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Visualizza Versione Completa : Comportamento degli umani: ingerenze nella vita dei gatti liberi


Iska
18-09-2023, 15:38
Noi umani sembra che non possiamo fare a meno di intrometterci nella vita dei gruppi di gatti liberi.
Decidiamo chi è buono e chi è cattivo e stiliamo una sorta di graduatoria di merito.
E ci comportiamo di conseguenza, decidendo chi e in quale misura sarà degno del nostro aiuto e chi no.

Prima o poi individuiamo il nostro beniamino, quello da proteggere ad ogni costo.

Quando vediamo un animale in difficoltà, malato, ferito, denutrito, lo aiutiamo e ci mancherebbe altro, nessuno potrebbe restare insensibile di fronte alla sofferenza.
Ma al di fuori di situazioni nelle quali è doveroso intervenire se si ha un minimo di sensibilità, in tutti gli altri casi non sarebbe meglio evitare di interferire entrando a gamba tesa nelle loro vite, nei loro rapporti con i consimili?

Penso che sia difficile trovare un posto dove non vivano gatti liberi, riuniti in piccole o meno piccole colonie spontanee, perché c'è qualche umano che dispensa cibo; cibo facile.
E qui cominciano i problemi (per i gatti).
L'umano individua il proprio beniamino e lo difende dagli altri mici, arrivando anche ad azioni violente per scacciare l'invasore che spaventa il protetto o che attenta al suo cibo.
Se il beniamino è un cucciolo, non c'è pietà per i gatti adulti; sono str0nzoni da scacciare ad ogni costo, come se la fame avesse confini di età.
Se il protetto è un adulto, allora verranno scacciati anche i cuccioli in cerca di cibo.

Quando il beniamino si impone con la forza sugli altri, mangiando il loro cibo o scacciandoli, va bene, anzi c'è compiacimento per le sue prodezze.
Ma se sono gli altri gatti a minacciare il comfort del nostro protetto, non va più bene.
E noi umani in persona ci trasformiamo in giustizieri senza pietà.

Aletto
18-09-2023, 17:03
Sfondi una porta aperta, penso che purtroppo il 90% della nostra specie sia anche un po’ immatura. Ma nemmeno, non è la parola giusta. Inadeguati? Boh, forse. Sicuramente mi cadono le braccia. E ho ancora molta strada da fare.

Stamattina ho ascoltato una parte di un’intervista a Bekoff, una parte perché parla in un americano difficile per me da stargli dietro. Chiaro che è uno dei massimi esponenti dell’etologia e non solo, ma è stato come prendere una boccata d’aria per poi tornare alla dura realtà, nella quale crediamo di saper vivere e convivere con altre specie, mica solo con i gatti anche se qui sono quelli su cui focalizziamo le nostre maldestre attenzioni

Iska
18-09-2023, 22:25
Sì, qui parliamo di gatti, ma la stessa cosa avviene con gli altri animali.
Troppo spesso noi umani abbiamo scarsissima considerazione di loro, li riteniamo incapaci di prendersi cura di sè e destinati a fare una brutta fine se non interveniamo noi a salvarli da loro stessi, dalla loro fragilità, come fossero disabili della vita.
Dimenticando che gli animali altri da noi hanno attraversato millenni e millenni affrontando sfide e pericoli inimmaginabili, e sono giunti fin qui, senza il nostro supporto, anzi, nonostante noi umani.

Riri
19-09-2023, 08:57
Seguirò la discussione, che trovo molto interessante.
Proprio così, e non vale solo per le colonie feline, ma per il rapporto che l'uomo imbastisce con gli animali in generale.
Mi trovo a discuterne spesso con mio fratello, che da qualche mese lavora in un centro di recupero fauna selvatica e si ritrova spesso frustrato dal riscontrare esattamente quel che dici tu, Iska, il considerare l'animale un "disabile della vita" da accudire ben oltre il suo periodo di malessere considerando poi una tenerezza il suo non raggiungere uno status di autonomia e magari imprintarsi accidentalmente con l'uomo.
Ma qui il discorso si amplia e assume altri contorni...

Aletto
19-09-2023, 10:30
In un testo di Bekoff c'è un intero capitolo "Intrusioni umane nelle vite degli animali" da parte degli studi etologici, ne copio due righe:

"Una volta che sappiamo in che modo influenziamo gli animali che vogliamo studiare, abbiamo l'obbligo di considerare tale fattore in tutte le ricerche seguenti.......Sebbene da lungo tempo io abbia iniziato a riflettere su alcune questioni sollevate in questo capitolo, non ho fatto l'esame di coscienza sui miei metodi di ricerca......

