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Visualizza Versione Completa : Lasciamo un'eredità ai nosti amici animali


Cristina
16-12-2007, 18:12
Ho trovato questo pezzo su un quotidiano e volevo condividerlo con voi:

"LE MIE NON ULTIME VOLONTA'
Io, nella piena facoltà di intendere e di volere, dichiaro di aver capito oggi quanto siano stati importanti gli animali nella mia vita. Nei miei primi anni, mi hanno fatto divertire e ridere guardandomi dai cartoni animati e dalle fiabe che chi mi ha voluto bene mi ha fatto vedere e raccontato. Come peluche hanno protetto le mie notti e i miei sogni, facendosi abbracciare da me fin quasi a soffocare. E poi, finalmente, la sensazione indescrivibile della prima volta in cui ho accarezzato un cucciolo e l'ho sentito tremare di gioia mentre lo abbracciavo. Grazie a loro ho imparato che non è necessario parlare per capire e farsi capire. Che il peso e il calore di un animale che ti dorme in grembo, in silenzio, dicono più di molti libri pieni di parole inutili. Che è bello prendersi cura di chi non può provvedere da solo alle proprie necessità. Mi hanno fatto scoprire per primi che c'è una fine per tutto, anche per la vita; ma che a ogni fine segue un nuovo inizio e che le lacrime, perfine le più amare, con il tempo si possono trasformare in ricordi dolci. Quando, crescendo, pensavo che nessuno mi capisse più, loro rimanevano comunque al mio fianco. Anche da lontano. Come quel randagio, che un giorno si è fermato solo il tempo per farsi dare una pacca sul petto: sembrava sapere tutto di me, delle mie paure e delle mie incertezze. E' andato via subito, ma per un po' ha scodinzolato. Quando le mie braccia erano forti mi sembrava di poter fare tutto quello che facevano loro, solo guardandoli. Mi sembrava di poter essere lì, in alto, di poter volare con le rondini e perfino con quell'aquila vista un giorno in montagna. Potevo quasi sentire il vento tra le piume, e vedermi dall'alto. Mi hanno insegnato a nuotare e ci siamo guardati sott'acqua. Sotto il sole caldo, le mie gambe, durante la corsa, avevano dentro i muscoli d'acciaio di un cavallo. Ho imparato da loro a ringhiare, ad abbaiare, a fare le fusa, a cantare, a stare in silenzio. In pace con me e con gli altri. E ho capito che tanto di quello che poi ho insegnato a chi è arrivato dopo di me, a ben vedere, l'avevo imparato proprio da loro. Mi hanno dato tutto, sempre, senza mai chiedere nulla. Sì, ho capito quanto siano stati importanti per me. Ecco perchè mi piacerebbe potergli lasciare, nel mio testamento o nella mia polizza vita, qualcosa. Anche poco, con la consapevolezza che comunque, per tanti animali, vorrà dire moltissimo. Ecco perchè ho deciso di chiamare ENPA, per farmi spiegare come fare, al numero (0172) 433040"

Ente Nazionale Protezione Animali

Ele
17-12-2007, 08:35
Proprio un bel pensiero.

6Gatti
17-12-2007, 08:39
Splendido!!! Brava Cri!;)