da scoprire, da inventare, da conoscere, da fare. E se davvero potessi adesso ripartire da lì, e magari chiudendo gli occhi immaginare una storia diversa, ci metterei dentro, nel nostro patrimonio genetico e nella nostra coscienza di specie, tutti i sani estremismi e la passione (dal greco pathos, in tutte le sue mille sfaccettature di significato) di Aletto, e l’empatia e la sincerità nell’articolazione di un ragionamento di Riri.
Se questa fosse stata la linea evolutiva prevalente della nostra specie, non capiterebbe mai a nessuno, e non solo a me, di avere a che fare con gente che nelle discussioni, intorno a qualsiasi argomento vertano, nel mondo reale o in quello virtuale, falsifica sistematicamente le posizioni delle persone con cui non è d’accordo o gli attribuisce posizioni di comodo: per malafede o estrema "leggerezza" .
Nella discussione, soltanto tu hai posto la questione sterilizzazione. Nessun altro. Te la sei cantata e te la sei suonata da sola.
Tutti, quando abbiamo affrontato la questione di se e come far uscire liberamente i gatti, abbiamo sempre specificato che si tratta di garantirgli di fare una vita "quanto più da gatto è possibile", tenendo conto delle condizioni reali in cui si vive.
E’ mai possibile leggere tanto distrattamente, sciattamente, da non riconoscere, magari solo a furia di sentirlo ripetere, un concetto ricorrente in tutti gli interventi?
Io stesso ho spiegato dettagliatamente per due volte in questa discussione come e perché non faccio più uscire dall’appartamento in cui viviamo il gatto, e non sono disposto a farlo per una terza volta. Mi sono scocciato.
Noi puoi attribuire a vanvera le posizioni che ti fanno più comodo. E da lì a cascata delineare una fisionomia dei tuoi interlocutori tagliata su misura per tentare di buttarla in rissa. Senza mai fornire un minimo di argomentazione che non superi per ricchezza lessicale la lallazione.
C’è stato anche chi (Straycat2) ha sostenuto tesi diverse dalle mie, ma si è discusso, con nettezza e fatica, e forse ci si può cominciare a capire, tanto che lei ha chiuso il suo ultimo post augurando la buonanotte a me e al gatto con cui condivido il territorio. E che ho avuto l’insensibilità di non ricambiare. Me ne scuso qui, in forma pubblica.
A meno che tu non consideri discutere su un Forum come entrare nella piscina della lotta nel fango. La logica lì è che si lotta per "vincere", con qualsiasi mezzo, e il più sleale è sempre il migliore. Oppure hai come riferimento il modo di "discutere" dei talk show televisivi, che della lotta nel fango rappresentano una forma più raffinata e socialmente accettata. Ma così nessuno impara qualcosa, cresce, se non altro ponendosi dei dubbi e quindi riflettendo. Pensando. Attività sempre più insolite se non rare nel tempo in cui viviamo, me ne rendo conto.
Perciò tra le due ipotesi iniziali, malafede o "leggerezza", io propendo per la seconda, confortato dall’incipit del tuo ultimo post, «lasciamoli … a parlare del nulla: si divertono molto», che temo renda l’esatta misura della tua curiosità e vivacità intellettuale, oltre che della totale assenza di qualsiasi traccia di sense of humor.

alepuffola
04-04-2023, 17:15
Il thread è stato segnalato ai moderatori, lo valuteremo al più presto

Intervengo solo adesso per incombenze personali che spesso mi impediscono di seguire e me ne scuso con tutti gli utenti del forum e con i miei moderatori. È un periodo che finirà presto, comunque qualche settimana al massimo, dopo di che potrò seguire meglio.

Riri
04-04-2023, 20:51
Non avevo visto tutto questo polverone. Che dire, sicuramente sono andata spaventosamente OT, me ne scuso e mi prenderò tutte le eventuali sanzioni che eventualmente comporterà. Sono però piuttosto shoccata dal comportamento aggressivo di chi si sente attaccato sul personale, quando era chiaramente un dibattito. Acceso, certo, ma non volto a esporre nessuno alla pubblica gogna.
A chi provocatoriamente domanda se chi tiene il gatto in casa non debba prenderlo per una zampa e gettarlo nel fiume, rispondo che personalmente se dovessi tenerlo chiuso in casa non terrei un gatto. Ma ribadisco, personalmente. Qui non mi pare si sia mai portato nessuno a processo, semmai si sono difesi con passione punti di vista e idee. E se questo ha comportato, e comporta, l'uscire dall'argomento ristretto e spaziare... be', lo trovo un arricchimento, più che un limite. Ma di nuovo, punti di vista