rosabel
17-10-2010, 17:17
Ciao a tutti, mi chiamo Rosa e vivo a Bari. Abito da sempre in un complesso di condomìni recintato (http://maps.google.it/maps?f=q&source=s_q&hl=it&geocode=&q=via+della+Resistenza+48+bari&sll=41.442726,12.392578&sspn=13.068346,37.705078&ie=UTF8&hq=&hnear=Via+della+Resistenza,+48,+70125+Bari,+Puglia&ll=41.105775,16.875131&spn=0.001605,0.004603&t=h&z=18)
nel cui giardino da sempre vivono e transitano gatti di cui mi sono sempre occupata fin da bambina. Ho sostenuto da sola negli anni tante lotte per far capire ai condòmini che ignorano le leggi vigenti a tutela degli animali randagi che non faccio nulla di male quando distribuisco cibo e acqua ai gatti, quando li curo e quando li faccio sterilizzare a mie spese; non mi si può rimproverare di sporcare dato che ho cura di non lasciare avanzi di cibo se non un pugno di croccantini in una ciotolina se all’appello dovesse mancare qualche gatto ritardatario.
Da qualche anno la situazione sembrava migliorata, e ho creduto che la sensibilità della gente nonché la loro comprensione di tutti gli sforzi che io e le persone come me fanno per prendersi cura di questi piccoli, indifesi e a volte sfortunati essere viventi fosse finalmente aumentata, ma mi illudevo. Da qualche tempo devo sopportare le lamentele e le aggressioni verbali di coloro che ritengono che i gatti, saltando sulle auto, riempiano i cofani e i tetti delle suddette di impronte e addirittura di graffi, incolpando ovviamente me di tutto l’accaduto, intimandomi con atteggiamento arrogante e perentorio di smettere di nutrire i gatti. Non sto qui a riportare le mie risposte, peraltro educate e improntate alla conciliazione, come ad esempio quella di acquistare un telone copriauto o semplicemente di parcheggiare un po’ più lontano rispetto al luogo in cui abitualmente nutro i gatti (2 volte al giorno e per 15-20 minuti massimo). Purtroppo il regolamento condominiale generale non pone un limite al numero di auto che i residenti possono parcheggiare all’interno del complesso, e molto spesso accade che il cortile sia pieno di auto di parenti, amici e parenti degli amici dei residenti; ad uno dei “contestatori” mi sono infatti permessa di rispondere che le sue lamentele erano fuori luogo in quanto non era neanche residente, e pertanto era lui ad essere nel torto, non vi dico la sua reazione. Essendo parcheggiate all’aperto, le auto sono sottoposte comunque ad ogni tipo di intemperie, perché riversare tutto sui gatti del cortile? Pare che in tutta Bari l’unico cortile in cui vi siano gatti che fanno pisolini sulle auto sia il mio… Un vicino di casa ha addirittura lanciato una grossa pietra contro un gatto che stava semplicemente passando nei pressi della sua auto, non accorgendosi che io ero nei paraggi e ho potuto assistere alla scena, forse non sa che è passibile di denuncia. E dimenticavo, i gatti che vi abitano in pianta stabile sono 5, più altrettanti che invece sono “discontinui”, solo 3 sono nati e cresciuti nel cortile, gli altri sono arrivati dai dintorni o sono stati abbandonati, insomma il numero totale non può essere considerato tale da far dire che essi “pullulano”. L’amministratore generale è per fortuna una persona informata e garbata, e ha provveduto mesi fa ad affiggere cartelli in ogni condominio richiamando al rispetto delle leggi a tutela degli animali, ma evidentemente neanche questo è servito.
Il mio quesito a questo punto è: cosa posso fare affinché queste persone smettano di tormentarmi? Sono disposta anche a ricorrere alle vie legali, sinceramente sono stufa di fare da capro espiatorio, e sono stanca di sostenere con questa gente discussioni che mi causano ansia e stress emotivo (soffro di ipertensione essenziale, sono ansiosa e ipersensibile di natura, di conseguenza gli stress emotivi mi provocano feroci cefalee e tachicardia).