Sta parlando Bekoff e si sta mettendo in discussione, non uno preso a caso.
Ora, quanti tra noi che "amano" tanto i gatti si è mai posto questo problema di coscienza?

Pancia piena, calduccio, sterilizzazioni a tappeto e vet se c'è bisogno, riducono l'altro-con-noi al diverso-con-noi, che necessita solo di welfare.
E col fatto che se ne stanno tranquilli scambiando la tranquillità con l'abbrutimento, col diniego di essere sé, noi siamo pienamente soddisfatti del nostro operato.
La nostra coscienza, supportata dall'approvazione totale dei nostri consimili, non ha bisogno di esami.

P.S. ciao Riri

Iska
19-09-2023, 15:20
Quello dei cras sarebbe un lungo discorso, anche troppo lungo e per me è una ferita mai rimarginata.

Purtroppo non tutti...o meglio, pochi di quelli che ci lavorano hanno la sensibilità del fratello di Riri, di capire cosa è bene per un animale.
Non discuto che sappiamo fare il loro lavoro come veterinari, ma quanto a capacità di comprenderli, se sono come quelli che ho avuto la sfortuna di incontrare, sono a zero-

Ho avuto a che fare personalmente con uno di questi centri moltissimi anni fa e ancora oggi mi viene il magone a pensarci.
È stata la mia prima e unica esperienza diretta e ho giurato a me stessa che mai più in vita mia avrei consegnato un essere vivente nelle loro mani.
Ancora oggi ce l'ho a morte con quelle persone.
Spero che non siano più lì e che altri migliori ne abbiano preso il posto, ma non lo so e non lo saprò mai, perché non ci metterò mai più piede.
Purtroppo il mio non è stato un caso isolato, conosco altri che hanno avuto esperienze simili nello stesso centro.

Quando un animale varca il cancello di quel posto dove sono andata io e poi quella porta malmessa, viene trsferito in un lercio trasportino e portato via dai tuoi occhi in fretta e furia, e da quel preciso istante è come inghiottito da un buco nero, è come se non fosse mai esistito, diventa una loro proprietà sulla quale hanno totale potere decisionale.
E a te non resta che andartene con la morte nel cuore, e nelle orecchie il rumore delle tue scarpe sul pavimento lurido e appiccicoso.
Esci a respirare aria pulita, ma quell'odore di urina, feci e paura ti resta appiccicato addosso e a distanza di tanto tempo ti par di sentirlo ancora.
Scusate lo sfogo.

Iska
19-09-2023, 16:24
Quando il gatto il tempo libero dai pasti, dalle visite in cassetta igienica, dal riordinarsi il pelo, dal sopportare sessioni di coccole non richieste, ma tanto appaganti per noi...lo trascorre a dormire, ci sembra così normale, un chiaro segno di soddisfazione; d'altra parte si legge spesso che il gatto dorme almeno 20 ore al giorno, o no?

Siamo così convinti che al micio basti la soddisfazione dei bisogni che consentono al corpo fisico di vivere, che ci preoccupiamo se lo vediamo attivo, se salta sui mobili, lanciandosi da uno all'altro, se corre per casa, se si arrampica sulle tende, se stropiccia e morde un tappeto o se si nasconde dietro l'angolo per tenderci un agguato.
Preoccupati, ci informiamo di quale disturbo possa soffrire, ci rivolgiamo al veterinario; non sarà affetto da iperattività?
E non ci sfiora la mente che è un gatto che vuole semplicemente essere se stesso, che vuole solo vivere e non vegetare.

Per i gatti di colonia le cose sono un po' diverse, ma forse non troppo.
Preferirei, per il bene dei gatti, che non ci fossero le colonie, questi luoghi che da un lato attraggono i gatti solo perché ci sono umani che provvedono a riempire le ciotole con mangimi irresistibilmente attrattivi e d'altro lato i gatti preferiscono questo cibo facile all'impegno della caccia, anche perché dove c'è un'alta concentrazione di predatori (e i gatti lo sono) è assai improbabile che possano esserci sufficienti prede per soddisfare tutti.

Mi è capitato di vedere alcune colonie e mi ha colpito osservare i gatti che vivacchiano stravaccati o bighellonano annoiati in attesa del rifornimento di cibo, che sanno che arriverà regolarmente.
Mi hanno fatto tristezza.

