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Paolaroccotrillo
20-06-2023, 23:16
Il 7 gennaio 2023 ho adottato due ragdoll maschio e femmina sterilizzati di 6/7 anni che avevano urgente bisogno di trovare casa. Sono quasi cresciuti insieme ma non sono veramente amici.
Il 29 aprile per lo stesso motivo ho adottato un sacro di Birmania di un anno, maschio che ho castrato dopo due giorni. Purtroppo dopo più di due mesi ancora il maschio grande rincorre e graffia il piccolo. Condividono lettiera e ciotole e quando torno a casa spesso sono sul letto insieme. Ma il grande non permette al piccolo di girare per casa, può stare solo in veranda. Ho seguito i consigli di internet per l'inserimento ma ora sono davvero preoccupata. Non voglio dare via nessuno dei tre. Ho speranza che arrivino a tollerarsi?
Ho scritto a una comportamentalista che mi ha inviato gentilmente alcuni video, sopratutto consigli da attuare PRIMA di prendere il nuovo gatto. Ora è tardi. Ho pensato ai ferormoni, ma me li hanno sconsigliati.
Aspetto consigli da parte vostra
Grazie
Ciao!!
Non sono esperta di inserimenti perché non ne ho mai fatto uno, provo lo stesso a darti qualche consiglio ma sicuramente ti risponderanno anche gli altri!.
Situazioni come la tua sono frequenti quando ci sono più gatti che convivono nella stessa casa( tranne in quella di Iska, prima o poi ci spiegherà come ha fatto a fare convivere 8 micioni nello stesso tetto pacificamente!!) Nel tuo caso sono due maschi che sono entrati entrambi in competizione per il territorio. Il piccolo cerca di imporsi mentre il grande vuole fargli capire che questa è casa sua e comanda lui!! Pertanto gli permette solo in alcuni momenti di condividere gli spazi ma è per rafforzare il suo comando.
Ti chiedo, com'è stato fatto l'inserimento??
Babaferu nel mio topic (che ti consiglio di leggere)raccontava di come la sua micia si sottraesse alla vista dei nuovi arrivati e l'ha fatto per un anno. Se adottiamo il.punto di vista della sua micia 2 mesi non sono nulla... Purtroppo non c'è un tempo perché stiamo parlando di animali con loro logiche, istinti e sentimenti, potrebbero volerci altri mesi prima che riusciranno a tollerarsi. Non aspettarti amore alla follia tra loro, sono maschi, di età diverse e probabilmente anche caratterialmente molto diversi, peró se ti armi di tanta pazienza e amore credo che con il tempo il grande capirà che il piccolo non è una minaccia e imparerà a tollerarlo. Aspettati sempre qualche baruffa e zampata ma l'importante è che nessuno si faccia male.
Io proverei a separarli per un po', per fare calmare le acque e dare un po' di sosta al piccolo. Il vet comportamentali sta cosa ne pensa?
Sono d'accordo anch'io che i feromoni ad oggi possono fare poco. Era da provare subito anche se non fanno miracoli. Aiutano ad abbassare i livelli di stress in caso di situazioni nuove ma se non si piacciono non servono a molto. Facci sapere come va!
babaferu
21-06-2023, 09:13
Quali suggerimenti di Internet hai adottato?
Che spazio hanno?
Ciao ragazze!
Rinoa86, la ricetta per far convivere pacificamente tanti gatti non so e non credo che esista, ma se anche esistesse, io non la conosco.
I miei vanno d'accordo, tutto qui.
Al momento i gatti conviventi però sono solamente 6.
Gli altri 2 sono randagi in accudimento.
I soli ricordi di gatti che non andavano per nulla d'accordo risalgono uno alla mia primissima infanzia, quando la gatta di nonna viveva col suo cuccciolo, ma quando fu cresciutello lei preferì andarsene e trovare una nuova accoglienza presso una signora di un cortile vicino.
Più che altro è un ricordo "indotto" dai racconti dei miei familiari, ma in realtà io non ricordo proprio nulla.
Il secondo caso è un vero mio ricordo di quando frequentavo le scuole elementari e la micia di famiglia era costantemente bullizzata dalla figlia, che si nascondeva per tenderle agguati.
Di entrambi i casi non so dire altro perché il mio rapporto con i gatti si limitava alle coccole.
Da quando mi sono fatta una mia famiglia ho sempre condiviso la vita con il mio compagno e con i gatti.
Gli inserimenti li ho sempre e solo fatti in modo diretto, un po' per questioni logistiche e soprattutto per il motivo che mi è assai più congeniale; non li ho mai fatti secondo i crismi della gradualità, come consigliato dagli esperti.
Non prendo neppure in considerazione che l'inserimento potrebbe non riuscire, motivo per cui affronto la novità molto serenamente e forse così riesco a trasmettere positività.
Questo non vuol dire che prenda il nuovo micio, lo getti nell'arena e mi disinteressi di lui e dei già residenti, assolutamente no.
Potendo essere spesso presente in casa (non sono mai abbandonati a se stessi per tutto il giorno) li osservo e cerco di fare da "mediatore" fra tutti loro, favorendo, forse senza volerlo, l'accettazione reciproca.
Forse per l'appunto riesco a trasmettere tranquillità e fiducia...meglio del Feliway e di altri similari, che ho sentito decantare, ma a cui non ho mai fatto ricorso, sia perché non ne riscontravo la necessità, sia perché sono molto scettica sul fatto che questi prodotti di sintesi riescano a sostituire i feromoni naturali.
Ne ammetto comunque la grande utilità per chi li produce e per chi li vende.
Resta il fatto che ho sempre vissuto con parecchi gatti contemporaneamente e ogni tanto c'era e c'è tuttora l'arrivo fortuito di uno o più miciotti e mai neppure una volta ci sono stati problemi.
Che sia solo fortuna sfacciata?
Che per puro caso incappi solo in gatti "facili"?
Boh, non so che dire.
No Iska, personalmente non credo nella fortuna.
Da ciò che scrivi sono convinta che tu abbia fatto un lavoro enorme e bellissimo di accettazione. Con tanta pazienza e amore hai saputo creare un ambiente dove i tuoi micioni si sentono al sicuro e sono capaci di superare ogni situazione critica e di stress. Ti hanno ripagato con estrema fiducia.
La tua è davvero una bellissima famiglia miciosa!! Sicuramente il fatto che sei a casa tutto il giorno ha aiutato ma sei anche stata brava tu a saperli, capire indirizzare e accettare <3
Quando lavoravo fuori casa, mancavo quasi tutto il giorno, eccetto l'intervallo del pranzo, ma le cose fra i mici di allora procedevano nella stessa maniera di ora.
Adesso potendo essere ben più presente è innegabilmente un vantaggio sia per i quattrozampe che per noi due bipedi.
Vorrei riuscire a pensare come un gatto e li osservo molto per cercare di capire cosa potrebbe farmi piacere e cosa no, se io fossi gatto, e naturalmente li accetto come sono, proprio come loro accettano me.
babaferu
22-06-2023, 18:54
Mah, in verità... Non sappiamo cosa facciano quando siamo in casa.
Io ho la netta sensazione che i miei vadano più d'accordo in nostra assenza, perché siamo in qualche modo anche noi sia risorsa da contendere, che "occupanti" del territorio.
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