Visualizza Versione Completa : Il miagolare
Buongiorno,
Qualcuno può consigliarmi su come far capire al proprio gatto di non miagolare in determinate situazioni?
Ho una bambina di 9 mesi, e in queste settimane alle 5 del mattino la mia gatta fa dei miagolii in camera nostra svegliandoci.
Oppure mentre c'è silenzio in casa (specialmente quando la bambina dorme) lei miagola senza un motivo e non riesco a farle capire di non farlo. Consigli?
Innanzitutto, i gatti non miagolano mai senza motivo. Non sono mica scemi.
Bisogna prima capire qual'è il motivo, e per capirlo bisogna "ascoltarlo", vedere cosa chiede di fare.
Ad esempio, il gatto che vive con me, quando viene a miagolare in camera da letto alle 5 del mattino (grazie all'ora legale capita di meno, per fortuna), lo fa sostanzialmente perché:
a) deve andare in lettiera, e dato che quando l'ho preso con me aveva due brutte fratture ad una zampetta, aveva difficoltà ad entrare ed uscire dalla lettiera, e quindi mi chiamava per chiedermi aiuto. Poi, forse, ha notato che io controllavo la consistenza delle sue evacuazioni (che sono il primo segnale di qualcosa che non va nella sua salute, es. va a fare pipì e non ne esce), e a modo suo soddisfa una mia curiosità. Ma credo anche che sia un modo per chiedere cura e attenzione, una sorta di riconferma del legame affettivo che c'è tra di noi;
b) vuole uscire, e in questo caso cerca di farsi seguire fino al balcone (o porta di accesso al giardino, se ne avete).
Se fosse per fame, in genere si risolve lasciandogli poco secco da sgranocchiare prima di andare a dormire.
Considera che spesso il gatto miagola perché chiede attenzione. Cercate di lasciarlo meno solo, e approfittate delle ore in cui la bimba dorme per farlo giocare o coccolarlo un pò. Ma anche in questo caso, va guardato bene cosa fa dopo aver miagolato, cosa chiede.
Innanzitutto, i gatti non miagolano mai senza motivo. Non sono mica scemi.
Bisogna prima capire qual'è il motivo, e per capirlo bisogna "ascoltarlo", vedere cosa chiede di fare.
Ad esempio, il gatto che vive con me, quando viene a miagolare in camera da letto alle 5 del mattino (grazie all'ora legale capita di meno, per fortuna), lo fa sostanzialmente perché:
a) deve andare in lettiera, e dato che quando l'ho preso con me aveva due brutte fratture ad una zampetta, aveva difficoltà ad entrare ed uscire dalla lettiera, e quindi mi chiamava per chiedermi aiuto. Poi, forse, ha notato che io controllavo la consistenza delle sue evacuazioni (che sono il primo segnale di qualcosa che non va nella sua salute, es. va a fare pipì e non ne esce), e a modo suo soddisfa una mia curiosità. Ma credo anche che sia un modo per chiedere cura e attenzione, una sorta di riconferma del legame affettivo che c'è tra di noi;
b) vuole uscire, e in questo caso cerca di farsi seguire fino al balcone (o porta di accesso al giardino, se ne avete).
Se fosse per fame, in genere si risolve lasciandogli poco secco da sgranocchiare prima di andare a dormire.
Considera che spesso il gatto miagola perché chiede attenzione. Cercate di lasciarlo meno solo, e approfittate delle ore in cui la bimba dorme per farlo giocare o coccolarlo un pò. Ma anche in questo caso, va guardato bene cosa fa dopo aver miagolato, cosa chiede.
Grazie mille dei consigli.
X quanto riguarda ik discorso della lettiera no assolutamente, in quanto pure io controllo come sono le sue evacuazioni e sono tutte perfette, sia in consistenza che in quantità.
Il cibo nemmeno. Ha sempre a disposizione del mangiare.
Uscire in giardino dato l'inizio della primavera potrebbe essere dato che in inverno non lo ha mai fatto ma per esempio questa mattina ci ha svegliati ma poi non si è messa alla finesta (fa sempre cosi quando vuole uscire).
Potrebbe essere un discorso di attenzione. Ovviamente ora con la bambina nom abbiamo cosi tanto tempo dandedicarle, anche se durante la giornata cerchiamo sempre di intrattenerla insieme alla bimba, ma essendo una gatta molto timida lei se ne sta praticamente tutto il giorno su una sedia a dormire nonostante io cerchi sempre di chiamarla a stare con noi.