Riri
19-09-2023, 21:02
Per quel che riguarda i cras, almeno quello della mia zona, non posso che confermare la triste realtà che descrivi, Iska. Ne potrei raccontare tante, di esperienze riportatemi da mio fratello e che lasciano entrambi con l'amaro in bocca, anche se, va detto, aprono interessanti dibattiti sull'animalità, ma non è questo il posto e il momento.
Quanto ai gatti, mi trovo pienamente d'accordo con quanto scritto, finanche con le virgole. Eppure quando si fa notare alla maggioranza dei proprietari di gatti (utilizzo proprietari per mera comodità d'espressione) che il gatto di casa ha bisogni che vanno ben oltre cibo e coccole spesso si viene guardati come pazzi, quando non ci si becca frasi sul genere: eh ma come la fai lunga!
Riguardo alle colonie la mia esperienza è pari quasi allo zero, ma in linea teorica sono assolutamente d'accordo e mi chiedo quanto sia naturale per un gatto, animale di natura non sociale, aggregarsi in gruppi per l'ottenimento di cibo facile.
Più che naturale, forse dovrei dire quanto sia di giovamento.
P.S.: scompaio spesso, ma che bello tornare e trovare discussioni interessanti come questa ogni volta.

Iska
20-09-2023, 14:12
Riri, dunque anche nella tua zona i cras lasciano a desiderare, e io che speravo che il mio fosse un caso isolato, magari unico...
Speravo troppo.

Oramai ho fatto il callo a essere considerata un po' scema per quello che penso sui gatti.
Anche quando si parla di cibo, vedessi quanta gente che ha possibilità economiche notevoli compra il peggio del peggio per il gatto, utilizzando il criterio di scegliere ciò che costa meno.
Lo stesso criterio vale anche quelle volte che danno cibo ricavato da scarti per alimentazione umana.
Quest'estate un vicino mi ha offerto gli scarti del pesce che aveva comprato per sè, credo fossero sarde: erano gli intestini...:dead:
Gli ho fatto notare che i miei gatti non mangiano mer.da e sto scemo mi ha risposto che se hanno fame la mangiano perché sa di pesce; se non la mangiano è perché sono viziati.
Per decenza evito di dire cosa gli ho risposto; se n'è andato con il suo cartoccetto e non si è mai più permesso di portarmi "cibo" per i miei gatti.

Un altro vicino di casa dove abitavo in passato aveva fatto scorta di Radames dell'Eurospin, che già costano poco e quella volta erano anche in offerta.
Ne aveva comprate ben 60 lattine, ma i gatti le schifavano; la moglie era disperata; al suo posto le avrei fatte mangiare al maritino.

Riri
22-09-2023, 09:42
@Iska per quanto riguarda i cras, ti dico solo che un veterinario, a detta di mio fratello molto in gamba, che ha girato diversi cras italiani, dice che il nostro, pur con tutte le sue carenze, è uno dei migliori. Ho detto tutto.
Tornando ai gatti, c'è da dire che l'ignoranza in materia di nutrizione felina dilaga. Si tende a spendere il meno possibile anche per il cibo per umani considerandolo meno importante di tanti altri beni, quando una buona nutrizione è tutto per una buona salute, e per il gatto ci si limita a conoscenze generiche apprese qua e là, dalla pubblicità, da conoscenti, dalla bisnonna ecc.
E se non ci si interessa al cibo, figuriamoci al suo benessere emotivo. E qui forse bisognerebbe pure domandarsi perché oggi accogliamo gatti, e in generale animali, nelle nostre case

Iska
22-09-2023, 14:02
@Iska per quanto riguarda i cras, ti dico solo che un veterinario, a detta di mio fratello molto in gamba, che ha girato diversi cras italiani, dice che il nostro, pur con tutte le sue carenze, è uno dei migliori. Ho detto tutto.
Davvero (s)consolante :cry:
Tornando ai gatti, c'è da dire che l'ignoranza in materia di nutrizione felina dilaga. Si tende a spendere il meno possibile anche per il cibo per umani considerandolo meno importante di tanti altri beni, quando una buona nutrizione è tutto per una buona salute, e per il gatto ci si limita a conoscenze generiche apprese qua e là, dalla pubblicità, da conoscenti, dalla bisnonna ecc.
E se non ci si interessa al cibo, figuriamoci al suo benessere emotivo.
Purtroppo spesso è così, la prima economia si fa sul cibo, per noi e per i nostri animali; basta che costi poco e sia appetibile.
E qui forse bisognerebbe pure domandarsi perché oggi accogliamo gatti, e in generale animali, nelle nostre case
Ci sono tante motivazioni: aiutare un animale in difficoltà (nel mio caso), regalo per un bimbo, colmare il vuoto di un lutto o dei figli oramai adulti che vanno a vivere per conto loro, moda.
A volte il cane o il gatto diventano il figlio che non si è potuto avere e succede come a una conoscente che aveva una cagnolina che (ac)conciava con elastici e fiocchetti nei capelli (pardon, nel pelo); bavaglino all'ora della pappa e la cagnetta che mangiava solo se imboccata col cucchiaino.:eek:

Anche noi non abbiamo figli, è stata una scelta precisa, ma non abbiamo mai pensato, non ho mai pensato che i gatti fossero i miei bimbi, così come non ho mai vissuto la relazione con loro in forma simbiontica; per quanto lo ami, il gatto sarà sempre un altro da me e così io per lui.
Ma neppure io e mio marito viviamo in simbiosi, siamo due esseri distinti che stanno molto bene insieme, ma che non annullano la propria personalità, il proprio modo di essere.
Ma forse per chi non ha potuto avere figli pur desiderandoli le cose sono diverse, questo non lo so, non sono in grado di dirlo.


C'è chi dice che il gatto identifica nel suo umano mamma gatta e forse questo spinge alcune persone a immaginarsi di esserlo, anche se ovviamente non biologicamente.
Sarà. Per me non è così; il gatto sa benissimo di essere gatto e sa benissimo che io non lo sono.
Oltretutto il gatto non mantiene il rapporto affiliativo per tutta la vita, come noi umani; quando è pronto per affrontare la vita, va per la sua strada.

Riri
23-09-2023, 09:15
Per quanto mi riguarda la simbiosi va benissimo per piante e affini, per il resto mi inquieta non poco.
E di nuovo, concordo in toto. Sul capitolo animali che rimpiazzano i figli ci sarebbe tantissimo da dire, cerco di frenarmi perché l'argomento è delicato.
Io figli ne desidero, forse è il mio più grande desiderio (sono una donna senza ambizioni, ebbene sì). Sono in età per averne, anche se dopo una relazione naufragata onestamente comincio a credere che resteranno un sogno. Tutto questo unicamente per dire che nonostante il desiderio di maternità ho sempre percepito il gatto come altro da me e mai mi sognerei di trasformarlo nel figlio che non ho.
Ma questo penso abbia anche a che fare con quel che ci aspettiamo dalla maternità, oltre a ciò che ci aspettiamo dall'altro animale.
Perché se pensiamo alla maternità come eterna cura di una creaturina eternamente dipendente da noi, allora il "gioco" forse può funzionare. Ma nella maternità, in una maternità sana, equilibrata, c'è tanto di più.
Così come in un rapporto con un animale dovrebbe esserci ben di più che cibo, coccole non richieste e nessuna attenzione per le esigenze di specie.
Ma temo di essere andata pesantemente OT e non so neanche quanto questo mio discorso possa risultare comprensibile, nel caso me ne scuso.

Iska
07-10-2023, 21:14
Per tutta questa estate il garage è stato dapprima il posto dove mangiare in tranquillità, poi anche dei nostri primi contatti fisici e da quando viene a mangiare sul balcone, andava in garage appositamente solo per le coccole, che mi faceva capire di desiderare, anche se non è mai riuscita a lasciarsi andare completamente.

A fine settembre gli umani del pianterreno sono partiti, tempo un giorno, Iska ha realizzato di essere nuovamente padrona assoluta della zona dietro casa, comprensiva della sua amata panca.
Luogo legato indissolubilmente al nostro primissimo incontro dell'estate 2022 e soprattutto ai successivi mesi autunno-invernali, quando pian piano le distanze si sono accorciate e stavamo a guardarci per delle mezz'ore a 5-6 metri l'una dall'altra.