A Bari non mi risulta che ci sia una sede dell’Enpa e non so se ci siano delle associazioni locali; fino a qualche anno fa era attivo un ufficio dei diritti degli animali presso il comune, ma ora credo sia stato chiuso, non so davvero a chi rivolgermi.
Grazie in anticipo per la risposta.
nel cui giardino da sempre vivono e transitano gatti di cui mi sono sempre occupata fin da bambina. Ho sostenuto da sola negli anni tante lotte per far capire ai condòmini che ignorano le leggi vigenti a tutela degli animali randagi che non faccio nulla di male quando distribuisco cibo e acqua ai gatti, quando li curo e quando li faccio sterilizzare a mie spese; non mi si può rimproverare di sporcare dato che ho cura di non lasciare avanzi di cibo se non un pugno di croccantini in una ciotolina se all’appello dovesse mancare qualche gatto ritardatario.
Da qualche anno la situazione sembrava migliorata, e ho creduto che la sensibilità della gente nonché la loro comprensione di tutti gli sforzi che io e le persone come me fanno per prendersi cura di questi piccoli, indifesi e a volte sfortunati essere viventi fosse finalmente aumentata, ma mi illudevo. Da qualche tempo devo sopportare le lamentele e le aggressioni verbali di coloro che ritengono che i gatti, saltando sulle auto, riempiano i cofani e i tetti delle suddette di impronte e addirittura di graffi, incolpando ovviamente me di tutto l’accaduto, intimandomi con atteggiamento arrogante e perentorio di smettere di nutrire i gatti. Non sto qui a riportare le mie risposte, peraltro educate e improntate alla conciliazione, come ad esempio quella di acquistare un telone copriauto o semplicemente di parcheggiare un po’ più lontano rispetto al luogo in cui abitualmente nutro i gatti (2 volte al giorno e per 15-20 minuti massimo). Purtroppo il regolamento condominiale generale non pone un limite al numero di auto che i residenti possono parcheggiare all’interno del complesso, e molto spesso accade che il cortile sia pieno di auto di parenti, amici e parenti degli amici dei residenti; ad uno dei “contestatori” mi sono infatti permessa di rispondere che le sue lamentele erano fuori luogo in quanto non era neanche residente, e pertanto era lui ad essere nel torto, non vi dico la sua reazione. Essendo parcheggiate all’aperto, le auto sono sottoposte comunque ad ogni tipo di intemperie, perché riversare tutto sui gatti del cortile? Pare che in tutta Bari l’unico cortile in cui vi siano gatti che fanno pisolini sulle auto sia il mio… Un vicino di casa ha addirittura lanciato una grossa pietra contro un gatto che stava semplicemente passando nei pressi della sua auto, non accorgendosi che io ero nei paraggi e ho potuto assistere alla scena, forse non sa che è passibile di denuncia. E dimenticavo, i gatti che vi abitano in pianta stabile sono 5, più altrettanti che invece sono “discontinui”, solo 3 sono nati e cresciuti nel cortile, gli altri sono arrivati dai dintorni o sono stati abbandonati, insomma il numero totale non può essere considerato tale da far dire che essi “pullulano”. L’amministratore generale è per fortuna una persona informata e garbata, e ha provveduto mesi fa ad affiggere cartelli in ogni condominio richiamando al rispetto delle leggi a tutela degli animali, ma evidentemente neanche questo è servito.
Il mio quesito a questo punto è: cosa posso fare affinché queste persone smettano di tormentarmi? Sono disposta anche a ricorrere alle vie legali, sinceramente sono stufa di fare da capro espiatorio, e sono stanca di sostenere con questa gente discussioni che mi causano ansia e stress emotivo (soffro di ipertensione essenziale, sono ansiosa e ipersensibile di natura, di conseguenza gli stress emotivi mi provocano feroci cefalee e tachicardia).
A Bari non mi risulta che ci sia una sede dell’Enpa e non so se ci siano delle associazioni locali; fino a qualche anno fa era attivo un ufficio dei diritti degli animali presso il comune, ma ora credo sia stato chiuso, non so davvero a chi rivolgermi.
Grazie in anticipo per la risposta.