Per esempio ieri io sono stato tutto il pomeriggio e la sera a casa. La gatta non ha praticamente mai dormito in quanto è sempre stata con noi in sala, "giochicchiando" pure qualche volta. Poi verso le 18.30 se n'è uscita a fare un giretto ed è entrata alle 22.eppure stanotte ha miagolato ancora.....
Il discorso della lettiera l'ho fatto come esempio, per dire che nella relazione col gatto con cui si vive esistono ritualità, cioè forme e modi specifici di relazione, assolutamente unici (e spesso irripetibili). Anche la veterinaria che lo segue è rimasta basita quando le ho raccontato di questo comportamento, così come altre persone, molto più esperte di me. Insomma, era per dire che potrebbe esserci qualcosa di "speciale", che solo voi potete conoscere.
Considera anche un'altra ipotesi, ovvero la netta differenza dei cicli vitali nostri rispetto ai loro. I gatti sono animali crepuscolari, per loro i periodi di maggiore attività (di caccia) sono durante le ore notturne, in particolare intorno all'alba. Per cui quando noi ci riposiamo, loro entrano nel pieno delle loro attività. E magari miagola perché vorrebbe giocare con voi.
Con l'arrivo della primavera e del caldo, cercate di lasciarle la possibilità di entrare ed uscire liberamente da casa, anche la notte (gattaiola, zanzariera sul balcone alzata di quel tanto che basta per farla passare, dipende dalle possibilità che offre casa vostra).
Nel pomeriggio, lei ama sonnecchiare, e non sembra troppo interessata ai vostri richiami. Invece di chiamarla, provate ad andare voi da lei (almeno un di voi due) e vedete come reagisce.
Il discorso della lettiera l'ho fatto come esempio, per dire che nella relazione col gatto con cui si vive esistono ritualità, cioè forme e modi specifici di relazione, assolutamente unici (e spesso irripetibili). Anche la veterinaria che lo segue è rimasta basita quando le ho raccontato di questo comportamento, così come altre persone, molto più esperte di me. Insomma, era per dire che potrebbe esserci qualcosa di "speciale", che solo voi potete conoscere.
Considera anche un'altra ipotesi, ovvero la netta differenza dei cicli vitali nostri rispetto ai loro. I gatti sono animali crepuscolari, per loro i periodi di maggiore attività (di caccia) sono durante le ore notturne, in particolare intorno all'alba. Per cui quando noi ci riposiamo, loro entrano nel pieno delle loro attività. E magari miagola perché vorrebbe giocare con voi.
Con l'arrivo della primavera e del caldo, cercate di lasciarle la possibilità di entrare ed uscire liberamente da casa, anche la notte (gattaiola, zanzariera sul balcone alzata di quel tanto che basta per farla passare, dipende dalle possibilità che offre casa vostra).
Nel pomeriggio, lei ama sonnecchiare, e non sembra troppo interessata ai vostri richiami. Invece di chiamarla, provate ad andare voi da lei (almeno un di voi due) e vedete come reagisce.
Purtroppo una gattaiola non posso proprio metterla x forza di cose. Tra l'altro ne ho messa una nella casetta in giardino (si sa mai che dia fuori e viene un temporale. Cosi da potersi riparare) ma non l'ha mai usata.
Ora, io ho sempre avuto gatti e non ho mai avuto questo tipo di problema. Non è possibile invece farle capire, con pazienza e senza usare "maniere forti", che in quel momento della giornata nom si deve miagolare?
….
Ora, io ho sempre avuto gatti e non ho mai avuto questo tipo di problema. Non è possibile invece farle capire, con pazienza e senza usare "maniere forti", che in quel momento della giornata nom si deve miagolare?
Proprio ieri nella diretta con l’etologa specializzata in animali da affezione si è parlato anche di questo: aver avuto sempre gatti ci riporta a esperienze passate che non hanno alcun valore con “quel gatto” e ci mettono in contrasto con lui/lei.
Secondo me, se il miagolio è una modalità adattativa di esprimersi non in comune con altri individui, non si interviene sul miagolare ma su ciò che c’è a monte della situazione in modo che la micia non sia “costretta” a questa via comunicativa. Da quel che ho letto, confesso sommariamente, la micia di motivi ne ha più di uno a partire dal nuovo assetto della famiglia al quale si deve adeguare. E se adeguarsi per lei significa comunicare tramite il miagolio, tenete conto della fatica che sta facendo lei, come voi del resto.