Ora Iska pur continuando a venire sul balcone per mangiare, subito dopo scende giù, ma invece che in garage, si avvia dietro casa; coda dritta e punta ad uncino, ogni tanto si ferma e si volta, miagolando, per vedere se la seguo.
In pratica non si è mai più avvicinata alla tenda che chiude il garage e le coccole si fanno sotto il portico; si butta a terra a pancia insù, facendo tanti mrrr, impastando nell'aria e rotolandosi di qua e di là.
Poi si alza, mi si avvicina e via di testatine alla mano, infine sale su per il sentiero che era solita percorrere lo scorso anno, sbirciando appena da sopra il cordolo di cemento, esattamente come faceva l'anno scorso, oppure si acciambella sulla sua panca, dove si sofferma per ore ed ore, la vedo nel monitor delle telecamere; ieri sera c'è rimasta dalle 18 a mezzanotte.

Stamattina invece con mia sorpresa si è avvicinata alla tenda del garage, ha dato una sbirciatina, poi si è voltata a guardarmi.
L'ho chiamata per la pappa, è venuta sul balcone, ma non appena ha finito, si è diretta in garage.
L'ho seguita ed ecco che è sbucata da sotto la macchina e via di fusa e testatine.
Stasera è successa la stessa cosa.

Penso che sia nuovamente entrato in campo il marcatore somatico.
Si tratta di due situazioni tendenzialmente positive, ma forse la prima (quando lo scorso anno viveva dietro casa) era un po' meno positiva perché era ancora spaesata per l'abbandono subìto e per di più aveva ancora paura di me, non sapeva se potersi fidare, desiderava il contatto, ma aveva troppo timore.

La seconda situazione, quella di questa estate, quando pappa, ma soprattutto coccole erano in garage, deve essere stata per lei solo piacevole, perché si era resa conto che non ero una minaccia.

Sono curiosa di vedere cosa succederà i prossimi giorni.

Iska
07-10-2023, 21:50
Distrattamente ho inserito il messaggio nella discussione sbagliata, scusate!

Iska
07-10-2023, 21:50
Per tutta questa estate il garage è stato dapprima il posto dove mangiare in tranquillità, poi anche dei nostri primi contatti fisici e da quando viene a mangiare sul balcone, andava in garage appositamente solo per le coccole, che mi faceva capire di desiderare, anche se non è mai riuscita a lasciarsi andare completamente.

A fine settembre gli umani del pianterreno sono partiti, tempo un giorno, Iska ha realizzato di essere nuovamente padrona assoluta della zona dietro casa, comprensiva della sua amata panca.
Luogo legato indissolubilmente al nostro primissimo incontro dell'estate 2022 e soprattutto ai successivi mesi autunno-invernali, quando pian piano le distanze si sono accorciate e stavamo a guardarci per delle mezz'ore a 5-6 metri l'una dall'altra.

Ora Iska pur continuando a venire sul balcone per mangiare, subito dopo scende giù, ma invece che in garage, si avvia dietro casa; coda dritta e punta ad uncino, ogni tanto si ferma e si volta, miagolando, per vedere se la seguo.
In pratica non si è mai più avvicinata alla tenda che chiude il garage e le coccole si fanno sotto il portico; si butta a terra a pancia insù, facendo tanti mrrr, impastando nell'aria e rotolandosi di qua e di là.
Poi si alza, mi si avvicina e via di testatine alla mano, infine sale su per il sentiero che era solita percorrere lo scorso anno, sbirciando appena da sopra il cordolo di cemento, esattamente come faceva l'anno scorso, oppure si acciambella sulla sua panca, dove si sofferma per ore ed ore, la vedo nel monitor delle telecamere; ieri sera c'è rimasta dalle 18 a mezzanotte.

Stamattina invece con mia sorpresa si è avvicinata alla tenda del garage, ha dato una sbirciatina, poi si è voltata a guardarmi.
L'ho chiamata per la pappa, è venuta sul balcone, ma non appena ha finito, si è diretta in garage.
L'ho seguita ed ecco che è sbucata da sotto la macchina e via di fusa e testatine.
Stasera è successa la stessa cosa.

Penso che sia nuovamente entrato in campo il marcatore somatico.
Si tratta di due situazioni tendenzialmente positive, ma forse la prima (quando lo scorso anno viveva dietro casa) era un po' meno positiva perché era ancora spaesata per l'abbandono subìto e per di più aveva ancora paura di me, non sapeva se potersi fidare, desiderava il contatto, ma aveva troppo timore.

La seconda situazione, quella di questa estate, quando pappa, ma soprattutto coccole erano in garage, deve essere stata per lei solo piacevole, perché si era resa conto che non ero una minaccia.

Sono curiosa di vedere cosa succederà i prossimi giorni.
Messaggio che NON era destinato a questa discussione, scusate!