Proprio ieri nella diretta con l’etologa specializzata in animali da affezione si è parlato anche di questo: aver avuto sempre gatti ci riporta a esperienze passate che non hanno alcun valore con “quel gatto” e ci mettono in contrasto con lui/lei.
Secondo me, se il miagolio è una modalità adattativa di esprimersi non in comune con altri individui, non si interviene sul miagolare ma su ciò che c’è a monte della situazione in modo che la micia non sia “costretta” a questa via comunicativa. Da quel che ho letto, confesso sommariamente, la micia di motivi ne ha più di uno a partire dal nuovo assetto della famiglia al quale si deve adeguare. E se adeguarsi per lei significa comunicare tramite il miagolio, tenete conto della fatica che sta facendo lei, come voi del resto.
Capisco, e una soluzione quale potrebbe esser?
Capisco, e una soluzione quale potrebbe esser?
Armarsi di santa pazienza e cercare di capire, senza turbare le sue abitudini, senza intervenire quando miagola (lo so, è tosta con un bambino) se non carezze se le vuole, provare ad assecondare le sue necessità durante giorno e notte senza fraintenderle. L’osservazione e la corretta interpretazione dei suoi desideri e della sua comunicazione sono la soluzione più indolore per tutti.
Poi c’è da dire che se lei ha trovato nel miagolio una chiave di comunicazione (altri gatti fanno cadere oggetti, fanno finta di avere fame ecc) dobbiamo basarci su quella.
Non tutti hanno pazienza o sono portati di natura a capirli, in tutti gli altri casi quindi la situazione può creare contrasti nel nucleo familiare nel quale si trova il micio. Quindi calma e gesso.
Sempre ieri l’etologa ha raccontato una sua recente esperienza con una micina di circa tre mesi mai avvenuta con altri gatti, ed ha detto: la lascio fare per capire dove ci porterà il suo comportamento. Ma non siamo tutti etologi, possiamo solo provare a capire.
Penso che a volte valga la pena sentire un esperto che parla e racconta della sua vita con marito, gatti, e sua figlia.
Atomo è un chiacchierone e miagola da sempre tantissimo. Cosetta, la gattina che avevo prima, non miagolava mai. Anche questo fa la differenza: non sono tutti uguali.
Capisco perfettamente il disagio: a volte Atomo è veramente pesante quando attacca con miagolii strazianti e continui. Perché lo fa? Sempre per un motivo, ahimé. Oggi per esempio ha miagolato tantissimo. Perché? Perché mio marito non c'era e io dovevo lavorare, per cui sono riuscita a farlo giocare, ma meno di quanto avrebbe voluto. Purtroppo non sempre si riesce, e loro lo sentono TANTISSIMO. Non credo riuscirai a farlo smettere, ma credo riuscirai a capire perché lo fa e a lavorare su quello per trovare il modo per dargli quello che cerca. Allora smetterà. Un pochino, se non altro. Considera che Atomo, per esempio, da piccolo miagolava pure mangiando... E' fatto così.
straycat2
07-04-2023, 16:01
Ora, io ho sempre avuto gatti e non ho mai avuto questo tipo di problema. Non è possibile invece farle capire, con pazienza e senza usare "maniere forti", che in quel momento della giornata nom si deve miagolare?
ma non è un bambino a cui chiedi di non fare casino in quel momento della giornata è un Gatto, se riesci a trovare un rimedio dillo anche a noi..
ad esempio la mia ogni sera alle 21.30 vuole giocare e casomai io agogno il letto bene vince lei inizia a fare una serie di cose che non deve fare ma a nulla valgono gli strilli o cose del genere lei li fa perchè vuole giocare con me (tra l'altro le dedico 1 ora al giorno x giocare)ma non le basta mai esempi di cosa fa?? toglie uno sportello all'acquario lo fa zompare è devo dire che è diventata bravissima (si vede che si è allenata quando noi eravamo in ufficio), oppure mangia i pantaloni che ho dovuto mettere sopra il contatore dell'energia in quanto gli operai hanno lasciato i fili fuori che lei mangia..
i Gatti non sono bambini e quindi fanno quello che gli pare e quando gli pare.
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